domenica 25 febbraio 2018

DEUS X di Norman Spinrad

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Il romanzo è ambientato in un futuro prossimo a tinte fortemente distopiche. Il riscaldamento globale e il conseguente innalzamento del livello del mare hanno mutato per sempre la geografia da come la conosciamo, soprattutto nell'Europa del sud; intere aree sono divenute inabitabili, mentre la luce solare, con radiazioni non più filtrate da strati protettivi dell'atmosfera, è ormai un nemico pericoloso. In questo contesto, le scienze cibernetiche hanno fatto passi da giganti: è ora possibile riversare copie della propria coscienza in cloni pseudo organici o direttamente in circuiti hardware, nel cosiddetto Gran Quadro. Una persona giunta al termine della vita può dare origine a più copie cibernetiche della propria coscienza, in modo da mantenere nel Gran Quadro, pagandole l'accesso alla vasta gamma di intrattenimenti nonchè l'energia necessaria, la copia "completa" con il lavoro delle altre, versioni limitate senza simulazione di autocoscienza, sfruttate come simulatori esperti per una vasta gamma di applicazioni.
La Chiesa Cattolica ha continuato a perdere fedeli ma è ancora viva seppur lacerata anche internamente dal dissidio riguardo al giudizio teologico nei riguardi delle nuove tecnologie. Papa Roberto I ha proclamato un'enciclica con cui si afferma la possibilità di migrazione dell'anima da un corpo ad un altro, permettendo anche ai cloni di partecipare alla vita della chiesa, dando loro accesso persino ai sacramenti. Il giudizio riguardo alle entità del Gran Quadro è invece sospeso, anche per paura di perdere ulteriormente consenso. Nel presente narrativo del romanzo il Papa è una donna, Maria I, prima papessa della Chiesa. E' lei a voler risolvere definitivamente la questione, volendo fornire un giudizio insindacabile, anzi infallibile come per dogma cattolico, sulla natura delle entità del Gran Quadro. Per farlo ricorre all'aiuto di padre De Leone, un teologo da sempre appartenente alla fazione più "conservatrice" che vuole quelle entità prive d'anima, anzi veri e propri inganni del demonio. Padre De Leone è così posto di fronte ad una dilemma mortale, in cui la propria salvezza e quella dell'intera Chiesa sono in gioco, ma il destino che lo attende sarà ben diverso da ogni sua possibile previsione...
L'idea del romanzo è sicuramente affascinante, soprattutto per gli appassionati della fantascienza a sfondo teologico. La costruzione della storia e la rappresentazione del Gran Quadro sono anch'esse ben riuscite a nostro avviso: l'autore fornisce un'immagine, macabra, a tinte oscure, sicuramente più vicina al possibile avvenire di altre visioni un po' ingenue che ritraggono la vita del cyberspazio, se cosi' vogliamo chiamarlo, come un eterno paradiso o parco giochi. La brevità del romanzo non consente all'autore di fornire al lettore un quadro esaustivo del contesto, mancando di approfondire tematiche, per esempio a livello sociologico, riguardo allo scenario futuro tratteggiato che avrebbero dato sicuramente maggiore spessore all'intero impianto narrativo. L'intreccio prosegue a sbalzi, alternando, non sempre in maniera perfettamente riuscita dobbiamo dire, momenti in cui gli eventi si succedono ad un ritmo forsennato a periodi di stanca. In diverse occasioni, specialmente nella parte finale dove il ritmo narrativo accelera progressivamente verso il finale, l'evoluzione della trama sembra prescindere da una logica di fondo: azioni, avvenimenti, reazioni dei personaggi non appaiono essere pienamente motivati. Con tutti i limiti che abbiamo citato, il romanzo rimane comunque un'opera sicuramente originale e singolare per i contenuti ivi trattati che, come già detto, suggeriamo in particolare agli appassionati della fantascienza speculativa a tinte mistiche e religiose.

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