Romanzo che cattura per l'originalità e la genialità dell'idea di fondo; le tinte fosche e pessimiste sono a tratti schiarite dalla vena ironica dell'autore. Restano impresse le scene quasi splatter, da horror puro, in cui Poldonsky descrive un mondo abitato da cadaveri ambulanti, zombie in decomposizione... il tutto a ricordare il destino ineluttabile che attende ciascuno di noi e verso il quale ogni divisione di razza, genere, classe sociale viene meno nello stesso modo in cui i ricchi vestiti, gli ori, i trucchi sono ormai invisibili agli occhi del pittore.
L'opera, interamente interamente narrata dal punto di vista del protagonista, procede a ritmo serrato, trascinando il lettore nell'abisso interiore di Jean che si ingigantisce divorando l'intera coscienza del pittore mano a mano che l'universo di fronte ai suoi occhi si sgretola. In conclusione una lettura sicuramente interessante e che rimarrà impressa per sempre.
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