domenica 26 maggio 2019
SNOW CRASH di Neal Stephenson
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Il romanzo è ambientato negli Stati Uniti, più precisamente nella California, del XXI secolo. Lo stato é sostanzialmente scomparso. Il territorio è diviso tra potentati economici o finanziari, isole residenziali autonome con proprie leggi e servizi di sicurezza; anche la Mafia si è evoluta in una sorta di impresa commerciale legalizzata offrendo anche un velocissimo servizio di consegna pizza a domicilio. Ciò che rimane del vecchio governo federale sono alcune enclavi dove impiegati sottopagati sono chiamati ogni giorno a dimostrare la propria fedeltà a ciò che erano gli Stati Uniti d'America sottoponendosi a estenuanti orari di lavoro e ad assurdi e complicatissimi regolamenti burocratici.
Il dollaro americano è stato vittima di una ondata iperinflattiva: il taglio standard è la banconota da una quadrilione di dollari. Per pagamenti in contanti si usano altre valute come il dollaro di Hong Kong mentre ormai di utilizzo quotidiano sono pagamenti interamente digitali. Non vi sono molti indizi sulla situazione al di fuori degli USA ma il fatto che gigantesche ondate migratorie provenienti dall'Asia stiano ancora cercando salvezza in America lascia suggerire che anche il resto del mondo non se la stia cavando troppo bene.
In tutto il mondo è possibile accedere al Metaverso, una sorta di realtà virtuale in cui ciascuno può muoversi con un proprio avatar e interagire con gli altri utenti e luoghi costruiti lungo l'immensa strada del Metaverso. La morte del proprio avatar obbliga l'utente a disconnettersi, il login è di nuovo possibile quando il corpo virtuale dell'utente è stato rimosso e dissolto da appositi bot, intelligenze artificiali, "spazzini". Lo status economico reale influenza ovviamente l'attività nel Metaverso giacchè chi vi accede attraverso accessi pubblici può avere per esempio soltanto avatar di scarsa qualità e definizione. I Gargoyle sono perennemente connessi e devono il proprio nome proprio alle attrezzature che devono indossare nella realtà per avere il costante accesso al Metaverso.
I protagonisti del romanzo sono Hiro Protagonist e Y.T.. Hiro é un hacker, uno dei fondatori del Metaverso, che lavora per il CIC, una sorta di organismo nato dalla fusione tra CIA e Libreria del Congresso; è sostanzialmente pagato per l'utilizzo che viene fatto delle informazioni che trova e carica nel suo immenso archivio telematico. Hiro é anche un esperto nell'utilizzo della katana, una spada giapponese, che porta sempre con sè sia nella realtà che col suo avatar nel Metaverso. Y.T. é una giovane corriera, che percorre le strade della California con il suo skateboard e accessori ultra-tecnologici che le permettono di viaggiare a folli velocità agganciandosi alle autovetture.
Hiro e Y.T. vengono coinvolti nelle indagini a riguardo di un misterioso virus, Snow Crash, che rappresenta una minaccia non solo informatica ma anche per la vita reale dell'umanità. Bob Rife, un magnate, ha infatti ordito un piano, basato su conoscenze dell'antica e nascosta storia dell'uomo, che gli permetterebbe di ridurre chiunque a suo schiavo, accedendo grazie al virus direttamente al livello sub-cosciente dell'animo umano.
La parte migliore dell'opera sta sicuramente nella costruzione di uno scenario talvolta al limite dell'allucinatorio, ricco di concetti e immagini che rimarranno sempre impressi nel lettore: il pizza-delivery della mafia, i corrieri sugli skateboard, per non parlare della costruzione del Metaverso che avrà infinite successive rielaborazioni. Interessante, seppur in taluni passaggi piuttosto enigmatica e oscura, l'interpretazione della natura umana in chiave di "macchina informatica" che porta alla possibilità, conoscendo il linguaggio macchina "uomo", di accedere al suo livello sub-cosciente e riprogrammarlo. Il richiamo agli antichi miti sumerici e la loro reinterpretazione in tal senso è geniale e affascinante, anche se in taluni momenti eccessivamente didascalica, il tutto a danno del ritmo narrativo. L'intreccio in sè è la parte, pensiamo, meno apprezzabile del romanzo: spesso le scene sembrano più sketch a sè stanti che tappe dello sviluppo della trama; si fa spesso fatica a seguire un vero e proprio filo conduttore nonostante il relativo esiguo numero di personaggi e di sotto-trame.
Complessivamente, l'opera è sicuramente una lettura consigliata, in particolar modo a chi apprezza i toni e gli scenari Cyberpunk, sotto-genere di cui il romanzo è uno dei capisaldi.
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