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Il romanzo è in realtà formato da quattro racconti indipendenti che hanno in comune il personaggio principale e lo scenario. Le storie sono ambientate in un lontano, non precisato, futuro che ha visto l'uomo espandersi nello spazio, colonizzando diversi pianeti. Le Guerre dell'Orlo hanno però distrutto quello che doveva essere una sorta di impero o governo unitaro facendo sì che numerosi insediamenti rimanessero isolati o addirittura che di molti di essi se ne perdessero completamente le tracce. Il protagonista principale è Lewis Orne che, agli inizi dell'opera, è un agente novizio della Riscoperta, una sorta di agenzia governativa che si occupa di ristabilire il contatto con pianeti andati "persi", verificare la loro attitudine "pacifica" e reinserirli sia in termini sociali che economici. Nel caso si sospetti che la società del pianeta sia invece dominata da una attitudine bellicosa o comunque potenzialmente pericolosa, subentra il Servizio Investigazioni e Interventi il cui obiettivo finale è quello di scongiurare nuovi catastrofici conflitti interstellari.
Alla sua prima missione, Orne riconosce correttamente, seppur in maniera più intuitiva che razionale, la pericolosità di una società apparentemente agraria e pacifica e viene quindi promosso ad agente del Servizio Investigazioni e Interventi direttamente dal suo ispettore capo, Stetson. Orne viene quindi coinvolto in ulteriori missioni, dalla complessità sempre più crescente, che lo vedono sventare il complotto ordito da una sorta di ordine segreto femminile (inevitabile il riferimeno al Bene Gesserit del ciclo di Dune del medesimo autore) fino a dover infiltrarsi Amel. Amel è una sorta di pianeta interamente dedicato alla Religione, dove vivono in armonia e collaborazione membri del clero seguaci dei culti più disparati, alcuni apparentemente eredi diretti di religioni dei nostri giorni, grazie alla Tregua Ecumenica. Essi non si limitano però alla preghiera o alla contemplazione, i loro scritti e le loro azioni hanno un rapporto ben più diretto con gli dei, e non solo...
La vicenda finale ambientata su Amel è la parte preponderante dell'opera, che dà anche il titolo all'intero fix up, e sicuramente la più controversa. Qui infatti l'autore si abbandona a lunghe riflessioni sul ruolo della religione, la sua essenza filosofica, la relazione con energie spirituali dell'uomo e misteriosi poteri psi; riflessioni realizzate spesso in lunghi dialoghi dove i personaggi perdono quasi ogni altra funzione al di fuori dall'essere i portavoci di tali elucubrazioni. Quasi inutile dire che, inevitabilmente, l'intreccio diventi in quest'ultimo capitolo abbastanza contorto, con sviluppi che spesso sfidano la razionalità se non sembrare quasi totalmente privi di senso logico. I capitoli relativi ai primi tre episodi hanno invece un impianto decisamente più tradizionale ed è lì che si può apprezzare maggiormente il talento dell'autore nella costruzione di trame solide, costruite su un impianto di concetti sociologici e di riflessione filosofica.
In conclusione, volendo fornire un giudizio complessivo, pensiamo di poter consigliare la lettura dell'opera principalmente agli amanti della Fantascienza Speculativa, che apprezzano lunghi passaggi di riflessioni filosofiche, metafisiche; chi invece predilige opere dall'intreccio lineare, con un chiaro sviluppo della trama potrebbe rimanere deluso, anche a causa del già citato carattere non unitario della medesima.
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