lunedì 9 luglio 2018

I NAUFRAGHI DEL TEMPO di Vernor Vinge

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Il romanzo si inserisce nella serie iniziata con La Guerra della Pace ma può essere letto autonomamente, nonostante alcuni elementi risultino sicuramente più chiari a chi abbia già letto il volume iniziale.
L'opera è ambientata in un lontanissimo futuro, milioni di anni avanti alla nostra epoca. Nel XXIII secolo l'umanità è scomparsa, nella cosiddetta Estinzione. Gli unici umani sopravvissuti sono quelli che non erano presenti sulla Terra in quel momento oppure imbollati. Le Bolle sono sostanzialmente impenetrabili campi di forza, al cui interno il tempo è congelato.
Due donne, le Korolev, hanno radunato tutti i sopravvissuti spostandosi a salti nel tempo in modo da accogliere i fuoriusciti delle varie Bolle. La popolazione così radunata è divisa in due gruppi: tecnalti e tecnobassi. I tecnalti sono coloro che provengono dai decenni immediatamente precedenti all'Estinzione; sono quindi in possesso di tecnologie avanzatissime. L'andamento iperbolico dello sviluppo tecnologico nel XXIII secolo fa sì comunque che anche all'interno del gruppo ci siano notevoli differenze: pochi anni di permanenza in più sulla Terra hanno potuto garantire tecnologie superiori per ordini di grandezza a chi è partito in precedenza. I tecnobassi sono invece inbollati provenienti dai secoli precedenti; tra questi un folto gruppo è costituito da reduci dell'Autorità della Pace, il tirannico governo mondiale protagonista del volume precedente della serie.
Il protagonista dell'opera è Wil Brierson, un tecnobasso che era poliziotto ed è stato imbollato da un malvivente. A lui è affidato il compito di trovare l'assassino di Marta Korolev: l'ignoto colpevole ha sabotato i sistemi informatici e di controllo facendo sì che la donna fosse esclusa dall'imbollamento, e condannandola quindi a vivere da sola fino alla morte nella Terra selvaggia del futuro.
La trama si struttura quindi come una sorta di giallo investigativo, in cui Wil, con l'aiuto di Della Lu (già presente in La Guerra della Pace), una tecnalta che ha passato migliaia di anni in viaggio per lo spazio venendo anche a contatto con forme di vita aliene, interroga i vari tecnalti e cerca di interpretare il diario lasciato da Marta Korolev fino a trovare e incastrare il colpevole.
L'intreccio giallo non è tra i migliori a nostro avviso, con un finale un po' concitato e artificioso. Sicuramente più degna di nota è l'intera ambientazione del romanzo, un'affascinante e originale proiezione dell'umanità nel futuro lontano. Rimane insoluto il mistero dell'Estinzione: un attacco alieno? Un'evoluzione dell'umanità oltre il piano corporeo?
In conclusione, una buona lettura, sicuramente consigliata in particolare a chi abbia già letto La Guerra della Pace.

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