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Il primo libro del ciclo è ambientato nel XXIII secolo: l'uomo ha colonizzato un secondo pianeta, Terranova, grazie allo sviluppo del volo spaziale a velocità superluminari. La fisica einsteniana si è dimostrata incorretta quando si raggiungono velocità simili a quelle della luce, rendendo così possibile il viaggio interstellare su lassi di tempo "normali", senza ricorrere quindi ad astronavi generazionali o variazioni del tema. La compagnia privata Starflight monopolizza il volo interstellare ricavando guadagni astronomici dalla migrazione di coloni da una Terra ormai sovrappopolata ed esausta verso la nuova frontiera di Terranova. A capo di questa compagnia troviamo una donna, Elizabeth Lindstrom, ritratta con le sembianze di una psicopatica omicida; da lei dovrà fuggire il capitano di una delle sue navi, Vance Garamond. Sarà proprio lui a fare la scoperta che cambierà il corso della vita dell'umanità: nella sua fuga disperata dalla Lindstrom e dalla Starflight egli infatti troverà una stella circondata da una struttura comunemente nota ora col termine Sfera di Dyson, ovvero una enorme, immensa sfera cava, il cui lato interno è perfettamente abitabile, inutile a dirlo perfetto per la vita umana...
Gli altri due libri sono ambientati grossomodo due secoli dopo: il secondo episodio si svolge prevalentemente su una Terra ormai quasi deserta dopo che l'intera umanità ha deciso di trasferirsi su Orbitsville, che ritorna invece protagonista nel terzo e ultimo volume. In entrambi gli episodi l'umanità e la sfera stessa entrano a far parte di una dinamica che coinvolge la vita intera dell'universo. La popolare teoria dell'universo ciclico, dove big-bang e big-crunch si alternano in un pulsare eterno viene accoppiata con la formulazione dell'esistenza di una particella legata all'emergere della vita cosciente, il mentone, la cui presenza può essere il discriminante, in termini di densità di materia-energia, per evitare la morte termica dell'universo.
Il primo volume, nonostante la caratterizzazione veramente insostenibile della Lindstrom, presenta quantomeno la vitalità delle opere di fantascienza avventurosa, di scoperta, simile ad una space opera classica. La descrizione della sfera orbitale non è malvagia, nonostante alcune lacune clamorose come il fatto che non venga mai fornita alcuna spiegazione plausibile per un clima al suo interno perfettamente adatto all'uomo e la descrizione sommaria di alcune specie aliene incontrate soprattutto senza che queste abbiano alcun impatto nella trama anche degli episodi successivi. I seguiti segnano un netto peggioramento con trame nel complesso banali, personaggi stereotipati e senza profondità; l'autore ha cercato di dare un minimo di contenuto inserendo nella trama concetti, il già citato mentone, alieni che intervengono nell'evoluzione stessa dell'universo e forse addirittura divinità, troppo più grandi rispetto al contesto.
Nel complesso quindi ci sentiamo di suggerire parzialmente la lettura del primo libro, l'originale, auto-conclusivo; i due seguiti non aggiungono niente di interessante.
martedì 24 dicembre 2024
domenica 3 novembre 2024
Antologia STORIE DI ALTRI UNIVERSI di Raphael A. Lafferty
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Ricca antologia di racconti di Lafferty. Quasi tutte le opere sono di fantascienza umoristica o presentano comunque una vena satirica. Lettura nel complesso divertente, con un livello generale discreto. Spiccano in particolare l'originale Novecento Nonne, i due racconti, ormai grandi classici, ambientati su Camiroi Associazione Genitori e Insegnanti e Leggi e Usanze dei Camiroi, il visionario La Lunga Notte di Martedì e il sorprendente I Prodigi di McGruder.
Ricca antologia di racconti di Lafferty. Quasi tutte le opere sono di fantascienza umoristica o presentano comunque una vena satirica. Lettura nel complesso divertente, con un livello generale discreto. Spiccano in particolare l'originale Novecento Nonne, i due racconti, ormai grandi classici, ambientati su Camiroi Associazione Genitori e Insegnanti e Leggi e Usanze dei Camiroi, il visionario La Lunga Notte di Martedì e il sorprendente I Prodigi di McGruder.
domenica 6 ottobre 2024
L'ANNO DEI DOMINATORI di Ian Watson
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Dopo una crisi economica mondiale che ha afflitto l'intero pianeta tra il 2005 e il 2015, l'umanità è venuta in contatto con una specie aliena. La tecnologia aliena ha permesso di risollevare le sorti dell'economia terrestre, riportando gli standard di vita ai livelli precedenti se non migliorandoli. In cambio però, gli alieni hanno ottenuto il permesso da tutti i governi di poter usare come fantocci i corpi di alcune persone. Come si apprende nel corso dell'opera infatti, questi alieni, denominati Finti-Uomini, dopo aver distrutto l'ecosistema del proprio pianeta natale e aver provato senza successo a vivere all'interno di supporti artificiali, hanno iniziato ad utilizzare corpi di altre forme di vita, tra cui l'ultima è appunto l'umanità.
Per assicurarsi un numero adeguato di fantocci, una apposita droga, la Beatitudine è stata messa in circolazione; questa droga provoca alla fine uno stato letargico irreversibile che consente alla mente aliena di utilizzare il corpo umano. Dopo l'arrivo della prima astronave, sono state create diverse stazioni di teletrasporto che permettono il viaggio tra la Terra e le altre colonie dei Finti-Uomini. Il teletrasporto però, per motivi non spiegati, è molto doloroso e per questo le menti aliene usufruiscono di corrieri umani, pronti a sopportarne le sofferenze in cambio di una ricchissima paga.
Anna Sharman, la protagonista principale, è un'agente segreta britannica, facente parte del dipartimento dedicato ai Finti-Uomini. Non tutti sono convinti delle buone intenzioni degli alieni, sia nell'esercito che all'interno dei servizi segreti, Anna compresa. Quando un corriere umano porta indietro sulla Terra da una colonia dei Finti-Uomini uno speciale cristallo contenente la mente di un alieno "disertore" si scatenerà una catena di eventi, in cui il futuro stesso dell'umanità è in gioco. In tutto questo entra in gioco Jamie Olson, un ragazzo che si è risvegliato, unico caso finora riscontrato, dopo il coma indotto dalla Beatitudine. Jamie in realtà è la reincarnazione di un uomo, la cui storia è legata alle ultime tetre fasi del Nazismo in Norvegia...
La prima parte del romanzo narra tutta la catena di eventi che porterà alla reincarnazione in Jamie Olson di un vecchio norvegese nazista. E' una strana e non troppo ben riuscita commistione di suggestioni horror mischiate col classico folklore legato a nazisti, Waffen SS, sacrifici umani e via dicendo. C'è il serio rischio che un lettore possa abbandonare il libro in questa fase...
La seconda parte, che in realtà costituisce il corpo dell'opera sia in termini di lunghezza che di contenuto, ci proietta invece nella Terra dopo l'arrivo dei Finti-Uomini. Finalmente vera fantascienza con alcune idee sicuramente interessanti; ben riuscito è il ritratto di questa specie aliena ormai priva di una corporeità propria ma che, come un parassita, abita i corpi delle specie conquistate o sottomesse.
Pur con i grandissimi dubbi relativi alla parte introduttiva, nel complesso il romanzo costituisce una lettura interessante, soprattutto per gli appassionati di civiltà e società aliene.
Dopo una crisi economica mondiale che ha afflitto l'intero pianeta tra il 2005 e il 2015, l'umanità è venuta in contatto con una specie aliena. La tecnologia aliena ha permesso di risollevare le sorti dell'economia terrestre, riportando gli standard di vita ai livelli precedenti se non migliorandoli. In cambio però, gli alieni hanno ottenuto il permesso da tutti i governi di poter usare come fantocci i corpi di alcune persone. Come si apprende nel corso dell'opera infatti, questi alieni, denominati Finti-Uomini, dopo aver distrutto l'ecosistema del proprio pianeta natale e aver provato senza successo a vivere all'interno di supporti artificiali, hanno iniziato ad utilizzare corpi di altre forme di vita, tra cui l'ultima è appunto l'umanità.
Per assicurarsi un numero adeguato di fantocci, una apposita droga, la Beatitudine è stata messa in circolazione; questa droga provoca alla fine uno stato letargico irreversibile che consente alla mente aliena di utilizzare il corpo umano. Dopo l'arrivo della prima astronave, sono state create diverse stazioni di teletrasporto che permettono il viaggio tra la Terra e le altre colonie dei Finti-Uomini. Il teletrasporto però, per motivi non spiegati, è molto doloroso e per questo le menti aliene usufruiscono di corrieri umani, pronti a sopportarne le sofferenze in cambio di una ricchissima paga.
Anna Sharman, la protagonista principale, è un'agente segreta britannica, facente parte del dipartimento dedicato ai Finti-Uomini. Non tutti sono convinti delle buone intenzioni degli alieni, sia nell'esercito che all'interno dei servizi segreti, Anna compresa. Quando un corriere umano porta indietro sulla Terra da una colonia dei Finti-Uomini uno speciale cristallo contenente la mente di un alieno "disertore" si scatenerà una catena di eventi, in cui il futuro stesso dell'umanità è in gioco. In tutto questo entra in gioco Jamie Olson, un ragazzo che si è risvegliato, unico caso finora riscontrato, dopo il coma indotto dalla Beatitudine. Jamie in realtà è la reincarnazione di un uomo, la cui storia è legata alle ultime tetre fasi del Nazismo in Norvegia...
La prima parte del romanzo narra tutta la catena di eventi che porterà alla reincarnazione in Jamie Olson di un vecchio norvegese nazista. E' una strana e non troppo ben riuscita commistione di suggestioni horror mischiate col classico folklore legato a nazisti, Waffen SS, sacrifici umani e via dicendo. C'è il serio rischio che un lettore possa abbandonare il libro in questa fase...
La seconda parte, che in realtà costituisce il corpo dell'opera sia in termini di lunghezza che di contenuto, ci proietta invece nella Terra dopo l'arrivo dei Finti-Uomini. Finalmente vera fantascienza con alcune idee sicuramente interessanti; ben riuscito è il ritratto di questa specie aliena ormai priva di una corporeità propria ma che, come un parassita, abita i corpi delle specie conquistate o sottomesse.
Pur con i grandissimi dubbi relativi alla parte introduttiva, nel complesso il romanzo costituisce una lettura interessante, soprattutto per gli appassionati di civiltà e società aliene.
lunedì 16 settembre 2024
IL DIVORATORE DI MONDI di Gregory Benford
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Il romanzo è ambiento agli inizi del secolo corrente. Alcuni astronomi dell'osservatorio delle Hawaii identificano un nuovo tipo di fenomeno astronomico, che inizialmente sembra essere una specie di raggio gamma ma che poi prende le sembianze di un mini buco nero in movimento verso il sistema solare. Questo è solo l'inizio, giacchè si scopre ben presto come il buco nero sia in realtà soltanto parte di un sistema molto più sofisticato, in grado di muoversi a piacimento ma soprattutto in possesso di quelle che sembrano una personalità e una volontà propria: il Divoratore, un essere che da miliardi di anni percorre lo spazio alla ricerca di altre forme di vita...
I capitoli iniziali dell'opera sono indubbiamente i migliori. Le differenti fasi della scoperta, le ipotesi e i modelli scientifici proposti, le discussioni tra gli scienziati vengono descritti con la giusta dose di dettagli consona ad un'opera di Hard Science Fiction e un ritmo narrativo vivace in grado di far digerire al lettore anche concetti non immediati. L'autore è abile nel ritrarre il mondo dell'accademia e della ricerca, che conosce bene per esperienza diretta, con i suoi rituali e quell'intricata rete di rapporti e relazioni tra gli scienziati il cui ruolo e impatto sul risultato finale vanno di pari passo con i contenuti scientifici veri e propri.
Superata la fase frenetica del "contatto", l'intreccio prosegue poi su un binario a dire il vero abbastanza prevedibile, in cui l'umanità (ovviamente guidata dagli USA) si appresta, unica tra le innumerevoli specie incontrate fino ad ora dal Divoratore, a combattere l'apparentemente invincibile minaccia. I protagonisti principali sono tre scienziati, Benjamin Knowlton, sua moglie Channing, precedentemente astronauta e che vive ora la fase terminale di un cancro, e Kingsley Dart, l'astronomo reale britannico. I tre sono legati da complicate vicende e rapporti personali, che contribuiscono alla creazione di personaggi veri, dotati di una propria chiara personalità, in grado di tenere vivo l'interesse del lettore anche nelle fasi meno brillanti della trama.
Nel complesso, una buona lettura, raccomandata sicuramente a chi apprezza il genere Hard, ma non solo.
Il romanzo è ambiento agli inizi del secolo corrente. Alcuni astronomi dell'osservatorio delle Hawaii identificano un nuovo tipo di fenomeno astronomico, che inizialmente sembra essere una specie di raggio gamma ma che poi prende le sembianze di un mini buco nero in movimento verso il sistema solare. Questo è solo l'inizio, giacchè si scopre ben presto come il buco nero sia in realtà soltanto parte di un sistema molto più sofisticato, in grado di muoversi a piacimento ma soprattutto in possesso di quelle che sembrano una personalità e una volontà propria: il Divoratore, un essere che da miliardi di anni percorre lo spazio alla ricerca di altre forme di vita...
I capitoli iniziali dell'opera sono indubbiamente i migliori. Le differenti fasi della scoperta, le ipotesi e i modelli scientifici proposti, le discussioni tra gli scienziati vengono descritti con la giusta dose di dettagli consona ad un'opera di Hard Science Fiction e un ritmo narrativo vivace in grado di far digerire al lettore anche concetti non immediati. L'autore è abile nel ritrarre il mondo dell'accademia e della ricerca, che conosce bene per esperienza diretta, con i suoi rituali e quell'intricata rete di rapporti e relazioni tra gli scienziati il cui ruolo e impatto sul risultato finale vanno di pari passo con i contenuti scientifici veri e propri.
Superata la fase frenetica del "contatto", l'intreccio prosegue poi su un binario a dire il vero abbastanza prevedibile, in cui l'umanità (ovviamente guidata dagli USA) si appresta, unica tra le innumerevoli specie incontrate fino ad ora dal Divoratore, a combattere l'apparentemente invincibile minaccia. I protagonisti principali sono tre scienziati, Benjamin Knowlton, sua moglie Channing, precedentemente astronauta e che vive ora la fase terminale di un cancro, e Kingsley Dart, l'astronomo reale britannico. I tre sono legati da complicate vicende e rapporti personali, che contribuiscono alla creazione di personaggi veri, dotati di una propria chiara personalità, in grado di tenere vivo l'interesse del lettore anche nelle fasi meno brillanti della trama.
Nel complesso, una buona lettura, raccomandata sicuramente a chi apprezza il genere Hard, ma non solo.
domenica 8 settembre 2024
RITO DI PASSAGGIO di Alexei Panshin
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Il romanzo è ambiento a bordo di una grande astronave generazionale, una delle sette che è sfuggita alla distruzione del pianeta Terra nel XXI secolo. Un secolo e mezzo dopo la morte del pianeta natale, l'umanità ha colonizzato un centinaio di nuovi pianeti ma della tensione ha iniziato a formarsi tra gli abitanti delle navi, dediti principalmente alla ricerca e al progresso tecnologico e i coloni, soprannominati con diprezzo "mangiafango".
Il numero di abitanti sulla nave è severamente controllato; la procreazione è permessa solo dopo un'analisi eugenetica. Chi viola le regole è punito con l'esilio su una delle colonie. Il passaggio all'età adulta avviene a quattordici anni attraverso la Prova: il ragazzo o la ragazza deve sopravvivere 30 giorni su un pianeta, con qualsiasi mezzo. Il tasso di mortalità abbastanza elevato della prova garantisce che soltanto coloro in grado di contribuire veramente alla società arrivino all'età adulta.
La protagonista dell'opera è Mia Havero, la figlia del presidente del consiglio della nave, che racconta in retrospettiva gli anni precedenti alla Prova vissuti sulla nave e gli eventi della Prova stessa. L'esperienza, che le costa quasi la vita, contribuisce a cambiare le prospettive di Mia e pone le premesse per un futuro cambiamento delle relazioni tra le navi e i coloni; un passaggio generazionale impersonificato nel diverso giudizio di Mia e di suo padre.
L'opera non ha idee di base particolarmente innovative ma brilla per l'assoluta verosimiglianza e coerenza interna accompagnate ad un intreccio solido, ben costruito con una trama avvincente che, nonostante l'assenza di clamorosi colpi di scena, mantiene viva l'attenzione del lettore dall'inizio alla fine.
Il romanzo è ambiento a bordo di una grande astronave generazionale, una delle sette che è sfuggita alla distruzione del pianeta Terra nel XXI secolo. Un secolo e mezzo dopo la morte del pianeta natale, l'umanità ha colonizzato un centinaio di nuovi pianeti ma della tensione ha iniziato a formarsi tra gli abitanti delle navi, dediti principalmente alla ricerca e al progresso tecnologico e i coloni, soprannominati con diprezzo "mangiafango".
Il numero di abitanti sulla nave è severamente controllato; la procreazione è permessa solo dopo un'analisi eugenetica. Chi viola le regole è punito con l'esilio su una delle colonie. Il passaggio all'età adulta avviene a quattordici anni attraverso la Prova: il ragazzo o la ragazza deve sopravvivere 30 giorni su un pianeta, con qualsiasi mezzo. Il tasso di mortalità abbastanza elevato della prova garantisce che soltanto coloro in grado di contribuire veramente alla società arrivino all'età adulta.
La protagonista dell'opera è Mia Havero, la figlia del presidente del consiglio della nave, che racconta in retrospettiva gli anni precedenti alla Prova vissuti sulla nave e gli eventi della Prova stessa. L'esperienza, che le costa quasi la vita, contribuisce a cambiare le prospettive di Mia e pone le premesse per un futuro cambiamento delle relazioni tra le navi e i coloni; un passaggio generazionale impersonificato nel diverso giudizio di Mia e di suo padre.
L'opera non ha idee di base particolarmente innovative ma brilla per l'assoluta verosimiglianza e coerenza interna accompagnate ad un intreccio solido, ben costruito con una trama avvincente che, nonostante l'assenza di clamorosi colpi di scena, mantiene viva l'attenzione del lettore dall'inizio alla fine.
domenica 25 agosto 2024
CREATORI DI PARADISI di Frank Herbert
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I Chem sono degli alieni dall'aspetto di folletti umanoidi in grado di vivere in eterno, grazie ad un processo artificiale di ringiovanimento. Il loro problema principale è la noia e per sfuggire ad essa consumano delle specie di film in grado però di far provare a chi li guarda anche le emozioni, i sentimenti, le sensazioni dei protagonisti. Il miglior produttore di questo intrattenimento, famoso tra tutti i Chem, è Fraffin che utilizza per questo fine il pianeta Terra e i suoi abitanti, gli umani. Appare chiaro come Fraffin e gli altri membri del suo gruppo abbiano interferito per millenni nella storia umana, nei loro customi, nella loro religione, fomentando guerre, rivolte, catasfrofi per generare quei drammi che hanno avuto tanto successo tra i loro simili.
Forse insospettita da cotanto successo, la Primazia, una specie di organo dirigente o governativo dell'intera razza Chem, invia un ispettore, Kelexel, sospettando che Fraffin e i suoi stiano interferendo con gli umani, cosa vietata, inammissibile. Kelexel tenta di entrare con una copertura sulla Terra ma viene immediatamente scoperto da Fraffin e tra i due inizia un sottile gioco di inganni in cui ciascuno dei due tenta di incastrare l'avversario; alla fine vengono rivelate violazioni ancora più gravi nella condotta di Fraffin e dei suoi di quello che si poteva pensare inizialmente.
Le vicende dei Chem si mescolano con quelle di alcuni umani protagonisti dei drammi ripresi dagli alieni, in particolare con la storia travagliata di uno psicologo, Andy, e della sua amata Ruth. Andy, costretto a indossare uno speciale tipo di occhiali a causa di un incidente patito, è immune al camuffamento degli alieni e intravede i loro macchinari di "ripresa" mentre Ruth finirà per essere addirittura rapita in quello che doveva essere un disegno di Fraffin per ricattare l'ispettore Kelexel.
Il romanzo, soprattutto nella fase iniziale, sembra essere connotato più da una vera comica o satirica, anche per la descrizione fisica dei Chem, ritratti veramente come dei piccoli, lascivi, se non con una certa dose di perversione, folletti maligni. Poco a poco, l'intreccio va assumendo una postura più seriosa, suscitando interrogativi legati all'immortalità e al libero arbitrio, fino ad un finale di tinta tragica, impronosticabile alla vigilia. La società, la storia, la psicologia dei Chem sono sommariamente comprensibili dagli accenni sparsi nel corso dell'opera ma sicuramente l'autore avrebbe potuto fornire un ritratto un più più soddisfacente di questa razza aliena.
L'intreccio è abbastanza godibile, con una trama lineare e un ritmo narrativo senza pause morte. Questo ne fa nel complesso una discreta lettura di svago, seppur non particolarmente consigliata.
I Chem sono degli alieni dall'aspetto di folletti umanoidi in grado di vivere in eterno, grazie ad un processo artificiale di ringiovanimento. Il loro problema principale è la noia e per sfuggire ad essa consumano delle specie di film in grado però di far provare a chi li guarda anche le emozioni, i sentimenti, le sensazioni dei protagonisti. Il miglior produttore di questo intrattenimento, famoso tra tutti i Chem, è Fraffin che utilizza per questo fine il pianeta Terra e i suoi abitanti, gli umani. Appare chiaro come Fraffin e gli altri membri del suo gruppo abbiano interferito per millenni nella storia umana, nei loro customi, nella loro religione, fomentando guerre, rivolte, catasfrofi per generare quei drammi che hanno avuto tanto successo tra i loro simili.
Forse insospettita da cotanto successo, la Primazia, una specie di organo dirigente o governativo dell'intera razza Chem, invia un ispettore, Kelexel, sospettando che Fraffin e i suoi stiano interferendo con gli umani, cosa vietata, inammissibile. Kelexel tenta di entrare con una copertura sulla Terra ma viene immediatamente scoperto da Fraffin e tra i due inizia un sottile gioco di inganni in cui ciascuno dei due tenta di incastrare l'avversario; alla fine vengono rivelate violazioni ancora più gravi nella condotta di Fraffin e dei suoi di quello che si poteva pensare inizialmente.
Le vicende dei Chem si mescolano con quelle di alcuni umani protagonisti dei drammi ripresi dagli alieni, in particolare con la storia travagliata di uno psicologo, Andy, e della sua amata Ruth. Andy, costretto a indossare uno speciale tipo di occhiali a causa di un incidente patito, è immune al camuffamento degli alieni e intravede i loro macchinari di "ripresa" mentre Ruth finirà per essere addirittura rapita in quello che doveva essere un disegno di Fraffin per ricattare l'ispettore Kelexel.
Il romanzo, soprattutto nella fase iniziale, sembra essere connotato più da una vera comica o satirica, anche per la descrizione fisica dei Chem, ritratti veramente come dei piccoli, lascivi, se non con una certa dose di perversione, folletti maligni. Poco a poco, l'intreccio va assumendo una postura più seriosa, suscitando interrogativi legati all'immortalità e al libero arbitrio, fino ad un finale di tinta tragica, impronosticabile alla vigilia. La società, la storia, la psicologia dei Chem sono sommariamente comprensibili dagli accenni sparsi nel corso dell'opera ma sicuramente l'autore avrebbe potuto fornire un ritratto un più più soddisfacente di questa razza aliena.
L'intreccio è abbastanza godibile, con una trama lineare e un ritmo narrativo senza pause morte. Questo ne fa nel complesso una discreta lettura di svago, seppur non particolarmente consigliata.
sabato 17 agosto 2024
TRILOGIA DE I MONDI DEL SOLE MORENTE
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Il ciclo è ambientato in un futuro imprecisato dove l'uomo ha colonizzato diversi sistemi solari, entrando però in conflitto con un'altra razza aliena: i Regul.
I Regul sono una razza dedita al commercio, la cui società è strutturata in doch, ovvero delle specie di clan, anzi diremmo quasi delle società commerciali, spesso in competizione tra loro e apparentemente solo blandamente controllate da un governo centrale. I Regul adulti, sessuati, sono esseri massicci, con arti quasi atrofizzati e si spostano soltano per mezzo di apparati meccanici, anche all'interno delle loro stesse abitazioni o astronavi. Sono in possesso di una infallibile memoria eidetica: ricordano perfettamente tutto ciò che sperimentano o imparano. Questo fa sì che la loro cultura si basi sostanzialmente sulla comunicazione orale e, allo stesso modo, che non possano concepire il concetto di mentire che nella loro psicologia equivale alla pazzia, essendo contrario alla realtà delle cose. La società Regul è fortemente gerarchica, i giovani, ancora asessuati, sono sacrificabili e assegnati al servizio di un adulto; rischiando continuamente di venire uccisi dall'ira di un Regul maturo, pochi sono quelli che accedono alla maturità. I Regul, in linea con la loro attitudine, disdegnano il conflitto. Per questo motivo la guerra con gli umani è stata combattuta da parte loro assoldando dei mercenari: gli Mri.
Gli Mri sono una razza di umanoidi slanciati dalla pelle giallo oro, basati attualmente sul pianeta di Kesrith. Sono una razza guerriera con un'organizzazione sociale tribale, la cui intera vita è basata sull'onore, scandita da riti e controllata da norme sociali molto rigide. Ogni tribù Mri è costituita da tre classi. Il Kel è l'ordine dei guerrieri, comprendente sia maschi che femmine, la cui intera vita è dedicata alle arti del combattimento; non imparano mai a leggere o scrivere, vestono di nero e dovendo interagire con gli Tsi-Mri (il non-popolo, gli alieni) usano velarsi il viso. Il Sen è l'ordine degli studiosi, coloro che accedono alla conoscenza dei misteri, la storia arcaica degli Mri; vestono di giallo-oro, conservano i manufatti e i testi sacri e praticano la castità. Infine abbiamo il Kath, il gruppo costituito dalle donne e dai fanciulli, che vestono di blu. Le donne del Kath, destinate alla riproduzione oppure successivamente alla cura dei bambini, sono apparentemente condivise tra tutti i maschi del Kel senza alcuna forma di matrimonio o unione specifica tra due individui. A capo della tribù vi è una matriarca, la she'pan, che veste di bianco e alla quale si deve obbedienza incondizionata. L'appartenenza ad una casta non è ereditaria, far parte del Kel o del Sen dipende dalle qualità di ciascuno e dai risultati dell'addestramento e non pochi sono coloro che falliscono e muoiono in questa fase.
Gli Mri sono stati impiegati dai Regul anche nel conflitto con gli umani. Tra le due specie si è creato una forte ostilità: gli Mri considerano gli umani una razza disonrevole per la diversa interpretazione del conflitto, della guerra mentre diversi umani hanno in odio questi alieni per atti che sembrano apparentemente di barbara e cieca violenza. Quando i Regul firmano un trattato di pace con l'uomo, gli Mri ne sono esclusi e il loro pianeta, Kesrith, viene consegnato al nemico. Sul pianeta rimane soltanto una piccola comunità Mri che viene raggiunta da tutti gli altri superstiti della specie. Quasi tutti però periscono per un ultimo vile tradimento dei Regul; sopravvivono soltanto in due: una fanciulla di nome Melein, destinata a diventare la she'pan più importante della storia del suo popolo e suo fratello Niun, un guerriero. Il destino della razza degli Mri sembra segnato ma l'aiuto di un umano, Sten Duncan, cambia le carte in tavola, rovesciando le sorti di un popolo.
La descrizione delle due specie aliene e dei loro modelli sociali e di comportamento è sicuramente la componente migliore dell'intera opera. L'autrice è abile nel ritrarre e nel rappresentare due alienità differenti con le loro peculiarità e gli inevitabili malintesi e fraintendimenti nella comunicazione tra le specie che ne derivano. I Regul con la loro memoria infallibile, la loro intera gerarchia sociale basata sull'esperienza, sulla memoria, sono allo stesso tempo privi di immaginazione e temono questa qualità umana di basarsi su ragionamenti, elucubrazioni a loro sconosciuti, così come allo stesso tempo non concepiscono la mancanza di una chiara e netta differenza negli uomini tra giovani e adulti. Impossibilitati a mentire, i Regul però possono omettere verità o distorcere il senso dei fatti, cosa che accade sempre più spesso nel corso dell'opera parallelamente con la loro villanizzazione. D'altro canto, gli Mri sono ritratti come una razza rigidissima nei costumi e nei modi, che non accetta compromessi, con un senso dell'onore e del rispetto delle usanze portato all'estremo. Questo non impedisce però il sorgere di un legame profondo tra Niun e Duncan e la sua accettazione, all'inizio una prospettiva quasi impossibile, all'interno della società Mri. Interessante è anche la descrizione fornita dei Dusei, delle specie di orsi di Kesrith, con i quali gli Mri hanno stabilito un rapporto secolare; esseri misteriosi in grado di stabilire legami quasi telepatici, amplificatori di emozioni, e che decidono di loro sponte a chi legarsi per l'intera loro vita. Il lettore è portato poco a poco ad entrare in empatia con la storia degli Mri, un'epopea di peregrinazione nell'universo che fa da contraltare con il loro comportamento apparentemente altero e brutale.
Tutta la vicenda ruota attorno all'incredibile scelta del protagonista umano, Duncan, che arriva a sacrificare praticamente tutta la sua vita per salvare i due Mri ed essere poi accolto nella loro società, sconfiggendo difficoltà e diffidenze iniziali quasi insormontabili. La mancanza di una chiara, sensata motivazione per le azioni di Duncan, che francamente sono inimmaginabili per ognuno di noi, è la pecca all'interno di un intreccio ben costruito, con una trama lineare e personaggi ben caratterizzati. Il finale è forse a tratti troppo concitato e superficiale ma permette quantomeno una chiusura sensata, e diciamo anche attesa, dell'opera.
In conclusione, una ottima opera che consigliamo in particolare ovviamente a tutti gli appassionati di ritratti di società aliene.
Il ciclo è ambientato in un futuro imprecisato dove l'uomo ha colonizzato diversi sistemi solari, entrando però in conflitto con un'altra razza aliena: i Regul.
I Regul sono una razza dedita al commercio, la cui società è strutturata in doch, ovvero delle specie di clan, anzi diremmo quasi delle società commerciali, spesso in competizione tra loro e apparentemente solo blandamente controllate da un governo centrale. I Regul adulti, sessuati, sono esseri massicci, con arti quasi atrofizzati e si spostano soltano per mezzo di apparati meccanici, anche all'interno delle loro stesse abitazioni o astronavi. Sono in possesso di una infallibile memoria eidetica: ricordano perfettamente tutto ciò che sperimentano o imparano. Questo fa sì che la loro cultura si basi sostanzialmente sulla comunicazione orale e, allo stesso modo, che non possano concepire il concetto di mentire che nella loro psicologia equivale alla pazzia, essendo contrario alla realtà delle cose. La società Regul è fortemente gerarchica, i giovani, ancora asessuati, sono sacrificabili e assegnati al servizio di un adulto; rischiando continuamente di venire uccisi dall'ira di un Regul maturo, pochi sono quelli che accedono alla maturità. I Regul, in linea con la loro attitudine, disdegnano il conflitto. Per questo motivo la guerra con gli umani è stata combattuta da parte loro assoldando dei mercenari: gli Mri.
Gli Mri sono una razza di umanoidi slanciati dalla pelle giallo oro, basati attualmente sul pianeta di Kesrith. Sono una razza guerriera con un'organizzazione sociale tribale, la cui intera vita è basata sull'onore, scandita da riti e controllata da norme sociali molto rigide. Ogni tribù Mri è costituita da tre classi. Il Kel è l'ordine dei guerrieri, comprendente sia maschi che femmine, la cui intera vita è dedicata alle arti del combattimento; non imparano mai a leggere o scrivere, vestono di nero e dovendo interagire con gli Tsi-Mri (il non-popolo, gli alieni) usano velarsi il viso. Il Sen è l'ordine degli studiosi, coloro che accedono alla conoscenza dei misteri, la storia arcaica degli Mri; vestono di giallo-oro, conservano i manufatti e i testi sacri e praticano la castità. Infine abbiamo il Kath, il gruppo costituito dalle donne e dai fanciulli, che vestono di blu. Le donne del Kath, destinate alla riproduzione oppure successivamente alla cura dei bambini, sono apparentemente condivise tra tutti i maschi del Kel senza alcuna forma di matrimonio o unione specifica tra due individui. A capo della tribù vi è una matriarca, la she'pan, che veste di bianco e alla quale si deve obbedienza incondizionata. L'appartenenza ad una casta non è ereditaria, far parte del Kel o del Sen dipende dalle qualità di ciascuno e dai risultati dell'addestramento e non pochi sono coloro che falliscono e muoiono in questa fase.
Gli Mri sono stati impiegati dai Regul anche nel conflitto con gli umani. Tra le due specie si è creato una forte ostilità: gli Mri considerano gli umani una razza disonrevole per la diversa interpretazione del conflitto, della guerra mentre diversi umani hanno in odio questi alieni per atti che sembrano apparentemente di barbara e cieca violenza. Quando i Regul firmano un trattato di pace con l'uomo, gli Mri ne sono esclusi e il loro pianeta, Kesrith, viene consegnato al nemico. Sul pianeta rimane soltanto una piccola comunità Mri che viene raggiunta da tutti gli altri superstiti della specie. Quasi tutti però periscono per un ultimo vile tradimento dei Regul; sopravvivono soltanto in due: una fanciulla di nome Melein, destinata a diventare la she'pan più importante della storia del suo popolo e suo fratello Niun, un guerriero. Il destino della razza degli Mri sembra segnato ma l'aiuto di un umano, Sten Duncan, cambia le carte in tavola, rovesciando le sorti di un popolo.
La descrizione delle due specie aliene e dei loro modelli sociali e di comportamento è sicuramente la componente migliore dell'intera opera. L'autrice è abile nel ritrarre e nel rappresentare due alienità differenti con le loro peculiarità e gli inevitabili malintesi e fraintendimenti nella comunicazione tra le specie che ne derivano. I Regul con la loro memoria infallibile, la loro intera gerarchia sociale basata sull'esperienza, sulla memoria, sono allo stesso tempo privi di immaginazione e temono questa qualità umana di basarsi su ragionamenti, elucubrazioni a loro sconosciuti, così come allo stesso tempo non concepiscono la mancanza di una chiara e netta differenza negli uomini tra giovani e adulti. Impossibilitati a mentire, i Regul però possono omettere verità o distorcere il senso dei fatti, cosa che accade sempre più spesso nel corso dell'opera parallelamente con la loro villanizzazione. D'altro canto, gli Mri sono ritratti come una razza rigidissima nei costumi e nei modi, che non accetta compromessi, con un senso dell'onore e del rispetto delle usanze portato all'estremo. Questo non impedisce però il sorgere di un legame profondo tra Niun e Duncan e la sua accettazione, all'inizio una prospettiva quasi impossibile, all'interno della società Mri. Interessante è anche la descrizione fornita dei Dusei, delle specie di orsi di Kesrith, con i quali gli Mri hanno stabilito un rapporto secolare; esseri misteriosi in grado di stabilire legami quasi telepatici, amplificatori di emozioni, e che decidono di loro sponte a chi legarsi per l'intera loro vita. Il lettore è portato poco a poco ad entrare in empatia con la storia degli Mri, un'epopea di peregrinazione nell'universo che fa da contraltare con il loro comportamento apparentemente altero e brutale.
Tutta la vicenda ruota attorno all'incredibile scelta del protagonista umano, Duncan, che arriva a sacrificare praticamente tutta la sua vita per salvare i due Mri ed essere poi accolto nella loro società, sconfiggendo difficoltà e diffidenze iniziali quasi insormontabili. La mancanza di una chiara, sensata motivazione per le azioni di Duncan, che francamente sono inimmaginabili per ognuno di noi, è la pecca all'interno di un intreccio ben costruito, con una trama lineare e personaggi ben caratterizzati. Il finale è forse a tratti troppo concitato e superficiale ma permette quantomeno una chiusura sensata, e diciamo anche attesa, dell'opera.
In conclusione, una ottima opera che consigliamo in particolare ovviamente a tutti gli appassionati di ritratti di società aliene.
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