sabato 28 agosto 2010

TUTTI A ZANZIBAR di John Brunner

L’opera, monumentale (quasi 600 pagine), è un potente romanzo distopico che focalizza la sua attenzione sulle conseguenze psicologiche, sociali, politiche, di costume del fenomeno della sovrappopolazione. Il titolo dell’opera, come si legge nelle pagine iniziali, è ricavato dalla notizia, immaginata da Brunner, che “assegnando ad ogni femmina, maschio e pupetto uno spazio di trenta per sessanta centimetri, potremmo star piantati tutti quanti sui milleseicentocinquantotto chilometri quadrati di superficie dell’isola di Zanzibar”. Questo calcolo verrà citato altre due volte nel testo, aggiornato con l’aumento della popolazione mondiale parallelo al progredire delle vicende narrate.
Lo scenario principale dell’opera sono gli Stati Uniti del 2010. La sovrappopolazione ha causato un netto incremento del costo della casa, modificando gli standard abitativi e riducendo le dimensioni delle abitazioni che una famiglia può permettersi. Anche ai livelli più alti della società, single coabitano per ridurre i costi mentre le sfinfie, ragazze senza casa, passano da un uomo all’altro per avere un luogo in cui vivere, in una sorta di giro di prostituzione legalizzato. Per legge è vietato avere più di due figli mentre leggi eugenetiche sempre più severe impediscono di procreare ad un numero crescente di individui. Se da un lato l’avere figli è considerato una sorta di privilegio, dall’altro aumenta il sentimento di intolleranza generale anche nei confronti della prole altrui. Nel mentre, gli ammoccatori, individui che in un raptus di follia commettono stragi, aumentano ogni anno così come il consumo di sostanze stupefacenti. Anche la Chiesa Cattolica si è piegata al problema della sovrappopolazione, avvallando la contraccezione; un gruppo di oltranzisti, i Cattolici Veri, ha rifiutato la cosa dando vita ad uno scisma ed eleggendo un proprio antipapa, di nome Eglantine, con sede a Madrid.
Sul piano internazionale, scaramucce tra Stati Uniti e Cina avvengono quotidianamente nel Pacifico, dove parte delle Filippine è entrata a far parte degli USA come cinquantatreesimo stato col nome di “Isola”. Per questo motivo, il potere statale si è concentrato nella costa occidentale, zona soggetta anche ai continui attentati terroristici cinesi, mentre la costa orientale è ormai in mano al potere delle grandi multinazionali.
In questo scenario, dove entrano in gioco numerose altre variabili, quali un cervello elettronico che ha forse raggiunto l'autocoscienza e una misteriosa etnia africana che sembra possedere il segreto della pace, seguiamo le vicende di due giovani protagonisti, Norman House e Donald Hogan, le cui vite vengono travolte, rispettivamente in senso positivo e negativo, dai destini che li attendono a due capi del mondo agli antipodi.
Il romanzo è costruito in maniera innovativa con brevi capitoli, di quattro tipologie differenti. Nei brani della Sequenza seguiamo il filone principale dell’opera dedicato ai due protagonisti, nei Primi Piani vengono narrate le vicende di numerosi personaggi di secondo piano, il Contesto contiene brani di discorsi o di libri atti a fornire una sintesi e un’analisi della realtà atropo-geografica, politico-storica e socio-economica in cui la vicenda è immersa mentre Ultimissime sono collage di notizie frammentarie, slogan politici o pubblicitari che forniscono una percezione della realtà simile a quella che si può ottenere dalla lettura di un quotidiano o dalla visione di un telegiornale.
Opera straordinaria, Tutti a Zanzibar possiede una trama avvincente, non scontata, con una carrellata di personaggi ben costruiti e mai banali. Il romanzo è un’immane visione futuristica realizzata su contenuti ed estrapolazioni solide, pennellata con una ricchezza di particolari, con una maniacale attenzione anche nei dettagli apparentemente più insignificanti, che solo la varietà espressiva impiegata (alla narrazione sono affiancati collage, versi liberi, rime, parodie di canzoni popolari e molto altro ancora) può permettere. Una lettura, in poche parole, da cui ogni amante della fantascienza non può prescindere.

Vai alla scheda completa

sabato 14 agosto 2010

Biblioteca Galattica 2.0

E’ online la nuova versione del sito della Biblioteca Galattica www.fantascienza.tk

Grafica completamente rinnovata per una consultazione più rilassante, navigabilità migliorata con l’introduzione delle barre di navigazione…
E ancora: creazione della sezione antologie, classificazione completa anche per i racconti, immagini delle copertine dei volumi…
Infine: le nuove recensioni di due romanzi di Jack Vance (Pianeta d’acqua e Il Mondo degli Showboat), di Norstrilia e del Ciclo dell’Età dell’Oro, scheda realizzata dall’amica Nimiel 78 a cui vanno i nostri ringraziamenti di cuore…

Vi aspettiamo!