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Commento:
Il protagonista del romanzo è Ghyl, un artigiano del pianeta Halma. La società in cui nasce segue da secoli un modello inalterabile: quasi tutti gli abitanti, i beneficiari, appartengono ad una corporazione e sono dediti alla produzione di svariati prodotti artigianali dalla cui qualità dipendono il loro status sociale e il reddito loro assegnati. Una quota fissa del valore delle vendite, circa l'un per cento, finisce nelle tasche dei Lord, gli antenati dei quali hanno ricostruito Halma dopo una catastrofica guerra; essi sono anche i proprietari di tutti i servizi di pubblicità utilità, trasporti e via dicendo, e vivono separati dal resto della popolazione in alte torri, dedicando il loro tempo libero a viaggiare per la galassia a bordo dei loro lussuosi yacht. Uno scenario che non è poi così lontano dall'attualità per certi versi.
Ghyl è figlio unico e vive col padre Amiante, uno dei migliori intagliatori della corporazione, in grado di produrre raffinatissimi pannelli in legno, spesso premiati col grado di "Acme", il massimo, all'annuale cerimonia di valutazione dei lavori di ogni artigiano. Amiante custodisce però dei segreti e non è certo tra i più rispettosi dell'ordine costituto di Halma, violando per esempio il più grande dei tabù: il divieto di duplicazione di ogni sorta, teoricamente stabilito per difendere la qualità dell'artigianato di Halma. Egli tramanderà il suo desiderio di verità e di giustizia, esemplificato nel mito dell'antico eroe Emphyrio, al figlio Ghyl, il quale sarà destinato a scoprire un segreto che cambierà per sempre la sua patria.
Tratto caratteristico di tutta la sua produzione fantascientifica, Vance, che amo definire l'acquarellista della fantascienza, è abile nel realizzare e nel descrivere uno scenario sociale e culturale che ricorda quello di una cittadina medievale, con la sua organizzazione di arti e corporazioni, un rigido controllo su tutti i suoi membri e un sistema di magistrature e regolamenti che in apparenza dovrebbero garantire un certo grado di libertà e democrazia ma che alla resa dei conti sottomettono l'individuo.
La trama segue un percorso, bisogna dire, abbastanza scontato che prevede il protagonista impersonificare l'archetipo dell'eroe che si ribella all'ordine costituito e alla tirannia per restituire la libertà ai suoi compatrioti. L'intreccio è dotato di una certa dose di originalità e di inventiva ma soffre di un finale eccessivamente frenetico in cui in maniera forse un po' semplicistica tutti i nodi classicamente vengono al pettine e al lettore è servita in una sola portata la soluzione all'enigma che ha fatto da sfondo all'intero romanzo fino a quel momento. Una lettura comunque di discreto livello, che sicuramente chi ha gradito altre opere del medesimo autore non mancherà di apprezzare.
Trama (attenzione spoiler!):
Ghyl Tarvoke è figlio unico di Amiante, uno dei migliori intagliatori di Ambroy, città del pianeta Halma. All'età di otto anni, Ghyl assiste ad uno spettacolo di marionette (esseri viventi creati dagli abitati di Damar, la luna di Halma) che ha per protagonista il leggendario eroe Emphyrio. Nel pubblico c'è anche una bambina che, secondo quanto gli dice il proprietario delle marionette, è la figlia di un Lord. Qualche tempo dopo Ghyl la incontra nuovamente quando, con un suo amico, sale di nascosto su uno yacht dello spazioporto: la bambina è la figlia del proprietario e fa scacciare i due ragazzini dai suoi servitori.
Amiante non si preoccupa molto dell'istruzione di Ghyl nè lo obbliga a seguire i riti religiosi al tempio fintanto che non diventa praticamente obbligatorio ed il ragazzo fa la sua entrata nella medesima corporazione del padre. Col passare del tempo Ghyl si rende conto che Amiante non segue perfettamente le leggi della città: egli è in possesso di antichi documenti che duplica nonostante il divieto assoluto esistente. Amiante insegna a Ghyl anche il vecchio sistema di scrittura con cui tali documenti erano stati redatti.
Scoperto, Amiante viene portato via per diversi giorni per essere "rieducato". Tornato a casa, non è più lo stesso e non passa molto tempo prima che muoia. Dopo la morte del padre, Ghyl trascorre in solitudine gran parte del tempo dedicandosi al lavoro. Ritornato casualmente in contatto con alcuni amici di infanzia divenuti noncoop, ovvero non facenti parte di alcuna corporazione artigianale, Ghyl si reca ad una festa dove incontra una donna di nome Shanne, che si rivela essere la figlia del Lord incontrata da bambino. I due divengono amanti per la notte dopo di che Shanne gli annuncia che presto sarebbe partita verso le stelle.
Ghyl e i suoi amici ne approfittano per impossessarsi dello yacht e rapire i Lord a bordo. All'interno del gruppo scoppiano però dei dissidi soprattutto quando gli altri membri manifestano l'intenzione di vendere i rapiti come schiavi. Dopo scontri sull'astronave e alcune morti, Ghyl negozia un compromesso: lui e i Lord vengono abbandonati su un pianeta mentre gli altri rapitori rimangono in possesso dello yacht.
Ghyl si separa dai Lord prima che possano denunciarlo, nonostante egli salvi la loro vita più volte. Sul pianeta egli scopre inoltre che le opere del padre sono considerate veri e proprio capolavori artistici, custoditi addirittura in un museo, rendendosi conto così di come gli artigiani della sua patria siano sfruttati dai Lord e dalla compagnie di commercio.
Messosi in affari con un mercante del luogo, egli ritorna così su Halma, con l'intenzione di acquistare direttamente dalle corporazioni i pezzi di artigianato ma nessuno vuole commerciare con lui per il sospetto e la paura di sovvertire l'ordine tradizionale delle cose. Ghyl alla fine viene scoperto e condannato per il furto dello yacht ma riesce a scappare, esportando inoltre alcuni dei migliori lavori di Ambroy e vendendoli sulla Terra, ricavandone una fortuna.
Sulla Terra, Ghyl si reca presso l'Istituto Storico di cui suo padre gli aveva più volte parlato scoprendo come Amiante fosse un corrispondente dell'Istituto cui inviava periodici rapporti. Scopre inoltre come Halma fosse abitato inizialmente da una specie aliena, i Damariani, originari di Damar, la luna del pianeta. Attaccati da invasori dello spazio, i Damariani ritornarono in patria dove prepararono esercito di terribili creature che, però, quando attaccarono, trovarono, al posto degli antichi invasori, gli umani a loro nel frattempo subentrati. Emphyrio, un umano, riuscì a comunicare con i mostri, che si ritirarono così dai combattimenti, e cercò poi di negoziare una pace con i Damariani ma venne ucciso.
Ghyl si rende così conto di come i Lord non siano altro che altre marionette create dei Damariani che, non potendo conquistare il pianeta con la forza, riuscirono nel loro intento con l'astuzia approfittando per millenni del lavoro degli umani di Halma. Tornato sul pianeta natale sotto le false spoglie di un ricco commerciante della Terra, Ghyl costringe i Lord ad abbandonare il pianeta e poco dopo una flotta umana atterra su Damar costringendo gli abitanti a ripagare agli umani quanto loro derubato per secoli.
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Bel libro! Io l'ho letto anni fa...
RispondiEliminaBel libro! Io l'ho letto anni fa...
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