sabato 8 ottobre 2011

IL LUNGO SILENZIO

Il romanzo è una tipica opera di fantascienza postapocalittica, ambientato negli Stati Uniti. Misteriosi nemici hanno bombardato la costa orientale del paese utilizzando sia armi nucleari che batteriologiche: l'intera zona ad oriente del Missisipi è stata quindi isolata in quarentena. Il protagonista è un militare, il caporale Gary, che, per sfortunate circostanze, si ritrova dalla parte sbagliata del fiume e si ritrova dunque a lottare per la sopravvivenza in cittadine e campagne desolate, popolate da razziatori.
Un'ambientazione e uno scenario quindi classici e comuni a diversi romanzi e racconti. Quello che colpisce de Il Lungo Silenzio è l'assoluto realismo con cui Tucker ci presenta un personaggio lontano anni luce dai consueti eroi che popolano storie simili. Gary non sogna di riportare la pace, non desidera il riscatto degli oppressi o la fine delle violenze, non cerca neanche di costruire un proprio feudo personale... Gary cerca solo di sopravvivere, di andare avanti giorno dopo giorno, tentando di superare la tristezza e lo sconforto per il triste destino che gli è stato riservato. Tucker lancia anche qualche frecciata ai metodi di propaganda militare che descrivono, ingannando gli abitati dell'occidente, tutti i superstiti della zona contaminata come agenti del nemico, ricordando a Gary procedure analoghe utilizzate nella guerra del Vietnam cui ha partecipato, quella volta però dalla "parte giusta".
In conclusione, si tratta di un'opera sicuramente valida, dotata di un intreccio solido e buon ritmo di lettura, che appassiona il lettore fino all'ultima pagina, nonostante la mancanza di idee innovative e che mostra in maniera cruda, ma realistica, quanto sia sottile il confine che separa l'uomo civilizzato dall'uomo delle caverne, pronto a tornare alla dura lotta per la sopravvivenza.

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