domenica 31 ottobre 2010

Stella Doppia 61 Cygni

Il vero protagonista del romanzo è Mesklin, il pianeta dalla caratteristiche “impossibili” che Clement ha immaginato sull’onda di alcune scoperte relative al sistema solare binario di 61 Cygni. Tali osservazioni suggerivano la presenza di un pianeta di notevole massa che l’autore, creando Mesklin, ha dotato, pure, di una enorme velocità di rotazione. Il mondo descritto da Clement presenta così la forma di un elissoide molto schiacciato a causa dell’altissimo valore assunto dalla forza centrifuga all’equatore, che causa l’ampio divario presente tra la forza di gravità presente ai poli (700g) e all’equatore (3g).
L’atmosfera dal pianeta è composta prevalentemente da idrogeno mentre i mari sono costituiti da metano allo stato liquido. Mesklin è abitato da una razza aliena intelligente, piccoli ma robusti millepiedi in grado di reggere le enormi forze presenti sulla superficie del pianeta.
Il romanzo narra le avventure di un equipaggio di Meskliniti che, contattati e guidata dalla prima spedizione umana nel sistema, si addentrano in zone del pianeta mai esplorate prima…
Il maggior pregio dell’opera è sicuramente la verosimiglianza scientifica con cui Clement crea e descrive con dovizia di particolari il “suo” Mesklin. Stonano, invece, l’“umanità” degli alieni e l’eccessiva facilità con cui i membri della spedizione umana riescono a dialogare e comunicare con loro; irrealistiche appaiono anche le distanze siderali, pari a decine di migliaia di chilometri, che vengono fatte percorrere, seppur spesso in nave, a questi poveri millepiedi extraterrestri dalle dimensioni simili ai nostri insetti…
Nel complesso si tratta una lettura abbastanza gradevole, con buoni spunti scientifici, penalizzata però da una trama un po’ ripetitiva, con le lacune che abbiamo evidenziato, e da un finale troppo scontato e sbrigativo.

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sabato 30 ottobre 2010

sabato 23 ottobre 2010

Antologia I PREMI HUGO 1962-1966 (vol. 2)

Una buona antologia curata dal mitico Dottore, in cui spiccano un bellissimo racconto di Ellison "Pentiti Arlecchino disse l'uomo del Tic Tac" e un romanzo breve di Poul Anderson "Nessuna Tregua con i Re".

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domenica 17 ottobre 2010

INCANDESCENCE di Greg Egan

Divulgare scienza non è semplice, ancora meno lo è creare opere di scrittura creativa basate su concetti scientifici. E se i concetti utilizzati sono, per di più, di non immediata comprensione anche per chi non sia "scientificamente analfabeta" già il semplice tentativo merita un encomio. Ecco perchè mi sento di consigliare la lettura di questo romanzo; soprattutto a chi, come me, è irresistibilmente attratto e subisce il fascino di quelle lavagne piene di formule a prima vista astruse e incomprensibili che armoniosamente risolvono la complessità e l'apparente caos della realtà.
Il nucleo della trama di Incandescence è il rinascimento scientifico che sconvolge l'esistenza degli strani alieni del popolo della Scheggia, un planetoide situato nel disco di accrescimento di una stella di neutroni. Novello Galileo e Newton messi assieme, Zak è il primo alieno a interrogarsi sulla natura del movimento, sulla strana distribuzione della forza peso all'interno della Scheggia (gli alieni popolano l'interno di questo planetoide, la cui superficie, esposta alle radiazioni provenienti dal mostro stellare, è inabitabile).
Zak e i suoi discepoli costruiscono dal nulla, senza alcuna osservazione dell'esterno ma basandosi su semplici esperimenti di galileiana memoria, la fisica newtoniana e la relatività generale, arrivando a descrivere la geometria dello spazio tempo e a concepire il moto come il prodotto delle distorsioni portate in essa dalle masse dei singoli corpi.
A dire il vero, alcuni passaggi logici risultano forzati e appare irreale la velocità con cui questi alieni arrivano, in neanche due generazioni, a formulare quei principi che hanno richiesto quattro secoli all'umanità (ma forse siamo noi che stiamo peccando di antropocentrismo ad essere dalla parte del torto!)... La lettura non è certo agevole, diverse parti del romanzo sono infatti comprensibili pienamente soltanto a chi possiede un' istruzione scientifica e una conoscenza della fisica di medio o, in certi punti, di alto livello. Detto questo, la narrazione cattura il lettore, che sente di dover essere lui in prima persona a comprendere e interpretare i risultati degli esperimenti di Zak e a ragionare sulle possibili spiegazioni e sulle contraddizioni delle teorie formulate: ci si ritrova trasportati, da protagonisti, nell'epopea della scienza, alla base dell'intera odierna civiltà umana.
In conclusione, un romanzo che consiglio a tutti... assieme all'avvertenza, però, di non aspettarsi una lettura semplice e accomodante, ma un testo che necessita, in diversi punti, di una rilettura, che si comprende e si digerisce poco alla volta, soprattutto per chi con la fisica e la matematica non andava molto d'accordo ai tempi del liceo!

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domenica 10 ottobre 2010

ADDIO BABILONIA di Pat Frank

Il romanzo è un classico della fantascienza apocalittica e riprende il classico tema del "dopo bomba". L'ambientazione è quella di una tipica piccola cittadina del Sud degli Stati Uniti, Fort Repose, che l'autore ritrae descrivendo lo stile di vita negli Stati Uniti degli anni '60 e accennando ai conflitti sociali che stanno per esplodere in tutto il paese.
Il protagonista è Randy Bragss, un giovane di buona famiglia, scapolo, che conduce senza fatica una vita agiata e senza responsabilità. Randy è un riservista dell'esercito; ha tentato la strada della politica ma senza successo, bocciato dalla comunità locale per il suo tiepido atteggiamento nei confronti della Corte Suprema (sono gli anni della lotta per i diritti dei neri).
La tranquilla routine di Randy e di Fort Repose viene distrutta in poche ore, durante le quali gli Stati Uniti sono vittima di una pesante offensiva nucleare sovietica che lascia miracolosamente illesa la cittadina. Randy e i suoi concittadini vengono calati in un mondo nuovo, in cui vengono a mancare beni che tutti davano per scontati (cibo, elettricità, farmaci…) e nuove barbarie minacciano la tranquilla esistenza della comunità. Mentre c'è chi non riesce ad affrontare il cambiamento, come il banchiere locale che vede sgretolarsi, con la perdita di valore del denaro, tutte le certezze su cui aveva basato la propria vita, preferendo così darsi al suicidio, la maggioranza della popolazione affronta, adattandosi, la nuova realtà, lottando quotidinamente per la sopravvivenza.
Seguendo un copione ormai noto, gli eventi accelerano e portano a termine la maturazione di Randy che arriva finalmente ad assumersi le proprie responsabilità e diventare la guida dell’intera comunità.
L’opera non brilla certo per originalità ma si legge di buona lena, catturati dal rapido e avvincente susseguirsi degli eventi, dalla credibilità e verosimiglianza della narrazione e dall'abilità descrittiva dell'autore.

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