mercoledì 27 dicembre 2017

Antologia VENTI GALASSIE

Vai alla scheda completa con tutti i racconti L'antologia è la traduzione del The Year's Best SF n.9, una raccolta dei migliori racconti del 2003. Segnaliamo in particolare Il Grande Gioco di Stephen Baxter, uno scorcio sugli intrighi politici in un futuro lontano dell'umanità. A seguire, il commovente Clinica Vitalizia di Nigel Brown, una versione futuristica del dramma delle case di riposo per anziani, La Pazza di Shuttlefield di Allan M. Steele, ambientato su una delle prime colonie umani extrasolari e infine Dossier Albertina di Rick Moody, una interessante variazione nel filone dei viaggi nel tempo.

sabato 9 dicembre 2017

LA CITTA' DEL CRATERE di Alastair Reynolds

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Il romanzo è ambientato nello stesso universo narrativo del Ciclo della Rivelazione ma ne è indipendente e puo' essere tranquillamente letto da solo. Lo scenario è quello di un futuro abbastanza lontano, qualche secolo dopo il XX, in cui l'umanità ha iniziato a colonizzare altri sistemi solari, entrando in una simbiosi sempre più stretta con la tecnologia: nanomacchine che modificano e alterano il naturale aspetto e metabolismo umani conoscono ormai ampia diffusione.
L'intreccio dell'opera si struttura su due livelli principali, che procedono a capitoli alternati. Il primo, quello del "presente narrativo" se così possiamo chiamarlo, è ambientato su una colonia umana, Yellowstone, e in particolare nel suo insediamento principale, Città del Cratere, così chiamato per la voragine vicino cui la città è costruita e da cui ne dipende a livello energetico. Il pianeta e in particolar modo i diversi habitat artificiali intorno ad esso orbitanti sono stati culla di una delle civiltà più floride e avanzate ma quest'epoca felice ha avuto termine con l'avvente della Peste Destrutturante, una specie di virus a metà tra il biologico e l'informatico che ha attaccato le nanotecnologie su cui la società e l'economia della regione si fondavano.
La maggior parte degli habitat artificiali è andata così in rovina, divenendo nota come Cintura della Ruggine, mentre Città del Cratere ha assunto un aspetto di spettrale decadenza. I grattacieli, che erano il vanto della città, in preda alla pazzia del virus, continuano a rimodellarsi in forme contorte, come guidati da una mostruosa, perversa, intelligenza. Nelle zone più elevate, dove l'azione di rimodellamento è limitata, il cosiddetto Baldacchino, è andata concentrandosi la parte più ricca della popolazione, una nobiltà snob, annoiata, che sfocia la sua inquietudine in giochi dove la posta in palio è la vita, propria o spesso di vittime innocenti. Il resto della città appare come un bazaar sovraffolato, claustrofobico, popolato di accattoni e di residuati tecnologici provenienti da un'era che non esiste più.
Il protagonista è Tanner Mirabel, una specie di sicario professionista, che giunge a Città del Cratere deciso a uccidere una persona, ma scoprirà che la sua stessa esistenza, la sua stessa coscienza sono un labirinto anche peggiore di quello che è Città del Cratere...
Il secondo filone narrativo è ambientato invece nella Flottiglia, la prima spedizione umana realizzata per colonizzare un pianeta extrasolare, nel sistema di Finiscoeli; cinque astronavi con a bordo centinaia di coloni in ibernazione, che finiscono per ingaggiare tra di loro una specie di guerra fredda, in un clima di follia allucinatoria. Di queste pagine il protagonista è Sky Hausmann, il leggendario capitano della Santiago, la prima nave che raggiunge la meta; un perverso anti-eroe, una delle figure più scure e raccrapiccianti mai dipinte, oserei dire, nelle pagine di un romanzo di fantascienza. Hausmann, dopo l'arrivo su Finiscoeli fu condannato a morte e crocifisso e una specie di setta religiosa sul pianeta lo venera ancora, propagandando il suo culto per mezzo di un virus dottrinale che fa rivivere episodi della vita di Hausmann a chi ne viene contagiato.
I due piani dell'intreccio, separati cronologicamente da centinaia d'anni, si ricongiungono nelle fasi finali del romanzo in un crescendo di rivelazioni, a tratti paradossali, che sconvolgono l'intera prospettiva che il lettore ha acquisito dall'inizio dando vita ad un finale davvero avvincente e ricco di pathos.
L'opera ha un ritmo narrativo serrato; l'ambientazione del filone principale in Città del Cratere ha i tempi del thriller, con numerse scene ad alta tensione, inseguimenti, fughe, perfettamente in linea con i tratti con cui è dipinto Tanner Mirabel. I capitoli ambientati nella Flottiglia hanno invece un andamento più lento, riflessivo e sono segnati dall'esplorazione della mente perversa di Sky Hausmann, il cui viaggio interiore verso il male è accompagnato dall'esasperazione del clima di claustrofobica follia che pervade l'intera spedizione della Flottiglia.
Non c'è molto spazio per l'originalità, soprattutto se uno ha già letto i volumi del Ciclo della Rivelazione; ritroviamo concetti come la stressa commistione tra uomo e macchina, l'accenno a misteriose civiltà aliene meccaniche nemiche di ogni forma di vita, oppure temi legati ai viaggi spaziali multi generazionali. Detto questo, l'autore è comunque abile nel tratteggiare un universo narrativo complesso ma coerente, sfondo perfetto per un intreccio ben costruito e avvincente, seppur, a volte, con salti logici che appaiono un po' forzati. Complessivamente quindi non possiamo che esprimire un giudizio positivo, consigliandone la lettura anche a tutti coloro che magari guardano con timore alla mole del romanzo.

Trama (attenzione spoiler!):
Tanner Mirabel ha ricoperto per anni il ruolo di responsabile della sicurezza di Cahuella, un ricco commerciante d'armi di Finiscoeli, un pianeta in perenne stato di guerra dall'inizio della sua colonizzazione. Cahuella è anche un appassionato e cacciatore dei cobra reali, una specie aliena autoctona di Finiscoeli alquanto particolare, che assomiglia ai serpenti terrestri, seppur in versione notevolmente ingigantita. Un aristocratico del medesimo pianeta, Argent Reivich, ha visto la sua intera famiglia essere distrutta da armi che sapeva essere state procurate da Cahuella. Nel corso di un agguato che mercenari da lui assoldati tengono a Cahuella, la di lui moglie, Gitta, viene inavvertitamente, per sbaglio, uccisa da Mirabel.
Mirabel, segretamente innamorato di Gitta, da quel momento inizia una caccia all'uomo che ha per obiettivo Reivich, che insegue fino a Yellowstone. Risvegliatosi dalla sospesione criogenica, Mirabel inizia a ricordare eventi passati della vita di Sky Hausmann, il leggendario fondatore del suo pianeta natale. Egli dà la colpa di questo ad un virus di indottrinamento, che i membri di una specie di setta di Finiscoeli diffondono per alimentare il culto di Hausmann.
Giunto su Yellowstone, Mirabel trova il pianeta devastato dalle Peste Destrutturante, ma cerca comunque di proseguire la sua ricerca di Reivich entrando in contatto con l'aristocrazia del luogo. Il suo nemico lo ha pero' preceduto: gli agenti di Reivich monitorano e anticipano ogni sua mossa. Da alcune analisi condotte da genetisti e da altri indizi e discrepanze, emerge, però, un'altra stupefacente verità: la vera identità del protagonista è in realtà quella di Cahuella, che dopo essere sopravvissuto all'attacco dei mercenari di Reivich, si è prima vendicato di Mirabel facendolo divorare vivo da un gigantesco cobra reale, impossessandosi poi dei suoi ricordi per meglio inseguire e vendicarsi di Reivich.
Cahuella stesso, inoltre, non è che Sky Hausmann, il leggendario capitano. Quello che è stato ucciso, crocifisso, secoli prima, poco dopo la colonizzazione del pianeta era solo un sosia che Hausmann tenne prigioniero per decenni sull'astronave di cui era destinato a diventare poi capitano, la Santiago, torturandolo fino a condizionarlo ad una obbedienza cieca. Hausmann, in realtà un immortale come gli rivelò in punto di morte suo padre Titus, dopo il processo e la condonna del sosia ha vissuto in un sarcofago criogenico per decenni, pianificando di ritornare in vita quando il clima di condanna nei suoi confronti fosse ormai passato.
Alla fine, si ritrovano nel Rifugio, una struttura in orbita attorno a Yellowstone, Reivich, il vero Tanner Mirabel e il protagonista, Cahuella in possesso dei ricordi di Mirabel. Cahuella è l'unico a sopravvivere, uccidendo Mirabel grazie un'alterazione genetica: una specie di mandibola di serpente con denti velenosi, che aveva fatto innestare nella sua gola.

giovedì 7 dicembre 2017

IL RAZZO A OROLOGERIA di Greg Egan

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Il romanzo è ambientato in un universo dalla leggi fisiche profondamente diverse dal nostro. La velocità della luce non è costante ma proporzionale alla sua frequenza: la luce rossa è sempre "in ritardo" rispetto ai rami blu-violetti dello spettro. La protagonista principale, Yalda, è l'equivalente alieno di Einstein: è lei a scoprire il parallelo alieno di quella che conosciamo come relatività ristretta, denominata qui fisica rotazionale, scoprendo ed esplorando il concetto di spazio-tempo; uno spazio-tempo dalle proprietà completamente differenti da quello che Einstein ha illustrato sulla Terra...
Il mondo in cui il romanzo è ambientato ha un livello tecnologico pari all'incirca a quello dell'Occidente a cavallo tra XIX e XX secolo. La specie intelligente che domina il pianeta, cui Yalda appartiene, è radicalmente diversa dall'uomo, a partire dall'anatomia e dalla fisiologia: gli alieni hanno due paia di occhi, sono in grado di modificare quasi a piacimento il proprio corpo mutando forma o estroflettendo nuovi arti per esempio. Ma una radicale differenza, con profonde ripercussioni sulla società aliena, è dovuta alla differente modalità di riproduzione: ogni femmina della specie muore, infatti, dando vita, nella norma, a due coppie di individui maschio-femmina, tradizionalmente destinati a diventare futuri partners. La filiazione è associata alla morte della partner femmina, sono i padri ad allevare in forma esclusiva la prole.
Una minaccia incombe sul mondo di Yalda, rappresentata dalle "stelle ortogonali"; quelle che sembrano all'apparenza semplici meteore, possono in realtà rappresentare un pericolo molto più serio, mortale per la sopravvivenza stessa del pianeta e della civiltà, per motivi che Yalda inizia a comprendere svelando le basi fisiche del suo universo.
La trama del romanzo è basata sulle battaglie di Yalda su due fronti, che si intrecciano tra loro nella vita della scienziata. Il primo è quello scientifico-accademico, nel quale il lettore ripercorre le geniali intuizioni, l'affermazione della nuova fisica rotazionale fino all'epopea del primo viaggio nello spazio alla ricerca della salvezza per il proprio pianeta. Il secondo è invece una sorta di scenario femminista alieno, basato sulla lotta affinchè ogni donna possa decidere autonomamente quando terminare la propria vita, in un mondo dove invece è incessante la spinta alla riproduzione nei tempi più rapidi possibili.
L'opera appartiene alla fantascienza "hard" nel senso più vero del termine, una fantascienza cioè che non usa la scienza come semplice vaga ispirazione o scenario, ma in cui è, invece, essa stessa al centro della narrazione, dell'intreccio. Nel romanzo la comprensione di un nuovo universo e delle sue leggi recitano un ruolo primario nell'intreccio narrativo, governano l'evoluzione dei personaggi e delle loro vite. Egan fa un lavoro eccezionale ricostruendo intere branchie della fisica a partire da postulati nuovi, creando un universo affascinante, ricco di fenomeni misteriosi ma dedotti in maniera scientifica; fenomeni cui spesso il lettore trova immediato effetto, riscontro nella società, nella vita aliena che popola questo universo parallelo.
La pregevole coerenza scientifica riscontrabile nell'opera ha come "effetto collaterale" di rallentare talvolta il ritmo narrativo con pagine che sembrano più essere tratte da un testo scientifico che da un romanzo e che possono scoraggiare il lettore meno avvezzo ad un linguaggio matematico. Con questa nota, ci sentiamo comunque di consigliare l'opera non solo agli appassionati di hard science fiction ma a tutti i culturi della fantascienza, sicuri che è impossibile non apprezzare il lavoro e lo studio dietro alla stesura di questo romanzo.

sabato 5 agosto 2017

LA GUERRA DELLA PACE di Vernor Vinge

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Il romanzo è ambientato sul pianeta Terra del 2048, un mondo radicalmente diverso da come lo conosciamo. 51 anni prima, infatti, un misterioso gruppo di scienziati ha posto fine ai governi nazionali e alle loro guerre ponendo l'intero pianeta sotto il controllo della neonata Autorità di Pace. Essi furono in grado di neutralizzare gli eserciti di ogni paese grazie ad una nuova incredibile scoperta: la costruzione di un imbollatore, un generatore di impenetrabili campi di forza sferici, le bolle appunto, usati per rendere inaccessibili una volta per tutte le armi, ma anche unità militari, o quando necessario, intere città.
Da quel momento l'Autorità di Pace ha mantenuto un controllo diretto o indiretto sull'intero pianeta, impedendo la creazione di organizzazioni in grado di portare avanti progetti scientifici o tecnologici potenzialmente pericolosi, ovvero in grado di mettere in discussione la sua superiorità. Tuttavia, i suoi burocrati non hanno fatto i conti con l'iniziativa e l'inventiva dei singoli; in particolare, i riparatori, sparsi un po' in tutto il mondo ma in particolare nell'ex California e dintorni, sono riusciti a ritenere e coltivare le vecchie conoscienze scientifiche, surclassando, in taluni campi, l'Autorità stessa.
La maggior parte dell'opera si svolge proprio negli Stati Uniti sud-occidentali. Qui l'Autorità ha impedito la formazione di un governo nazionale, consegnando l'intera area all'anarchia, signorotti messicani senza scrupoli o altre organizzazioni criminali, spesso con una forte impronta razziale. E' proprio in questa zona selvaggia e pericolosa che vive e opera Paul Naismith, un genio matematico, la mente teorica che si cela dietro gran parte delle invenzioni dei riparatori. Ma Paul è molto più di questo, e sarà lui al centro della grande battaglia destinata a cambierà il corso dell'umanità...
L'opera è un romanzo godibile che riesce ad amalgamare elementi e concetti diversi, lo scenario post-apocalittico, riferimenti a fenomeni sociali attuali come il tema del razzismo, il tema dello scontro tra la libertà della ricerca scientifica e il suo controllo, l'uso giustificato o meno della forza, inserendoli armonicamente nelle vicende dei vari personaggi, Paul e il suo piccolo apprendista in primis. Nonostante alcuni momenti, soprattutto nella prima parte, di stallo, l'opera si sviluppa e termina in crescendo, con un intreccio narrativo ben costruito e appassionante, personaggi interessanti, ben caratterizzati e un finale non banale. Sicuramente consigliato.

sabato 29 luglio 2017

IL PIANETA DIMENTICATO di Murray Leinster

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Il romanzo è ambientato in un futuro imprecisato nel quale l'umanità sta colonizzando la galassia. Per acquisire nuovi pianeti abitabili, i mondi candidati sono sottoposti ad un processo di terraformazione che consiste nell'invio progressivo degli elementi della biosfera terrestre: batteri, funghi, piante, insetti, animali. Il pianeta in cui il romanzo è ambientato ha ricevuto i primi carichi, l'ultimo quello degli insetti, ma nulla dopo questo, per un incidente che lo ha cancellato dalla memoria del registro centrale.
Cosi', molti secoli dopo, quando dei naufraghi atterrano sul pianeta, si ritrovano in una giungla da incubo popolata da funghi, insetti, ragni che, non avendo nessun rivale, hanno assunto dimensioni gigantesche. I discendenti di questi sventurati si ritrovano in una nuova età della pietra, circondati da mostri da incubo, costretti a lottare quotidinamente per la sopravvivenza.
Il fato dell'uomo sul pianeta dimenticato cambia radicalmente grazie al protagonista del romanzo, Burl, che, un po' per caso, un po' per un ancestrale senso di orgoglio, riuscirà a risollevare la propria sorte e quella dei suoi compagni di tribu', incarnando in un certo senso l'inconscio razziale della specie umana..
La nota sicuramente migliore dell'opera è il realismo con cui sono ritratti questi mostri, i ragni e gli insetti giganti e il senso orrifico che le descrizioni riescono a suscitare sul lettore, accompagnato dal senso di assoluta inadeguatezza, piccolezza dell'uomo, circondato da cotanti incubi. Quanto al resto, l'evoluzione del protagonista manca effettivamente di ogni parvenza di verosimiglianza; le sue azioni sembrano essere direttamente guidate da un improvviso raggio di autocoscienza e intelletto che risplendono dopo generazioni in cui gli uomini sono vissuti proprio come animali, limitati al sopravvivere quotidiano.
Il romanzo è consigliato agli amanti della fantascienza avventurosa, specie se appassionati di ambientazioni e personaggi tipici della fantascienza della prima metà del '900: mostri, eroi e lotte all'ultimo respiro.

giovedì 20 luglio 2017

SPECIE IMMORTALE di Colin Wilson

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Il romanzo ha come protagonista Howard Lester, un ragazzo prodigio con interessi eclettici in molte materie. Sotto l'ala protettrice di un facoltoso mentore, Howard può dare libero esercizio alla sua fame di conoscenza e maturare in vasti campi del sapere. Dopo la morte di questo secondo padre, l'interesse di Howard si sposta verso tematiche riguardanti la coscienza umana, la longevità e l'espansione delle capacità mentali. Da quel momento, inizia il cuore del romanzo, che vede Howard penetrare poco a poco i segreti della mente e della storia umana fino a trovare incredibili verità. La narrazione avviene in forma di diario, redatto quindi in prima persona dal protagonista. Proprio per questo motivo, i dialoghi sono praticamente assenti e gran parte della narrazione contiene le riflessioni o l'esposizione delle scoperte di Howard, facendo si che al lettore sembri alla fine di leggere un saggio invece che un'opera di narrativa. Il cuore di questo romanzo-saggio si riallaccia al tema lovercraftiano degli Antichi, inquietanti e minacciose presenze aliene che incombono sulla terra e sull'uomo, collegandovi elementi di fantaarcheologia che sembrano tratti da un libro di Peter Kolosimo (ad esempio la storia di Mu, una sorta di Atlantide nell'Oceano Pacifico). Miti, tradizioni, speculazioni filosofiche sono collegati in maniera abile e intrigante dall'autore dando vita ad una storia alternativa del nostro pianeta sicuramente affascinante. La trama, se così vogliamo chiamarla, e' un supporto superficiale, davvero labile e secondario, che funge solo da scusa all'autore per incastellare le sue teorie. Dal punto di vista narrativo, tutto questo porta alla generazione di un'opera complessivamente pesante, dal ritmo narrativo molto lento, in grado di scoraggiare sicuramente molti lettori. Concludendo, consigliamo l'opera soltanto a chi apprezza Lovercraft oppure temi legati alla fantaarcheologia o a speculazioni sulla storia e i miti dell'umanità antica.

lunedì 19 giugno 2017

IL MONDO DI GRIMM di Vernor Vinge

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Il romanzo è ambientato nel mondo di Tu, un pianeta la cui superficie sembra essere pravelentemente occupata dalle acque, con un grande continente al cui interno vivono tribù primitive mentre le isole e le zone costiere ospitano civiltà con un livello tecnologico pre-industriale, apparentemente fermo in questo stato da lungo tempo a causa della scarsità di metalli.
L'opera è composta da tre episodi, accumunati dal medesimo personaggio principale, Tatja Grimm, una ragazza che sembra provenire dalle zone più primitive del continente ma che dimostra da subito un intelletto straordinario, riproponendo un tema classico della fantascienza: il personaggio del naufrago su un pianeta arretrato, dimenticato dal resto della civiltà umana sparsa per la galassia.
Il primo di questi tre episodi è sicuramente quello più interessante e propone l'idea di una collana di fantascienza, "Fantasie", stampata su una nave itinerante, la Tarulle, che percorre tutto il pianeta, facendo da collante, veicolo e propulsione dell'innovazione scientifica di tutto il mondo di Tu. Tatja entra a far parte di questa compagnia, ingaggiata per vestire i panni dell'eroina di molti episodi fantasy della collana, una specie di principessa guerriera irresistibile e invincibile. Il secondo e terzo episodio vedono l'ascesa di Tatja, che diviene infine la regina di uno dei grandi regni di Tu e si ritrova confrontarsi con altri uomini che, come lei, provengono in realtà dalla civiltà avanzata interstellare.
L'opera ha i chiari connotati dello science-fantasy, con l'accenno, la presenza, anche soltanto velata o implicita, di concetti, elementi fantascientifici o facenti riferimento ad una sfera di tecnologia avanzata all'interno di un contesto pre-industriale con una trama essenzialmente di natura avventurosa e luoghi e personaggi che sono più propri del genere fantasy.
Al di fuori del primo dei tre episodi, non c'è nessun elemento particolarmente originale o innovativo. L'intreccio è comunque ben costruito, con una sequela di scene di azione, colpi di scena e sorprese per il lettore; Il legame tra Tu, e Tatja, e la civiltà avanzata interstellare è però lasciato completamente nell'ombra e al lettore non è mai permesso di capire o per lo meno avere una vaga intuizione della genesi della civiltà di Tu e degli eventi narrati.
In conclusione, un'opera che consigliamo prevalentemente agli amanti dell'avventura planetaria a tinte fantastiche, per esempio ai fan di Vance.

domenica 11 giugno 2017

IL SIGNORE DELLA SVASTICA di Norman Spinrad

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Il romanzo è ambientato in uno scenario storico alternativo dove Hitler è emigrato negli Stati Uniti invece di diventare il leader della Germania nazista come lo conosciamo. In questa ucronia, in Germania, all'opposto di quanto avvenuto realmente, i comunisti hanno preso il potere nel 1930 e la Seconda Guerra Mondiale non è mai avvenuta ma l'Unione Sovietica ha occupato anche la Gran Bretagna dando vita ad una forma alterata di guerra fredda che vede gli Stati Uniti alleati del Giappone.
L'Hitler alternativo guadagna una buona fama come scrittore e illustratore di fantascienza negli Stati Uniti. Il corpo vero e proprio del romanzo è una "storia nella storia": un romanzo di Hitler, preceduto da una breve introduzione sull'autore e da una postfazione dove un immaginario critico letterario evidenza le chiare turbe psichiche e le manie di cui l'autore, morto negli anni '50 di sifilide, evidentemente ha sofferto.
L'immaginario romanzo di Hitler è una chiara trasposizione satirica dell'impianto ideologico nazista. L'opera è ambientata in una Terra post-apocalittica. Gli "antichi" hanno reso gran parte del pianeta inabitabile col fuoco nucleare, che, anzi, ha dato vita ad una progenie di mutanti. Heldon, l'equivalente della Germania, è l'unica salvezza per l'umanità, un regno fondato per preservare i veri uomini dalla feccia mutante. Uomini rospo, pappagalloidi, esseri dalla pelle multicolore e dai terribili tumori abitano il resto della Terra, sono la caricatura delle razze inferiori che dovevano essere debellate dall'uomo ariano.
La vera minaccia per i veri uomini di Heldon sono però i Dom, i Dominatori, mutanti dai poteri mentali e telepatici in grado di tenere soggiogati mutanti ma anche veri uomini, infiltratisi anche in Heldon, per colpa di una classe dirigente corrotta. I Dominatori, provenienti da Zind, sono la trasposizione dell'odio antisemita nazista; e così come nella realtà il comunismo era considerato uno strumento degli ebrei, così nel mondo parallelo di Heldon abbiamo gli Internazionalisti: un movimento, retto segretamente dai Dom, che erode Heldon dall'interno cercando di indebolire la sua politica razziale ed eroderne così la purezza genetica.
Il protagonista del romanzo di Hitler è Feric Jaggar, un vero uomo, che ritorna nella patria di Heldon dopo una gioventu' trascorsa tra la marmaglia mutante per colpa dell'esilio cui era stato condannato suo padre. Feric è un eroe razziale, colui che unirà Heldon nella lotta finale contro i Dom per liberare la Terra da ogni infezione mutante. Tutta l'epopea della presa del potere di Feric è infarcita da chiari parallelismi con la reale storia del partito nazista e di Hitler; l'appoggio dell'esercito di Heldon ad esempio passa attraverso un grasso gerarca dell'aviazione che rimanda immediatamente a Goring.
L'opera è geniale per l'impianto ucronico costruito; la storia nella storia di Hitler è congeniata perfettamente con una serie di perfetti paralleli e rimandi storici alla reale epopea nazista; pseudo-miti ariani vengono messi in ridicolo così come appare evidente il ritratto ironico, comico delle ossessioni militaresche naziste o di altre turbe hitleriane. Parte di questa analisi è resa esplicita nell'immaginaria postfazione, aggiunta in seguito dall'autore per sottolineare l'impostazione ironica dell'intera opera.
In conclusione, un'opera che non può mancare agli appassionati di ucronia ma non solo: ogni appassionato di fantascienza la apprezzerà sicuramente.

lunedì 5 giugno 2017

SENZA LUCE di C.A. Higgins

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Il romanzo è ambientato in un futuro imprecisato che vede l'umanità aver colonizzato tutto il sistema solare, stabilendo avamposti persino sulle lune di Saturno o su Plutone. Il governo è retto da una misteriosa entità, chiamata il Sistema, che controlla e spia la vita in tutte le colonie umane, governandole col pugno di ferro e non esitando a sterminare interi satelliti in caso di ribellione.
L'intera opera è ambientata a bordo dell'Ananke, una avanzatissima astronave in missione scientifica; i dettagli del suo scopo sono svelati soltanto al termine del romanzo. L'equipaggio è composto da tre persone: il capitano, un fedele servo del Sistema, uno scienziato e infine una donna, Althea Bastet, tecnico informatico e uno dei personaggi chiave del romanzo.
La normale routine di bordo viene interrotta dall'attacco alla nave da parte da due ladri interplanetari, Matthew Gale e Leontis Ivanov, sospettati di collaborare con la più ricercata fuorilegge del sistema solare, la Mallt-y-Nos. Gale riesce a fuggire, non prima però di aver interferito col computer di bordo dell'Ananke, inserendo i germi di un rivoluzionario e imprevedibilmente cambiamento...
Una spietata agente del Sistema, Ida Stays, sale a bordo della nave per strappare la confessione e l'identità della misteriosa terrorista Mallt-y-Nos ad Ivanov. I suoi sforzi sembrano vani ma, alla fine, con un'intuizione riesce a scoprire la verità, una verità che le sarà però fatale mentre il destino dell'intero sistema solare sta per essere sovvertito per sempre.
Il romanzo non introduce idee o concetti particolarmente innovativi e la descrizione del contesto è piuttosto lacunosa. Il Sistema rimane sempre nell'ombra, additato come un governo tirannico e spietato ma non viene fornito nessun elemento che aiuti il lettore a capirne la genesi storica, la sua organizzazione, il suo funzionamento; adombrato come una sorta di malvagio Grande Fratello, al lettore non è mai consentito di vederlo veramente in faccia.
Non mancano diverse incongruenze: per esempio, nonostante la crudeltà del sistema, non è consentito alla Stays l'uso della droga siero della verità su Ivanov mentre la prodigiosa e preziosissima Ananke è governata da un equipaggio di tre persone...
Anche la parte più propriamente scientifica dell'opera, incentrata attorno alla missione dell'Ananke, viene relegata a qualche paragrafo piuttosto superficiale in cui la si mette in interazione con il resto della trama generando un approccio piuttosto datato all'interazione tra intelligenza artificiale e essere umano.
Nonostante tutte queste falle, l'autrice riesce a mantenere un buon ritmo narrativo fino alla fine, alternando sapientemente scene di azione con momenti di introspezione dei personaggi che, pur nella loro identificazione abbastanza stereotipata, nell'insieme danno l'idea di essere ben amalgamati. Nel complesso, una lettura abbastanza godibile, nonostante una oggettiva debolezza a livello di impianto narrativo.

domenica 5 marzo 2017

INDIETRO NEL TEMPO di Jack Finney

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Il romanzo affronta un tema classico della Fantascienza, quello del viaggio nel tempo, con una modalità inconsueta. Nessuna meraviglia tecnologica, nessuna macchina portentosa: il viaggio nel tempo viene realizzato tramite auto-ipnosi. Assumendo che tutte le epoche passate siano ugualmente accessibili e che ll"adesso" sia solo frutto di una percezione umana fallace, per poterle raggiungere l'uomo deve solo aprire la propria mente, suggestionandola, immergendola nell'epoca che si vuole raggiungere. Ponti per questi viaggi sono pochi luoghi che sono stati preservati identici sino al presente a come erano nell'epoca desiderata, fungendo quindi da veri e propri vasi comunicanti del flusso temporale.
Il protagonista del romanzo è Simon Morley, un giovane pubblicitario della New York degli anni '70. Egli entra a far parte dell'organizzazione segreta orchestrata dal governo per tenere i primi esperimenti riguardo a questa forma di viaggio nel tempo, raggiungendo con successo la New York di fine ottocento. Qui Simon trova l'amore e viene coinvolto, rischiando anche la vita, in un pericoloso ricatto politico, risolvendo l'arcano di una misteriosa lettera, rimasto insoluto fino ai suoi giorni.
Entusiasti del suo successo, i burocrati del governo che controllano il progetto decidono di passare ad uno stadio successivo, provando a riscrivere il presente a fini politici e militari. Simon dovrà allora prendere una decisione che cambierà per sempre la sua vita.
Quello dei viaggi nel tempo è un tema non nuovo, ma inquadrato nella nuova prospettiva, lontana anni luce dalle tradizionali raffigurazione iper-tecnologiche, riacquista una propria originalità e sembianza di novità. Non c'è alcun ricorso a ingombranti concetti scientifici per risolvere i paradossi temporali ma si accetta come dato di fatto che il viaggio nel passato possa interferire col presente. I viaggiatori nel tempo quando ritornano elencano una serie di fatti storici, persone, luoghi così come li ricordano dal proprio presente: ogni discordanza segnala la possibilità che il flusso temporale sia stato modificato.
L'autore è altresì abile nel rendere e immergere il lettore nel clima, nei costumi, nel carattere della New York di un secolo prima, coniugando questa interessante rievocazione storica con un ottimo intreccio di stampo poliziesco.
In sintesi, una lettura interessante che consigliamo agli amanti di una fantascienza a toni "soft", ma non solo: per il suo intreccio e stile di narrazione, più vicini al mainstream, potrebbe essere apprezzato anche dai non appassionati del genere.

lunedì 27 febbraio 2017

GOMORRA E DINTORNI di Thomas M. Disch

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Commento:
Il romanzo è ambientato in una classica cornice apocalittica, nell'America di una Terra devastata e completamente trasformata dall'invasione delle Piante, enormi alberi che, riproducendosi e crescendo a ritmo vertiginoso, hanno conquistato l'intera superficie del pianeta portando all'estinzione innumerevoli specie vegetali e animali.
I protagonisti dell'opera appartengono ad una piccola comunità rurale americana, dipinta con i connotati tipici dell'immaginario della "Bible Belt", guidata da un patriarca dispotico che si atteggia come ultimo profeta. Nuova Tasset, questo il nome del villaggio, è destinata però anch'essa a perire; la comunità si smembra in parallelo all'emergere di fosche situazioni famigliari, invidie, violenze. Una sorta di apocalisse nel piccolo dei rapporti famigliari e interpersonali che fa da eco, amplificandone a dismisura l'orrore, all'apocalisse su scala planeteria che si sta consumando.
Soltanto nel finale del romanzo, viene, quantomeno esplicitamente, rivelata la natura e l'origine delle Piante: la Terra è diventata un campo coltivato alieno. L'invasione extraterrestre è così spogliata di ogni tipo di elemento spettacolare, di dramma, di conflitto epico: l'umanità viene sterminata senza neanche vedere in faccia il proprio aggressore.
L'impianto apocalittico dell'opera non è certamente originale come, invece, lo è questo nuovo, freddo e terribile, approccio sull'invasione aliena che, come detto, viene resa in tutta la crudezza che la verosimiglianza della situazione porta con sè: l'alieno non si cura minimamente dell'uomo, è interessato soltanto a rendere il pianeta una fonte di cibo; uomini, animali, vegetali originari della Terra vengono ugualmente distrutti senza distionzione di sorta.
L'impianto concettuale dell'opera non è accompagnato purtroppo da un'adeguata trama. I personaggi e le situazioni risultano poco credibili o stereotipati; l'intreccio scivola talvolta nell'eccessiva banalità, il quotidiano reso in taluni passi con morbosità forse non necessarie. Nel complesso, gran parte dell'intreccio risulta ridondante, quasi inutile; l'opera dà l'idea di poter essere stata condensata, con un risultato finale migliore, in un formato decisamente più breve. A parziale riscatto, un bel finale, che stronca ogni possibile lieto fine.
In conclusione, consigliamo la lettura principalmente agli amanti del genere o dell'autore.

domenica 29 gennaio 2017

NON SARA' PER AGOSTO di C. M. Kornbluth

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Il protagonista del romanzo è Bill Justin, un reduce della Korea, trasferitosi in campagna in una piccola fattoria dopo la mobilitazione generale che obbligava ogni uomo a servire nell'esercito o nell'agricoltura. La sua routine quotidiana non viene intaccata dall'invasione nemica; l'esercito sovietico, infatti, si dimostra umano e tollerante finchè non arrivano i reparti speciali del ministero dell'interno.
Bill ha intenzione di continuare la sua vita tranquilla, cercando di andare avanti giorno dopo giorno, come quasi tutti i suoi concittadini. Egli viene però coinvolto, inizialmente quasi contro la sua volontà, in un'organizzazione resistenziale, apprendendo la chiave per quella che sembra essere una impossibile vittoria.
L'opera è una classica ucronia ma poco spazio è invero dedicato agli aspetti di vera e propria storia alternativa. Gli antefatti della guerra così come il suo sviluppo sono lasciati nel mistero; altrettanto misterioso, soprattutto considerando la data di pubblicazione dell'opera, è la quasi totale mancanza di elementi di caratterizzazione politica. Trama e intreccio narrativo non regalano particolari spunti, l'opera dà l'idea di viaggiare su binari consolidati, forse un po' banali, correndo il rischio quindi di lasciare il lettore che ama ucronie a sfondo sociologico/politico parzialmente insoddisfatto. Opera consigliata particolarmente quindi agli amanti dell'autore, più che del genere in sè.

sabato 14 gennaio 2017

I PREMI HUGO 1955-1975 a cura di Isaac Asimov

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Ottima e voluminosa antologia dedicata aI racconti e romanzi brevi vincitori del premio Hugo tra gli anni 1955 e 1975, con le impareggiabili introduzioni del Dottore, curatore dell'antologia stessa.