lunedì 26 dicembre 2016

NON E' VER CHE SIA LA MAFIA di C.M. Kornbluth

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Il romanzo è ambientato in un futuristico XXI secolo; da oltre cent'anni gli Stati Uniti sono divisi nei territori della Mafia, sulla costa est e del Clan sulla costa ovest, in base al trattato di Las Vegas firmato dopo la sconfitta del Governo, l'organo ufficiale del potere. Gli eredi di quest'ultimo, ormai poco più che pirati, sono arroccati in Islanda e in Irlanda.
Il governo della Mafia viene presentato come una utopia libertaria. E' sparita ogni forma di controllo o amministrazione oppressiva o intrusiva, il volere dell'individuo è legge assoluta, ogni cosa è praticamente lecita, basta pagare. Non esistono più tabù morali rilevanti, la promiscuità, la poligamia, la prostituzione sono comportamenti accettati; ogni proibizionismo o bigottismo bandito. Le tasse sono state abolite, sostituite dal pagamento di tangenti alla Mafia, lo stato sociale sembra anch'esso scomparso, rimpiazzato da un fondo assistenziale. Nonostante tutto ciò, paradossalmente, vige l'ordine e l'armonia come frutto di una sorta di autoregolazione della comunità senza necessità di coercizione dall'alto.
Il protagonista del romanzo, Charles Orsino, è un membro di secondo rango della famiglia Falcaro, i discendenti dell'eroe artefice della vittoria sul Governo. Dopo aver subito un attentanto, si offre come volontario per essere inviato come spia sotto copertura all'interno dell'organizzazione del Governo. Orsino sperimenta sulla propria pelle i nevrotici comportamenti e la degenerazione della società nei pochi avamposti rimasti del Governo Nord Americano, dilaniato da faide interne e lotte per il potere, senza alcuna traccia di fedeltà o di lealtà. Ancora peggio, scopre che anche i vecchi alleati del Clan stanno complottando con il Governo contro la Mafia.
L'idea di base del romanzo, un'utopia liberista e libertaria, è intrigante e abbastanza originale, certamente un motivo non abusato; il modello liberista è, infatti, quasi sempre obiettivo di ritratti distopici. La realizzazione lascia però delusi; la maggior parte dell'azione, infatti, si svolge fuori dal territorio della Mafia, sul quale quindi si aprono solo piccoli scorci non sufficienti a dare al lettore un quadro completo e coerente dello scenario sociologico tratteggiato. Anche la sconfitta del Governo è presentata come un dato di fatto calato dall'alto, non argomentato da convincenti ricostruzione storiche.
Nel complesso, quindi, l'intero contesto manca di verosimiglianza e risulta poco articolato. L'intreccio si presenta come di classica matrice avventurosa, con tanto di componente sentimentale tra il protagonista e il personaggio femminile principale; lasciano davvero perplessi i tratti magici e pseudo-mistici con cui è ritratta una pazzesca civiltà tribale di indigeni irlandesi dell'entroterra in cui Orsino si imbatte in fuga dal Governo.
In conclusione, si tratta di un'opera sicuramente sui generis, particolare e originale sotto diversi aspetti, ma che nell'insieme raccomandiamo soltanto agli appassionati dell'autore o del genere sociologico.

domenica 18 dicembre 2016

I PRIGIONIERI DEL CADUCEO di Ward Moore

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Commento:
Il romanzo rientra nei canoni della classica distopia. E' ambientato nel XXI secolo, dopo quella che sembra essere stata una devastante guerra batteriologica su scala mondiale, che ha posto fine alla società come la conosciamo e ha instaurato la medarchia, il governo dei medici.
Con la sola esclusione, per motivi sconosciuti, dell'Inghilterra, ovunque nel mondo i dottori, forti di essere i salvatori dell'umanità dalle epidemie che hanno quasi azzerato la popolazione durante e dopo il conflitto, hanno preso il potere con l'obiettivo di preservare la salute dei superstiti. Accurati e frequenti controlli medici, l'obbligo di portare con se la propria cartella medica, restrizioni su qualsiasi attività potenzialmente pericolosa per la salute, da misure d'emergenza sono divenute le forme con cui la classe medica ha imposto il proprio controllo su tutti gli altri cittadini.
I pazienti, i comuni cittadini, costituiscono il livello più basso della nuova piramide sociale a cui gradi superiori si trovano coloro che hanno a che fare con i medici (infermieri, medipol) e il cui vertice, nel Nord America, è rappresentato dal Direttore Sanitario, il Sommo Dottore. Sotto i pazienti, troviamo gli anormali, i reietti, coloro che si oppongono in misura più o meno strutturata al nuovo ordine, e per questo considerati non solo eversivi ma malati mentali. L'unico rimedio per loro è la tanatizzazione, l'eutanasia. Ogni disciplina, ogni impulso intellettuale che sia al di fuori della scienza medica è bandito come inutile spreco; la carriera di ognuno viene determinata dall'analisi genetica, che regola altresì il matrimonio e la riproduzione.
Come da classico schema narrativo, i protagonisti del romanzo appartengono alla cerchia degli anormali: due innamorati che, tra mille avversità, cercano di sfuggire alle grinfie della medarchia, alle prese a sua volta con una insospettabile crisi interna sfociata in un colpo di stato.
L'impostazione dell'opera rispetta i tradizionali canoni della distopia, con l'originale l'utilizzo della professione medica nell'inedito ruolo di tiranno. La società ritratta dall'autore sembra essere ispirata al mondo del "socialismo reale": l'oppressivo controllo sulla vita quotidiana di ogni individuo, la classificazione di ogni oppositore come vero e proprio "malato", un grigio ceto burocratico che opprime l'intera società, periodicamente sconvolto da lotte intestine, il rovesciamento del ruolo oppresso/oppressore sono tutti elementi con un forte riferimento analogico, il che, data la collocazione temporale dell'opera, non può certo stupire .
Sfortunatamente, nel complesso, l'opera manca però di credibilità; l'autore non fornisce un retroterra che spieghi come un simile regime possa essersi instaurato nel mondo intero (perchè proprio ha fallito solo in Inghilterra poi?). L'intreccio, di natura essenzialmente avventurosa, è abbastanza banale e le scene che dovrebbero possedere maggior tensione narrativa hanno un ritmo troppo cadenzato.
Nel complesso, un'opera discreta che consigliamo soprattutto agli amanti del genere distopico, come curiosa variante.

domenica 23 ottobre 2016

L'INFERNO A ROVESCIO di Philip J. Farmer

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Il romanzo è ambientato nell'Inferno. Un Inferno molto diverso però, da quello che siamo abituati a concepire. Si tratta, infatti, apparentemente di un mondo realmente "fisico", popolato da esseri umani morti e resuscitati in questa seconda vita e dai demoni. I demoni, una volta in maggioranza, sono ora in numero inferiori agli umani e da aguzzini sono divenuti servi.
L'Inferno sembra adattarsi, in qualche modo misterioso, alle teorie scientifiche della Terra: la dottrina copernicana l'ha trasformato in una sfera che circonda un sole; periodici terremoti creano spazio per i nuovi venuti dal pianeta originario quando qualche guerra o carestia miete un gran numero di vittime. La morte all'inferno può essere solo temporanea, il deceduto si ritrova in un corpo nuovo nel giro di un'ora.
Il protagonista del romanzo è Jack Cull, uno dei pochi fortunati a lavorare nella Centrale, che sembra essere la sede di una specie di organizzazione umana spontanea atta a mantenere l'ordine.
Cull riceve una strana telefonata che ha per oggetto la vera natura di "X". X è un essere umano dalla sembianze e dai modi che ricordano Gesù Cristo e che compare dalle autoambulanze dell'Autorità (che dovrebbero essere gli inviati divini) quando una morte avviene all'Inferno. Secondo Fyodor, l'autore della telefonata, quando il vero Cristo discese all'Inferno vi rimase imprigionato, fu un falso Cristo a resuscitare sulla Terra; X sarebbe quindi il vero Gesù Cristo, Dio, ancora tra i dannati.
Con questa telefonata inizia una spericolata avventura che vede Cull, Fyodor e Phyllis, spietata e fredda donna di cui Cull è infatuato sensualmente, scoprire la vera natura del mondo dell'Inferno, dell'anima e della storia del genere umano.
L'idea di base del romanzo è sicuramente affascinante come spesso accade quando la fantascienza tocca argomenti legati alla religione o alla teologia. Il ritratto che Farmer propone dell'Inferno è originale, a tratti comico, paradossale a partire dalla relazione capovolta tra uomo e diavolo. Anche le rivelazioni finali in cui l'intera prospettiva dell'opera viene capovolta sono costruite in maniere abbastanza convincente, seppur con un eccesivo grado di banalizzazione a nostro avviso.
Ciò che non convince è lo sviluppo della trama; l'intreccio è, infatti, mal ponderato con quasi metà del romanzo che si perde in scene da action movie di bassa categoria.
Ciò detto, crediamo che sia comunque una lettura interessante per gli amanti della Fantascienza più speculativa, in particolare legata a motivi e temi religiosi.

domenica 21 agosto 2016

CHIUSI DENTRO di John Scalzi

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Commento:
Il romanzo è ambientato negli USA, in un vicino futuro dopo che una pandemia esplosa alcuni anni prima per mano di un virus ad altissima mortalità ha modificato la società, la cultura, la vita quotidiana in ogni paese del mondo. Se il numero di morti è stato già di per sè uno shock, un destino ancora più angosciante è stato riservato alla maggioranza dei sopravvissuti: rimanere bloccati, nello stato di "lock in", in un corpo su cui non si ha più nessun tipo di controllo, la cosiddetta sindrome di Haden, dal nome della first lady americana che ne è rimasta affetta. All'epoca del romanzo, l'emergenza è stata ormai superata ma decine di migliaia di nuovi casi accadono ancora ogni anno giacchè non è stato ancora scoperto un vaccino.
Grazie ai formidabili sforzi di ricerca medica, gli Haden, come vengono chiamati le vittime dell'omonima sindrome, riescono a condurre una vita vera e propria grazie all'utilizzo di Threeps, androidi, corpi che possono comandare a distanza e con i quali interagire col mondo esterno. Una piccolissima minoranza di coloro che sopravvivono al virus sono in grado di diventare Integratori, ovvero in grado di ospitare nel proprio corpo un Haden, tramite apposite reti neurali inserite nel cervello dell'ospite e dell'ospitante. Gli Haden hanno anche sviluppato un proprio mondo virtuale che per alcuni, soprattutto di chi è nato o è entrato in "lock in" in tenera età, costituisce il mondo vero e proprio e si rifiuta di interagire col mondo esterno tramite un Threep.
Fino ai giorni oggetto della narrazione, tutta la ricerca medica e l'assistenza alle vittime della sindrome di Haden, è stata a carico dello stato. Le cose però stanno cambiando: una legge che elmina gran parte dei sussidi statali garanti agli Haden infatti è stata appena approvata dal Congresso. Una legge in grado di modificare per sempre il destino delle vittime della malattia ma soprattutto tutto il mercato a loro collegato, un mercato in cui sono entrati uomini senza scrupoli. Uomini che non esiteranno a pervertire tecnologie nate per aiutare le persone per i loro loschi propositi.
Il protagonista principale del romanzo è Chris Shane. Affetto dalla sindrome di Haden fin dalla tenera età e figlio di uno dei più grandi affaristi del paese, Chris desidera liberarsi della figura di bimbo-copertina che lo perseguita dall'infanzia e anche per questo motivo è diventato un agente del FBI. Al primo giorno di lavoro, Chris e la sua partner si ritrovano invischiati in caso enigmatico, un omicidio il cui principale sospettato sembra essere un Integratore. Chris non immagina dove questa indagine condurrà...
Il romanzo è costruito attorno ad una idea originale e interessante; le molteplici conseguenze sul piano sociologico della sindrome di Haden sono ben illustratate e inserite sapientemente e gradualmente durante l'intera narrazione; l'intera costruzione ha un solido e strutturato impianto razionale che conferisce verosimiglianza all'intero racconto. L'intreccio è di tipo investigativo - poliziesco con una trama davvero ben congegnata e personaggi ben caratterizzati; il ritmo narrativo rimane sempre elevato, l'opera non conosce pause o tempi morti e nessun ingrediente risulta superfluo o estraneo al nucleo principale della narrazione. In conclusione, romanzo assolutamente consigliato, che può a tutti gli effetti rientrare nella ristretta lista di capolavori del genere.

domenica 7 agosto 2016

ABSOLUTION GAP di Alastair Reynolds

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Commento:
Il romanzo è il terzo della serie dell'universo di Revelation Space. Puo' essere letto anche indipendentemente dai due episodi precedenti ma, ovviamente, per apprezzarlo nella sua interezza consigliamo la lettura dell'intero ciclo.
L'Universo della Rivelazione è un infinito cimitero di civiltà sepolte: l'umanità si espande nella Galassia continuando a trovare i resti di civiltà andate in rovina. I responsabili di questa moria sono gli Inibitori, fredde e meticolose macchine create milioni di anni fa con lo scopo di frenare la vita, distruggere ogni civiltà che valichi la frontiera del viaggio interstellare. Il loro operato non è guidato da una cieca cattiveria o da un odio per la vita; anzi sono sforzi che i loro ideatori hanno compiuto per preservare la vita stessa, per preparla al meglio per la grande catastrofe che deve arrivare...
Reynolds non lascia spazio al volo superluminale (almeno inizialmente...) nè a scorciatoie quali wormhole, superspazio etc... Il suo universo è quindi un mondo dai lunghi viaggi, dove le comunità umane vivono sparse e separate per la galassia. Non esiste un'autorità centrale, nè grandi regni o imperi. Dagli episodi precedenti sappiamo che esistono due fazioni in guerra tra loro, da una parte i Demarchisti, pesantemente danneggiati dalla Peste (un'infezione che ha colpito tutta la nanotecnologia), dall'altra i Conjoner, dei post-umani che fanno largo uso della tecnologia per modificare il proprio corpo creando una vera e propria rete neurale in cui i pensieri in comune formano una sorta di mente-alveare. In Absolution Gap, però, questo scontro passa in secondo piano perchè la battaglia con gli Inibitori è ormai in atto e le armi e la posta in gioco fanno sembrare i precedenti conflitti interni all'umanità giochi da bambini.
Come da classico schema, i diversi rivoli narrativi si fondono via via fino ad arrivare al gran finale in cui l'autore tira le fila dell'intero intreccio e ogni personaggio trova la sua collocazione e destino ultimi. Come già Rivelazione e Redemption Ark, Absolution Gap si inserisce nel solco di un ritorno ad una space opera più classica, senza l'inflazione di elementi cyber o post-human, basata su grandi interrogativi cosmici, sull'avventura nello spazio ignoto.
Caretteristica in comune con gli altri due episodi della serie è la lunghezza forse eccessiva dell'opera che incide negativamente sul ritmo narrativo; alcune parti secondarie dell'intreccio potevano essere tagliate. Piuttosto deludente è invece il finale, soprattutto se consideriamo come questo sia anche il capitolo conclusivo della saga. Affrettato, con una improvvisa svolta narrativa condensata in poche pagine, ma che soprattutto dà l'idea di un "deus ex machina" artificiosamente costruito solo allo scopo di chiudere l'episodio ma senza chiudere definitivamente i misteri e tutte le domande aperte nel corso della serie.
Nonostante questo, consigliamo comunque l'opera ovviamente a chi ha già letto i due episodi precedenti del ciclo che saprà essere apprezzato a tutti gli amanti delle grande space opera, ambienta su scenari cosmici nell'infinità del tempo e dello spazio dove ci si confronta con gli eterni interrogativi fondamentali sul destino della vita nell'universo.

Trama (attenzione spoiler!):
23 anni dopo il finale di Redemption Ark, su Ararat, il pianeta dove avevano trovato rifugio gli evacuati di Resurgam, atterra la capsula di Ana Khouri. Khouri riporta notizie della guerra che è in corso contro gli Inibitori, combattuta dalle navi Conjoner sia della fazione schierata con Remontoire che da quella schierata con Skade. La battaglia è possibile grazie alla tecnologie ottenute da Aura, la figlia di Khouri, modificata dalla misteriosa coscienza aliena di Ade. Skade ha però rapito Aura dal ventre materno. Attaccata dagli Inibitori, la sua nave è anch'essa caduta su Ararat e viene ritrovata da una spedizione guidata da Scorpio e Clavain. Skade accetta di consegnare Aura ma solo in cambio di sottoporre Clavain a una lenta e dolorosa morte. Scorpio, a malinquore, accetta le condizioni di Skade e getta il corpo di Clavain nel mare dove viene assorbito dai Giocolieri Mentali e può riunirsi con Galiana e Felka.
I dirigenti della colonia decidono di partire ma soltanto una piccola parte dei coloni riesce a imbarcarsi in tempo sulla Nostalgia dell'Infinito dove il Capitano Brannigan, la coscienza della nave, si era già da tempo risvegliato. La nave riesce a sopravvivere agli attacchi degli Inibitori grazie all'aiuto di Remontoire che dona alla Nostalgia dell'Infinito altra tecnologia ottenuta da Aura per difendersi. Aura raccomanda di raggiungere Hela ma Scorpio impone di passare prima per Yellowstone per tentare di salvare più esseri umani possibili prima dell'attacco degli Inibitori. Quando la Nostalgia dell'Infinito arriva nel sistema è però ormai troppo tardi, Scorpio riesce a salvare soltanto un piccolo gruppo la cui nave era già infettata dagli Inibitori. Per questo atto giudicato troppo rischioso viene però esautorato dal comando e portato in ibernazione fino all'arrivo su Hela.
Molti anni prima, Quaiche, un umano membro di un equipaggio Conjoner, l'Ascensione Gnostica, arriva su Hela alla ricerca di manufatti alieni per salvare la sua amata, Morwenna, dalla vendetta di Jasmina, la leader Conjoner, che l'ha rinchiusa in un sarcofago in stato di deprivazione sensoriale. Su Hela, Quaiche, mentre esplora un misterioso ponte artificiale, viene attaccato da un meccanismo di difesa artificiale e la sua navetta precipita al suolo, pesantemente danneggiata. Gravemente ferito e con una riserva d'aria velocemente in esaurimento, Quaiche, quando pensava di essere già destinato a morte certa, viene però soccorso dall'intelligenza artificiale della nave che è riuscita a ricevere il messaggio automatico di richiesta di aiuto della navetta in tempo grazie all'improvvisa sparizione di Haldora, il gigante gassoso cui Hela orbita attorno. La nave, però, per rispondere alla richiesta di soccorso accelera fino alla massima velocità possibile ignorando come a bordo ci sia Morwenna, che viene così uccisa all'interno del sarcofago.
Da questo evento miracoloso e drammatico allo stesso tempo, Quaiche, già affetto da un virus dottrinale che causa artificiali sentimenti fideistici, dà vita ad un nuovo culto incentrato attorno all'osservazione perpetua di Haldora per cogliere altre miracolose sparizioni. Viene creato su Hela un sentiero permanente percorso dalle Cattedrali con l'obiettivo di avere Haldora sempre allo zenit per permetterne l'osservazioni ai pellegrini. La fede dei fedeli viene mantenuta grazie a nuove versioni di virus dottrinali, cui lo stesso Quaiche si sottopone.
Quando la Nostalgia dell'Infinito arriva nel sistema di Hela, Aura è ormai cresciuta di qualche anno e viene infiltrata nella società di Hela, prendendo il posto di una ragazza morta di una famiglia delle regioni perifiche del satelitte, col nome di Rashmika. Rashmika cresce con una passione sconfinata per lo studio degli antichi abitanti alieni di Hela, i Lepismiani, che si suppone siano stati sterminati dagli Inibitori. Rashmika però non è convinta di questa tesi e pensa che all'origine della loro sparizione ci sia qualcos'altro. Desiderosa di entrare a far parte della squadra archeologica di qualche Cattedrale, Rashmika abbandona la sua comunità e finisce per essere reclutata da Grelier, il braccio destro di Quaiche, a bordo della Morwenna, la Cattedrale di Quaiche medesimo, grazie al suo dono particolare: la capacità di capire immediatamente se una persona sta mentendo.
Quaiche ha bisogno del talento di Rashmika perchè sta cercando una nave Conjoner per difendere il pianeta e riceve le loro delegazioni, ignorando però il vero potenziale delle navi. A bordo delle Morwenna, Rashmika viene contattata dalle ombre che abitano il sarcofago dove mori' l'amata di Quaiche. Le ombre in realtà sono dei delegati di una specie aliena che vive nell'universo di un'altra brana dello spazio-tempo. Il loro universo è stato consumato da una specie di macchinari sfuggiati al controllo e vorrebbero poter entrare nel nostro. Erano già entrati in contatto con i Lepismiani che, su loro istruzione, avevano costruito un macchinario in grado di operare il passaggio multidimensionale; Haldora è solo il camuffamento di questo macchinario, le sue sparizioni sono temporanei malfuzionamenti. I Lepismiani alla fine però non hanno accettato le ombre e sono stati quindi distrutti dagli Inibitori.
La Nostalgia dell'Infinito sigla l'accordo con Quaiche. Quaiche in realtà mira ad impossessarsi della nave per sfruttare i motori in modo da modificare il moto di Hela e renderla perfettamente sincrona ad Haldora. Le truppe di assalto di Quaiche vengono respinte dal Capitano Brannigan. Greiler intuisce però il legame di Rashmika, che intanto riacquista la memoria di Aura, con i Conjoner. Usando Aura come ricatto, Quaiche obbliga La Nostalgia dell'Infinito ad atterrare; prima di questo però il Capitano Brannigan attacca Haldora rivelando definitivamente il meccanismo delle ombre.
Quaiche e Grelier vengono uccisi mentre abbandonano la Morwenna, che sta per cadere nel vuoto dopo che il ponte è stato sabotato da Scorpio. Anche il capitano Brannigan perde gradualmente coscienza dopo che le truppe di Quaiche entrano nelle nave e ne distruggono la struttura, una volta atterrata su Hela. Aura suggerisce di salvare il sarcofago delle ombre ma Scorpio è di opinione opposta. Su Hela, infatti, egli trova manufatti simili a un reperto che gli aveva consegnato Remontoire che prova come un altro attore sconociuto, alieni molto più avanzati, possa aver distrutto i Lepismiani per essere entrati in contatto con le ombre.
Questa specie sconosciuta sono i Nidificatori che da tempo stanno osservando e aiutando gli esseri umani contro gli Inibitori. Grazie alla loro tecnologia, gli Inibitori vengono sconfitti e contenuti. Questo però lascia campo aperto a una nuova specie di parassiti, macchine terraformanti contro cui nè gli uomini nè i Nidificatori possono alcunchè. Gli esseri umani sono così costretti a emigrare verso le Pleiadi.

domenica 26 giugno 2016

LA SCACCHIERA di John Brunner

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Il romanzo è ambientato in un immaginario stato dell'America Latina, l'Aguazul, anzi più precisamente nella sua capitale, Ciudad de Vados. Il protagonista, Boyd Hakluyt, è un esperto del traffico, invitato nella città per risolvere, almeno apparentemente, problemi di viabilità.
Come Hakluyt scopre già dopo pochi giorni dal suo arrivo, sono però ben altri i problemi che lo attendono. Come rientra nell'icona tipica dei paesi latino americani, anche in Aguazul il potere è nelle mani di una specie di dittatore, il Presidente Vados. La capitale, che prende il nome dal Presidente medesimo, è una sua creazione, una città moderna, creata secondo i più moderni standard urbanistici. Per rifornirla d'acqua però è stato necessario attingere alle risorse idriche che prima rispondevano al fabbisogno di una serie di villaggi e fattorie, i cui abitanti nel tempo sono emigrati verso Ciudad de Vados creando un'infima favela sotto la stazione della monorotaia.
Hakluyt trova una città divisa da un profondo scontro politico e sociale che vede contrapposti da un lato lo schieramento più benestante e di ispirazione occidentale e dall'altro chi appoggia le rivendicazioni degli indigeni e guarda con sospetto agli stranieri. Anche il governo di Vados non è in realtà assoluto, deve bensì continuamente venire a patti con Diaz, il potete ministro degli Interni e paladino degli indigeni. Come scopre alla fine Hakluyt, la partita che Vados e Diaz giocano non è soltanto figurata, ma giocata veramente secondo le regole del più popolare gioco dell'Aguazul: gli scacchi...
L'idea di base del romanzo è originale: modellare la trama sulle mosse di un incontro scacchistico. L'esito presenta però diverse lacune. Il lettore rischia di trovarsi spaesato davanti ad una serie di personaggi, molti dei quali sembrano superflui o stereotipati, creati soltanto per rappresentare alcuni pezzi della partita col risultato che, costretti a seguire le mosse previste, le loro azioni risultano spesso immotivate, artefatte.
Nel susseguirsi di colpi di scena, eventi spettacolari o violenti che coincidono con le eliminazioni dei pezzi dalla partita, la parte migliore del romanzo emerge quando Brunner dà libero sfogo alla sua vena sociologica, affrontando temi come la manipolazione dei media o la natura e il ruolo del governo. In conclusione, un'opera sicuramente curiosa e particolare ma che nel complesso non ha convinto appieno.

domenica 5 giugno 2016

EMBASSYTOWN di China Mieville

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Il romanzo è ambientato nella omonima città, Embassy Town, l'unica colonia umana sul pianeta alieno di Arieka, situato ai confini dell'universo sconosciuto. Embassy Town appartiene a Bremen, uno dei molti stati nati dalla diffusione della razza umana nel cosmo, avvenuta grazie alla scoperta del viaggio attraverso una variante del tradizionale concetto di iperspazio, l'Immer, una sorta di strato spazio-temporale permanente ed eterno che circonda e permea il nostro universo.
Gli abitanti indigeni di Arieka, gli Ariekei, detti anche Ospiti, sono in possesso di una avanzata tecnologia bio-ingegneristica: le loro case, le armi, gli attrezzi sono forme di vita. Ma la loro caratteristica più distintiva sta nel linguaggio. La Lingua degli Ospiti è infatti qualcosa di molto diverso da quella umana. Se per noi è ovvia la distinzione tra significato e significante, per gli Ospiti la Lingua è invece la realtà stessa. Incapaci anche soltanto di immaginare una bugia, gli Ospiti hanno perfino bisogno di costruire fisicamente similitudini per arricchire la Lingua e la sua varietà di espressione.
Non solo: gli Ariekei si esprimono utilizzando due bocche contemporaneamente, come due voci guidate da una sola mente. Gli unici umani in grado di comunicare con loro sono gli Ambasciatori, gemelli forzati ad un continuo allineamento fisico e psicologico in modo che le loro due voci sembrino provenire dalla medesima mente e, in questo modo, essere compresi dagli alieni. Ogni altra forma di comunicazione che non sia associata ad una intelligenza organica è incomprensibile dagli Ospiti.
Il narratore in prima persona del romanzo è Avice Benner Cho, una nativa di Embassy Town, divenuta da bambina una similitudine ed entrata così a far parte della Lingua. Abbandonata Embassy Town per divenire una Immergente in grado di viaggiare attraverso l'Immer, torna nella proprià città natale soprattutto per compiacere il marito, un linguista.
Al ritorno di Avice fa seguito l'arrivo di un nuovo Ambasciatore, EzRa, frutto segreto di alcuni complotti politici nati dal desiderio di Bremen di prevenire una possibile secessione di Embassy Town. EzRa ha passato i vari test richiesti per divenire un ambasciatore ma i due esseri umani che lo compongono non hanno in realtà quel grado di interconnessione richiesto. Ne risulta che le parole di EzRa hanno un effetto sugli Ospiti comparabile con quello di una fortissima droga allucinatoria, la lingua distorta di EzRa distrugge la realtà percepita dagli Ariekei e getta l'intero pianeta verso l'Apocalisse. Sarà Avice al termine di una lunga e, talvolta, oscura serie di eventi a salvare Arieka e i suoi abitanti, agendo sul fulcro della loro società: la Lingua.
Originale e concettualmente stimolante, il romanzo si inserisce nella ristrettissima cerchia di opere fantascientifiche incentrate attorno alla linguistica, con un esito nettamente superiore a nostro avviso rispetto ai "concorrenti" (Babel-17 e Il Linguaggio di Pao). L'autore è riuscito a trasmettere l'importanza centrale che riveste la natura del linguaggio nella comprensione di un altro essere vivente, della sua visione del mondo e della realtà. Pieno successo sul piano del contenuto speculativo, l'opera presenta qualche difetto a livello di intreccio; la trama infatti risulta talvolta inutilmente oscura o complessa, con taluni passaggi che risultano superflui, estranei al nocciolo ideale del romanzo.
Detto questo, nel complesso opera comunque consigliatissima, in particolare agli amanti della fantascienza speculativa, di riflessione su temi e concetti fondamentali.

domenica 8 maggio 2016

L'UOMO CHE VENDETTE LA LUNA

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Il romanzo breve è incentrato attorno ad una singola quanto rivoluzionaria trovata tecnologica: una stampante 3D a energia solare in grado di usare la sabbia del deserto per costruire delle specie di mattonelle da utilizzare a sua volta per erigere strutture abitative. Il passo dal deserto americano a quello della luna è, in fondo, assai breve...
Il narratore in prima persona dell'opera è un classico nerd degli anni '90, che ha fatto abbastanza soldi con una start-up per vivere tranquillamente fino alla fine dei suoi giorni e che ora sembra dedicarsi a quello che più gli va a genio. Il vuoto esistenziale che in fondo lo divora è riempito dall'incontro casuale con un'altra anima "tecno-hippie", l'inventore del Congegno, la stampante 3D, che lo trascina nell'impresa dando finalmente un senso alla sua vita facendolo partecipe di una comunità di suoi simili dove alla fine il nostro protagonista trova anche l'amore.
La consistenza dei personaggi, delle loro vite, delle loro emozioni è sicuramente uno dei tratti migliori dell'opera. Sullo sfondo, l'autore inserisce anche diversi elementi di analisi e critica sociale, con riferimento ai cambiamenti del mondo del lavoro ma soprattutto ad un auspicato vero cambio di approccio, dove emergono concetti post-moderni come il "free-launch", diretto antagonista dell'idolo della modernità capitalista, il profitto, e il mondo del "crowfunding" in contrapposizione al mito dell'iniziativa individuale. L'opera è stata per questi motivi giustamente definita, il contrappasso ideologico dell'omonimo romanzo di Heinlein.
Un'opera provocatoria, ricca di spunti ideali e certamente lontana dai canoni tipici della produzione fantascientifica. Per l'atmosfera, i personaggi, le ambientazioni la raccomandiamo soprattutto agli amanti della cultura cyberpunk e di tutti i suoi rivoli. Ma anche qualsiasi altro appassionato di Fantascienza potrà sicuramente apprezzarla.

lunedì 25 aprile 2016

Antologia LE GRANDI STORIE DELLA FANTASCIENZA vol. 19

vai alla scheda completaRaccolta dei migliori racconti del 1957. Segnaliamo tra tutti Omnilingue di H. Beam Piper, La Gabbia di Bertram Chandler e Il Melodista di Lloyd Biggle Jr.

martedì 12 aprile 2016

LA PAROLA DEL SEMINATORE di Olivia Butler

Scheda Completa Il romanzo è ambientato nella prima metà del XXI secolo negli Stati Uniti, California. L'intero paese è scosso da una ondata di povertà senza precedenti che ha portato il differenziale socio-economico a livelli mai visti, trascinando la maggior parte della popolazione in una stato di disperazione e necessità assolute. Le città sono ormai un territorio in mano a orde di senza tetto, sbandati, criminali; intere famiglie vivono in uno stato di perenne denutrizione e necessità, senza la minima possibilità di avere o trovare una casa o un lavoro retribuito. La crisi ecologica, in particolare la siccità, ha causato un aumento dei prezzi del cibo e dell'acqua, per i quali si è tornati ad uccidere e a commettere ogni barbaria. Lo stato centrale è sostanzialmente scomparso, la polizia non ha più alcun controllo del territorio e, se chiamata, agisce come qualsiasi altro criminale, mirando solo ad estorcere denaro, che mantiene intatto il suo valore, per i suoi "servizi". Corporations senza scrupoli si stanno impossessando di intere comunità e dei loro abitanti, rassegnati a perdere ogni diritto in cambio di garanzie di sicurezza che li protegganno dalle fiumane di derelitti che ogni giorno popolano le strade del paese in un lungo pellegrinaggio verso nord, verso il Canada e l'Alaska, luoghi ormai mitici, dove c'è la speranza di tornare a vivere un'esistenza migliore. La protagonista del romanzo è una giovane ragazza afroamericana, Lauren Olamina, nata e vissuta in una enclave di Los Angeles costituita da una dozzina di famiglie guidate da suo padre, un pastore protestante e insegnante presso un'università locale. Lauren sa che quel muro che separa la sua piccola comunità dall'orrore del mondo circostante costituisce una sicurezza effimera e, mano a mano che passa il tempo e con esso aumentano gli attacchi, le incursioni dall'esterno, si prepara per il giorno in cui dovrà lasciare tutto e tutti per fuggire anch'essa verso nord, verso un mondo migliore. Lauren è affetta da una forma estrema di empatia a causa della quale prova tutto il dolore che vede e riconosce nelle persone che la circondano. E' forse questo ingrediente quasi unico che la porta a dare forma ad una nuovo pensiero religioso, ad un sogno di un mondo migliore, il seme della terra, costruito attorno ad un unico messaggio principale: "Dio è cambiamento". La narrazione avviene sotto forma di diario; lo stile è semplice, diretto e trasmette al lettore tutto il dolore, l'orrore, la disperazione di quei giorni terribili, dei crimini e delle atrocità di cui la protagonista è testimone. Le pagine di pura narrazione sono intervallate dagli estratti dal seme della terra, che sembrano all'inizio distaccati aforismi, massime provenienti da qualche testo religioso orientale ma che poco a poco rivelano il loro legame profondo con le vicende narrate e la vita di Lauren. L'intreccio è semplice ma, nella sua linearità, assolutamente coinvolgente, senza un alcun punto morto; peccato solo per il finale un po' brusco che lascia il lettore in attesa del seguito. Concludendo, una lettura assolutamente consigliata, molto diversa dalla Fantascienza Apocalittica cui siamo abituati, popolata da incubi come l'atomica, virus mortali, asteroidi che minacciano l'intero pianeta, ma proprio per questo mille volte più paurosa e inquietante giacchè basata sull'estrapolazione di scenario socio-economici già in atto, ben riconoscibili nella realtà di tutti i giorni che ci circonda.

sabato 12 marzo 2016

LA GUERRA MONDIALE N.3 di Jacques Spitz

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L'antologia contiene un romanzo breve e sei racconti dell'autore. Segnaliamo in particolare il divertente Il Segreto dei Microbi, interessante anche l'idea da cui trae spunto Dopo l'Era Atomica.

domenica 21 febbraio 2016

Antologia Orizzonti Infiniti (Year's Best SF 15 vol.2)

vai alla scheda completa L'antologia è la seconda parte la traduzione del The Year's Best SF n.15, una raccolta dei migliori racconti del 2009. Tra tutte le opere raccolte brillano l'ottima variazione sul tema della realtà parallele La Fissazione di Alastar Reynolds e il futuristico Un'Altra Vita di Charles Obenford. Segnaliamo anche l'interessante ucronia Il Frankenstein di Edison di Chris Robertson e il racconto robotico di chiaro stampo asimoviano Il Codice dell'Autostrada di Brian Stableford.

domenica 10 gennaio 2016

Antologia LO SCUDO DI MARTE

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L'antologia è la traduzione del The Year's Best SF n.8, una raccolta dei migliori racconti del 2002. Tra tutte le opere raccolte brilla Singleton di Greg Egan che consigliamo caldamente a tutti gli amanti della Fantascienza che si interroga sulla natura del nostro universo. Notevole anche Aureola di Charles Stross, parte dell'ottimo romanzo Accelerando. Segnaliamo anche i due interessanti racconti di Xeno SF Poemi dei Knapsack di Eleanor Arnason e Un Giorno Tranquillo alla Galleria di A. M. Dellamonica assieme al divertente quanto inquietante Violazione di Brevetto di Nancy Kress.