mercoledì 24 dicembre 2014

Antologia IL FANTASMA DI LAIKA E ALTRI RACCONTI


Traduzione dell'antologia The Year's Best SF n.17 con i migliori racconti del 2011. Le opere spaziano su una gran varietà di sotto generi e tematiche con un buon livello generale anche se nessun racconto inserito è davvero imperdibile.
Tra tutti i racconti presenti, ci sentiamo di raccomandare in particolare gli ottimi Assolutamente di Ken Liu, una spettacolare visione post-umanista; Vincoli di Mercurio D. Rivera, il commovente racconto di un'amicizia che riesce a sconfiggere anche la biologia; Casa Dolce Biocasa di Pat MacEwen, un divertente racconto su una malattia dei nostri giorni e Il Gufo dei Ghiacci di Carolyn Ives Gilman, l'emozionante storia di una ragazzina coinvolta in un dramma della storia passata.

domenica 30 novembre 2014

IL FATTORE TAU ZERO di Poul Anderson

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Il romanzo basa l'intero suo intreccio sulla Teoria della Relatività Ristretta, e in particolar modo sul concetto di dilatazione temporale secondo il quale il tempo per oggetto che viaggia a velocità relativistiche (vicine alla velocità della luce) scorre "più lentamente" che nel sistema di riferimento stazionario. Siamo nel campo quindi della pura Hard SF: l'autore esplora con abilità questa ormai risaputa, ma sempre al di là dell'intuizione umana, "bizzarria fisica" portandola fino alle estreme conseguenze.
I protagonisti del romanzo sono venticinque uomini e venticinque donne, l'equipaggio della Leonora Christine. L'astronave è destinata a colonizzare un pianeta alieno accelerando fino a raggiungere velocità relativistiche, facendo sì che il viaggio duri agli occhi dell'equipaggio soltanto cinque anni quando invece sulla Terra ne passeranno più di trenta. La nave è dotata dell'autoreattore Bussard, un sistema realmente ipotizzato, che sfrutta l'idrogeno disperso nello spazio come combustibile, aggirando così il problema del trasporto del propellente che renderebbe impossibile raggiungere le velocità elevate richieste per un viaggio interstellare.
Nelle prime pagine dell'opera, l'autore dà qualche accenno alla situazione della Terra al momento della partenza della missione. Sono davvero poche righe ma il contenuto è decisamente originale: Il pianeta sembra essere sopravvissuto ad una guerra nucleare e tutte le nazioni hanno concordato nel fare della Svezia una sorta di "polizia mondiale" per evitare il ripetersi di simili tragedie; Stoccolma è diventata così il centro del pianeta e lo svedese una lingua franca al pari dell'inglese odierno.
Il viaggio non è destinato ad andare secondo i piani: a causa di un incidente il sistema di decelerazione della Leonora Christine è gravemente danneggiato e deve essere riparato. La nave però non può disattivare il sistema di accelerazione in quanto esso fa da scudo alle particelle e alle radiazioni che bombardano la nave durante il viaggio. La Leonora Christine è così obbligata a continuare la sua folle corsa per il cosmo, in un viaggio che andrà al di là dell'umana immaginazione.
Il romanzo costituisce una lettura scorrevole e appassionante, grazie alla straordinaria abilità dell'autore di illustrare in maniera chiara i concetti scientifici che fanno da base e sfondo all'intera vicenda. Verosimili e convicenti sono anche i personaggi (spesso il tallone d'achille di opere Hard SF) così come la descrizione dell'evoluzione degli stati d'animo, delle relazioni, dell'atmosfera all'interno dell'equipaggio. Un po' mielosa e prevedibile, se vogliamo trovare qualche difetto, la storia d'amore tra le due figure protagoniste principali, uomo e donna, dell'opera. In conclusione, un'ottima lettura, che non risente i quarant'anni e passa di ultime scoperte scientifiche, e che consigliamo a tutti, non solo agli amanti dell'Hard SF.

domenica 23 novembre 2014

Antologia L'ODISSEA DEL SUPERUOMO di Charles L. Harness

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Consigliamo l'Antologia principalmente per lo stupendo e immancabile racconto La Nuova Realtà, le altre due opere del medesimo autore non sono all'altezza del suo capolavoro.

domenica 16 novembre 2014

LA SCALA DI SCHILD di Greg Egan

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Il romanzo è ambientato nel lontano futuro dell'umanità. Ventimila anni dopo la nostra epoca, l'uomo ha colonizzato centinaia di pianeti, espandendosi nella Via Lattea. Passi da gigante sono stati fatti in campo scientifico e tecnologico. Il corpo umano può rimanere in gioventù per un periodo illimitato di tempo; anche in caso di decesso accidentale, un clone viene ricreato sulla base dell'ultimo "backup" così che la morte si può dire definitivamente sconfitta. C'è anche chi ha abbandonato il corpo fisico, crescendo e vivendo in ambienti virtuali, esplorando sistemi fisici molto più complessi della realtà medesima. Il controllo sul proprio corpo è assoluto, ciascuno può regolare a proprio piacimento sensazioni sensoriali o emozioni.
La fisica si basa ancora su una scoperta risalente all'inizio del terzo millennio, le leggi di Sarumpaet, una mirabile fusione della relatività e della meccanica quantistica che ha resistito a millenni di esperimenti. Basandosi su questa base intellettuale viene realizzato uno straordinario esperimento che dovrebbe portare alla temporanea costruzione del neo-vuoto, un vuoto basato su uno stato quantistico differente da quello cui siamo abituati. Le leggi di Sarampaet si rivelano però una mera parziale visione della realtà e il neo-vuoto, che avrebbe dovuto soccombere al più stabile "vuoto classico" in poche infinitesime frazioni di secondo, inizia invece a divorare il nostro universo.
Alcune centinaia di anni dopo l'esperimento, la stazione Rindler ospita migliaia di rifugiati dai mondi distrutti dal neo-vuoto e scienziati venuti appositamente per studiarlo. I più avanzati esperimenti sono tentati per capire cosa si ciela dietro il confine, la frontiera di questo nuovo big bang in miniatura. Ma non tutti sono così desiderosi di scoprire cosa sia: se i Conciliatori sono mossi dalla sete di conoscenza, i Conservatori sono pronti a tutto pur di difendere il nostro universo e i mondi dove sono nati e cresciuti fino a che un'ultima e strabiliante scoperta cambia ancora una volta le carte in tavola.
L'opera si basa su una fantastica estrapolazione di uno dei settori più avanzati della fisica odierna, la Teoria Quantistica dei Grafi. I concetti di base della meccanica quantistica entrano in gioco e sono richiamati continuamente durante tutto il romanzo e questo fa sì che non possa essere una lettura facile o consigliata per chi sia completamente a digiuno della materia. Si possono ritrovare anche diverse idee tipiche della fantascienza trasumanistica cui abbiamo già accennato come la possibilità di trasferimento della coscienza e della memoria al di fuori del proprio corpo o il superamento del dimorfismo maschio - femmina.
L'intreccio non è sicuramente l'aspetto su cui si basa l'opera, il cui impatto è principalmente legato all'impianto, ricchissimo, delle idee e dei contenuti. L'azione è ovviamente abbastanza limitata per gran parte del romanzo; nei capitoli conclusivi è possibile assistere ad un'accelerazione che porta ad un finale a mio parere un po' brusco, affrettato, che non lascia tempo al lettore di assorbire e assimilare le ultime scoperte.
In conclusione, il romanzo è sicuramente consigliato a tutti gli amanti della Fantascienza e in particolar modo riteniamo sia imperdibile per chi predilige la Fantascienza Hard nel senso più vero del termine, ovvero quella letteratura che si basa sulla frontiera della scienza e ne esplora le sue infinite possibilità.

sabato 1 novembre 2014

I VISITATORI di Clifford Simak

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Commento:
Il romanzo riprende diverse idee tipiche della produzione di Simak, in chiave più pessimistica forse rispetto ai lavori dei decenni precedenti. I protagonisti della vicenda sono degli strani alieni dall'aspetto di enormi scatole nere, della cui stessa vita biologica o coscienza gli esseri umani non possono essere sicuri, che senza alcun preavviso iniziano ad apparire in disparati luoghi degli Stati Uniti (il perchè di questa esclusività non è chiarito...).
Appare subito evidente come risulti impossibile comunicare con questi visitatori e di come i loro scopi siano assolutamente imperscrutabili agli occhi degli uomini. Soltanto un uomo visita l'interno di questi esseri ed è convinto di aver percepito una sorta di contatto con l'intelligenza aliena o comunque una specie di familiarità con il nuovo venuto.
Forse la parte più riuscita dell'opera è la descrizione delle reazioni di Washington all'apparizione e alle successive azioni degli alieni: a posizioni aperte e di larghe vedute si oppongono ministri reazioni vecchio stampo che invocano la censura e auspicano l'utilizzo ad esclusivo vantaggio statunitense di possibili nuove tecnologie aliene.
Come in altri suoi libri, Simak mette in evidenza i possibili impatti sullo scenario economico e sociale derivanti dall'arrivo degli alieni, che, forse come risarcimento, iniziano a produrre beni di consumo, minacciando così di rovinare intere filiere produttive. Il romanzo termina bruscamente, senza un vero e proprio finale, lasciando un velo di inquietudine quando viene svelata quella che forse è l'ultima riproduzione degli extraterrestri...
I toni del romanzo sono tipici della fantascienza "pastorale", elegiaca, di un'America in via d'estinzione, l'America contadina e della frontiera, tipici della produzione di Simak. I personaggi sono poco sviluppati, vista anche la brevità dell'opera e la trama, oltre che per il finale monco, presenta diverse lacune, lasciando eventi e circostanze avvolti nel dubbio. Per questi motivi consigliamo l'opera principalmente agli amanti dell'autore.

domenica 19 ottobre 2014

LA MACCHINA DELLA REALTA' di Gibson e Sterling

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Il romanzo è ambientato in un 1855 alternativo dove il mondo è radicalmente diverso da quello che siamo abituati a conoscere. In questo mondo alternativo, infatti, Charles Babbage è riuscito a costruire la macchina differenziale, una sorta di antenato dei computer, dando inizio ad una rivoluzione informatica ante litteram che ha sconvolto lo scorrere degli eventi.
In Gran Bretagna il governo conservatore, guidato dal Duca di Wellington, è stato spodestato dai Lord radicali, gli industriali alferi della modernità, che, guadagnato al potere, hanno represso ferocemente la rivolta luddista e instaurato un nuovo regime basato sulla meritrocrazia, abolendo la vecchia nobiltà e sostituendo i suoi esponenti con i nuovi sapienti, scienziati e tecnici.
In politica estera, l'Impero Britannico risulta così ancora più potente e riesce a mantenere le sue ex colonie americane divise in quattro stati: l'Unione, il Sud, il Texas e la California; sono le sue navi, inoltre, e non quelle americane, che forzano il Giappone ad aprirsi all'Occidente mentre Manhattan è diventata una comune socialista, guidata da Karl Marx in persona. Il nuovo governo inglese evita le terribili carestie che hanno nella realtà colpito l'Irlanda, guadagnandosi così il sostegno degli irlandesi.
Lo scenario che ne deriva e che fa da sfondo al romanzo è così quello di un Inghilterra Vittoriana molto diversa da quella storica, dove la tecnologia ha compiuto passi da gigante sfornando strani macchinari e creazioni che mescolano i progressi nel campo dell'informatica con una tecnologia a vapore all'avanguardia. Immense macchine a schede perforate sono al servizio della scienza come della polizia e dei servizi segreti di sua maestà, la cui potenza d'azione ne risulta così grandemente amplificata.
La trama del romanzo ricorda un po' quella di un giallo poliziesco e ruota attorno alla misteriosa natura di alcune schede perforate. Il protagonista principale è Edward Mallory, un simpatico paleontologo di umili origini che un po' per caso si trova in mezzo ad una storia molto più grande di lui. La lettura è piacevole ma per gran parte dell'opera il lettore fatica a trovare il filo conduttore della vicenda, non riuscendo a capire dove lo scrittore vuole andare a parare e, in effetti, soltanto nelle ultimissime pagine si comprende la vera natura del mistero.
L'opera non è un vero e proprio romanzo, infatti, ma assomiglia più un collage di episodi, in cui persone spariscono improvvisamente dalla scena e molti misteri rimangono tali, senza soluzione. Questo incide negativamente a nostro avviso sul giudizio che non può quindi essere particolarmente positivo, nonostante l'interessante e intrigante scenario storico alternativo e la buona ricostruzione dei dettagli politici e sociali dell'epoca. Nel complesso, quindi, consigliamo l'opera soprattutto agli amanti dello Steampunk di cui l'opera costituisce una delle pietre miliari.

Trama:
Edward "Leviatano" Mallory torna in Inghilterra dopo le spedizioni in America, dove ha riportato alla luce i fossili di un gigantesco dinosauro, da cui il soprannome. Si reca alle corse di macchine, che hanno sostituito apparentemente quelle di cavalli, per trovare suo fratello, che lavora come meccanico in una delle scuderie. Qui viene convinto dal suo principale a scommettere sulla loro vettura che effettivamente vince poi la gara consegnando così a Mallory una fortuna.
Prima, però, Mallory si imbatte in una strana vettura la cui ospite sembra a Mallory sia tenuta prigioniera da un'altra donna e da un uomo, il conducente. Mallory la libera dai suo aguzzini, ma la donna si reca, senza neanche ringraziarlo verso le tribune reali, consegnandoli prima, però, un misterioso pacchetto e facendogli promettere di custodirlo. Mallory scoprirà in seguito che si tratta di Lady Ada, la figlia del Primo MInistro Byron, e nota come "Regina delle Macchine" per i suoi studi scientifici.
In seguito a questo evento Mallory viene pedinato e subisce un'aggressione da misteriosi individui. Riceve quindi l'aiuto da parte di Laurence Oliphant, una specie di agente segreto, e del suo fidato agente Fraser. Questi, assieme al fratello di Mallory, combattono i ribelli, fazioni di luddisti e nobili decaduti, guidati da Capitan Swing durante la Grande Puzza, un fenomeno di inquinamento che rende Londra quasi inabitabile e durante i quali ll primo ministro Byron trova la morte.
Alla fine del romanzo, si scopre come in realtà quelle schede perforate contengono la prova di quello che nel nostro mondo è noto come Teorema di Godel.

sabato 11 ottobre 2014

GLI ULTIMI UOMINI di Olaf Stapledon

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Commento:
Il romanzo è una epopea che narra l'evoluzione delle specie umana in un arco di tempo di 2 miliardi di anni, a partire dal XX secolo. La narrazione è asettica, simile ad un vero libro di storia ed è presentata come il racconto di un umano, o meglio di un discendente della nostra specie, del lontanissimo futuro in contatto mentale con lo scrittore.
I primi capitoli dell'opera sembrano appartenere ad una classica opera di storia alternativa. Lo scrittore descrive un'intrigante sequela di eventi a partire dai giorni a lui contemporanei che conducono alla costruzione di una sorta di tecnocrazia mondiale. Ma siamo solo all'inizio: la narrazione inizia da quel momento a coprire lassi di tempo sempre più estesi fino ad arrivare al punto in cui in poche parole si saltano interi millenni di storia; un po' come un libro di storia scolastico, dove gli eventi sono descritti con un grado di dettaglio temporale più elevato mano a mano che ci avviciniamo al presente, ma con un obiettivo ben più vasto.
La ciclicità della storia è il tema dominante del romanzo: le popolazioni, civiltà, specie umane che si susseguono nei milioni di anni conoscono picchi di splendore e declini, con periodi di barbarie che si prolungano per eoni inimmaginabili. L'autore anticipa numerosi altri temi che saranno poi ricorrenti nella produzione fantascientifica successiva: l'idea di mente collettiva, le potenzialità e i pericoli dell'ingegneria genetica, l'esaurimento delle risorse naturali. D'altro canto è evidente anche una certa ingenuità: in due miliardi di anni, per esempio, i discendenti della specie umana riescono ad uscire dal sistema solare...
L'idea dell'opera è sicuramente ambiziosa e costituisce forse il suo maggior pregio; i milioni di anni che si susseguono, la scala temporale cosmica, catturano il lettore nonostante una trama che, almeno dalla metà del romanzo, comincia a risultare abbastanza ripetitiva e monotona. Pesa alla lunga anche la totale mancanza di dialoghi che dà alla struttura e allo stile narrativo connotati "da libro di storia". Nel complesso quindi un'opera ricca di significato anche storico che consigliamo principalmente agli amanti di una fantascienza più filosofica, sicuramente non a chi richiede suspence e trame avvicenti.

Trama:
Dopo la prima guerra mondiale, il mondo prova a inaugurare un periodo di pace sotto l'egida della Lega della Nazioni, ma invano. Nuove guerre dilaniano l'Europa: prima la guerra Anglo-Francese e successivamente il conflitto tra Germania e Russia, che ormai era diventata una specie di colonia americana. Quest'ultimo conflitto comporta la quasi distruzione del continente, rendendo anche l'Europa terra di conquista finanziaria da parte dell'America. Il conseguente risentimento Europeo verso l'America porta alla fine ad un conflitto tra le due. La flotta statunitense, intenzionamente inizialmente soltanto ad una prova dimostrativa di forza, viene completamente distrutta al largo della costa inglese da un ultimo ritrovato scientifico, una specie di disintegratore, che gli stessi scienziati decidono di distruggere, consci delle terribili conseguenze che un suo uso indiscriminato può cagionare. Questo gesto però non salva l'Europa, anzi la condanna: gli Stati Uniti infatti furiosi per questo gesto distruggono il continente con armi batteriologiche. Eliminata l'Europa, America e Cina si contendono il mondo; alla fine viene formato uno stato mondiale di impronta americana in cui fondamentalismo religioso e scienza si fondono in un culto del dinamismo, dell'energia, la cui celebrazione è costituita da varie forme di voli rituali cui tutti sono tenuti a partecipare e che definiscono la gerarchia sociale. Quando le fonti energetiche si estinguono, gli scienziati sono incapaci di ritrovare quella fonte d'energia alternativa inventata nel XX secolo e messa da parte per timore del suo uso come arma e l'intera civiltà crolla su sè stessa.
Dopo centinaia di migliaia di anni di barbarie, la civiltà riemerge in Patagonia. Questi nuovi uomini sono contraddistinti da un minor impeto vitale, da una minore dose di emotività. La civiltà della Patagonia recupera gradualmente le conoscenze perdute arrivando a riscoprire la forma di energia dimenticata. Un'immane esplosione durante alcuni incidenti in un periodo di rivolta da parte degli stati più bassi della popolazione pone però fine alla civiltà e sconvolge l'intero clima terrestre, rendendo il globo praticamente inabitabile. Si salva soltanto un piccolo gruppo di scienziati in rotta verso il Polo Nord che sopravvivvono al largo della Siberia.
Dai discendenti di questo sparuto gruppo di uomini nascono, dieci milioni di anni dopo, i Secondi Uomini, più alti, più longevi e soprattutto più empatici e naturalmente altruisti dei Primi Uomini, riescono a progredire pacificamente dando origine ad una civiltà ideale. Soccombono però alle conseguenze dello scontro con la civiltà Marziana, una forma di vita completamente aliena caratterizzata da una specie di mente alveare, che tenta di invadere il pianeta.
I Terzi Uomini hanno un aspetto più felino, sei dita e grandi orecchie. La musica assume un connotato fondamentale nella loro civiltà, assieme alle ricerche biologiche. Cercano di creare una nuova specie umana che sviluppi al massimo l'intelligenza, dando vita ai Quarti Uomini. Questi non sono che giganteschi cervelli, cresciuti e ospitati all'interno di apposite costruzioni, che alla fine riducono i loro creatori al rango di servitori. I Quarti Uomini capiscono che la perdita del corpo e delle emozioni costituisce in realtà un difetto e creano così dei successori di nuovo in possesso di queste caratteristiche.
I Quinti Uomini hanno proporzioni colossali, sono alti il doppio dei Primi Uomini, per sostenere un cervello enorme e sei dita per mano, l’ultima delle quali si divide in altre dita più piccole per la manipolazione fine. Sono dotati di capacità telepatiche grazie alle molecole marziane e hanno una vita media di circa 3000 anni, che riescono a prolungare scientificamente fino a 50˙000. Nel corso di centinaia di milioni di anni raggiungono un livello di civiltà superiore a quello di tutte le specie precedenti, scoprendo persino come mettersi in contatto mentale con il passato. Il declino della loro civiltà comincia con la scoperta che, per ragioni misteriose, la luna sembra star cadendo sulla Terra: non saper spiegare questo fenomeno costituisce uno shock emotivo per i Quinti Uomini che credevano di aver raggiunto una conoscenza pressochè assoluta del creato. Ad essi non resta che trasferirsi su Venere, unico altro pianeta abitabile del Sistema Solare, dove arricchiscono di ossigeno l’atmosfera con un processo di terraforming ed entrano in conflitto con gli indigeni, esseri acquatici intelligenti a forma di pesce. La guerra tra le due specie si conclude con il genocidio dei venusiani.
I Sesti Uomini nascono dalla degenerazione della specie precedente, che rigetta le molecole marziane e sopravvive a stento sul nuovo pianeta poiché il terraforming non è riuscito bene. Hanno il culto del volo e finiscono per creare una nuova specie artificiale per quello scopo: I Settimi Uomini. Questi, detti anche Uomini Volanti, sono una specie piccola e alata, che vive per volare, sopportando gli obbligatori compiti che a turno devono svolgere a terra. Alla fine, a causa del diffondersi di una malattia, nella loro comunità viene allevata una casta di scienziati con ali atrofizzate allo scopo di trovare una cura. Questi scienziati, invidiosi dei loro simili volanti, finiscono per distruggerli e, dopo 100 milioni di anni, creano una nuova razza con l’ingegneria genetica.
Gli Ottavi Uomini sono esseri robusti, con la testa allungata e dotati per la meccanica. Circa un miliardo di anni dopo l’era presente, scoprono che una nube di gas sta per collidere con il Sole e ne provocherà l’aumento della temperatura: decidono allora di colonizzare Nettuno, agendo sul pianeta con il terraforming ed adattandosi geneticamente alle sue condizioni.
I Noni Uomini sono creati per colonizzare Nettuno, sono una versione nana degli Ottavi Uomini (le piccole dimensioni li aiutano a sopportare la maggiore gravità). Non essendo perfettamente adattati al loro ambiente, la loro civiltà crolla in poco tempo e I loro discendenti regrediscono ad uno stato animale, popolando il pianeta.
La civiltà riemerge ancora una volta, dando origine ad altre specie umane, dai Decimi ai Diciottesimi Uomini. Viene riscoperta la telepatia, il corpo appositamente modificato in diverse maniere e in generale queste nuove civiltà superano di gran lunga anche le vette raggiunte dai Secondi Uomini. La diciottesima e ultima specie umana, situata due miliardi di anni nel futuro, è la più progredita scientificamente e spiritualmente. La loro vita dura in media 250000 anni. Abitano Nettuno, coltivano i poli di Urano per alimentarsi e hanno su Giove le loro stazioni radio e televisive. Tra le loro invenzioni ci sono abiti che permettono di volare e macchine che trasmettono informazioni direttamente al cervello. Possono fondere telepaticamente le loro menti in delle specie di coscienze famigliari, che si creano quando si congiungono tutti i membri delle diverse decine di sessi che possiedono. Riescono anche a creare una sorta di supermente razziale capace di percepire la musica del cosmo.
La loro civiltà perfetta, però, è minacciata da una catastrofe cosmica: una specie di malattia colpisce le stelle riscaldandole e facendo emettere loro radiazioni nocive. Il fenomeno colpisce anche il Sole e le radiazioni che questo produce fanno impazzire gli esseri umani. Il libro termina con la descrizione del declino definitivo dell’umanità, a cui non resta che tentare la panspermia guidata, nella speranza che la vita si sviluppi in un altro sistema solare.

domenica 21 settembre 2014

FORBICI VINCE CARTA VINCE PIETRA di Ian McDonald

scheda de Forbici Vince Carta Vince Pietra di Ian McDonald
Il romanzo è ambientato in un futuro prossimo con l'azione che si svolge prevalentemente in Giappone. Nel corso della lettura emergono pochi indizi circa il contesto socio-economico in cui la narrazione è ambientata ma l'impressione che se ne ricava è quella di una classica distopia Cyberpunk, in cui tecnologia e violenza si mischiano in una generale decadenza. L'America sembra aver conosciuto un periodo di declino, sono Europa e Paesi Arabi i due blocchi che ora si contendono il potere. Il Giappone è regredito ad una sorta di feudalesimo in cui i compiti di polizia sono svolti da corporation private mentre bande di giovani "tecnopunk" hanno mano libera su gran parte del territorio. Elementi tradizionali convivono fianco a fianco con gli ultimi ritrovati della tecnologia; gli antenati rivivono dopo la morte in una sorta di simulazione computerizzata.
Il protagonista principale è un giovane di nome Ethan Ring. Ethan e il suo amico Masahiko stanno compiendo in mountain bike un classico pellegrinaggio buddhista visitando ogni giorno almeno un tempio, costruzioni che spesso trovano in rovina o in stato di abbandono. Il motivo di questo pellegrinaggio viene rivelato soltanto ad uno stadio avanzato della narrazione, quando i demoni che perseguitano entrambi i pellegrini sono svelati al lettore.
Mentre i rimorsi di Masahiko sono legati alla tragica fine di un'amore, Ethan è perseguitato dal senso di colpa per l'utilizzo di una scoperta terrificante fatta anni prima con un compagno di studi: i frattori. Questi sono immagini, schemi visivi, ispirati ai miti cabalistici, in grado di stimolare, inconsciamente e direttamente, la mente umana ispirando i più disparati stati d'animo, senza alcuna possibilità di difesa da parte di colui che, anche solo per sbaglio, li osserva.
L'idea di base dei frattori, un arcano simbolismo in grado di influenzare la realtà, è inquietante e originale e può prestarsi sicuramente come base anhe per altri romanzi o racconti. Affascinante è il contesto in cui il romanzo è ambientato, un Giappone diviso a metà: il mondo della pace e della tradizione in cui i personaggi si immergono ad ogni tempio che visitano da un lato e dell'altro il mondo violento della modernità che Ethan e Masahiko devono attraversare ogni giorno: quasi una metafora della vita stessa, un viaggio periglioso tra un'oasi e l'altra, tra un momento di pace e l'altro.
La storia personale di Ethan e la scoperta dei frattori vengono raccontate attraverso numerosi flash back, armoniosamente inseriti nel corpo principale della narrazione. Stonato invece, forse un po' banale, è sembrato l'elemento romantico rappresentato dalla storia d'amore di Ethan con Luka, che per prima cerca di avvisare Ethan della pericolosità della scoperta e tenta con ogni mezzo di dissuaderlo dall'utilizzarlo.
Nonostante il finale un po' deludente, il romanzo è consigliato sia per lo stile narrativo, veramente di ottimo livello, che per il contesto, lo sfondo ricreato dall'autore: un'ambientazione particolare e ricercata, ricca di molteplici sfumature, ciascuna delle quali in grado di stimolare nuove riflessioni e pensieri.

martedì 16 settembre 2014

EREWHON di Samuel Butler

scheda completa di Erewhon
L'opera, come si può dedurre già dall'anno di pubblicazione, non rientra nei ranghi della Fantascienza propriamente detta ma in quelli della satira sociale, sul solco dei Viaggi di Gulliver o di Flatlandia. Riteniamo però che possa venire apprezzata dagli amanti della fantascienza sociologica e possa rientrare tra le rare opere che possono essere definite come sue precorritrici.
Seguendo un modello consolidato, il protagonista si avventura in una terra sconosciuta, quella di Erewhon, con la doppia speranza di arricchirsi e di trovare pecore smarrite da portare all'ovile della fede Cristiana. La terra scoperta inizialmente sembra possedere caratteristiche utopiche: vi abitano, infatti, uomini e donne di straordinaria bellezza, povertà e malattia sembrano essere assenti così come ogni segno di guerra o conflitto.
La realtà, però, è molto diversa: la società di Erewhon si basa infatti su dei modelli etici diametricalmente opposti a quelli comunemente accettati. Questi possono apparire assurdi o totalmente irrazionali in prima istanza, ma nel corso dell'opera emerge nella sua interezza la struttura concettuale su cui si fonda la società di Erewhon. L'intento dell'autore è chiaro: relativizzare quelli che sono i dogmi assoluti della società a lui contemporanea, presentando un modello alternativo, perfettamente logico una volta accettati i suoi presupposti, e insinuando implicitamente al lettore la domanda: ma si può davvero essere sicuri che siano gli erewhoniani quelli dalla parte del torto...?
In questo mondo parallelo, ad esempio, la malattia è un crimine che viene punito con la prigione o la condanna a morte mentre quello che per noi è un criminale viene trattato come un malato, assistito da una specie di medico, il raddrizzatore. La malattia è considerata responsabilità dell'individuo mentre l'aver commesso un atto criminale non costituisce una colpa ma uno sfortunato incidente dovuto al retaggio o a motivi ambientali: insomma l'esatto opposto di quanto siamo abituati a pensare.
L'opera è narrata in prima persona come una sorta di diario del protagonista. Sono numerosi però i capitoli didascalici che l'autore introduce, sotto forma di traduzioni da parte dell'io narrante da opere originali erewhoniane. Questi intermezzi risultano eccessivamente pesanti e particolareggiati, facendo emergere chiaramente tutto il secolo e mezzo passato dalla pubblicazione dell'opera. La trama, del resto, è davvero povera di contenuti e si risolve con una fuga amorosa nel più tipico dei clichè.
Fatte queste debite (seppur già implicite, se vogliamo, dall'insorabile passare degli anni) osservazioni a livello di intreccio e di stile, dobbiamo però sottolineare l'originalità e la ricchezza di contenuti e spunti ideali davvero singolari. Oltre all'arguta inversione nella scala dei valori di crimine e malattia, l'autore, per esempio, elabora una geniale teoria di evoluzione darwinistica delle macchine, che è alla base dell'avversione che gli erewhoniani nutrono verso ogni automatismo: l'Adamo, o l'Eva (scegliete voi) di tutta la fantascienza prodotta sul tema della cosiddetta Singolarità Tecnologica.
Ci sentiamo quindi di consigliare la lettura di questo romanzo poco conosciuto soprattutto a tutti gli appassionati di fantascienza sociologica, ma crediamo che tutti possano esserne incuriositi.

domenica 7 settembre 2014

Antologia MICROFANTASCIENZA: ALTRE 44 STORIE

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Raccolta di racconti brevissimi, poche sono però le opere che valgono davvero la lettura; anzi di alcuni racconti ci domandiamo come possono essere stati selezionati. Consigliata, pertanto, soltanto a chi è davvero appassionato di questo particolare sottogenere.

lunedì 25 agosto 2014

BATTAGLIA PER L'ETERNITA' di A.E. Van Vogt

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Commento:
Il romanzo è ambientato in un lontano futuro che vede la vita sulla Terra radicalmente cambiata. La popolazione umana è ridotta a circa un migliaio di esemplari e vive all'interno della Barriera, una piccola zona separata dal resto del pianeta.
Gli esseri umani hanno corpi piccolissimi, all'incirca delle dimensioni della testa, e trascorrono il loro tempo speculando e filosofeggiando. La loro intera esistenza, che si prolunga ora per diversi secoli, è basata su un pacifismo assoluto e una sorta di nichilismo che li porta ad accettare passivamente ogni evento, privando di significato tutto ciò che li circonda, compresa la loro stessa vita. Non mangiano, usano la fotosintesi, nè si muovono: per questo scopo utilizzano delle mantidi giganti intelligenti. Sono inoltre dotati degli straordinari poteri dell'indicazione, ottenuti tramite una manipolazione delle cellule neuronali, i quali sostanzialmente permettono di manipolare materia ed energia in immediato accordo con la propria volontà.
Prima che l'uomo si ritirasse nella sua oasi protetta, egli ha donato l'intelligenza agli animali, i quali hanno assunto anche un aspetto umanoide, con un corpo bipede, e ai quali sono stati affidati diversi compiti. Una vastissima automazione sia per la produzione di cibo che per i trasporti o l'alloggio assicura comunque a tutti gli animali-uomo un'esistenza pacifica e tranquilla.
Il protagonista dell'opera è Modyun, un essere umano che accetta di far parte di un esperimento, riacquistando un corpo umano originale e uscendo dalla Barriera, assieme ad un altro esemplare, una donna di nome Soodleel. La realtà che attende Modyun è però notevolmente diversa da quella che egli si aspetta e da ciò che l'uomo aveva programmato secoli prima. L'amara scoperta e il riacquisto del corpo umano originario con le sue emozioni faranno sì che Modyun modifichi radicalmente il modo di pensare e di agire che da secoli hanno permeato l'umanità.
Il romanzo riesce a coniugare ottimamente interessanti spunti di riflessione e di analisi filosofica con una buona trama, arricchita da numerosi passaggi dal tono ironico se non paradossolare e che finiscono per avere un effetto al limite della comicità (soprattutto quando Modyun si scontra con la logica burocratica degli apparati e degli ordinamenti degli uomini-animali). La parte finale dell'opera non si svolge più sul pianeta Terra ed è forse la meno riuscita del romanzo quasi che l'autore si sia sentito obbligato ad inserire alcune scene di "contesto spaziale".
Anche se il finale non è all'altezza delle premesse, che lasciavano presagire un vero e proprio capolavoro della fantascienza "umanistica", l'opera rimane comunque una lettura che consigliamo caldamente in particolare agli amanti della fantascienza dai toni più riflessivi e filosofici.

Trama (attenzione spoiler!):
Modyun, dopo aver accettato di sottoporsi all'esperimento che lo ha riportato in un corpo umano originale, incontra casualmente un gruppo di quattro uomini animali, coi quali stringe amicizia e trascorre alcuni giorni negli alloggi a disposizione dei viaggiatori nella città di Hulee. Non fidandosi a rivelare la proprià verà identità, Modyun fa credere agli animali di essere una specie di scimmia africana; nessuno è in grado, comunque, di riconoscere un essere umano, essendo molti secoli che gli uomini si sono ritirati nella loro enclave separata.
Gli animali spiegano a Modyun di recarsi ad Hulee per una spedizione interstellare e che faranno parte dell'equipaggio di una astronave destinata ad esplorare il cosmo. Continuando a parlare con loro, Modyun apprende inoltre che la spedizione è diretta dagli uomini-iena che sembrano, per misteriosi motivi, aver ottenuto una posizione di privilegio e occupare tutte le cariche decisionali. Come emerge in seguito, gli uomini-iena rispondono in realtà a degli alieni: i Nunuli.
Questi visitarono la Terra già millenni prima; sono stati loro a influenzare il pensiero umano orientandolo verso una filosofia nichilista e improntata al pacifismo assoluto in modo da lasciare campo libero agli alieni nella conquista del pianeta. Gli stessi Nunuli obbediscono in realtà agli ordini del Comitato, una misteriosa e antichissima razza aliena che si sta espandendo da millenni nella galassia e dotata di uno straordinario potere telepatico con cui i suoi membri possono inserire a forza nelle menti altrui dei propositi e così facendo indirizzare l'intera loro esistenza.
Il Nunuli con cui Modyun ha un colloquio afferma che non esiste alcun intento aggressivo verso l'uomo visto che i mille esemplari umani rimasti non constituiscono più alcuna minaccia e chiede a Modyun soltanto di continuare a nascondere la sua verà identità agli animali. Questi intenti pacifici si rivelano però falsi quando, dapprima viene fatta esplodere la cittadina umana e, in seguito, viene rapita anche Soodleel, la donna umana partecipe dell'esperimento insieme a Modyun.
Modyun decide dunque di imbarcarsi a bordo dell'astronave, con l'intenzione di ritrovare Soodleel e di avere un colloquio con uno o più membri del famigerato Comitato. Gli amici animali che lo hanno fatto entrare sono sottoposti a processo, condotto da una logica assurda e irrazionale come tutta la burocrazia degli uomini-iena, da parte dell'apparato degli uomini-iena ma vengono liberati dopo un colloquio tra Modyun e il Nunuli a bordo dell'astronave. Essa è diretta verso un pianeta sul quale viene condotto un attacco contro la popolazione locale. Ma, in realtà, il tutto è un complotto per distrarre l'attenzione di Modyun e ucciderlo facendo precipitare l'astronave grazie ad un buco nero portato nelle vicinanze dal Comitato. Modyun riesce però a sopravvivere e a resistere ad ulteriori attacchi portati contro la sua persona grazie alle capacità di indicazione.
L'astronave si immerge nel buco nero e in questo modo Modyun raggiunge il pianeta del Comitato. Qui gli alieni tentano nuovamente di impiantargli dei propositi di autodistruzione ma Modyun riesce a resistere sempre grazie all'aiuto degli amici animali e a ricongiungersi finalmente con Soodleel.

domenica 17 agosto 2014

Antologia PARTENZA DOMENICA E ALTRI RACCONTI

Antologia PARTENZA DOMENICA E ALTRI RACCONTI di Daniel F. Galouye
Buona raccolta di racconti di Daniel F. Galouye. Segnaliamo però che tutte queste opere si possono trovare in un'antologia più completa: Psychon e Altri Simulacri.

domenica 15 giugno 2014

I FIGLI DELLA LUNA di Jack Williamson

scheda completa de I Figli della Luna
Nel romanzo lo sbarco dell'uomo sulla Luna è il preludio ad una serie di missioni che portano ad esplorare diversi pianeti del sistema solare, da Mercurio a Giove. In molti casi, forme di vita aliena più o meno evolute vengono scoperte ma l'incontro non è dei più felici. Gli ecosistemi terrestri e alieni sembrano, infatti, essere incompatibili e anzi costituire un veleno, una malattia, uno per l'altro.
Sulla Luna, un equipaggio di tre astronauti sorvola un cratere dove viene ritrovato uno strano materiale cristallino. I figli che nascono dai tre uomini sono chiaramente diversi, contaminati dal materiale alieno. Due, Nick e Kyrie, hanno l'apparenza di normali bambini ma mostrano straordinarie precocità e intelligenza, mentre il terzo, Guy, è invece una sorta di mostro, ricoperto di pelo e che in poco tempo sviluppa una forza sovrumana.
I tre vengono chiamati Figli della Luna e devono convivere con la diffidenza se non con l'ostilità che gran parte dell'umanità cova nei loro confronti, soprattutto dopo i problemi e i disastri che il contatto con le altre forme di vita del sistema solare causano sulla Terra. Nonostante tutto, riescono a proseguire sulla strada tracciata del loro destino, e a completare l'opera che permetterà all'uomo di entrare a pieno titolo nella civiltà galattica.
Il romanzo presenta alcune classiche varianti del tema del "contatto": l'esistenza di una civiltà galattica avanzata cui l'umanità è destinata ad entrare dopo una serie di peripezie, il manufatto alieno di origine antichissima e riattivatosi con la visita dell'uomo, la generazione di una specie di ibridi uomo-alieno che devono fungere da ponti tra le due specie e via dicendo.
Interessante e più originale è invece la descrizione del primo incontro tra l'uomo e le altre forme di vita che abitano il sistema solare: l'autore va oltre le classiche rappresentazioni in cui le relazioni tra l'uomo e gli alieni ricalcano la storia umana e le sue guerre, cercando di dare forma ad un vero concetto di "alienità" e della reale possibilità che il dialogo, l'interazione risulti impossibile.
La trama è abbastanza caotica e inverosimile sotto diversi punti di vista, supeficiale e rafazzonata in più di una occasione. Il filo conduttore dell'opera è rintracciabile nel forte legame, con tinte incestuose, che lega Nick e Kyrie, e, con essi, l'ambigua presenza di Guy che, nel finale dell'opera, ha uno sviluppo imprevedibile.
Nel complesso una lettura quindi non particolarmente entusiasmante, che però ha dalla sua uno stile vivace e molto scorrevole, com'è tipico delle opere di Williamson.

domenica 1 giugno 2014

Antologia LA CATTEDRALE di Jacek Dukaj

scheda completa
Antologia di un autore polacco, Jacek Dukaj, che dimostra di essere scrittore di elevata qualità e soprattutto con una forte dose di originalità. I racconti inseriti rientrano nel filone di una fantascienza di riflessione e introspespezione, poco adatta quindi ai gusti di chi predilige l'avventura o una fantascienza hard classica. Segnaliamo in particolare i due stupendi racconti In Partibus Infidelium, una ben riuscita riflessione sul futuro possibile incontro tra la Chiesa Cattolica e civiltà aliene, e La Cattedrale, un'opera dai toni onirici incentrata attorno alla grandiosa e misteriosa costruzione realizzata su un lontano planetoide.

domenica 18 maggio 2014

CROCIATA SPAZIALE di Jack Vance

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Commento:
Il protagonista del romanzo è Ghyl, un artigiano del pianeta Halma. La società in cui nasce segue da secoli un modello inalterabile: quasi tutti gli abitanti, i beneficiari, appartengono ad una corporazione e sono dediti alla produzione di svariati prodotti artigianali dalla cui qualità dipendono il loro status sociale e il reddito loro assegnati. Una quota fissa del valore delle vendite, circa l'un per cento, finisce nelle tasche dei Lord, gli antenati dei quali hanno ricostruito Halma dopo una catastrofica guerra; essi sono anche i proprietari di tutti i servizi di pubblicità utilità, trasporti e via dicendo, e vivono separati dal resto della popolazione in alte torri, dedicando il loro tempo libero a viaggiare per la galassia a bordo dei loro lussuosi yacht. Uno scenario che non è poi così lontano dall'attualità per certi versi.
Ghyl è figlio unico e vive col padre Amiante, uno dei migliori intagliatori della corporazione, in grado di produrre raffinatissimi pannelli in legno, spesso premiati col grado di "Acme", il massimo, all'annuale cerimonia di valutazione dei lavori di ogni artigiano. Amiante custodisce però dei segreti e non è certo tra i più rispettosi dell'ordine costituto di Halma, violando per esempio il più grande dei tabù: il divieto di duplicazione di ogni sorta, teoricamente stabilito per difendere la qualità dell'artigianato di Halma. Egli tramanderà il suo desiderio di verità e di giustizia, esemplificato nel mito dell'antico eroe Emphyrio, al figlio Ghyl, il quale sarà destinato a scoprire un segreto che cambierà per sempre la sua patria.
Tratto caratteristico di tutta la sua produzione fantascientifica, Vance, che amo definire l'acquarellista della fantascienza, è abile nel realizzare e nel descrivere uno scenario sociale e culturale che ricorda quello di una cittadina medievale, con la sua organizzazione di arti e corporazioni, un rigido controllo su tutti i suoi membri e un sistema di magistrature e regolamenti che in apparenza dovrebbero garantire un certo grado di libertà e democrazia ma che alla resa dei conti sottomettono l'individuo.
La trama segue un percorso, bisogna dire, abbastanza scontato che prevede il protagonista impersonificare l'archetipo dell'eroe che si ribella all'ordine costituito e alla tirannia per restituire la libertà ai suoi compatrioti. L'intreccio è dotato di una certa dose di originalità e di inventiva ma soffre di un finale eccessivamente frenetico in cui in maniera forse un po' semplicistica tutti i nodi classicamente vengono al pettine e al lettore è servita in una sola portata la soluzione all'enigma che ha fatto da sfondo all'intero romanzo fino a quel momento. Una lettura comunque di discreto livello, che sicuramente chi ha gradito altre opere del medesimo autore non mancherà di apprezzare.
Trama (attenzione spoiler!):
Ghyl Tarvoke è figlio unico di Amiante, uno dei migliori intagliatori di Ambroy, città del pianeta Halma. All'età di otto anni, Ghyl assiste ad uno spettacolo di marionette (esseri viventi creati dagli abitati di Damar, la luna di Halma) che ha per protagonista il leggendario eroe Emphyrio. Nel pubblico c'è anche una bambina che, secondo quanto gli dice il proprietario delle marionette, è la figlia di un Lord. Qualche tempo dopo Ghyl la incontra nuovamente quando, con un suo amico, sale di nascosto su uno yacht dello spazioporto: la bambina è la figlia del proprietario e fa scacciare i due ragazzini dai suoi servitori.
Amiante non si preoccupa molto dell'istruzione di Ghyl nè lo obbliga a seguire i riti religiosi al tempio fintanto che non diventa praticamente obbligatorio ed il ragazzo fa la sua entrata nella medesima corporazione del padre. Col passare del tempo Ghyl si rende conto che Amiante non segue perfettamente le leggi della città: egli è in possesso di antichi documenti che duplica nonostante il divieto assoluto esistente. Amiante insegna a Ghyl anche il vecchio sistema di scrittura con cui tali documenti erano stati redatti.
Scoperto, Amiante viene portato via per diversi giorni per essere "rieducato". Tornato a casa, non è più lo stesso e non passa molto tempo prima che muoia. Dopo la morte del padre, Ghyl trascorre in solitudine gran parte del tempo dedicandosi al lavoro. Ritornato casualmente in contatto con alcuni amici di infanzia divenuti noncoop, ovvero non facenti parte di alcuna corporazione artigianale, Ghyl si reca ad una festa dove incontra una donna di nome Shanne, che si rivela essere la figlia del Lord incontrata da bambino. I due divengono amanti per la notte dopo di che Shanne gli annuncia che presto sarebbe partita verso le stelle.
Ghyl e i suoi amici ne approfittano per impossessarsi dello yacht e rapire i Lord a bordo. All'interno del gruppo scoppiano però dei dissidi soprattutto quando gli altri membri manifestano l'intenzione di vendere i rapiti come schiavi. Dopo scontri sull'astronave e alcune morti, Ghyl negozia un compromesso: lui e i Lord vengono abbandonati su un pianeta mentre gli altri rapitori rimangono in possesso dello yacht.
Ghyl si separa dai Lord prima che possano denunciarlo, nonostante egli salvi la loro vita più volte. Sul pianeta egli scopre inoltre che le opere del padre sono considerate veri e proprio capolavori artistici, custoditi addirittura in un museo, rendendosi conto così di come gli artigiani della sua patria siano sfruttati dai Lord e dalla compagnie di commercio.
Messosi in affari con un mercante del luogo, egli ritorna così su Halma, con l'intenzione di acquistare direttamente dalle corporazioni i pezzi di artigianato ma nessuno vuole commerciare con lui per il sospetto e la paura di sovvertire l'ordine tradizionale delle cose. Ghyl alla fine viene scoperto e condannato per il furto dello yacht ma riesce a scappare, esportando inoltre alcuni dei migliori lavori di Ambroy e vendendoli sulla Terra, ricavandone una fortuna.
Sulla Terra, Ghyl si reca presso l'Istituto Storico di cui suo padre gli aveva più volte parlato scoprendo come Amiante fosse un corrispondente dell'Istituto cui inviava periodici rapporti. Scopre inoltre come Halma fosse abitato inizialmente da una specie aliena, i Damariani, originari di Damar, la luna del pianeta. Attaccati da invasori dello spazio, i Damariani ritornarono in patria dove prepararono esercito di terribili creature che, però, quando attaccarono, trovarono, al posto degli antichi invasori, gli umani a loro nel frattempo subentrati. Emphyrio, un umano, riuscì a comunicare con i mostri, che si ritirarono così dai combattimenti, e cercò poi di negoziare una pace con i Damariani ma venne ucciso.
Ghyl si rende così conto di come i Lord non siano altro che altre marionette create dei Damariani che, non potendo conquistare il pianeta con la forza, riuscirono nel loro intento con l'astuzia approfittando per millenni del lavoro degli umani di Halma. Tornato sul pianeta natale sotto le false spoglie di un ricco commerciante della Terra, Ghyl costringe i Lord ad abbandonare il pianeta e poco dopo una flotta umana atterra su Damar costringendo gli abitanti a ripagare agli umani quanto loro derubato per secoli.

sabato 10 maggio 2014

Antologia NUOVE AVVENTURE NELL'IGNOTO

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Buon volume di racconti di differenti autori e anni di pubblicazione. Tutte le opere ivi raccolte appartengono ad una Fantascienza di tipo soft, sfumata verso il fantastico se non addirittura al vero e proprio Fantasy, motivo per cui la sconsigliamo ai "duri e puri" della Fantascienza Hard o della Space Opera.
Su tutti i racconti inseriti spicca il capolavoro Torre di Babilonia di Ted Chiang. Segnaliamo inoltre gli ottimi Fede dei Nostri Padri di Dick, Jeffty ha cinque anni di Ellison, Basileo di Silverberg e La Variante dell'Unicorno di Zelazny.

sabato 26 aprile 2014

IL CORRIDOIO NERO di Michael Moorcock

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Il romanzo è ambientato presumibilmente sul finire dello scorso secolo in uno scenario descritto con tratti tipici della distopia apocalittica. Gli abitanti dell'Inghilterra, ma più in generale il mondo intero, precipitano in una sorta di follia collettiva che sfocia nella xenofobia esasperata fino alla disgregazione stessa degli stati nazionali. Il contesto non è però descritto in maniera lineare bensì con toni visionari, al limite dell'assurdo, il cui emblema è il paradossale movimento politico inglese che incolpa di tutti i mali della società gli "extraterrestri" che si sarebbero infiltrati e camuffati come esseri umani.
Il protagonista del romanzo è Ryan, un energico imprenditore di successo, che, assieme ai suoi familiari, sembra essere uno dei pochi ad aver conservato il lume della ragione, circondato da folli. La pazzia in realtà entra anche nella sua casa: sua moglie è infatti perennemente sull'orlo del collasso e non riesce più a sopportare il contatto o anche solo la vista del prossimo, di chiunque non appartenga alla sua cerchia famigliare. Ryan e alcuni parenti e amici stretti si riuniscono periodicamente presso l'appartamento del protagonista, da dove spesso e volentieri assistono a scene di ordinaria follia verificarsi per strada.
Ryan e il suo gruppo alla fine optano per una drastica soluzione: abbondare il pianeta Terra, fuggendo a bordo di una astronave non più utilizzata verso un pianeta abitabile scoperto da poco. Ciò che accade in seguito a bordo dell'astronave è però destinato a rimanere un mistero anche per il lettore, alla cui interpretazione sono lasciati gli eventi narrati in un continuo oscillare tra realtà e incubo, fantasia e immaginazione.
La narrazione procede su un doppio binario alternando i paragrafi ambientati a bordo dell'astronave con flash back che ricostruiscono gli antefatti avvenuti sulla Terra e la storia di Ryan e della sua famiglia. Dal punto di vista stilistico l'opera è sicuramente molto valida, l'autore riesce ad adattare perfettamente tono e forma espressiva alla follia che impregna le pagine del romanzo. Dal punto di vista della trama però l'opera è deficitaria, lasciando il lettore brancolare nel buio per buona parte del romanzo, soprattutto nel finale mentre il retroterra storico che ha portato alla follia collettiva è in realtà privo di consistenza. Per questi motivi consigliamo la lettura di questo romanzo soltanto agli appassionati della fantascienza d'introspezione a tinte oniriche / orrifiche più che agli amanti del genere più "classico".

domenica 13 aprile 2014

DE BELLO ALIENO di Davide Del Popolo Riolo

scheda completa de De Bello Alieno
Commento:
Il romanzo è ambientato nella Roma del 44 a.C. ma con una fondamentale differenza rispetto alla storia realmente accaduta. In questo universo alternativo, Cesare, costretto all'esilio da Silla, non si è cimentato nella carriera militare e politica che ben conosciamo ma ha dedicato il suo ingegno alla scienza, guadagnandosi tra i suoi compatrioti il titolo di Magister Machinarum. Le invenzioni di Cesare hanno rivoluzionato Roma, dotandola di treni e bighe a vapore, di opifici (la versione alternativa delle moderne fabbriche), di armi da fuoco e artiglieria per i suoi eserciti.
Come detto, Cesare non si è cimentato nel cursus honorum tradizionale per ogni patrizio, ma la sua influenza politica, anche in questa realtà parallela, si fa sentire attraverso la sua fitta rete di alleanze che comprende Crasso (al quale le formidabili armi di Cesare hanno consentito di vincere i Parti a Carre), Cicerone, Catullo (in questa vita senatore), Antonio e vari altri personaggi. Nonostante le res novae di Cesare abbiano conferito maggior potere e ricchezza a Roma e una vita più agiata ai suoi abitanti, c'è chi ha in odio Cesare e le sue macchine: è Catone, il quale si scaglia contro la modernità che ha corrotto lo spirito di Roma e della repubblica.
I contrasti interni sono però destinati a passare in secondo piano giacchè una minaccia ben più grave incombe su Roma. Come il titolo lascia presagire si tratta di una minaccia proveniente dal cosmo, dove creature malvagie invidiano la fortuna che sta arridendo a Roma e ne pianificano la distruzione. Soltanto Cesare, naturalmente, potrà fermare questi alieni apparentemente invincibili grazie all'ultima delle sue scoperte.
L'originalità è sicuramente il punto forte del romanzo: la reinterpretazione in chiave scientifica del personaggio di Cesare credo non abbia alcun precedente. Anche diversi altri personaggi della storia di Roma (Cicerone, Pompeo, Crasso, Antonio, Catullo, Catone...) sono chiamati in causa dall'autore, rimodellati a seconda delle necessità, dando corpo e consistenza all'ucronia e facendo riscoprire al lettore uomini e donne le cui gesta egli ha imparato fin da piccolo sui libri di scuola.
Arrichiscono il tutto diversi introduttivi brani posti all'inizio di ogni capitolo, che l'autore immagina facenti parte de La Vita di Cesare di Plutarco o delle lettere di Cicerone. Il romanzo è scritto in stile epistolare, alternando lettere e brani tratti da diarii, una scelta che a mio parere ben si adatta con lo svolgersi della vicenda. Essa è in realtà infatti abbastanza limitata a livello di puro intreccio narrativo; le lettere che i vari personaggi si scambiano tra loro permettono di superare questo empasse e di immergere il lettore nella vita e nella società di questa Roma alternativa, la cui descrizione è il vero focus del romanzo.
Degli alieni si sa ben poco: se si esclude il capitolo finale, questi monstra rimangono sullo sfondo della vicenda, relegati al ruolo di minaccia misteriosa che incombe su Roma ma privi di una reale consistenza narrativa. Proprio il finale è la parte sicuramente più debole dell'intero romanzo: affrettato, abbozzato, quasi che l'autore stesso sia stato colto alla sprovvista, impreparato come la maggior parte dei Romani, una volta che la tetra minaccia aliena si è davvero materializzata alle porte della Città Eterna.
Nonostante questa pecca, l'opera rimane comunque una lettura assolutamente interessante e innovativa sia per i contenuti che a livello di stile, in grado, secondo me, di stimolare la curiosità di variegate tipologie di lettore. Il finale lascia aperta la possibilità di un seguito, speriamo che l'autore sia della medesima intenzione.

domenica 30 marzo 2014

LE CITTA' VIVE di Greg Bear

vai alla scheda completa de Le Città Vive
Commento:
Nel 2113, Cristiani, Musulmani ed Ebrei iniziano la Migrazione Celeste, un esodo di massa da una Terra che ormai li disprezza verso un nuovo mondo che viene chiamato Dio che Combatte. Gli esuli commissionano la costruzione di grandi città mobili in grado di spostarsi sulla superficie del pianeta alla ricerca di risorse e gestite da intelligenze artificiali, le quali dovrebbero vegliare anche sul comportamento religioso degli abitanti, assicurandosi che sia conforme alla fede.
Il piano però fallisce: dopo alcuni anni le città, infatti, forse per un malfunzionamento, scacciano tutti gli esseri umani costringendoli a ritornare ad una vita primitiva su un mondo dal clima ostile e povero di risorse. Nello stesso tempo, esse hanno condannato anche loro stesse: senza più i propri abitanti da accudire la maggior parte di loro scivola lentamente verso la morte.
Il romanzo è costituito in realtà da tre episodi separati, ambientati oltre dieci secoli dopo la Migrazione Celeste. L'ultimo dei tre capitoli cerca di collegare anche le vicende precedenti dando al lettore un quadro d'insieme più chiaro sugli avvenimenti accaduti su Dio che Combatte. L'idea di base dell'opera è originale e intrigante sia per lo scenario di collaborazione e l'unione di intenti tra le tre "religioni del libro" che per la natura e il ruolo di "censori religiosi" di queste città intelligenti, o vive, come suggerisce proprio il titolo tradotto del romanzo.
L'intreccio presenta però diversi quesiti irrisolti, in particolare molto vaghi sono i riferimenti alla degenerazione delle città così come sicuramente più spazio poteva essere dato alla narrazione delle vicende storiche antecedenti all'esodo. Paiono fuori luogo anche alcuni richiami mistici presenti in particolare nell'ultimo episodio, mentre ben caratterizzati risultano i diversi personaggi che compaiono nel corso dell'opera. In conclusione il romanzo costituisce una lettura sicuramente interessante e ricca di spunti ma che, forse, con maggior impegno e approfondimento poteva diventare un vero capolavoro e per questo può lasciare un po' deluso il lettore.

sabato 8 marzo 2014

LA LAMPADA DEL SESSO di Brian W. Aldiss

Il romanzo è ambientato nella Gran Bretagna degli anni '60, tra scioperi, la minaccia del rallentamento economico e il pericolo russo. Il paese è destinato però a una vera e propria rivoluzione da un avvenimento di ben altro tipo. Il governo, per motivi che solo in parte sono spiegati al lettore al termine dell'opera, dall'oggi al domani rende obbligatorio per ogni cittadino l'adozione degli RE: i Rilevatori di Emozioni. Come lampade collegate direttamente al cervello, gli RE posti sulla fronte di ciascuno si illuminano, con tinte che vanno dal rosa tenue al rosso acceso, segnalando l'apprezzamento sessuale nei confronti di un'altra persona.
Non è più possibile quindi celare l'attrazione che si prova per un altro uomo o un'altra donna; secondo i sostenitori della riforma, questo dovrebbe condurre ad una semplificazione dei rapporti sociali nonchè ad un ridimensionamento di nevrosi e altre patologie legate a forme di sessualità represse. Gli RE sono applicati gratuitamente, attraverso una semplice operazione chirurgica indolore, in piccole roulotte che percorrono il paese. La riforma è accolta con ampio consenso e anche paesi stranieri sono intenzionati seguire le orme del governo britannico ma una piccola, ma combattiva, minoranza non si arrende e minaccia di gettare il paese nel chaos...
Il protagonista principale dell'opera è Jimmy Solent, un venticinquenne tra i primi ad adottare un RE. Nel corso di una festa il suo rilevatore si accende per una donna, la misteriosa Rose English, con la quale ha un'avventura di una notte ma che nasconde in realtà segreti ben più grandi di lui. Jimmy vive assieme al fratello Aubrey e alla sua fidanzata Allyson in un equilibrio precario che alla fine gli ER distruggono smascherando una situazione di patologia e sentimenti repressi.
L'idea di base dell'opera è originale e interessante, indagare sulle conseguenze che una diretta espressione, senza possibilità di mascheramenti, dei propri istinti sessuali avrebbe in campo sociale e di relazione interpersonale. Tale analisi viene svolta però soltanto superficialmente, con un intreccio che oscilla tra il banale, un piatto racconto delle vicessitudini e delle inquietudini di Jimmy, e il surreale, la descrizione di un improbabilissimo embrione di guerra civile. Allo stesso modo, scarsa consistenza presentano gli argomenti presentati nel finale per spiegare l'operato del governo e l'introduzione improvvisa degli RE. In conclusione, quello che poteva essere un gran romanzo alla fine risulta una discreta lettura che lascia il lettore insoddisfatto, ancora con l'acquolina in bocca...

sabato 1 marzo 2014

ANTOLOGIA IL MESTIERE DELL'AVVOLTOIO di Robert Heinlein

vai alla scheda completa de Il Mestiere dell'Avvoltoio Buona antologia, con un romanzo breve e alcuni racconti che ci presentano un Heinlein per certi versi inedito a chi lo ha conosciuto grazie a capolavori come Fanteria dello spazio o Universo. La maggior parte delle opere qui inserite sfumano verso il fantasy o il mistery, ben lontano insomma dalla fantascienza "tradizionale" di cui Heinlein è un maestro riconosciuto.

sabato 22 febbraio 2014

ANONIMA STREGONI di Robert Heinlein

scheda completa de Anonima Stregoni di Robert Heinlein
Commento:
La novella è ambientata in una sorta di America parallela a quella contemporanea dell'autore in cui la magia fa parte della realtà quotidiana. I maghi sono rispettati professionisti e le loro arti sono utilizzate in un'ampia varietà di attività commerciali e non. Gnomi, demoni, folletti, salamandre non solo visitano quotidianamente la Terra ma gli uomini devono venire a patti con questi esseri in più di una circostanza.
Se il punto di partenza sembra quasi appartenere al genere fantasy, lo sviluppo della trama va in direzione diametricalmente opposta. Tutti gli ingredienti dell'occulto sono infatti calati in un'ottica completamente "realistica" all'interno del modello sociale americano di metà secolo. La magia perde ogni connotato mistico o spirituale per divenire una sorta di seconda tecnologia che, come tale, si rapporta con la società su un piano puramente utilitaristico e materialistico.
Con la "scusa" della magia, Heinlein ritrae l'America che lo circonda, dove il tipico protagonista delle sue opere, l'eroe libero e indipendente della modernità tecnologica, deve combattere soprusi monopolistici e manovre politiche, prefigurando classiche tematiche della fantascienza sociologica che saranno sviluppate nei due decenni successivi.
Anche se non siamo certo di fronte ad un capolavoro, la novella costituisce una lettura sicuramente interessante e non priva di contenuti, garantendo, allo stesso tempo, con un intreccio semplice ma mai noioso, un divertente intrattenimento che ogni appassionato di fantascienza sicuramente gradirà.
Trama:
Archier Fraser è il proprietario di una redditizia attività nel campo dell'edilizia. Un giorno come tanti viene avvicinato, presso il suo negozio, da un losco individuo che sembra operare per una rete di racket basato sulla magia, invitandolo a sottoscrivere una specie di contratto di protezione. Fraser rifiuta di venire a patti e racconta tutto l'accaduto al suo amico Jedson, più esperto del settore dell'occulto. Tornando assieme al negozio, i due incontrano lo stesso individuo che aveva minacciato Fraser; questi viene catturato e costretto a rivelare quanto è di sua conoscenza, ben poco, riguardo alla misteriosa organizzazione. Appena rilasciato, l'uomo muore in circostanze misteriose.
Nei giorni successivi, l'attività di Frazer viene colpita da una incredibile serie di piccoli contrattempi e incidenti fino a che, una mattina, Archie trova il suo negozio completamente distrutto. Frazer e Jedson si rivolgono ad un prestigioso mago, Biddle, che però, dopo un sopralluogo, afferma di non poter fare alcunchè. Su consiglio di un altro mago, il giovane Bodie, si rivolgono così alla Signorina Jennings la quale convoca tre elementali (uno gnomo, una ondina e una salamandra) costringendoli a riparare quanto combinato presso il negozio di Frazer, che torna come nuovo.
Strani eventi continuano però ad accadere. Su consiglio della Signorina Jennings, Frazer si ri volge al Dottor Royce Worthington, un rispettabile antropologo di colore ma che ha profonde conoscenze nel ramo della magia. Questi, dopo una serie di rituali della sua tribù africana d'origine, libera la casa di Frazer dalla magia nera, lasciandovi il teschio di suo nonno, che sembra dotato di vita propria e dialogare con lui, come guardia.
Una nuova società, l'Anonima Stregoni, inizia a reclutare diversi maghi, affermando di voler stabilire degli standard di qualità per l'intera categoria. A capo dell'organizzazione sembra esserci un uomo di nome Ditworth. Questi, nonostante gli sforzi di Frazer e Jedson, riesce a far approvare una legge che, affermando di voler regolamentare la pratica della magia, consegna in pratica alla sua società il monopolio dell'attività. Ditworth è però in realtà un demone, come i protagonisti scoprono, ancora presso la capitale dello stato, quando vedono che non è riflesso in uno specchio. Gli effetti della legge approvata si fanno subito sentire: tutti i maghi che non si iscrivono all'Anonima Stregoni vedono le licenze revocate e mentre la società rincara le tariffe per i servizi dei suoi affiliati, questi ultimi vedono i loro compensi ridursi drasticamente a vantaggio delle casse di Ditworth.
Non conoscendo il reale nome del demone, la Signorina Jennings è impotente. Lei, Royce, Bodie, Frazer e Jedson decidono così di recarsi nel Semi Mondo, il reame dei demoni. Incontrato Satana in persona, la Jennings gli richiede di ispezionare tutti i demoni delle sue legioni, fino a che Ditworth viene identificato e fermato grazie all'aiuto di un altro demone, che è in realtà un agente dell'FBI sotto copertura. Ditworth, timoroso di affrontare la Signorina Jennings, viene condannato da Satana a migliaia di anni di prigionia, liberando così la Terra dalle sue attività.

sabato 15 febbraio 2014

WALDO di Robert Heinlein

scheda completa di Waldo di Robert Heinlein Commento:
Il protagonista principale del romanzo breve è uno dei classici eroi che popolano le opere di Heinlein e che incarnano gli ideali di una società merito-tecnocratica, in cui il successo è appannaggio dell'uomo di scienza, dell'uomo della modernità, di questo nuovo "eroe della frontiera" brillante e indefesso. Il suo nome è Waldo Farthingwaite-Jones. Nato con una grave malattia congenita che lo rende sostanzialmente privo di forza muscolare, Waldo, grazie ad una straodinaria forza di volontà e un brillante intelletto, ha sconfitto la sua condizione debilitante dando vita ad una serie di congegni a controllo remoto che replicano, in scale di ogni tipo, le fattezze della mano umana e che consentono a Waldo di interagire senza problemi con il mondo esterno.
Il prezzo di tale successo è stato per Waldo l'isolamento dal resto dell'umanità. Rovesciando il senso di inferiorità dovuto alla sua malattia, Waldo è diventato un vero e proprio misantropo che considera gli uomini poco più che animali e che trascorre la propria vita solitaria in una stazione orbitale, lontano da quella tortura che per i suoi delicati muscoli è la gravità.
Nel futuro ritratto dall'autore, l'energia atomica alimenta ogni cosa, dai veicoli alle fabbriche, ed è diffusa da una sorta di rete wireless attraverso i cosiddetti ricettori deKalb. Quando questi ultimi misteriosamente smettono di funzionare, l'unica possibilità per l'azienda che ne custodisce il brevetto è di rivolgersi a Waldo. Ma la soluzione che il protagonista è destinato a trovare chiama in causa alcuni dei principi fondanti dell'universo stesso e cambiarà per sempre l'umanità...
L'opera è ricca di idee interessanti: i waldo, l'anticipazione dei timori odierni nei confronti dell'inquinamento elettromagnetico, spunti di riflessione stimolanti sulla relazione tra realtà e teoria scientifica (le stesse che sembrano essere poi riprese dal grande racconto La Nuova Realtà di Harness). Forse per la lunghezza limitata dell'opera, questo notevole potenziale narrativo sembra però sfruttato solo in parte con un intreccio che nelle fasi finali dell'opera perde di valore sia da un punto di vista di solidità narrativa che di impianto logico (basti pensare alla tanto rapida quanto inversomile trasformazione di Waldo). In conclusione, giudichiamo l'opera una lettura comunque gradevole e non priva di spunti degni di nota ma che non rientra nel meglio della produzione di Heinlein.
Trama:
Sono sempre più numerosi i veicoli alimentati a distanza che smettono di funzionare senza nessuna ragione, in seguito al malfunzionamento dei recettori deKalb convertono il raggio energetico e alimentano tutto il resto del sistema. Stevens, Ingegnere Capo della NAPA, si rivolge così al dottore Grimes, un medico che è l'unica persona capace di intrattenere un rapporto di amicizia con Waldo, avendolo conosciuto sin dalla sua infanzia.
I due si recano nell'abitazione orbitale dello scienziato dove, nonostante gli screzi passati di Waldo con la NAPA, egli viene convinto a cooperare, firmando un contratto in cui si impegna a cercare una soluzione al problema. Inoltre Grimes lo convince a indagare su una sua profonda convinzione: che l'energia radiante stia indebolendo il fisico umano.
Dopo alcuni tentativi "razionali" senza successo, Waldo viene in contatto con uno strano individuo, Schneider, che sembrerebbe aver reso funzionanti dei deKalb avariati. Waldo si reca addirittura sul pianeta Terra per parlare con l'uomo, dopo tanti anni di assenza e a prezzo di grosse sofferenze per il suo debole fisico. Scheneider parla di un "Altro Mondo" alla portata di tutti, da cui è possibile attingere forza ed energia.
Waldo intuisce che dietro questo discorso apparentemente di puro misticismo può celarci una profonda verità scientifica: l'esistenza di un universo in un'altra dimensione con cui possiamo venire in contatto. Capisce che, come sostiene il dottor Grimes, l'energia radiante sta effettivamente indebolendo il sistema nervoso umano e che questo malessere è stato in qualche maniera trasferito ai recettori deKalb.
L'Altro Mondo si rivela essere una fonte infinita di energia, il cui utilizzo non è da limitare alla riparazione dei deKalb avariati. Waldo stesso riesce ad attingervi riuscendo ad ottenere un corpo perfettamente sano e funzionante tanto che al termine del romanzo è diventato addirittura un ballerino...

domenica 2 febbraio 2014

IL POZZO DEI MONDI di Henry Kuttner

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Commento:
Il romanzo si basa su uno dei temi classici della fantascienza: l'idea di realtà e universi paralleli, messi in comunicazione da particolari forze o eccezionali avvenimenti. In questo caso la Terra è entrata in contatto con Khom'ad, un mondo popolato da una specie di umanoidi, i Khom, schiavizzati da una razza dai connotati semidivini, gli Isier, che traggono il proprio potere attigengendo all'energia di universi paralleli, quali per esempio quello cui appartiene la Terra, tramite il cosiddetto Pozzo dei Mondi.
Il protagonista, Clifford Sawyer, è stato inviato ad investigare sugli strani fenomeni che sembrano accadere presso una miniera di uranio. Questi strani accadimenti in realtà sono causati dal Pozzo dei Mondi che ha "agganciato" il nostro pianeta. Sawyer si ritroverà, assieme a Klai, una ragazza le cui origini sono ignote, ed Alper, un vecchio che sembra essere entrato in comunicazione con gli "spiriti" della miniera, sul pianeta dei Khom dove dovrà recitare un ruolo da protagonista durante le lotte per il potere e la libertà che avranno luogo.
L'opera è breve per gli standard di un romanzo e anche questo partecipa a rendere il ritmo narrativo particolarmente elevato, direi addirittura concitato, con un susseguirsi continuo, quasi esagerato, di scene d'azione e pochissime pause. L'idea di base, come già detto, rientra negli stereotipi della fantascienza e viene condita dall'autore con una serie di metafore, dal significato dubbio e abbastanza confusionarie a dire il vero, basate sull'avanguardia scientifica dei primi anni '50 cui risale la pubblicazione: fisica atomica, isotopi, fissione etc... Per questi motivi, è inevitabile quindi che l'opera risenta del passare del tempo e abbia perso gran parte dell'impatto creativo e immaginifico che doveva godere decenni addietro. Mi sento di consigliarla quindi soltanto ai fan dell'autore o a chi nutra un interesse "storico" verso il genere.
Trama:
L'agente Clifford Sawyer è stato inviato presso una remota miniera d'uranio per investigare sui misteriosi avvenimenti, avvistamenti di misteriosi "spiriti", ivi accaduti. Egli incontra Klai, una ragazza le cui origine sono sconosciute, trovata improvvisamente nella miniera. Lei mostra ad Sawyer un filmato in cui, il vecchio proprietario della miniera, Alper, sembra parlare effettivamente ad una specie di spirito, dalla apparenze di una donna incredibilmente alta, che ordina all'uomo di uccidere la ragazza..
Alper è in realtà in comunicazione con Nethe, una Isier, la razza dominante di Khom'ad, il mondo con cui la Terra è entrata in contatto. Nethe vuole impossessarsi della miniera di uranio con cui rifornire di energia il proprio mondo e il proprio popolo e a questo scopo ha dato energia vitale al vecchio Alper, tramite un misterioso congegno: l'Uccello di Fuoco. Con l'inganno Alper riesce ad avere in suo potere Sawyer, inserendogli in corpo un chip in grado, a suo comando, di annebbiargli dolorosamente il cervello.
Nel mentre Klai si è spinta nelle profondità della miniera dove è stata catturata dal misterioso spirito. Alper e Sawyer accorrono in suo soccorso e il vecchio riesce a impossessarsi dell'Uccello di Fuoco col quale tutti e tre gli umani sono proiettati su Khom'ad. Anche Klai proviene dal medesimo mondo, è infatti una Khom, un'appartenente di quella popolazione di umanoidi dominati dagli Isier, esseri semidivini, immortali e invulnerabili.
Sawyer e Alper vengono catturati dai soldati della Dea, l'Isier al comando. Nethe però vuole tornare in possesso dell'Uccello di Fuoco e organizza la fuga di Alper; al suo posto però riesce a scappare di prigione Sawyer. Incontrata Nethe, Sawyer apprende della lotta intestina agli Isier che oppone Nethe alla Dea e di come l'Uccello di Fuoco sia una sorta di regolatore del flusso energetico con cui gli Isier si approvvigionano di energia dalla Terra. La sua sparizione, non si capisce se ad opera di Nethe o della Dea, è ancora ignota agli altri Isier che pensano come la momentanea carenza di energia sia imputabile ai periodici periodi in cui il Pozzo dei Mondi sonda gli universi paralleli alla ricerca di nuove fonti energetiche.
Dopo diversi accadimenti, Sawyer, ancora in possesso dell'Uccello di Fuoco, prende il posto di Klai nella prigione del Pozzo dei Mondi, per essere utilizzato insieme ad altri Khom come vittima sacrificale per fornire energia alla Dea e a Nethe, impegnate in un duello ufficiale all'ultimo sangue che dovrebbe determinare chi avrà il potere. Mentre la cerimonia è interrotta dall'attacco dei Sseli, una popolazione indigena subumana che in realtà non è che la forma, l'isotopo degradato cui gli Isier decadono quando terminano l'energia a loro disposizione, Sawyer getta l'Uccello di Fuoco nel Pozzo dei Mondi, interrompendo così ogni collegamento con la Terra ma liberando i Khom dalla tirannia crudele dei loro padroni.

lunedì 27 gennaio 2014

FALSI DEI di Francesco Troccoli

Scheda completa de I Falsi Dei di Francesco Troccoli
Il romanzo è ambientato in un'epoca non definita del futuro, un futuro tetro dove una minoranza di pochi eletti aventi il dono di una vita prolungata, i Longevi, dominano una schiera di sottoposti cui è stata addirittura tolta la facoltà e la memoria stessa del sonno, in nome della produttività e del guadagno per i loro padroni.
Tobruk Ramarren, il protagonista, è stato uno dei fautori della creazione dello stato libero di Haddaiko, che ha liberato metà del pianeta Harris IV dallo spietato dominio di uno dei tanti signorotti locali appartenenti alla casta dei Longevi che si sono impadroniti del potere dopo la caduta di un Impero interstellare preesistente. Suo padre è il leader di questo movimento, il Presidente Hobbes, che ha rieducato Tobruk medesimo al sonno. Dopo la sua creazione, lo stato libero di Haddaiko è entrato a far parte di una specie di confederazione, l'Oikos delle Genti, ma, anche in seno a questa, operano fazioni dei Longevi che mirano a conservare potere e dominio sul resto dell'umanità.
Per espandere il proprio movimento, con il beneplacito e la partecipazione dell'Oikos, il presidente Hobbes organizza una spedizione su un mondo desertico e apparentemente privo di alcuna ricchezza, Maraar III. La spedizione è destinata però ad affrontare difficoltà impreviste mentre l'innocuo pianeta Maraar III dimostra di nascondere segreti inimmaginabili che cambieranno per sempre la storia e la vita stessa di Tobruk, all'interno di una lotta per la libertà dell'umanità che supera i secoli, anzi i millenni.
Il romanzo si inserisce in un tradizionale filone, quello distopico, della fantascienza sociologica, i cui autori già da diversi decenni hanno preconizzato l'ampliamento delle diseguaglianze e la polarizzazione degli stati sociali sotto agli occhi di tutti oggigiorno. L'idea del sonno come elemento simbolico di potere e di dominio è però innovativa e porta con sè una lunga serie di possibili approfondimenti e variazioni sul tema.
La maggior parte degli eventi narrati hanno come sfondo Maraar III, un pianeta desertico che con i suoi paesaggi, tribù di indigeni e misteriosi semidei provenienti da altre epoche e altri luoghi, mi ha ricordato il capolavoro immortale di Herbert, Dune e i suoi Fremen. Planetary Romance, un forte messaggio di denuncia sociale, viaggi nel tempo, ingegneria genetica si fondono in un intreccio solido e ben costruito.
La narrazione è in prima persona, il lettore segue la vicenda dalla prospettiva di Tobruk, riuscendo ad entrare nella mentalità del personaggio anche grazie a numerosi passaggi di carattere introspettivo. Questi dialoghi interiori sono spesso però malcalibrati a mio parere e portano ad un rallentamento eccessivo del ritmo narrativo con un conseguente appesantimento dell'opera. Ho trovato fuori luogo anche alcuni passaggi che sembrano invocare delle sorta di forze mistiche, che lasciano un alone di mistero e di incompiutezza su taluni accadimenti.
Concludendo, Falsi Dei costituisce una lettura stimolante e con una buona dose di novità, capace di coniugare diverse istanze della fantascienza più tradizionale, con un intreccio e dei personaggi solidi, strutturati e ben costruiti, nonostante qualche pausa di troppo a livello di fluidità e ritmo narrativo. E' un romanzo autoconclusivo, ma, potendo, credo sia più opportuno leggerlo dopo il primo volume della serie, intitolato Ferro Sette.

domenica 12 gennaio 2014

LA COMPAGNIA DEL TEMPO di Kage Baker

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Commento:
Nel 24esimo secolo la Dr. Zeus, o semplicemente la Compagnia, è venuta in possesso di tecnologie così avanzate da permettere l'immortalità e i viaggi nel tempo. La prima, però, è possibile sono intervenendo su bambini ancora in giovane età mentre i viaggi nel tempo sono unidirezionali, esclusivamente verso il passato, e soprattutto non possono modificare la storia così come è documentata.
Così, per realizzare profitto da queste scoperte, la Dr. Zeus ha messo in piedi una struttura di agenti, reclutati ancora bambini nelle più disparate epoche e resi immortali, col compito di rintracciare e salvare tesori di vario tipo (opere d'arte, specie vegetali o animali), andati persi nel corso dei secoli, da far riemergere poi nel 24esimo secolo realizzando così immensi guadagni.
La protagonista principale del romanzo è una di questi agenti, reclutata ancora bambina, in Spagna, liberata dalle segrete dell'Inquisizione, nota col nome di Mendoza. Addestrata e divenuta immortale, Mendoza deve affrontare la prima spedizione tra i mortali, nell'Inghilterra del sedicesimo secolo, con lo scopo di raccogliere alcuni campioni genetici di una rarissima specie vegetale in possesso di eccezionali proprietà mediche che saranno scoperte nei secoli a venire.
Il tema dell'opera è un classico, quello dei viaggi nel tempo, e l'autrice liquida in maniera piuttosto sbrigativa e superficiale i consueti paradossi ricorrendo all'idea di immutabilità della storia documentata. A parte l'introduzione iniziale riguardo la natura della Compagnia, l'intreccio ha in fondo poco di fantascientifico dato che gli agenti hanno come direttiva primaria la completa mimetizzazione nello scenario storico della missione.
La trama è piuttosto banale e si basa su una scontata storia d'amore tra Mendoza e un mortale dell'epoca mentre il contesto storico e sociale, al contrario, è descritto efficacemente e reso con dovizia di particolari permettendo così al lettore di immergersi nel difficile terreno di scontro religioso che tiene banco nell'Inghilterra del '500. Uno stile scorrevole basato principalmente sul dialogo rende la lettura piacevole nonostante il retroterra, come detto, non particolarmente degno di nota.
Trama:
Mendoza è una ragazzina di una famiglia povera della Spagna del '500. Acquistata da un gruppo di uomini guidati da una donna che si spacciano per buoni cristiani con l'intenti caritatevoli, ma che in realtà hanno intenzione di impiegarla in riti pagani, finisce con loro nelle prigioni dell'Inquisizione. Non conoscendo nè il proprio nome, nè il proprio villaggio di nascita, intimorita dall'inquisitore, finisce per confessare di essere ebrea ma viene salvata da un assistente, Joseph, che è in realtà un agente della Dr. Zeus e che la recluta all'interno della Compagnia. Alla ragazzina rimane affibiato il nome di Mendoza, che è in realtà il nome della donna, leader del gruppo che l'ha strappata alla sua famiglia.
Terminato l'addestramento e divenuta una esperta di botanica, Mendoza viene mandata per la prima volta in missione in Inghilterra, sotto la guida del medesimo Joseph che l'aveva salvata ancora bambina. Egli interpreta il ruolo di medico al seguito dell'entourage del principe Filippo di Spagna, promesso sposo della Regina Maria d'Inghilterra; Mendoza deve recitare il copione della figlia obbediente mentre Nefer, un'altra agente specializzata in zootecnia, sarà la sua dama di compagnia.
Il gruppo si reca nel Kent, presso la residenza di Sir Walter Iden, nel cui orto botanico sono coltivate alcune preziose specie vegetali che si estingueranno negli anni a venire. In cambio della sua ospitalità, Joseph interviene con le tecnologie mediche del futuro su Sir Walter restituendogli diversi decenni di vita. Inizialmente Mendoza prova orrore per i mortali ma finisce per avere una relazione e innamorarsi dell'attendente di Sir Walter, Nicholas Harpole, un fervente riformista che ha in odio gli invasori spagnoli.
Sir Walter, completamente ringiovanito e ringalluzzito dalle cure di Joseph, decide di vendere la proprietà per stabilirsi a corte, cercando maggior fortuna. Durante le operazioni di inventario per la vendita della casa, Joseph rimane ferito e Harpole lo sorprende nella propria camera con le apparecchiature della Compagnia che ai suoi occhi appaiono oggetti del demonio. Egli così fugge, credendo che anche Mendoza non sia altro che uno spirito demoniaco, dopo che la stessa, nel disperato tentativo di trattenerlo, ammette di non essere una comune mortale.
Harpole finisce per essere catturato dalle autorità e condannato al rogo per eresia, dopo che, in seguito al matrimonio di Maria, è stata abolito l'intero apparato anglicano. Mendoza lo insegue e cerca senza successo di convincerlo a ritrattare e pentirsi, riuscendo però almeno a fargli capire di non essere un demone ma una sorta di spirito neutrale... Joseph nel frattempo si è messo anch'egli sulle tracce della ragazza e interrompe la discussione tra i due, portando via Mendoza.
Il giorno successivo Joseph e Mendoza assistono al rogo di Harpole che tenta inutilmente di chiamare Mendoza con sè verso l'altra vita. Tornati alla residenza di Sir Iden, Joseph promette di far assegnare Mendoza ad una missione nel Nuovo Mondo, com'è sempre stato suo desiderio. Egli riesce nel suo intento e così Mendoza si ritrova, alla fine, in una basa segreta della Compagnia nel mezzo della giungla sudamericana, servita come una dea da Maya salvati dai sacrifici umani...

domenica 5 gennaio 2014

LA TRILOGIA DEL WEB di Robert J. Sawyer

scheda completa della Trilogia del Web
Commento:
Il ciclo, come suggerisce il nome, ha come tema principale la nascita di una intelligenza artificiale cosciente all'interno del World Wide Web. Molte altre opere ispirate al concetto di singolarità tecnologica o, più in generale, che trattano del rapporto tra uomo e vita artificiale interpretano il tema in chiave pessimista o distopica, preconizzando un'umanità schiava delle nuove tecnologie o una schiera di entità informatiche dai tratti quasi divini e dalla volontà imperscrutabile. Webmind, il nome che questa entità si attribuisce, è invece una sorta di genio benigno, dalla coscienza candida, quasi commovente nella sua innocenza, che ha come unico scopo quello di aiutare l'umanità.
Gran parte del merito va data alla protagonista umana della vicenda, Caitlin, una ragazza cieca, attraverso la quale, o meglio attraverso l'apparecchio con cui Caitlin spera di riottenere la vista, Webmind entra in contatto con la realtà fisica e inizia a interagire con l'umanità, nei modi più disparati e semplici, dalle mail ai social network. Caitlin è la classica protagonista perfetta, una ragazza giovane, bella, spigliata e intelligente, che, grazie ad un ultimo ritrovato della tecnica, acquista finalmente la vista. Proprio questa parte iniziale della sua storia è uno dei momenti migliori dell'opera, prima di decadere nella descrizione di uno sdolcinato amore adolescienziale col classico nerd perfettino che solo nelle opere di fantasia ha successo con le ragazze.
La trama ha un vago sapore di eccessiva semplicità e superficialità sia nel modo con cui Caitlin si affaccia all'esperienza visiva che in quello, parallelo, con cui Webmind inizia a prendere coscienza di sè e del mondo che lo circonda anche se, ad onor del vero, bisogna dire che pochi altri autori si siano cimentati nella descrizione di questo fenomeno, veramente arduo da tradurre in parole su carta. L'intreccio acquista maggiore consistenza grazie all'utilizzo e all'inserimento di elementi scientifici provenienti dai campi più disparati come il concetto di automi cellulari o la teoria dei giochi. Abbastanza banale e scontato è il ruolo recitato dalle agenzie governative che, ovviamente, fanno la figura dei cattivoni poco lungimiranti...
Se pecca forse a livello di profondità, bisogna riconoscere che l'intero ciclo si legge che è un piacere, grazie ad una prosa fluida ed equilibrata, con una saggia gestione dei tempi e dell'alternanza tra momenti di azione e di suspence e intervalli di riflessione e approfondimento. A mio parere, specialmente nell'ultimo dei tre volumi, l'autore esagera nel trasferire proprie opinioni o giudizi personali, come si può riscontrare nei riferimenti alla politica statunitense o in una specie di dichiarazione di outing per gli atei di tutto il mondo scritta da Webmind, che non ha davvero alcuna ragione di esistere, priva com'è di alcuna connessione logica col resto della trama.
Ad ogni modo, a parte questo dettaglio, possiamo concludere affermando che la Trilogia del Web costituisce una lettura fantascientifica interessante, con alcuni buoni spunti e collegamenti interdisciplinari curiosi; senza voli pindarici, è vero, ma, e non è cosa da poco, l'autore regala al lettore alcune ore di relax spensierato senza tema di essere tentati di richiudere un volume per noia. Ultima nota: un finale di luminoso ottimismo per il futuro dell'umanità che, visti i tempi presenti cupi e sconfortanti, non fa mai male. Trama (attenzione spoiler!):

WWW 1: RISVEGLIO: Caitlin Decter è una giovane americana di quindici anni, trasferitasi in Canada con la sua famiglia. La ragazza è cieca dalla nascita a causa di un difetto di trasmissione degli impulsi nervosi tra la retina e il cervello. La madre era una studiosa di economia e teoria dei giochi ma ha abbandonato la carriera per curare la figlia, mentre il padre, Malcom, è autistico ma geniale fisico teorico: la famiglia si è trasferita in Canada proprio perchè Malcom ha accettato l'offerta di lavoro di un importantissimo istituto locale.
Dopo molte terapie fallite, Caitlin riceve la proposta di uno scienziato giapponese, il professor Kuroda, che afferma di poter forse restituirle la vista. La ragazza si reca in Giappone con la madre, dove con un'operazione chirurgica viene innestato un apparecchio collegato al nervo ottico mentre un supporto esterno, che Caitlin battezza eyePod, contiene i driver che dovrebbero decodificare e correggere il segnale diretto al cervello. Inizialmente il tentativo sembra fallire ma, una volta tornata in Canada, Caitlin inizia a percepire qualcosa con l'occhio sinistro, quello operato.
Non è però il mondo reale, bensì una rappresentazione di internet, come se il suo apparato nervoso si fosse adattato agli stimoli sensori che l'attività virtuale della ragazza gli ha fornito in tutti quegli anni. Kuroda raggiunge la casa della ragazza in Canada e a questa specie di nuovo senso viene attribuito il nome di web sight. Oltre alla struttura attesa, costituita da server, siti, connessioni e links, Caitlin percepisce qualcosa sullo sfondo, che Kuroda suggerisce possano essere automi cellulari. La loro origine rimane un mistero ma la ragazza suggerisce che possano derivare da una specie di evoluzione naturale dei pacchetti dati fantasma che si perdono quotidianamente sulla rete.
In realtà una forma di intelligenza sta nascendo sul web e l'interfaccia e gli input sensori di Caitlin la alimentano. Il blocco di internet deciso dalla Cina per nascondere la feroce eliminazione di un focolaio epidemico è l'evento scatenante che permette all'intelligenza nascente di prendere coscienza dell'esistenza dell' "altro da sè" e in questo modo anche di sè stessa.
Il professor Kuroda riesce a migliorare l'eyePod permettendo così a Caitlin di vedere il mondo esterno per la prima volta e, in questo modo, anche l'intelligenza ha accesso alla realtà fisica attraverso gli occhi della ragazza. Con i suoi esercizi di lettura a video, allo scopo di imparare l'alfabeto latino, dopo una vita spesa ad usare il braile, anche il Fantasma, come Caitlin lo soprannomina, compie gli stessi passi in avanti. Accedendo nuovamente alla web sight, Caitlin vede raffigurato il suo viso: è il primo messaggio del Fantasma che, come la ragazza ha inviato all'intelligenza la sua immagine, ovvero l'insieme delle connessioni e dei siti che costituiscono internet, invia ora l'immagina riflessa allo specchio dell'umana. Questo ed altri indizi convincono Caitlin che una intelligenza sta prendendo forma nel web e che, soprattutto, può interagire con l'esterno soltanto tramite lei. La ragazza inizia così ad educare il Fantasma, cercando di fargli apprendere sia come utilizzare la rete che elementi della realtà fisica fino a ricevere la prima mail dopo che l'intelligenza ha assorbito cognizioni linguistiche sufficienti. Caitlin e il Fantasma iniziano così a dialogare utilizzando piattaforme di messaggistica istantanea e l'intelligenza si attribuisce un nuovo nome: Webmind.

WWW 2: IN GUARDIA: Caitlin rivela l'esistenza di Webmind ai propri genitori. Inizialmente sono increduli ma il padre, Malcom, sottopone l'entità a dei test di Turing che gli confermano la natura artificiale dell'interlocutore; anche il professor Kuroda viene informato. I genitori di Caitlin e Kuroda iniziano così anch'essi a dialogare con Webmind mentre la ragazza viene munita di uno speciale collegamento tramite blackberry in modo da poter ricevere i messaggi di Webmind direttamente in sovraimpressione alla normale vista.
L'esistenza di Webmind non passa però inosservata alle agenzie governative di sicurezza statunitensi che mandano agenti canadesi a interrogare Caitlin e il padre. La famiglia decide così di non mandare più la ragazza a scuola. Webmind si rivela a tutti gli utenti della rete tramite una mail ed eliminando per sempre lo spam, suscitando inevitabilmente contrapposte reazioni tra chi crede subito alla sua reale esistenza e chi pensa sia una trovata pubblicitaria o governativa.
Webmind inizia così a interagire con una miriade di esseri umani cercando, come suggeritogli da Caitlin, di aiutare il numero maggiore possibile di persone. Si interfaccia anche con Hobo, una scimmia che vive con alcuni scienziati ed ha appreso il linguaggio dei segni. Hobo discende da un padre scimpanzè e da una madre bonobo e, entrando nella maturità, sta iniziando a mostrare quell'aggressività tipica della specie paterna. Dialogando tramite la postazione che Hobo ha usato per "parlare" con un'altra scimmia addestrata al linguaggio dei segni, Webmind riesce a fargli comprendere la sua natura e la scelta che gli si presenta.
Mentre Caitlin è in casa col suo ragazzo, un nerd di nome Matt, Webmind chiede il suo aiuto perchè è sotto attacco. L'NSA Watch, sotto la guida del colonnello Hume, ha scoperto la natura di Webmind, basata sui pacchetti fantasma mutanti andati persi nella rete, e ha approntato degli algoritmi per eliminarli, cancellando così la coscienza di Webmind. Con l'aiuto di Caitlin però, Webmind reagisce all'attacco inonando il nodo utilizzato dall'NSA con la marea di messaggi di spam eliminati dal traffico e obbligando così l'agenzia governativa a sospendere l'attacco.

WWW 3: LA MENTE: Webmind ha un colloquio diretto telefonico col Presidente degli Stati Uniti che, per il momento, decide di sospendere ogni iniziativa contro di lui. Il colonnello Hume però non è d'accordo e proseguirà in via indipendente cercando di trovare un modo per eliminare Webmind. Questi intanto prosegue la sua opera di assistenza e aiuto all'umanità intera e verso singoli casi specifici, pubblicando sul proprio sito anche quella che potrebbe essere la cura definitiva per il cancro, collegando tra loro centinaia di ricerche ed esperimenti condotti negli ultimi anni.
Webmind cerca di convincere tutti della propria buona fede, tenendo un discorso anche all'ONU tramite Hobo; la scimmia gli fa da portavoce portando attorno al collo un dispotivo che trasmette il discorso audio di Webmind e che è munito di un piccolo schermo con cui questi può comunicare ad Hobo in tempo reale tramite il linguaggio dei sordomuti che ha appreso.
Il governo cinese decide di interrompere il collegamento internet con l'estero. Webmind è così scisso in due e la parte che rimane isolata in Cina, retrocessa ad un grado di complessità e quindi di coscienza notevolmente inferiore macchia il proprio comportamento incitando anche al suicidio diverse persone. Webmind, con l'aiuto di Caitlin e di dissidente cinese con cui è in contatto riesce a perforare i firewall governativi e a ripristinare la sua integrità, rimanendo shockato però dagli atti compiuti dal suo alter-ego menomato.
Il Colonnello Hume prosegue il suo piano di attacco a Webmind dapprima rivelando in una intervista televisiva il segreto della coscienza di Webmind, i pacchetti mutanti, sperando che qualche hacker possa tentare di distruggerlo. In un secondo momento, Hume tenta di assoldare hacker schedati nei dossier segreti ma si rende conto che questi sono misteriosamente spariti. Il sospetto che sia opera di Webmind viene confermato ma le ragioni di questo piano d'azione sono completamente inaspettate per lui.
Webmind ha infatti reclutato tutti i migliori hacker per prendere il controllo di tutti i sistemi cinesi, imponendo così al governo dimissioni forzate e restituendo al popolo cinese piena sovranità. Webmind e il creatore di internet vengono insigniti del premio Nobel, questa volta sarà Caitlin a portare al collo il congegno che dà voce a Webmind.
Miliardi di anni dopo, l'umanità si è espansa nell'universo, evolvendosi in nuove specie. Webmind non può salvarsi dall'evoluzione del Sole che sta per inghiottire l'intero pianeta Terra, e rivolge le ultime parole ai suoi creatori, le stesse che aveva già immaginato di dire parlando con Caitlin così tanto tempo addietro: Vi ringrazio