domenica 26 agosto 2012

Le Comuni del 2000

scheda completa romanzo Le Comuni del 2000
Il romanzo è ambientato in immaginari Stati Uniti a cavallo del 2000. Grazie alla super-automazione la gran parte dei lavori non è più necessaria e il 90% dei cittadini americani vive con i lauti sussidi statali, il Fondo Assistenza Universale, non ricoprendo alcuna mansione lavorativa. I computer determinando le persone necessarie a svolgere lavori ancora indispensabili; non è possibile rifiutare un'assegnazione pena la perdita della rendita mensile di sussidio. L'autore precorre internet immaginando l'esistenza della Banca Nazionale Dati, un enorme database dove confluisconi dati, statistiche ma anche opere d'arte, libri, musica cui tutti possono accedere istantaneamente dalla propria abitazione. Gli uomini, liberati dal giogo del lavoro, possono dedicare la propria vita alle proprie passioni e così nella maggior parte dei casi si abbandonano all'edonismo, processo che matura parallelamente con la scomparsa di ogni morale o vincolo sessuale. Un numero sempre più consistente di persone abbandona le città andando a vivere in comunità i cui membri hanno in comune un particolare interesse (lo sport, l'arte) attitudine (nudisti) o gusto sessuale (comunità di omosessuali etc...). Dietro queste forme di aggregazione apparentemente innocue si cela però una volontà politica ben più determinata, sorta per combattere alcuni lati oscuri di quella che sembra la società dell'utopia realizzata. Il protagonista è un giovane studioso di storia alla disperata ricerca di un argomento per la tesi che lo possa elevare al rango di accademico e che si ritroverà invischiato in giochi politici più grandi di lui. Il romanzo è una classica opera di fantascienza sociologica e riprende alcuni temi costanti della produzione di Mack Reynolds. Lo scenario ritratto è interessante nonostante rimango diversi punti interrogativi lasciati irrisolti. Deludente è invece l'intreccio piatto, monotono che l'autore tenta di ravvivare soltanto con l'inserimento di numerose imprese sessuali del protagonista alle prese con procaci esponenti di differenti comuni che non vedono l'ora di provare a convertirlo...

mercoledì 22 agosto 2012

LE GRANDI STORIE DELLA FANTASCIENZA 17

LE GRANDI STORIE DELLA FANTASCIENZA VOL. 17
Raccolta dei migliori racconti del 1955. Spiccano tra tutti Il Tunnel sotto il Mondo di Frederik Pohl, I Bassi di Raymond E. Banks e Delenda Est di Poul Anderson.

venerdì 17 agosto 2012

LA PORTA DELL'INFINITO

vai alla scheda completa: La Porta dell'Infinito Il romanzo è ambientato in un cupo XXI secolo. L'uomo ha colonizzato Venere e Marte ma l'enorme sovrappopolazione determina condizioni di vita assai misere sia sulla Terra che nelle colonie. Proprio su Venere sono stati ritrovati alcune strutture e manufatti di una antica razza aliena, gli Heechee, e un esploratore, armeggiando con i comandi di una loro navicella spaziale, ha trovato casualmente un asteroide, Gateway, che è diventato la nuova speranza dell'umanità. Gateway infatti, una stazione di transito Heechee, è dotata di centinaia di piccole navette ancora funzionanti che possono portare, grazie ad una tecnologia che gli scienziati terrestri non sono riusciti ancora a comprendere, l'uomo nello spazio profondo, verso nuovi sistemi solari. Le grandi potenze della Terra, dopo la scoperta di Gateway, hanno creato una società, un consorzio che si occupi dell'esplorazione e dello sfruttamento dei manufatti, delle tecnologie aliene riportate dai cosiddetti cercatori, i nuovi pionieri che partano da Gateway per esplorare il cosmo. Le missioni sono molto rischiose, non è infatti possibile prevedere la destinazione delle rotte che le astronavi seguiranno, e la maggior parte si risolve in un nulla di fatto; ma quei cercatori che riescono a scoprire mondi colonizzati dagli Heechee o importanti manufatti vengono ricompensati con grandi ricchezze che permettono loro di sfuggire ad una vita di privazioni e miseria. Il protagonista è Robinette (Bob) Broadhead, un povero minatore terrestre che impiega la somma vinta ad una lotteria per pagare il costoso viaggio fino a Gateway dove spera di trovare la fortuna di una vita. Bob è agli antipodi del tipico eroe intrepido e senza macchia delle space opera: indeciso, se non codardo, con una psiche contorta e tormentata da sensi di colpa e vari complessi. L'intreccio avanza su due filoni paralleli, a capitoli alternati. Mentre nel primo sono narrate le vicessitudini di Bob, il suo sbarco su Gateway, le missioni che deve affrontare... il secondo è ambientato anni dopo ed è interamente focalizzato sugli estenuanti colloqui che Bob intraprende con il computer-psichiatra Sigfrid Von Shrink. A complemento, l'autore inserisce spezzoni di varia natura, annunci, pubblicità, regolamenti, note, rapporti che aiutano il lettore a farsi un'idea della vita su Gateway e, in generale, di tutto il contesto sociale dell'epoca. Il giudizio complessivo sull'opera è ottimo. Un'idea di base originale, con l'eterno fascino della misteriosa e sconosciuta civiltà aliena, sostenuta da una trama avvincente e scorrevole che procede senza alcuna pausa o stasi narrativa e fa partecipe il lettore delle emozioni e dei sentimenti del protagonista, ritratto nella sua vera e intima natura, umano tra gli umani, non disceso dall'Olimpo degli eroi. Una Space Opera dalle forti tinte intimistiche in cui Pohl, come tradizione, non rinuncia a inserire quegli elementi di analisi sociologica che sono tipici di gran parte della sua produzione.

domenica 5 agosto 2012

GLI DEI INVISIBILI DI MARTE

Gli Dei Invisibili di Marte: scheda completa Gli Stati Uniti e l'Unione Sovietica stanno portando avanti due progetti separati di terraforming. I primi su Marte, progettando un'ondata di cambiamenti climatici, i secondi su Venere, con l'impiego di particolari alghe. Su Marte c'è però vita, una forma di vita molto particolare in grado di interfacciarsi con gli esseri umani modificandone la percezione del mondo. Quando una nave sovietica, con a bordo campioni di terreno marziano, si schianta in Bolivia, il "morbo" marziano entra in scena sul nostro pianeta, con esiti imprevedibili. Complessivamente mediocre, il romanzo soffre soprattutto dal punto di vista dell'intreccio. La trama, poco verosimile, è infarcita di richiami pseudomistici, paragrafi quasi allucinatori in cui si fa riferimento a misteriosi schemi, forze nascoste della natura e dell'universo. Fuori luogo appare inoltre tutta la parte "politica", tratteggiata in maniera superficiale, se non ai limiti dell'assurdo (il ritorno degli Inca...!?). Unico punto a favore dell'opera, l'idea alla base della forma di vita marziana e il suo possibile interfacciarsi con la coscienza umana...