domenica 11 giugno 2017

IL SIGNORE DELLA SVASTICA di Norman Spinrad

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Il romanzo è ambientato in uno scenario storico alternativo dove Hitler è emigrato negli Stati Uniti invece di diventare il leader della Germania nazista come lo conosciamo. In questa ucronia, in Germania, all'opposto di quanto avvenuto realmente, i comunisti hanno preso il potere nel 1930 e la Seconda Guerra Mondiale non è mai avvenuta ma l'Unione Sovietica ha occupato anche la Gran Bretagna dando vita ad una forma alterata di guerra fredda che vede gli Stati Uniti alleati del Giappone.
L'Hitler alternativo guadagna una buona fama come scrittore e illustratore di fantascienza negli Stati Uniti. Il corpo vero e proprio del romanzo è una "storia nella storia": un romanzo di Hitler, preceduto da una breve introduzione sull'autore e da una postfazione dove un immaginario critico letterario evidenza le chiare turbe psichiche e le manie di cui l'autore, morto negli anni '50 di sifilide, evidentemente ha sofferto.
L'immaginario romanzo di Hitler è una chiara trasposizione satirica dell'impianto ideologico nazista. L'opera è ambientata in una Terra post-apocalittica. Gli "antichi" hanno reso gran parte del pianeta inabitabile col fuoco nucleare, che, anzi, ha dato vita ad una progenie di mutanti. Heldon, l'equivalente della Germania, è l'unica salvezza per l'umanità, un regno fondato per preservare i veri uomini dalla feccia mutante. Uomini rospo, pappagalloidi, esseri dalla pelle multicolore e dai terribili tumori abitano il resto della Terra, sono la caricatura delle razze inferiori che dovevano essere debellate dall'uomo ariano.
La vera minaccia per i veri uomini di Heldon sono però i Dom, i Dominatori, mutanti dai poteri mentali e telepatici in grado di tenere soggiogati mutanti ma anche veri uomini, infiltratisi anche in Heldon, per colpa di una classe dirigente corrotta. I Dominatori, provenienti da Zind, sono la trasposizione dell'odio antisemita nazista; e così come nella realtà il comunismo era considerato uno strumento degli ebrei, così nel mondo parallelo di Heldon abbiamo gli Internazionalisti: un movimento, retto segretamente dai Dom, che erode Heldon dall'interno cercando di indebolire la sua politica razziale ed eroderne così la purezza genetica.
Il protagonista del romanzo di Hitler è Feric Jaggar, un vero uomo, che ritorna nella patria di Heldon dopo una gioventu' trascorsa tra la marmaglia mutante per colpa dell'esilio cui era stato condannato suo padre. Feric è un eroe razziale, colui che unirà Heldon nella lotta finale contro i Dom per liberare la Terra da ogni infezione mutante. Tutta l'epopea della presa del potere di Feric è infarcita da chiari parallelismi con la reale storia del partito nazista e di Hitler; l'appoggio dell'esercito di Heldon ad esempio passa attraverso un grasso gerarca dell'aviazione che rimanda immediatamente a Goring.
L'opera è geniale per l'impianto ucronico costruito; la storia nella storia di Hitler è congeniata perfettamente con una serie di perfetti paralleli e rimandi storici alla reale epopea nazista; pseudo-miti ariani vengono messi in ridicolo così come appare evidente il ritratto ironico, comico delle ossessioni militaresche naziste o di altre turbe hitleriane. Parte di questa analisi è resa esplicita nell'immaginaria postfazione, aggiunta in seguito dall'autore per sottolineare l'impostazione ironica dell'intera opera.
In conclusione, un'opera che non può mancare agli appassionati di ucronia ma non solo: ogni appassionato di fantascienza la apprezzerà sicuramente.

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