domenica 17 maggio 2020

Il Ciclo DEI GIGANTI di James P. Hogan

vai alla scheda completa L'ambientazione iniziale del ciclo è una Terra a noi contemporanea, nella prima metà del XXI secolo, che vede ancora vive le due superpotenze ma ormai chiaramente avviate verso un processo di pacificazione mondiale. L'evento che dà origine all'intera architettura dell'opera è un fatto apparentemente inspiegabile, ovvero il ritrovamento sulla Luna di uno scheletro umano vecchio di migliaia di anni. Come ci si può attendere, tale accadimento porterà alla riscrittura dell'intera storia del genere umano, ma non solo; col susseguirsi dei volumi assistiamo ad una vera e propria escalation che porta il lettore dal "semplice" stravolgimento della storia umana, al primo contatto con una specie aliena fino ai viaggi nel tempo e attraverso le realtà parallele.
I primi due volumi sono un'affascinante percorso di indagini scientifiche e deduzioni logiche. Il protagonista principale dell'intero ciclo è Victor Hunt, un formidabile scienziato, che viene affianciato dal biologo di fama mondiale, il dottor Danchekker; assieme, i due, partendo da quello scheletro impossibile ritrovato sulla Luna, deducono le incredibili vicende che hanno segnato gli albori della civiltà umana e del sistema solare. Le indagini proseguono con vero scrupolo e metodo scientifico; i due scienziati cercano di risolvere passo passo tutte le domande aperte soltanto col rigore logico e studiando i reperti e le altre evidenze. Ne nasce una narrazione quindi priva di azione, ma ricca e appassionante dal punto di vista intellettuale: l'autore non anticipa nulla al lettore, lo pone allo stesso livello dei suoi protagonisti, permettendo così di immedesimarsi perfettamente nel loro sforzo investigativo e nel gioire con loro di ogni scoperta verso la ricostruzione esatta dei fatti.
Nei volumi successivi l'approccio e i contenuti narrativi cambiano drasticamente. Si abbandona definitivamente la Terra e con essa gli ambienti "chiusi" dell'investigazione mentale, aprendosi ad altri pianeti, allo spazio se non ad altri universi e lasciando libertà di intervenire all'azione. Ne nascono quindi episodi caratterizzati da maggior ritmo narrativo, maggior varietà di ambientazioni e personaggi ma che, allo stesso tempo, convincono meno sul piano del contenuto, approdando a universi virtuali, multiverso e realtà parallele etc... il cui impianto logico e le, talvolta, stravaganti spiegazioni pseudoscientifiche sembrano vacillare.
Come già il titolo del ciclo lascia intendere, l'umanità non é sola nell'universo dei Giganti; questi alieni, anzi, abitavano il sistema solare prima dell'uomo. Il quadro che l'autore delinea degli alieni, e in contrapposizione dell'umanità, rispetta uno dei canoni classici: gli alieni sono pacifici, comunitari, esseri di pura razionalità, approdati ad uno stato di civiltà in cui tutti sono liberi dal bisogno e ciascuno può dedicarsi a coltivare le proprie inclinazioni naturali; al contrario gli umani sono irrazionali, vittime di culti insensati e di pulsioni incomprensibili per gli alieni così come risulta incomprensibile un sistema economico e sociale fondato sulla costante competizione, anche spietata, tra gli individui. La contrapposizione dicotomica, che in alcuni casi arriva a dipingere alieni in grado di viaggiare a piacimento per la galassia e manipolare la materia nella sua essenza come "ingenui", risulta mano a mano sempre meno credibile e piuttosto avara di possibili sviluppi e dinamiche.
Anche i personaggi soffrono di staticità e di tratti abbastanza stereotipati: Victor Hunt è un personaggio da film, incarna lo scienziato vincente, che riesce a trasformare in pratica la teoria, intrepido quando è necessaria azione e anche di successo con l'altro sesso. La sua spalla, il dottor Danchekker, è invece il classico uomo di laboratorio, a disagio con tutto ciò che ne è al di fuori, che non accetta in nessun caso di abbandonare i dettami dell'ortodossia scientifica. La sua mania di pulire ossessivamente gli occhiali nei momenti di stress o di forte disaccordo con chi stia parlando in quel momento lo rende vagamente inquietante. In conclusione, ci sentiamo di raccomandare maggiormente la trilogia iniziale rispetto gli ultimi due volumi, specialmente a chi apprezza tematiche legate ad "archeologia aliena" o miti e teorie sulla nascita della vita sulla Terra. L'intero ciclo nel suo complesso è comunque una lettura abbastanza godibile e appassionante, seppur con i difetti che abbiamo sottolineato.

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