martedì 8 ottobre 2013
NOVA di Samuel R. Delany
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Il romanzo è ambientato nel lontano quarto millennio. L'umanità ha esplorato e colonizzato la galassia, ora sotto il controllo di due fazioni politiche distinte: da un lato Draco, il nucleo storico che comprende la Terra, dall'altro la giovane Federazione delle Pleiadi. Se la prima è dominata dalle grandi corporazioni, la seconda, costituita da un fitto insieme di sistemi solari e pianeti molto vicini tra loro, è stata colonizzata da avventurieri, esploratori appartenenti al ceto medio. Vi sono poi le Colonie Estere, pianeti non adatti alla colonizzazione ma da cui si estrae l'Illyrion, l'elemento transuranico che viene utilizzato come carburante per i viaggi interstellari.
A livello sociale il più grande cambiamento verificatosi negli ultimi secoli è stata l'introduzione dei circuiti di reazione nervosa di Ashton Clark, che ha sconfitto una volta per tutte il fenomeno dell'alienazione del lavoro, permettendo ad ogni uomo di controllare direttamente i movimenti e le funzioni di qualsiasi macchinario o apparecchiatura tramite apposite spine e prese innestate. Nel corso del romanzo, però, sono disseminati altri indizi che suggeriscono diversi profondi cambiamenti in aspetti anche banali della vita quotidiana come il mondo di mangiare o la cura dell'igiene personale, ormai "passata di moda" vista la definitiva sconfitta delle malattie.
Il protagonista principale del romanzo è Lorq, il rampollo della famiglia Von Ray, la più importante delle Pleiadi. Dopo una gioventù spensierata condotta tra gli agi, Lorq si trova nel bel mezzo della faida che oppone la sua famiglia a quella dei Redshift, l'alter ego dei Von Ray per l'impero del Draco. La questione famigliare si sovrappone ad una rivalità personale tra Lorq e Prince Redshift, il primogenito della casata avversaria, alimentata dall'equivoco comportamento di Ruby, la sorella di Prince, forse innamorata di Lorq, ma sottomessa al fratello. Sarà proprio Lorq a trovare la chiave che cambierà le sorti del conflitto e con esso il destino della galassia.
Accanto a queste figure principali troviamo una carrellata di personaggi secondari, i marinai della nave di Von Ray, a bordo della quale è ambientata la maggior parte del romanzo. Essi sono gli attori di molti dei dialoghi, su cui l'opera è basata; sono caratteri singolari e misteriosi (un giovane zingaro maestro nell'utilizzo di una specie di avanzato strumento musicale, un aspirante scrittore in un'epoca in cui il romanzo come genere letterario è scomparso, due gemelli...) cui l'autore dedica forse un eccessivo spazio.
Ne risulta infatti un intreccio abbastanza sconnesso e confuso dove l'abuso di digressioni dà vita ad una struttura che definerei baroccheggiante in cui il lettore rischia di perdere di vista il filone principale della trama. Anche il finale lascia un po' spiazzati, con un climax finale eccessivamente rapido. Questo sviluppo un po' involuto rovina un impianto ben riuscito, basato su un mix di buona originalità sociologica e scientifica (interessante soprattutto l'intrigante variazione sul tema riguardo la fase di supernova dell'evoluzione stellare).
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