domenica 25 marzo 2018

CICLO DI VIRGA di Karl Schroeder

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Il ciclo è ambientato nel mondo di Virga, un ecosistema creato dall'uomo negli spazi esterni del sistema solare di Vega. Qui, è stato costruito un sole artificiale, Candesce, denominato anche il Sole dei Soli, attorno al quale diverse e differenti nazioni umane hanno preso vita. Candesce non è l'unico; a partire da scarti del suo combustibile nucleare altri, più piccoli, soli hanno preso via via vita, fornendo luce ed energia a nuove comunità.
La luce, l'energia solare su Virga non è un bene naturale, disponibile per tutti naturalmente ma un simbolo di potere, una ricchezza, una risorsa per cui si combatte. Le nazioni che orbitano più vicine a Candesce sono gli insediamenti originari, dove regna la nobiltà di Virga; allontanandosi via via da Candesce ci si addentra in una periferia di nazioni secondarie, in perenne lotta tra loro e con i gruppi di pirati che popolano i cieli, dove ogni insediamento lotta per avere il proprio piccolo sole o l'accesso ad un'altra fonte di luce e calore. Come la luce, in questo mondo anche la gravità è una risorsa, un lusso quasi, disponibile solo dov'è possibile generare la forza centripeta sufficiente per simularla.
I confini di Virga sono delimitati da una muraglia impenetrabile di ghiaccio. Al di là di essa, vige il regno misterioso della Natura Artificiale, mostruosità tecnologiche che sembrano aver schiavizzato tutto il resto dell'umanità. Solo i membri della Guardia Patria, una misteriosa istituzione che dovrebbe difendere Virga dall'esterno, hanno qualche vaga conoscenza del pericolo in agguato al di fuori di Virga; per tutti gli altri, Virga è invece il solo e unico universo conosciuto.
Lo scenario di base è interessante e originale ma l'autore fornisce nel complesso informazioni e dettagli insufficienti per permettere al lettore di farsi una chiara idea complessiva, di immergersi totalmente in questo nuovo universo. Non si hanno elementi per ricostruire la genesi e l'evoluzione di Virga, nè tanto meno comprendere davvero cosa ci sia al di fuori di essa, di cosa sia accaduto all'umanità nel suo complesso; gli accenni alla misteriosa Natura Artificiale sono, infatti, vaghi e confusi. Ciò detto, Virga è uno scenario prolifico, variegato, in grado di fornire diversi fertili spunti narrativi.
Nel primo volume, il Sole dei Soli, l'intreccio assume ben presto connotati prevalentemente da Space Opera avventurosa, con una sequela di inseguimenti, battaglie nello spazio dove si affrontano gli equivalenti di galeoni e scialuppe e qualche immancabile relazione amorosa. Dalla descrizione della vita quotidiana si evince un livello tecnologico comparabile con quello dei primi secoli dell'età moderna, ad esclusione di qualche particolare come i motori a combustione. Il tutto ricorda, per esempio, le opere di science-fantasy di Jack Vance, anche per la natura tutto sommato abbastanza stereotipata dei personaggi. Il protagonista di questo primo episodio è Hayden Griffith, figlio lasciato orfano che vuole vendicare i genitori rimasti uccisi per la libertà del proprio paese, una piccola comunità ai margini di Virga.
Lo scenario cambia totalmente nel secondo volume, Regina del Sole. Se nel primo, grandi spazi, battaglie, navi, fughe hanno fatto da padrone, qui lo scenario è quasi claustrofobico. L'autore ambienta, infatti, tutta la vicenda nell'habitat di Spyre, popolato da decine di micro-nazioni (a volte dalle dimensioni di un appartamento!) ognuna con i suoi costumi e tradizioni, spesso con caratteristiche al limite della follia o della psicosi collettiva. Le grandi battaglie sono quindi sostituite da intrighi, lotte diplomatiche, complotti machiavellici. La protagonista è Venera Fanning, la moglie dell'Ammiraglio di Slipstream, una delle nazioni della cerchia esterna, trovatasi al centro di una complicata sequenza di eventi.
Nel terzo volume, il protagonista principale è l'ammiraglio Chaison Fanning, il marito di Venera, che deve lottare e superare diverse avversità per ritornare in patria e riabbracciare la moglie. Ritroviamo, in questo episodio, i grandi spazi, i cieli aperti di Virga conditi da fughe, battaglie, inseguimenti.
Una lettura quindi piuttosto variegata, che può soddisfare palati e gusti diversi ma che, in conclusione, ci sentiamo di consigliare principalmente a chi apprezza una fantascienza di matrice avventurosa, una lettura rilassante e di evasione, senza complesse tematiche scientifiche alle base; in sostanza un ritorno, seppur rivisitato, alla Space Opera avventurosa tradizionale.

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