sabato 28 luglio 2012

La Principessa della Giungla Lineare

vai alla scheda completa de La Principessa della Giungla Lineare Una delusione: questo è il semplice giudizio sulla novella in questione. Come era ricco di idee, immagini, spunti interessanti il volume precedente Un Anno nella Citta Lineare, così questo seguito si appiattisce su una trama pseudo avventurosa ravvivata soltanto dalle avventure amorose ed erotiche della protagonista (con tanto di particolari anatomici di amanti casuali di vario genere). Nessuno dei quesiti lasciati aperti nel volume precedente viene affrontato, anzi se ne aggiungono altri. La protagonista infatti è una giovane studentessa di quella che noi chiameremmo antropologia che, grazie alla relazione con un influente e famoso professore che ricorda Indiana Jones, si ritrova a far parte di una spedizione esplorativa nella jungla che ha invaso alcuni blocchi della Città. L'autore glissa sull'origine di tale jungla così come sulla natura delle misteriose, per non dire assurde, creature che la abitano e degli ancora più inverosimili riti e tradizioni che sembrano circondare la Principessa del luogo... Riassumendo, una trama sconclusionata, personaggi stereotipati o senza senso e la quasi totale assenza di nuove idee interessanti (l'unica forse la natura rivoluzionaria che in questo mondo ha l'idea di cadavere) non possono che portare ad un giudizio negativo sull'opera che tanto faceva ben sperare visto il precedente episodio. vai alla scheda completa de La Principessa della Giungla Lineare

domenica 22 luglio 2012

LE GRANDI STORIE DELLA FANTASCIENZA 16

Scheda completa Le Grandi Storie della Fantascienza 16 Raccolta dei migliori racconti del 1954. Spicca tra tutti L'Esame di Richard Matheson. Racconti Presenti: L'ESAME di Richard Matheson ANACHRON di Damon Knight NERO CHARLIE di Gordon R. Dickson GIU' FRA GLI ESTINTI di Philip Klass PADIGLIONE DI CACCIA di Randall Garrett IL DEDALO DI LYSENKO di Donald A. Wollheim FERVIDAMENTE FAHRENHEIT di Alfred Bester EQUAZIONI FREDDE di Tom Godwin LETTERE DA LAURA di Mildred Clingerman IL TRASFORMATORE di Chad Oliver I MUSICI DI BABILONIA di Edgar Pangborn LA FINE DELL'ESTATE di Algis Budrys LA COSA-PADRE di Philip K. Dick IN PROFONDITA' di Arthur C. Clarke BALAAM di Anthony Boucher L'UOMO FRANTUMATO di Horace L. Gold LA RISPOSTA di Fredric Brown

lunedì 9 luglio 2012

MAESTRO DEL PASSATO di Lafferty

vai alla scheda completa del Maestro del Passato di Lafferty XXVI secolo: Astrobia è l'unico pianeta extrasolare colonizzato dall'uomo, con l'intento di dare vita ad una vera utopia; lì è emigrata la parte migliore della società terrestre. Decenni dopo la situazione sembra però essere degenerata: una fetta sempre più consistente della popolazione abbandona le città dorate di Astrobia, dove può avere tutto quello che desidera, per vivere in immense baraccopoli, dove la miseria e la violenza sono all'ordine del giorno, respirando i miasmi venefici di miniere, fabbriche, laboratori di aspetto infernale e lottando ogni giorno per la sopravvivenza. Per tentare di capire le ragioni di questo paradosso i potenti di Astrobia riportano in vita Tommaso Moro, che sarà presentato al popolo come il Maestro del Passato. Moro si ritroverà in questa realtà paradossale dove si annidano misteriose entità oscure e nemiche, che non sono nient'altro che la riproposizione fantascientifica del Grande Avversario, del male che mira ad annullare la vita dell'uomo e l'universo stesso. Il romanzo è una lettura contorta, quasi onirica. Per lunghi tratti dell'opera, la trama si perde in una successione di immagini e scene metaforiche apparentemente senza nessun legame tra loro, alimentando il rischio di un abbandono precoce della lettura. Nuovi personaggi, di natura spesso misteriosa, entrano in scena senza soluzione di continuità, e le loro azioni sembrano seguire tutto tranne che un qualsiasi disegno razionale. Soltanto verso la fine dell'opera inizia a intravedersi una sorta di tessuto connettivo che spiega parzialmente sia la situazione di Astrobia che quanto accaduto fino a quel momento, ma è una costruzione comunque soprattutto simbolica, dove i dettagli sono sfumati, volutamente lasciati ambigui, se non di natura paradossale. Con un evidente parallelo con il mondo attuale, la decadenza di Astrobia è collegata alla morte della fede. Gli abitanti di Astrobia non hanno più nulla in cui credere, nessun obiettivo nella vita; per questo abbandonano le loro città dorate per dei tuguri infernali dove possono tornare a lottare, tornare a vivere veramente. Il romanzo fornisce un punto di vista sicuramente particolare all'interno della produzione fantascientifica che però non basta, a mio parere, a migliorare il giudizio sull'opera.

lunedì 2 luglio 2012

VERSO LE STELLE

vai alla scheda completa di Verso le Stelle Il romanzo è il seguito di Dula di Marte, del quale riprende personaggi ed eventi a distanza di alcuni anni. Gli eventi del prequel vengono rapidamente riassunti nelle pagine iniziali ma è comunque consigliata vivamente la lettura completa dell'episodio. Carmen Dula, la "ragazza marziana", si è sposata con l'amato pilota Paul; i due hanno concepito due figli che cresceranno però al di fuori dell'utero materno e poi nella comunità marziana. L'umanità ha imparato a utilizzare la misteriosa fonte d'energia degli Altri, i potenti e misteriosi alieni che da millenni osservavano l'evoluzione dell'uomo, senza capirne però il funzionamento. Grazie ad essa si sta allestendo una flotta di difesa per il pianeta e si è organizzato il viaggio più importante della storia dell'umanità: la missione verso Wolf 25, il pianeta degli Altri. A bordo, ovviamente, ci saranno Carmen e Paul, ma non solo: altri cinque esseri umani e due marziani, i robot biologici creati dagli Altri allo scopo di catturare informazioni sulla Terra. A differenza di Dula di Marte, la narrazione avviene dal punto di vista di più personaggi differenti e spesso il lettore ha bisogno di qualche momento per orientarsi e identificare correttamente la voce narrante del capitolo. Vengono mantenuti l'impostazione leggera, il linguaggio semplice, diretto e informale. La prima parte del romanzo è focalizzata sul viaggio verso Wolf 25 e sulla vita dell'equipaggio a bordo, con un'attenzione particolare, che sfocia in un morboso voyeurismo, alle dinamiche relazionali e a rapporti amorosi con triangoli annessi e connessi... L'opera assume sicuramente maggiore interesse e consistenza dopo l'avvenuto contatto, seppur parziale, con gli Altri. Il velo di mistero sugli alieni cala solo in parte: vengono forniti alcuni particolari della loro storia ma soprattutto emerge il ritratto inquietante di una specie che sembra crogiolarsi in un delirio di onnipotenza, giocando e manipolando le altre civiltà, umanità inclusa... Il giudizio positivo che avevamo dato di Dula di Marte si ripete solo parzialmente per questo seguito; lo stile mantiene la stessa scorrevolezza e la stessa ironia ma la trama presenta lacune, infarcita di troppe banalità soprattutto nella prima parte del romanzo, e mostra accenni di stanchezza nonostante l'introduzione di nuovi personaggi. In conclusione, una discreta lettura che consigliamo davvero soltanto a chi abbia già letto Dula di Marte.