venerdì 31 luglio 2015

LA TRILOGIA DEL VUOTO di Peter F. Hamilton

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Il Ciclo costituisce un monumentale affresco post-umanista le cui vicende sono ambientate in un universo complesso e ricco di risvolti sorprendenti, nel futuro Trentaseiesimo secolo. L'elemento centrale di questo universo parallelo è il Vuoto. Situato al centro della Galassia, il Vuoto fu creato dai Primavita, la prima specie senziente vissuta nella Galassia, allo scopo di evolversi e raggiungere l'Appagamento. Il Vuoto è basato su una fisica stessa differente da quella dell'universo circostante; ma per funzionare e garantire le sue incredibili possibilità ha bisogno di energia che ottiene espandendosi, catturando pianeti, stelle e convertendo la loro massa nell'energia necessaria.
Un'altra specie antichissima, i Raiel, ha dedicato quasi l'intera propria vita alla lotta contro il Vuoto. Fallita una prima missione, i Raiel hanno creato sia stazioni di osservazione che hanno in seguito accolto anche altre specie che una rete di contenimento in previsione di un'altra fase di espansione. Un gruppo apposito, i Raiel Guerrieri, sorveglia il confine del Vuoto impedendo ad alcuna astronave di attraversare la frontiera mentre un'apposita classe di astronavi, la classe High Angel, è stata creata per agire come arche e ospitare le specie senzienti in pericolo in caso di una nuova espansione.
Un'altra razza aliena che riveste particolare importanza all'interno del ciclo è quella degli Anonime. Questi sono i primi ad aver scoperto la pericolosa razza dei Prime isolando il loro abitant originale, i sistemi stellari di Dyson Alpha e Beta, e confinando questa pericolosissima specie all'interno di barriera energetiche impenetrabili.
L'umanità è sopravvissuta ad un attacco dei Prime durante la Guerra del Volatore Stellare. Dopo di questa, l'espansione e il progresso umano sono continuati arrivando alla formazione dell'ANA (Advanced Neural Activity). Questa entità, che ha assunto de facto il governo della Terra e della Federazione costituita dai cosiddetti Mondi Interni, è una sorta di supercomputer o entità senziente costituita da tutte le personalità umane che decidono di abbandonare la realtà fisica e di uploadare la propria coscienza in essa.
L'ANA sovrintende la Flotta Deterrente, l'arma definitiva e più potente per difendere l'umanità da ogni forma di minaccia esterna. Al suo interno le varie personalità umane si organizzano in Fazioni che perseguono differenti visioni dell'umanità e della sua evoluzione. Gli Acceleratori in particolare desiderano al più presto che l'intera umanità passi ad uno stato post-fisico; il loro contraltare è rappresentato dai Conservatori. Le diverse fazioni si avvalgono di Agenti umani, fisici per influenzare il corso degli eventi.
I Mondi Interni sono abitati da esseri umani Superiori, potenziati da miglioramenti biononici che aumentano le prestazioni di ogni attività umana e consentono un controllo totale di ogni processo conscio e inconscio, regalando una vita praticamente illimitata e integrando una vasta serie di apparati e ritrovati tecnologici. La maggior parte degli abitanti conserva un aspetto attorno ai trent'anni e registra ogni ricordo in una cella di memoria inserita nel cervello che consente una rapida resurrezione in un clone in caso di morte corporea. I Mondi Esterni, più arretrati, sono abitati dagli Avanzati il cui DNA è migliorato e potenziato ma complessivamente il risultato è nettamente inferiore a quello dei Superiori.
Su uno dei Mondi Esterni, Ezzelin, ha sede il Sogno Vivo. Questo movimento nasce dai sogni di Inigo, un astrofisico che per motivi sconosciuti ha iniziato ad entrare in contatto e ripercorrere attraversi i suoi sogni la vita di Edeard, un uomo eccezionale che vive all'interno del Vuoto, sul pianeta Querencia. Il Sogno Vivo ha costruito una città, Makkathran 2, fedele copia della città dove si svolgono le epiche imprese di Edeard e i suoi adepti vivono e vestono ispirandosi ai suoi abitanti.
Il mondo di Querencia è privo di ogni tecnologia, rigettata dal Vuoto stesso, che invece concede ai suoi abitanti una vasta serie di poteri "psico" come la lungivista o la terza mano. Gli abitanti di Makkathran vivono nelle abitazioni facenti parte del tessuto stesso della città. La mitologia è basata sul racconto confuso del naufragio su Querencia di una nave primordiale da cui discesero Rah e la Signora, considerati i fondatori della nazione. Le anime dopo la morte sono destinate a raggiungere il Cuore ma i Signori Celesti, delle specie di angeli che un tempo guidavano le anime alla loro destinazione, non compaiono più da molto tempo...
I sogni di Inigo sono stati infatti condivisi con tutta l'umanità attraverso il campo gaiano, una sorta di condivisione telepatica basata su un'invenzione di Ozzie, un eccezionale fisico. Ozzie aveva creato questa tecnologia sperando che la condivisione dei pensieri e delle emozioni cancellasse ogni forma di conflitto e di violenza ma, ritenendo l'uso che ne ha fatto il Sogno Vivo una perversione, ha lasciato la Federazione ritirandosi nella Spina, un misterioso manufatto alieno.
L'intreccio dell'intero ciclo ripercorre uno schema classico: una moltitudine di personaggi e sotto-trame che convergono verso un finale con un continuo crescendo di rivelazioni e sorprese. Parallelamente al filone principale dell'intreccio, i sogni di Inigo ripercorrono tutta la vita di Edeard consentendo una interessante alternanza tra il mondo post-umanista popolato da intelligenze artificiali, uomini potenziati, alieni e uno scenario che sembra preso in prestito da un romanzo fantasy, un mondo dove la tecnologia è rimpiazzata da poteri paranormali, quasi magici.
L'opera riprende alcune tematiche tipiche del genere post-umanista, il rapporto uomo-macchina, possibili evoluzioni post-fisiche, il tema della natura della coscienza e del senso di sè e li integra con elementi innovativi e originali molto interessanti come l'intera natura e struttura del Vuoto e della Città di Makkathran. Sono presenti anche tematiche tipiche di un approccio più sociologico come il ruolo della religione nella storia e nella politica o il sottile velo che separa la magia da una tecnologia sconosciuta.
L'impatto iniziale per il lettore non è dei più facili che rischia di perdersi nella moltitudine di personaggi e trame secondarie; questa complessità può essere vista sia come un elemento di forza che di debolezza a seconda dei gusti personali. Forse il difetto più grande è una sorta di asimmetria tra il corpo principale dell'opera e il finale, che risulta abbastanza affrettato e brusco. Anche il ruolo degli alieni, cha assistono sostanzialmente passivi, o al massimo come agenti indiretti, agli eventi, poteva forse essere rivisto, dando loro un maggior peso diretto sull'evolversi della trama. Nel complesso comunque siamo di fronta ad un'opera che consigliamo sicuramente a tutti gli appassionati.