mercoledì 26 dicembre 2018

DESOLATION ROAD di Ian McDonald

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Il romanzo è ambientato su Marte, in un anno imprecisato. Il processo di terraformazione, portato avanti dagli enormi macchinari della Rotech, é ancora in corso ma già diverse città, villaggi o semplici avamposti umani costellano la superficie del pianeta. Della Terra non si dice granché ma quel poco sembra suggerire una situazione drammatica, un pianeta ormai distrutto dalla sovrappopolazione e dall'utilizzo sconsiderato delle risorse naturali.
L'intera vicenda é incentrata attorno ad uno di questi avamposti umani, Desolation Road, e ai suoi abitanti. La sua storia é alquanto singolare. Tutto nasce dall'incontro nel deserto del Dr. Alimantando con uno strano essere umanoide verde, della cui reale esistenza egli dubiterà a lungo, che porta Alimantando a scoprire un modulo ecologico Rotech, quasi morto. Sfruttando le sue immense risorse, Alimantando crea ad una oasi di vita in mezzo al deserto, che vorrebbe battezzare "Destination Road", ma che la sbronza che si concede per una salvezza inaspettata tramuta in "Desolation Road".
Alimantando trascorre anni come eremita portando avanti complessi calcoli di fisica quantistica teorica; nel mentre, poco a poco, nuovi abitanti, ciascuno con una propria singolare vicenda, vengono a popolare questo angolo di mondo sperduto. C'è chi fugge da faide di famiglie criminali, mendicanti dal dono miracoloso in grado di guarire ogni macchinario, scienziati diretti ad altri luoghi ma costretti a scendere dalla madre che ha sbagliato stazione... Una costellazione di personaggi e di storie talune verosimili, altre al limite (anzi oltre il limite) del paradossole e dell'assurdo.
Passano le generazioni, i personaggi si moltiplicano e alcuni di essi abbandonano Desolation Road per vivere fantastiche (nel vero senso della parola) avventure in altre città di Marte. Ormai diventata una vera e propria cittadina, Desolation Road diviene allo stesso tempo sia uno dei luoghi di produzione di una sorta di gigantesca corporation, le cui norme regolano la vita dei dipendenti secondo i dettami del feudalesimo industriale, che luogo di culto di uno strano rito meccanicista dove fedeli accorrono in massa per adorare una Santa, in grado di imporre la sua volontà su ogni macchinario...
Ad ogni modo, tutto é iniziato a Desolation Road e tutto vi termina: la città é luogo del conflitto finale tra una sorta di gruppo terroristico indipendentista, il Gruppo Tattico dell'Esercito del Mondo Intero, e il governo ufficiale.
Il romanzo é costruito da diversi episodi che, da soli o in piccoli gruppi, sono sotanzialmente indipendenti uno dall'altro, seppur con personaggi e sfondo comune. I concetti e i richiami che vi si possono trovare sono infiniti: si spazia dalla meccanica quantistica e paradossi del viaggio del tempo a duelli marziani simili a western, dall'intelligenza artificiale ai cyborg.
Come già accennato, i personaggi e le vicende sono spesso al di là del paradossale: ogni pretesa di verosimiglianza é palesemente abbandonata; é come se l'autore sfidasse continuamente il lettore a seguirlo su binari che spesso sembrano diretti soltanto verso la follia...
Il tutto dà origine ad un'opera singolare, una collezione di personaggi e storie che rimarranno per sempre impressi nella mente del lettore, che deve però impegnarsi davvero per riuscire a orientarsi in questo maelstrom di paradossi senza perdere quel sottile, quasi invisibile, filo logico che collega i vari episodi.
In conclusione, opera particolare che ci sentiamo di consigliare soltanto a chi apprezza la fantascienza paradossole, visionaria; a chi, invece, cerca intrecci e trame dotati di logiche sequenziali, dettate, diremmo, da abituali relazioni causa-effetto, l'opera potrebbe risultare indigesta...

sabato 17 novembre 2018

Picnic sul Ciglio della Strada - di Arcadi e Boris Strugatzki

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Il romanzo è ambientato verosimilmente negli stessi anni in cui è stato scritto, la seconda metà del XX secolo. L'evento si cui si basa l'intera opera é il ritrovamento di manufatti di origine extraterrestre in sei punti del pianeta, identificati come zone. I motivi, le modalità della venuta degli alieni sono completamente sconosciuti, così come le ragioni perchè abbiano lasciato sulla Terra questi manufatti.
L'ipotesi, che dà origine al titolo del romanzo, è che gli alieni se li siano semplicemente lasciati indietro così come in un picnic vengono lasciati sul prato posate, fazzoletti, qualche vite della radio che ha allieatato la gita. Così come questi oggetti di nostro uso quotidiano sono incomprensibili per le formiche e le altre piccole creature del prato, così i manufatti alieni sono imperscrutabili all'uomo. Dalla zona vengono recuperati oggetti ai quali vengono affibbiati i nomi più stravaganti (ad esempio "gelatina di streghe") in base agli effetti che si riscontrano dal loro utilizzo, che sicuramente è ben distante dalla vera funzione del manufatto.
A recuperare questi oggetti dalla zona, sia perchè incaricati dalle autorità ufficiali per motivi di studio ma soprattutto per un enorme mercato nero, sono gli Stalker. Essi sono gli unici che hanno il coraggio di inoltrarsi e di esplorare luoghi prima totalmente innocui e ora trasformatisi in pericolose lande piene di insidie e trabocchetti come possono essere violenti pozzi gravitazionali o trappole magnetiche.
Il romanzo è ambientato in una di queste zone, la città industriale di Marmont. Non viene data alcuna indicazione precisa di dove essa si trovi ma diversi elementi portano a localizzarla ai margini del mondo occidentale come potrebbe essere l'URSS o un altro paese dell'est europeo di quegli anni. Marmont subisce una trasformazione radicale nel corso degli anni posteriori alla visita degli alieni; il governo infatti finanzia chi vuole trasferirsi altrove e la cittadina diviene metà di numerosi giovani più o meno sbandati che sognano di ottenere ricchezza e fama come Stalker.
L'opera si articola su più episodi che, in ordine cronologico, raccontano la vita di Stalker di Red Schuhart fino alla conquista di un mitico manufatto, la sfera d'oro, un moderno Santo Graal in grado di esaudire ogni desiderio.
E' bene chiarirlo: l'opera non è fantascienza tradizionale. L'atmosfera dell'intero romanzo è quasi onirica, ricca di suggestioni, oggetti ed eventi inspiegati e inspiegabili che danno origine ad una sorta di aurea mistica. Lo Stalker, più che l'intrepido esploratore spaziale, ricorda un eroe fantastico che si inoltra in foreste incantate dove la minaccia si può celare dietro l'apparenza di innocui oggetti quotidiani.
Gli alieni rimangono sullo sfondo, nessuno li ha mai visti nè li vedrà; l'attenzione del lettore è concentrata sui personaggi, la loro vita, i loro sentimenti, anche nella loro meschinità. Per questo motivo ci sentiamo di consigliare l'opera principalmente a coloro che apprezzano una fantascienza di tipo introspettivo.

mercoledì 15 agosto 2018

L'ENIGMA DI STAR'S REST di Michael W. Gear

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Il romanzo è ambientato in uno scenario futuro abbastanza "classico": l'umanità si è espansa oltre il Sistema Solare e ha colonizzato diversi pianeti, che sono in continua lotta tra loro pur nella parvenza di una Confederazione unitaria. In questo precario equilibrio di poteri, un ruolo fondamentale è giocato dalla Confraternita, un'entità che ricorda in parte la Fondazione di Asimoviana memoria: dedita solo alla conoscenza e al mantenimento della pace, con dettami e terminologie che richiamano la Massoniera (basti pensare che un Gran Maestro ne è a capo...).
L'equilibrio rischia di venire totalmente compromesso dal ritrovamento di un artefatto alieno dagli straordinari e terribili poteri, in grado di fornire a chi se ne impossessa un potere praticamente divino. Esso è in realtà una macchina senziente creata eoni fa da una razza aliena che ne ha incatenato i poteri tramite un congegno, la Molla, che la obbliga ad ubbidire ai voleri del padrone che se ne impossessa. Resa pazza dalla rabbia, l'unico suo scopo è quello di alimentare la sete di violenza e potere di ogni padrone che incontra, portando inevitabilmente all'estinzione la specie cui appartiene.
Anche l'uomo rischia di fare la medesima fine; ed è proprio per questo che gli scopritori del congegno, Archon, lo speaker di Star's Rest, il pianeta dov'è avvenuto il ritrovamento, e sua figlia Constance, si rivolgono alla Confraternita. Ha così inizio un viaggio nello spazio a bordo di una nave dagli straordinari poteri, la Boaz, in cui gli intrighi politici orditi dagli ambasciatori, e non solo, di ogni pianeta dell'uomo si susseguono senza sosta per la conquista del potere supremo.
L'idea di base del romanzo non è male ed è anche piuttosto originale. E' un peccato che alla storia dell'artefatto e della sua intelligenza perversa vengano dedicate nel complesso poche pagine, soprattutto considerando la mole notevole dell'opera. L'intreccio è quindi in realtà quasi totalmente ambientato a bordo dell'astronave della Confraternita, la Boaz, dove la trama prevede una sequenza infinita di discorsi, omicidi e complotti intessuti dagli ambasciatori saliti a bordo, a braccetto con inseguimenti e battaglie spaziali.
Manco a dirlo, il tutto è condito da un capitano senza macchia come un cavaliere medievale, Carrasco, che ovviamente va a intessere una stucchevole storia d'amore con la bellissima protagonista femminile della storia. Una trama, nel complesso, piuttosto piatta, ripetitiva e noiosa, con protagonisti stereotipati; qualche sorriso viene strappato al lettore solo dall'emissario di Gulagi, il pianeta popolato dai discendenti dei sovversivi sovietici, l'unico personaggio che avremmo salvato in un immaginario naufragio spaziale...
Concludendo, ci sentiamo di consigliare il romanzo solo agli appassionati di Space Opera, a chi cerca storie ambientate a bordo di astronavi (possibilmente intelligenti).

domenica 29 luglio 2018

MONDO SENZA TEMPO di Larry Niven

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Il romanzo ha per protagonista Jerome Corbell, un malato di cancro incurabile che nel 1970 entra in animazione sospesa, tramite crioconversazione, nella speranza che tecnologie future possano restituirgli la salute.
Al suo risveglio, nel 2190, ad attenderlo però trova lo Stato, un governo tirannico e oppressivo che ha ben poca empatia nei suoi confronti. La sua personalità e la sua memoria sono state inserite nel corpo di un condannato al lavaggio del cervello ma Corbell deve guadagnarsi la sopravvivenza della propria identità ed evitare che il medesimo corpo venga dato in "affitto" ad un'altra delle menti in animazione sospesa provenienti dal passato.
Corbell supera diversi test e si dimostra idoneo per diventare il pilota di una nave di Bussard, con la quale dovrebbe visitare diversi pianeti dove depositare il primo seme atto a innescare il processo di terraformazione. Dopo il decollo, Corbell, però, modifica il piano di volo, disubbidendo alle direttive ricevute e dirigendosi verso il centro della Galassia.
Circumnavigando il buco nero al suo interno, Corbell ritorna nel Sistema Solare ma, a causa degli effetti relativistici, mentre sulla sua nave sono passati solo 150 anni, 3 milioni di anni sono passati sul pianeta. Corbel ritrova il sistema solare completamente modificato e la Terra popolata dai discendenti dell'uomo, organizzatisi in forme sociali assai particolari. Parte dell'umanità ha ottenuto l'immortalità mantenendo per sempre le sembianze di pre-adolescenti, con maschi e femmine che si sono dati battaglia in una ultima battaglia dei sessi...
Il romanzo riprende un tema della fantascienza, spesso arduo da trattare con efficacia, come l'evoluzione della Terra e dell'uomo nel lontanissimo futuro. Purtroppo anche in questo caso, il risultato non è dei migliori. L'opera nasce come fusione, fix-up, di diversi episodi di cui soltanto il primo, che termina con la fuga di Corbell verso il centro della Galassia, si dimostra di buon livello. L'intreccio successivo mostra diverse lacune sia a livello di impianto logico complessivo che di sviluppo della trama.
In conclusione, una lettura che non possiamo raccomandare se non a chi cerca un'opera di pura e semplice evasione di matrice avventurosa senza badare troppo all'assenza di un solido e logico impianto narrativo sottostante.

lunedì 9 luglio 2018

I NAUFRAGHI DEL TEMPO di Vernor Vinge

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Il romanzo si inserisce nella serie iniziata con La Guerra della Pace ma può essere letto autonomamente, nonostante alcuni elementi risultino sicuramente più chiari a chi abbia già letto il volume iniziale.
L'opera è ambientata in un lontanissimo futuro, milioni di anni avanti alla nostra epoca. Nel XXIII secolo l'umanità è scomparsa, nella cosiddetta Estinzione. Gli unici umani sopravvissuti sono quelli che non erano presenti sulla Terra in quel momento oppure imbollati. Le Bolle sono sostanzialmente impenetrabili campi di forza, al cui interno il tempo è congelato.
Due donne, le Korolev, hanno radunato tutti i sopravvissuti spostandosi a salti nel tempo in modo da accogliere i fuoriusciti delle varie Bolle. La popolazione così radunata è divisa in due gruppi: tecnalti e tecnobassi. I tecnalti sono coloro che provengono dai decenni immediatamente precedenti all'Estinzione; sono quindi in possesso di tecnologie avanzatissime. L'andamento iperbolico dello sviluppo tecnologico nel XXIII secolo fa sì comunque che anche all'interno del gruppo ci siano notevoli differenze: pochi anni di permanenza in più sulla Terra hanno potuto garantire tecnologie superiori per ordini di grandezza a chi è partito in precedenza. I tecnobassi sono invece inbollati provenienti dai secoli precedenti; tra questi un folto gruppo è costituito da reduci dell'Autorità della Pace, il tirannico governo mondiale protagonista del volume precedente della serie.
Il protagonista dell'opera è Wil Brierson, un tecnobasso che era poliziotto ed è stato imbollato da un malvivente. A lui è affidato il compito di trovare l'assassino di Marta Korolev: l'ignoto colpevole ha sabotato i sistemi informatici e di controllo facendo sì che la donna fosse esclusa dall'imbollamento, e condannandola quindi a vivere da sola fino alla morte nella Terra selvaggia del futuro.
La trama si struttura quindi come una sorta di giallo investigativo, in cui Wil, con l'aiuto di Della Lu (già presente in La Guerra della Pace), una tecnalta che ha passato migliaia di anni in viaggio per lo spazio venendo anche a contatto con forme di vita aliene, interroga i vari tecnalti e cerca di interpretare il diario lasciato da Marta Korolev fino a trovare e incastrare il colpevole.
L'intreccio giallo non è tra i migliori a nostro avviso, con un finale un po' concitato e artificioso. Sicuramente più degna di nota è l'intera ambientazione del romanzo, un'affascinante e originale proiezione dell'umanità nel futuro lontano. Rimane insoluto il mistero dell'Estinzione: un attacco alieno? Un'evoluzione dell'umanità oltre il piano corporeo?
In conclusione, una buona lettura, sicuramente consigliata in particolare a chi abbia già letto La Guerra della Pace.

lunedì 18 giugno 2018

IL TELEPATE di John Brunner

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Il romanzo è inizialmente ambientato in una città e uno stato sconosciuti, apparentemente durante un periodo di tensioni internazionali e rivolte interne, di un pianeta Terra dai tratti grossomodo in linea con l'anno di pubblicazione dell'opera. Il protagonista principale è Gerald Howson. Figlio di un terrorista, un protagonista negativo di quegli anni bui, e di una madre disattenta e poco interessata, è anche affetto da gravi deficienze fisiche che lo privano di una vita normale.
La sua esistenza subisce un radicale cambiamento quando i suoi poteri telepatici si rivelano al mondo: Gerald viene sottratto alla sua triste esistenza e portato ad Ulan Bator, il centro dell'istituto mondiale di telepatia. I telepati sono rari e molto preziosi, impiegati dalle autorità mondiali per sedare o controllare episodi di tensione politica e sociale. Gerald in breve tempo diviene uno dei telepati più abili e potenti e si specializza nel salvataggio di altri telepati dai cosiddetti gruppi catapatici, gruppi di persone catturati nell'universo di fantasia creato dal telepate, spesso risultato di nascoste pulsioni di fuga dalla realtà.
L'opera si basa su un'idea, quella della telepatia, che avrà fortuna anche in futuro con altri autori. L'elemento innovativo che forse poteva contraddistinguere il romanzo è quello, già accennato, dei gruppi catapatici, che potenzialmente avrebbe permesso di inserire storie nella storia, creando piccoli universi paralleli indipendenti, ma che è stato poco sfruttato. Come dal punto di vista dei contenuti non troviamo particolari spunti degni di nota, anche l'intreccio non si segnala per una trama particolarmente avvincente: un ritmo narrativo piuttosto lento per una vicenda che ruota tutta attorno al protagonista e a suoi conflitti interiori originati dagli handicap fisici e da un'infanzia difficile.
In conclusione, ci sentiamo di consigliare la lettura del romanzo soltanto agli appassionati delle storie di telepatia o dell'autore nello specifico.

domenica 6 maggio 2018

LA RAGAZZA NELL'ATOMO D'ORO di Ray Cummings

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Il romanzo si basa su una sorta di "invarianza di scala" della vita; universi come matrioske in cui infinitamente piccolo e infinitamente grande sono concetti solo relativi e dove tutti i livelli pullulano di vita, in particolare dalla versione "a misura corretta" dell'uomo.
Il protagonista, il Chimico, ha perfezionato un potente microscopio col quale ha osservato un mondo intero all'interno di un atomo d'oro della sua fede nuziale; anzi si è addirittura invaghito di una splendida ragazza che popola quel mondo. Sintetizzate due droghe che gli permettono di muoversi tra le dimensioni, ingrandendo o rimpicciolendo a sua volontà, il Chimico parte per l'avventura, inoltrandosi nei meandri e nei paesaggi impossibili dell'infinitamente piccolo, raggiungendo infine la sua meta e trovando l'agognato amore.
L'opera si basa su concetti scientifici ovviamente ormai superati ma l'idea di base, ovvero che gli atomi del nostro mondo non siano che altri universi in miniatura, mantiene intatto il suo fascino, per quanto ingenuo. Anche il mondo dell'atomo d'oro è ritratto come una sorta di idillio arcadico, una perfetta società pastorale, basata sull'uguaglianza e sulla gestione condivisa delle risorse, dove la guerra e la corruzione sono vizi sconosciuti. Questo almeno fino all'arrivo del Chimico: l'uomo "terrestre" sembra contaminare quel paradiso, tema approfondito poi nella seconda metà del romanzo in cui anche gli amici del Chimico compiono il viaggio impossibile.
Le estreme semplificazioni della narrazione sono evidenti: si pensi per esempio al fatto che gli uomini dell'atomo d'oro sono praticamente uguali dal punto di vista fisico, biologico, anche psicologico ai "terrestri". Ciò detto detto la lettura è comunque godibile e divertente anche grazie alla prosa dell'autore che, seppur molto diversa ovviamente dai ritmi della fantascienza moderna, non lascia pause o tempi morti nella narrazione, accompagnando il lettore in questa spensierata avventura proto-fantascientifica.

domenica 25 marzo 2018

CICLO DI VIRGA di Karl Schroeder

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Il ciclo è ambientato nel mondo di Virga, un ecosistema creato dall'uomo negli spazi esterni del sistema solare di Vega. Qui, è stato costruito un sole artificiale, Candesce, denominato anche il Sole dei Soli, attorno al quale diverse e differenti nazioni umane hanno preso vita. Candesce non è l'unico; a partire da scarti del suo combustibile nucleare altri, più piccoli, soli hanno preso via via vita, fornendo luce ed energia a nuove comunità.
La luce, l'energia solare su Virga non è un bene naturale, disponibile per tutti naturalmente ma un simbolo di potere, una ricchezza, una risorsa per cui si combatte. Le nazioni che orbitano più vicine a Candesce sono gli insediamenti originari, dove regna la nobiltà di Virga; allontanandosi via via da Candesce ci si addentra in una periferia di nazioni secondarie, in perenne lotta tra loro e con i gruppi di pirati che popolano i cieli, dove ogni insediamento lotta per avere il proprio piccolo sole o l'accesso ad un'altra fonte di luce e calore. Come la luce, in questo mondo anche la gravità è una risorsa, un lusso quasi, disponibile solo dov'è possibile generare la forza centripeta sufficiente per simularla.
I confini di Virga sono delimitati da una muraglia impenetrabile di ghiaccio. Al di là di essa, vige il regno misterioso della Natura Artificiale, mostruosità tecnologiche che sembrano aver schiavizzato tutto il resto dell'umanità. Solo i membri della Guardia Patria, una misteriosa istituzione che dovrebbe difendere Virga dall'esterno, hanno qualche vaga conoscenza del pericolo in agguato al di fuori di Virga; per tutti gli altri, Virga è invece il solo e unico universo conosciuto.
Lo scenario di base è interessante e originale ma l'autore fornisce nel complesso informazioni e dettagli insufficienti per permettere al lettore di farsi una chiara idea complessiva, di immergersi totalmente in questo nuovo universo. Non si hanno elementi per ricostruire la genesi e l'evoluzione di Virga, nè tanto meno comprendere davvero cosa ci sia al di fuori di essa, di cosa sia accaduto all'umanità nel suo complesso; gli accenni alla misteriosa Natura Artificiale sono, infatti, vaghi e confusi. Ciò detto, Virga è uno scenario prolifico, variegato, in grado di fornire diversi fertili spunti narrativi.
Nel primo volume, il Sole dei Soli, l'intreccio assume ben presto connotati prevalentemente da Space Opera avventurosa, con una sequela di inseguimenti, battaglie nello spazio dove si affrontano gli equivalenti di galeoni e scialuppe e qualche immancabile relazione amorosa. Dalla descrizione della vita quotidiana si evince un livello tecnologico comparabile con quello dei primi secoli dell'età moderna, ad esclusione di qualche particolare come i motori a combustione. Il tutto ricorda, per esempio, le opere di science-fantasy di Jack Vance, anche per la natura tutto sommato abbastanza stereotipata dei personaggi. Il protagonista di questo primo episodio è Hayden Griffith, figlio lasciato orfano che vuole vendicare i genitori rimasti uccisi per la libertà del proprio paese, una piccola comunità ai margini di Virga.
Lo scenario cambia totalmente nel secondo volume, Regina del Sole. Se nel primo, grandi spazi, battaglie, navi, fughe hanno fatto da padrone, qui lo scenario è quasi claustrofobico. L'autore ambienta, infatti, tutta la vicenda nell'habitat di Spyre, popolato da decine di micro-nazioni (a volte dalle dimensioni di un appartamento!) ognuna con i suoi costumi e tradizioni, spesso con caratteristiche al limite della follia o della psicosi collettiva. Le grandi battaglie sono quindi sostituite da intrighi, lotte diplomatiche, complotti machiavellici. La protagonista è Venera Fanning, la moglie dell'Ammiraglio di Slipstream, una delle nazioni della cerchia esterna, trovatasi al centro di una complicata sequenza di eventi.
Nel terzo volume, il protagonista principale è l'ammiraglio Chaison Fanning, il marito di Venera, che deve lottare e superare diverse avversità per ritornare in patria e riabbracciare la moglie. Ritroviamo, in questo episodio, i grandi spazi, i cieli aperti di Virga conditi da fughe, battaglie, inseguimenti.
Una lettura quindi piuttosto variegata, che può soddisfare palati e gusti diversi ma che, in conclusione, ci sentiamo di consigliare principalmente a chi apprezza una fantascienza di matrice avventurosa, una lettura rilassante e di evasione, senza complesse tematiche scientifiche alle base; in sostanza un ritorno, seppur rivisitato, alla Space Opera avventurosa tradizionale.

domenica 25 febbraio 2018

DEUS X di Norman Spinrad

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Il romanzo è ambientato in un futuro prossimo a tinte fortemente distopiche. Il riscaldamento globale e il conseguente innalzamento del livello del mare hanno mutato per sempre la geografia da come la conosciamo, soprattutto nell'Europa del sud; intere aree sono divenute inabitabili, mentre la luce solare, con radiazioni non più filtrate da strati protettivi dell'atmosfera, è ormai un nemico pericoloso. In questo contesto, le scienze cibernetiche hanno fatto passi da giganti: è ora possibile riversare copie della propria coscienza in cloni pseudo organici o direttamente in circuiti hardware, nel cosiddetto Gran Quadro. Una persona giunta al termine della vita può dare origine a più copie cibernetiche della propria coscienza, in modo da mantenere nel Gran Quadro, pagandole l'accesso alla vasta gamma di intrattenimenti nonchè l'energia necessaria, la copia "completa" con il lavoro delle altre, versioni limitate senza simulazione di autocoscienza, sfruttate come simulatori esperti per una vasta gamma di applicazioni.
La Chiesa Cattolica ha continuato a perdere fedeli ma è ancora viva seppur lacerata anche internamente dal dissidio riguardo al giudizio teologico nei riguardi delle nuove tecnologie. Papa Roberto I ha proclamato un'enciclica con cui si afferma la possibilità di migrazione dell'anima da un corpo ad un altro, permettendo anche ai cloni di partecipare alla vita della chiesa, dando loro accesso persino ai sacramenti. Il giudizio riguardo alle entità del Gran Quadro è invece sospeso, anche per paura di perdere ulteriormente consenso. Nel presente narrativo del romanzo il Papa è una donna, Maria I, prima papessa della Chiesa. E' lei a voler risolvere definitivamente la questione, volendo fornire un giudizio insindacabile, anzi infallibile come per dogma cattolico, sulla natura delle entità del Gran Quadro. Per farlo ricorre all'aiuto di padre De Leone, un teologo da sempre appartenente alla fazione più "conservatrice" che vuole quelle entità prive d'anima, anzi veri e propri inganni del demonio. Padre De Leone è così posto di fronte ad una dilemma mortale, in cui la propria salvezza e quella dell'intera Chiesa sono in gioco, ma il destino che lo attende sarà ben diverso da ogni sua possibile previsione...
L'idea del romanzo è sicuramente affascinante, soprattutto per gli appassionati della fantascienza a sfondo teologico. La costruzione della storia e la rappresentazione del Gran Quadro sono anch'esse ben riuscite a nostro avviso: l'autore fornisce un'immagine, macabra, a tinte oscure, sicuramente più vicina al possibile avvenire di altre visioni un po' ingenue che ritraggono la vita del cyberspazio, se cosi' vogliamo chiamarlo, come un eterno paradiso o parco giochi. La brevità del romanzo non consente all'autore di fornire al lettore un quadro esaustivo del contesto, mancando di approfondire tematiche, per esempio a livello sociologico, riguardo allo scenario futuro tratteggiato che avrebbero dato sicuramente maggiore spessore all'intero impianto narrativo. L'intreccio prosegue a sbalzi, alternando, non sempre in maniera perfettamente riuscita dobbiamo dire, momenti in cui gli eventi si succedono ad un ritmo forsennato a periodi di stanca. In diverse occasioni, specialmente nella parte finale dove il ritmo narrativo accelera progressivamente verso il finale, l'evoluzione della trama sembra prescindere da una logica di fondo: azioni, avvenimenti, reazioni dei personaggi non appaiono essere pienamente motivati. Con tutti i limiti che abbiamo citato, il romanzo rimane comunque un'opera sicuramente originale e singolare per i contenuti ivi trattati che, come già detto, suggeriamo in particolare agli appassionati della fantascienza speculativa a tinte mistiche e religiose.

domenica 28 gennaio 2018

Antologia CRONACHE DELLA GRANDE NAVE

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La Grande Nave è una enorme astronave che solca da tempo immemore la Via Lattea. Dalle dimensioni anche più grandi di un pianeta, essa ospita al suo interno innumerevoli oceani, laghi, ecosistemi di ogni tipo. I suoi costruttori sono ignoti, ma gli esseri umani sembra che siano stati i prima a scoprirla e se ne sono cosi' impossessati.
I capitani umani guidano la Grande Nave da migliaia di anni ma innumerevoli sono gli alieni che sono ospitati a bordo. Alcune specie vivono isolate, vuoi perchè hanno bisogno di ecosistemi particolarissimi vuoi per altre ragioni, altre invece vivono in comunità; una specie di culto religioso predica, addirittura, non solo il vivere comune ma anche le relazioni infra-specie...
Un elemento che sembra essere in comune a tutti i passeggeri è l'incredibile longevità: uomini, e non, sono praticamente immortali, con corpi riprogrammati geneticamente per autorigenerarsi e cervelli in "bioceramica" in grado di resistere a quasi ogni pericolo. Cosi' è normale il protrarsi di attività, ai nostri occhi anche banali, per anni o addirittura decenni se non secoli; o che due persono riallaccino un'amicizia dopo un simile lasso di tempo.
Le quattro opere inserite in questa antologia, che sono in realtà solo un sottinsieme dell'intero ciclo, possono essere lette indipendentemente. I tre romanzi brevi sono ambientati sulla Grande Nave, mentre il racconto La Notte del Tempo vi rimanda in maniera indiretta. Ciascuno, con le proprie peculiarità, contribuisce nel fornire al lettore un quadro della Grande Nave, della sua storia, della vita e della società a bordo di essa.
Una lettura complessivamente sicuramente interessante, soprattutto per chi predilige affreschi che spaziano su grandi orizzonti temporali, vasti ecosistemi in cui le relazioni sociali e gli schemi comportamentali umani cambiano radicalmente, sul cui sfondo rimangono, riproposti, i grandi misteri dell'origine della vita e del tutto: cos'è la Grande Nave se non una metafora dell'universo intero, con origini e mete misteriose?