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Il protagonista del romanzo è Bill Justin, un reduce della Korea, trasferitosi in campagna in una piccola fattoria dopo la mobilitazione generale che obbligava ogni uomo a servire nell'esercito o nell'agricoltura. La sua routine quotidiana non viene intaccata dall'invasione nemica; l'esercito sovietico, infatti, si dimostra umano e tollerante finchè non arrivano i reparti speciali del ministero dell'interno.
Bill ha intenzione di continuare la sua vita tranquilla, cercando di andare avanti giorno dopo giorno, come quasi tutti i suoi concittadini. Egli viene però coinvolto, inizialmente quasi contro la sua volontà, in un'organizzazione resistenziale, apprendendo la chiave per quella che sembra essere una impossibile vittoria.
L'opera è una classica ucronia ma poco spazio è invero dedicato agli aspetti di vera e propria storia alternativa. Gli antefatti della guerra così come il suo sviluppo sono lasciati nel mistero; altrettanto misterioso, soprattutto considerando la data di pubblicazione dell'opera, è la quasi totale mancanza di elementi di caratterizzazione politica. Trama e intreccio narrativo non regalano particolari spunti, l'opera dà l'idea di viaggiare su binari consolidati, forse un po' banali, correndo il rischio quindi di lasciare il lettore che ama ucronie a sfondo sociologico/politico parzialmente insoddisfatto. Opera consigliata particolarmente quindi agli amanti dell'autore, più che del genere in sè.
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