domenica 30 agosto 2015

CAMPO ARCHIMEDE oppure TERRA ALL'INFINITO di Thomas M. Disch

vai alla scheda completa Il romanzo è ambientato negli Stati Uniti, durante una guerra di cui non viene fornito nessun dettaglio ma apprendiamo come il paese si stia macchiando di atti criminali come l'uso di armi batteriologiche su paesi neutrali.
Il protagonista, Louis Sacchetti, è un poeta, di orientamento politico comunista, condannato alla detenzione per renitenza alla leva. Dopo alcuni mesi in una prigione normale viene inviato in un istituto segreto, Campo Archimede. I prigionieri del campo sono stati infettati con un nuovo ceppo del batterio della sifilide che ha come effetto collaterale quello di aumentare esponenzialmente l'intelligenza dell'organismo ospite, destinato però, come contrappasso, a una rapida morte.
Il comandante del campo incarica Sacchetti di tenere un diario, annotando nella maniera più oggettiva possibile i fatti della sua vita quotidiana e in particolare gli incontri che tiene regolarmente con gli altri pigionieri. Il romanzo è costituito essenzialmente dalle pagine di questo diario, la narrazione è quindi in prima persona.
Se la prima parte del romanzo procede con una trama e una impostazione abbastanza lineari, nella seconda parte, l'autore abbandona il classico registro per dare sfogo a una serie di digressioni su temi morali, etici, politici che scaturiscono spesso da monologhi o da dialoghi del protagonista con gli altri geniali prigionieri. Il romanzo contiene numerosi riferimenti a opere terze, in particolare il Faust. Inspiegabilmente, il motivo appare poi chiaro nelle fasi conclusive dell'opera, l'alchimia sembra essere tra le discipline che più attirano l'operato e stimolano gli sforzi del genio dei prigionieri.
La mancanza di linearità nell'intreccio rende la lettura più difficoltosa, il lettore rischia spesso di perdersi nei meandri di paragrafi introspettivi o dal significato oscuro. L'assenza prolungata di azione rende l'atmosfera quasi onirica, rarefatta; i personaggi sembrano muoversi o interagire, in certi momenti, in scene da teatro dell'assurdo. Per questi motivi, non raccomandiamo particolarmente l'opera, nonostante che l'impostazione e le idee inserite siano assolutamente valide.

martedì 18 agosto 2015

Antologia VOLO SU TITANO di Stanley G. Weinbaum

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L'antologia raccoglie diversi racconti, alcuni dei quali inediti in Italia, di Stenley G. Weinbaum, astro nascente della Fantascienza dei primordi, sfortunatamente prematuramente scomparso. I racconti inseriti spaziano un po' su tutti i generi, dalla Fantascienza d'Avventura a quella Umoristica e si mantengono sempre su un buon livello nonostante quasi un intero secolo sia ormai passato dalla loro pubblicazione, con qualche spunto concettuale ancora interessante ai nostri giorni oltre che un indubbio valore "storico".
In particolare consiglio i divertenti tre racconti umoristici del ciclo di Van Manderpootz, la cui figura del "professore matto" ha conosciuto molta fortuna in seguito: I Mondi del Se, L'Ideale, Il Punto di Vista.
Oltre a quelli qui elencati è presente anche un racconto giallo, Il Verde Bagliore della Morte. In appendice, inoltre, l'interessante articolo Io e la fantascienza dove l'autore spiega il proprio punto di vista sul genere narrativo.