lunedì 21 giugno 2021

LA CITTA' DELLE NAVI di China Mieville

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Il romanzo è il secondo episodio della serie del Bas-Lag, il seguito di Perdido Street Station; ambientato nello stesso mondo, non è però necessario aver letto il primo episodio, dato che costituisce una lettura completamente autonoma e indipendente. Se l'episodio precedente era ambientato nella tentacolare metropoli di New Cobruzon, in questo romanzo il lettore viene a contatto con le lande più misteriose e distanti del Bas-Lag, insieme con i loro strani abitanti; quello del Bas-Lag è, infatti, un mondo popolato da una schiera di specie intelligenti che convivono con l'uomo.
Ai margini delle terre conosciute agli abitanti di New Cobruzon, ai confini con le leggende e la mitologia, si situa l'Alto Cromlech, un misterioso paese di non-morti, dominato dalla casta dei Tanati, cadaveri con la bocca cucita che parlano una lingua di silenzi e mugugni, il Silentico; loro sudditi sono zombie e vampiri, mentre pochi vivi sono tenuti liberi per svolgere i lavori che solo loro sono in grado di fare.
All'altro capo del mondo, a Gnurr Ket, vivono gli Anofeli, delle specie di uomini-zanzara, le cui femmine si nutrono di sangue tramite una enorme proboscide; costantemente afflitte da una fame che le rende animali feroci e pericolosi, soltanto quando sono sazie possono agire come essere razionali. I maschi della medesima specie sono invece essere miti, intellettuali interessati soltanto all'apprendimento, alla speculazione filosofia e scientifica. Essi conoscono una sola lingua scritta, il complicato Alto Kettai; non sono in grado infatti di parlare dato che al posto della bocca hanno solo un piccolo sfintere che usano per succhiare il nettare dei fiori, il loro unico cibo.
La maggior parte del romanzo è ambientata ad Armada, una città di navi pirata che si sposta per gli oceani e i mari del Bas-Lag, in cui altre strane creature si possono incontrare, come le Khepri, già conosciute in New Cobruzon. Abbiamo poi i Crostaggiosi, umanoidi dal sangue che si coagula immediatamente al contatto con l'aria e che sfruttano questa caratteristica infliggendosi ferite in modo da formarsi delle spesse corazze protettive. Le Cactacee sono invece degli uomini-cactus, muscolosi essere vegetali dalla pelle irta di spine e dalla forza nerboruta. I Grindylow infine una pericolosa razza di uomini-pesce che controllano il Gengris, l'istmo di terra che separa l'Oceano ingrossato dal mare interno di Mar Chela Fredda.
L'opera è un perfetto esempio di science-fantasy, un ibrido tra fantascienza e fantasy. Il variegato mondo del Bas-Lag conosce infatti la magia, la taumaturgia, ma l'approccio con cui è descritta è scientifico; i personaggi la considerano una forza della natura da imbrigliare e usare ai loro scopi. Gli dei sono entità cui taluni rivolgono preghiere, esistono templi e culti ma nulla di questo ha effetti concreti nella trama; potremmo quasi definire il Bas-Lag un mondo fantastico "ateo". La trama stessa del romanzo si basa su un complicato intreccio politico-commerciale, il cui primo motore è una specie di agente segreto di New Cobruzon, in possesso di conoscenze inestimabili che aprirebbero alla città orizzonti commerciali finora impossibili. Nessuna epica, nessun eroe; gli stessi personaggi sono persone che defineremmo normali, che perseguono i loro obiettivi, senza votarsi ad alcuna missione.
Si tratta quindi di un mondo fantastico ma interpretato in'ottica di fantascienza sociologica, in cui l'autore eccelle nella creazione e nella descrizione di una complessa rete di città, nazioni, luoghi, popoli, usi e costumi. L'orizzonte più ampio rispetto al capitolo precedente, consente di ampliare la conoscenza del Bas-Lag, non soltanto in termini geografici ma anche, diremmo, storici; numerosi sono gli accenni alla storia del mondo, a partire da una quasi mitologia invasione di esseri da un'altra dimensione, i fondatori dell'impero Testafantasma, che hanno lasciato un solco interdimensionale nel mezzo dell'Oceano, una Cicatrice dove l'univocità del reale viene meno.
Rispetto a Perdido Street Station troviamo un intreccio più lineare; l'autore divaga in minor misura in sotto-trame che possono compromettere la scorrevolezza del testo, permettendo al lettore di apprezzare interamente i complicati passaggi di un intreccio che, ambientato nel reale, definiremmo forse da "spy-story". Unica pecca, a nostro avviso, un finale un po' affrettato, brusco, nel complesso non all'altezza del resto dell'opera dato che sostanzialmente cancella l'evento cui tutto il resto del romanzo sembrava preparare il lettore...
Nel complesso, non possiamo comunque che dare un giudizio estremamente positivo per un'opera che rappresenta sicuramente una vetta raggiunta nel suo genere e che consigliamo caldamente in particolare agli amanti della commistione dei generi e a chi è alla ricerca di nuovi mondi da esplorare.

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