lunedì 30 settembre 2013
Pandemona Noir 2077
Scheda completa Pandemona Noir 2077
Il romanzo è ambientato nel 2077 e l'intera vicenda si svolge nella città di Pandemona. Sono i cosiddetti Anni della RInascita che seguono la guerra civile con la quale la popolazione si è liberata da un governo simil autoritario per dare vita a quello che pare essere un esperimento di democrazia diretta, basato sulla convocazione di vere e proprie assemblee plenarie con diritto di voto universale. A dare inizio al movimento di rivolta sono stati gli studenti nel 2068: è un chiaro ed evidente parallelo con il 1968 reale, anche a livello di temi e slogan ripresi dall'autore. Non sappiamo quanto intenzionalmente, ma anche nel riferimento all'intensivo uso governativo dei media per distorcere la realtà, l'autore sembra voler richimare l'attualità italica, o quanto meno ad una lettura di essa.
Elemento riproposto con insistenza durante tutto il corso dell'opera è l'utilizzo dello scroled, una specie di avveniristico sostituto degli odierni smartphone, sviluppato dalla Nokia (sperando che l'azienda rimanga in vita veramente...), costruito in formato di rotolo e in grado quindi di adattarsi ad un numero infinito di usi e necessità, sostituendo praticamente qualsiasi ogni altro apparecchio elettronico di riconoscimento o comunicazione. In Pandemona non ritroviamo solo la Nokia ma anche la meno conosciuta americana Tesla Motors: le auto elettriche sembrano conoscere un notevole successo in questo futuro immaginario.
Pure le nanotecnologie hanno conosciuto un notevole sviluppo, inquadrato dall'autore però in una cornice di sospetto, corruzione e malaffare. La situazione è ulteriormente degenerata dopo che, come ultimo disperativo tentativo contro il movimento rivoluzionario, il vecchio governo ha diffuso il Cancro Nanomeccanico, una specie di virus che attacca chi si è avvalso della nanotecnologia, dando vita ad una psicosi collettiva, la Nano Robo Fobia.
La voce narrante, e protagonista, del romanzo è Gus Picard, un giovane docutecario (una specie di ibrido tra un bibliotecario e un informatico, in pratica un esperto di sofisticati archivi multimediali) in cui l'autore chiaramente si impersonifica. L'elemento di rottura che dà inizio alla trama è l'omicidio di un cugino e amico di Gus, Nicolas Sengir, uno scienziato che si era sempre opposto contro l'utilizzo e lo sviluppo incontrollato delle nanotecnologie. Gus farà parte della squadra di indagine per il caso ma le sue scoperte lo condurranno su un sentiero del tutto imprevisto, costellato di vecchi e nuovi dolori, tradimenti, e rivelazioni incredibili.
Lo scenario storico e sociale che fa da sfondo dell'opera è ben costruito e contiene diversi elementi interessanti di discussione (per esempio il giudizio etico nei confronti di alcune azioni intraprese dai rivoluzionari verso la corrotta classe politica e industriale) seppur non ci sia nulla di veramente innovativo. L'intreccio è fluido sufficientemente intrigante nella prima parte del romanzo. Purtroppo perde decisamente in qualità, a mio parere, quando, nella seconda parte, sfocia in occultismo dai contenuti abbastanza banali ma che soprattutto rischia di lasciare il lettore davvero disorientato (personalmente ho trovato davvero difficile da digerire l'apparizione di Satana in persona...).
Lo stile di scrittura è di tutto rispetto considerando il fatto che siamo di fronte ad un esordio. Si notano degli errori tipici di "immaturità": ad esempio l'elevato numero di dialoghi forzati che l'autore utilizza per descrivere lo scenario storico oppure la presenza di alcuni paragrafi dal vocabolario eccessivamente aulico e dal periodo involuto. Nel complesso sono convinto che l'autore abbia un ottimo potenziale, in primis perchè dimostra di voler fare della letteratura di idee e contenuti, con grandi margini di miglioramento. Proprio per questo mi sento, nonostante i difetti evidenziati, di consigliare la lettura di Pandemona.
martedì 17 settembre 2013
IL SIGNORE DEI SOGNI di R. Zelazny
Recensione completa de Il Signore dei Sogni di R. Zelazny
Il romanzo è ambientato in un futuro non troppo lontano in cui un numero sempre maggiore di individui, vuoi per lo stress da sovrappopolazione o altri fenomeni, nonostante l'alto livello di benessere materiale raggiunto, soffrono di disturbi psichiatrici. Il protagonista, Charles Render, è un formatore, uno dei pochi psichiatri che padroneggia la nuova disciplina del neuropartecipazionismo. Tramite un costoso macchinario, Render si interfaccia direttamente con il subonscio del paziente, creando o distruggendo interi mondi immaginari e combattendo così complessi o psicosi.
Render gioca a fare Dio, sicuro della propria abilità nel maneggiare e controllare le pulsioni dei suoi pazienti. Egli dovrà, però, presto pentirsi della sua sicumera quando accetta di farsi carico di un caso davvero singolare, accettando come paziente un'altra psichiatra, Eileen Shallot, che desidera fortemente diventare anch'essa una formatrice nonostante il suo terribile difetto, ella è infatti cieca dalla nascita. La donna convince Render di come, se introdotta poco a poco alle sensazioni della vista nei mondi costruiti dal formatore, ella sarebbe poi in grado di gestire lo shock e l'emozione risultanti dal provare quegli stimoli sensoriali completamente nuovi per lei e di poter così costuire a sua volta mondi per i suoi pazienti. Tra i due si instaura fin da subito un forte rapporto basato anche su una evidente attrazione fisica ma, come era facilmente prevedibile, Render finirà per scontrarsi fatalmente con il forte e mutevole subconscio della donna.
L'opera è sicuramente interessante da un punto di vista concettuale, arricchita da numerosi richiami sia alla psicoterapia classica (Freud, Jung etc...) che a miti dell'antichità, in maniera analoga ad altre opere del medesimo autore (vedi Il Signore della Luce), e condita da alcune idee innovative (per esempio i cani geneticamente modificati per poter parlare con gli umani). L'intreccio, forse perchè il romanzo deriva dall'espansione di una novella, risulta però monotono, ripetitivo, con taluni personaggi al limite dell'assurdo, basti pensare al giovane figlio di Render, neanche adolescente ma che agisce e parla come un sofisticato intellettuale. Il finale sembra quasi un corpo estraneo alla vicenda, un sipario che cala improvvisamente senza però chiarire cosa effettivamente accade e lasciando il lettore abbandonato tra i tanti richiami di miti classici. Concludendo, il romanzo è una lettura che non mi sento di consigliare se non agli appassionati di Zelazny.
lunedì 2 settembre 2013
IL FIUME DEGLI DEI di Ian McDonald
Recensione completa de IL FIUME DEGLI DEI di Ian Mc Donald
Il romanzo è ambientato nell'India della metà del XXI secolo. Il paese è diviso in diversi stati a seguito di un non precisato processo di disgregazione e la maggior parte dell'azione si svolge all'interno di uno di essi: il Bharat, guidato dall'ambizioso governo della famiglia Rana (una sorta di nuova dinastia Ghandi). L'intera penisola è piegata da una grave siccità, mentre tutti aspettano e sperano che l'iceberg trasportato fin dentro il Gange dal governo del Bengala innesci il nuovo monsone. Nel frattempo aumentano le tensioni tra il Bharat e l'Awadh (lo stato meridionale che ha come capitale Delhi) per il controllo di una diga sul fiume sacro.
Anni di manipolazione delle nascite, non è ben chiarito in che modalità, hanno portato ad una profonda asimmetria nella proporzione tra uomini e donne. E' così l'uomo ora a dover pagare la dote e in generale a dover combattere una fortissima concorrenza per contrarre matrimonio, specialmente se vuole trovare una moglie all'interno della sua stessa casta. La fascia più ricca della popolazione può permettersi di avere figli geneticamente modificati per vivere più a lungo, i bramini, giovani dall'aspetto di bambini. Nel mentre, l'intera popolazione è ossessionata da una specie di soap opera: "Town and Country", i cui attori sono Intelligenze Artificiali ma ben meno innocue di quanto possa sembrare in apparenza...
La legge Hamilton ha vietato negli USA la IA superiori al livello 2.0 (la soglia di superamento del test di Turing). Il Bharat però non ha accolto totalmente ne norme anti IA e così l'India è così diventata una specie di porto franco per tutte le tecnologie che coinvolgono IA di livello avanzato. Le IA sono parte integrante ormai di ogni tipo di attività: dai mercati finanziari ai banali impianti di condizionamento. E, nonostante i controlli e la caccia serrata che è stata loro data, sopravvivono ancora tre IA di livello 3, dotate di una intelligenza inconcepibile per gli umani e in possesso di un potere praticamente assoluto che esercitano tramite complicati sistemi di scatole cinesi popolate da società, fondi, trust...
Nel frattempo, nello spazio, è stato ritrovato un incredibile manufatto alieno, più antico del sistema solare stesso, soprannominato il "Tabernacolo". Cercando di entrare in comunicazione con esso, gli scienziati terrestri ricevono le immagini digitali di un uomo e una donna, Lisa Durnau e Thomas Lull, i due creatori di "Alterre", un esperimento di vita artificiale, evolutosi dalla logica degli automi cellulari. Lull è da anni fuggito in India nel più completo anonimato; sarà compito di Lisa rintracciarlo per tentare di spiegare l'incredibile fenomeno.
Questi sono solo due dei numerosi personaggi del romanzo,le cui vicende parallele, sono utilizzate dall'autore per descrivere l'intero contesto sociale e politico in cui i fatti narrati sono ambientati. Ci sono Tal, il nute (la cyber-evoluzione dei transgender) utilizzato in una cospirazione politica ai danni di Shaheen Badoor Khan, il potente segretario del primo ministro del Bharat, Sajida Rana; Nandha, una Mano di Krishna, la potente polizia informatica del Bharat, dedito anima e corpo nel compito di scomunicare, ovvero distruggere, le IA senzienti; Vishram Ray, un comico che si ritrova proprietario di una delle più importanti aziende energetiche indiane; Ajmer Rao, apparentemente una semplice ragazza orfana che cela in realtà un incredibile segreto...
Il romanzo ha un intreccio molto complesso e per il lettore risulta difficile seguire i numerosi, forse troppi, filoni della trama e relativi personaggi, che soltanto nelle fasi finali dell'opera convergono verso il finale con un crescendo di rivelazioni più o meno inaspettate. Molto interessante è la commistione tra scienza moderna, misticismo e mitologia indiani sia nei temi trattati che nel vocabolario utilizzato anche se l'utilizzo diretto di numerosi vocaboli indiani non tradotti (al termine del volume è posto il relativo glossario) e di interpretazione non immediata può irritare il lettore meno paziente. Il tema principale, il confronto tra l'uomo e l'intelligenza artificiale che raggiunge l'autocoscienza, è tipico del cyberpunk ma il contesto geografico, storico e politico creato, nonchè i tanti elementi accessori inseriti conferiscono all'opera una ventata di originalità. Proprio per questo motivo la lettura, non facile, comunque è sicuramente caldamente raccomandata.
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