lunedì 21 dicembre 2015

GLI ANNI DEL PRECURSORE di Philip J. Farmer

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Il romanzo è ambientato nello stesso scenario de Gli Amanti di Siddo. La popolazione della Terra è stata decimata durante una terribile guerra apocalittica con le colonie di Marte. Gli immensi spazi così liberati sono stati velocemente colonizzati da alcuni gruppi di sopravvissuti, i più adatti, selezionati da secoli di lotta per la sopravvivenza. Gli Israelieani hanno così colonizzato una vastissima area intorno a tutto il bacino del Mediterraneo; allo stesso modo Hawaiani e Islandesi hanno occupato vastissimi territori fondendosi poi nella cosiddetta Unione Haijac.
L'Unione è una sorta di dittatura teocratica fondata da Isaac Sigmen, iniziatore e profeta di un culto pseudo-scientifico con richiami al Cristianesimo al cui centro vi è la presunta capacità del fondatore di viaggiare nel tempo e la promessa del suo ritorno nel futuro, nel giorno del cosiddetto Arresto del Tempo. Sigmen, ammirando l'efficienza e il prestigio della Repubblica d'Israele ha scimmiottato alcuni elementi della cultura ebraica, imponendo l'ebraico come lingua ufficiale e scrivendo l'opera nota come Talmud Occidentale.
Tra l'Unione e Israele è in corso una feroce competizione, cristallizzatasi in uno stato di Guerra Fredda che prevede una zona, Frontiera, corrispondente grosso modo all'Europa centro-meridionale, fare da cuscinetto tra i due blocchi. In realtà l'intelligence israeliana è riuscita a penetrare in modo capillare con i suoi agenti nella gerarchia della Stieta, la Chiesa-Stato che governa l'Unione. Il piano di Israele prevede l'apparizione di diversi falsi Sigmen nel giorno dell'Arresto del Tempo in modo da far cadere l'Unione nell'anarchia.
Il protagonista del romanzo è uno degli agenti israeliani entrati nel cuore dell'Unione: Leif Barker. La sua vita subisce un radicale mutamento quando il corpo della ormai defunta Halla Dannto arriva nell'ospedale dove lavora. Questa è la moglie di un altissimo funzionario della Stetia e, soprattutto, anch'ella un agente speciale di Israele. Fingendo di riuscire a recuperarla, Barker, ubbidendo agli ordini dei suoi superiori, la sostituisce con la sua sorella gemella; una donna stupenda di cui Barker finisce per innamorarsi.
Halla e sua sorella possiedono uno speciale impianto nell'addome che permette loro di generare una scarica elettrica durante il rapporto con il partner. Questo fa sì che un maschio cresciuto nell'oppressiva e frustrata società della Stetia cada praticamente in loro controllo permettendo alla Repubblica di Israele di insinuarsi sempre più all'interno dell'Unione Haijac.
Lo scenario che fa da sfondo all'opera non è particolarmente originale; su questa tela Farmer disegna un intreccio quasi da spy-story con un ritmo narrativo elevato e condito da elementi tipici della sua produzione come il tema sessuale e una critica indiretta al fanatismo religioso e alla sua impronta repressiva sulla società. La società distopica dell'Unione Haijac è descritta in termini piuttosto sommari; anche le caratteristiche del culto di Sigmen avrebbero meritato maggiore spazio visto l'interessante fusione tra pseudo-scienza e misticismo. La trama si mantiene su buoni livelli per la maggior parte dell'opera, ma è parzialmente rovinata da quello che sembra essere un banale lieto fine romantico. Nel complesso il romanzo non sembra realizzare pienamente il suo potenziale, la consigliamo quindi principalmente agli estimatori dell'autore o del genere.

domenica 6 dicembre 2015

GLI ANTIMERCANTI DELLO SPAZIO di Frederik Pohl

vai alla scheda completa Il romanzo è il seguito del capolavoro I Mercanti dello Spazio. La Terra è ancora il regno delle agenzie pubblicitarie che detengono ogni potere reale mentre i politicanti sono solo marionette che le agenzie stesse costruiscono e pubblicizzano durante le campagne elettorali.
L'uomo medio della strada, il consumatore, è subissato continuamente da annunci pubblicitari di ogni tipo ed è tipicamente vittima di svariate dipendenze da prodotti alimentari, oggetti di collezionismo o merce di altro tipo. La sovrappopolazione costringe le persone a vivere in spazi ridottissimi, spesso utilizzando a turni, per esempio, il medesimo letto oppure ad utilizzare vere e proprie topaie situate a diversi piani sotto il livello del suolo. Ogni tipo di norma per la tutela dell'ambiente è stata da lungo tempo abolita, l'aria è quindi perennemente inquinata oltre ogni soglia immaginabile causando malattie e morti spesso precoci.
Una nuova e pericolissima forma di pubblicità è stata messa a punto tramite una tecnica nota con il nome di Campbelizzazione che prevede lo stimolo e la manipolazioni dei centri nervosi tramite fortissimi impulsi sensoriali in modo da rendere la vittima totalmente dipendente da un prodotto. Zone di messaggi pubblicitari campbelliani sono sparse nella città, individuati da cartelli scarsamente riconoscibili. Questa tecnica è usata inoltre nelle "guerre" tramite le quali il "progresso della civiltà consumatrice" viene portato alle zone "arretrate" del mondo.
Su Venere è sorto un avamposto umano che rifiuta la civiltà della pubblicità. I venusiani vivono però sotto la continua minaccia terrestre e delle loro spie, spesso uomini e donne che hanno provato ad abbandonare la Terra ma che non riescono a sopravvivere senza la moltitudine di prodotti che per anni hanno usato ed abusato e che quindi sono pronti a tradire quella che doveva essere la loro nuova patria.
Il progonista del romanzo, Tennison Tarb, è un convinto pubblicitario, di ritorno sulla Terra dopo diversi mesi di servizio su Venere in quella che possiamo definire l'ambasciata terrestre. Vittima di una delle zone a pubblicità campbelliana, Tarb sviluppa una dipendenza che lo trascinerà negli strati più bassi della società terrestre facendogli, almeno inconsciamente, aprire gli occhi sul mondo cui è sempre appartenuto.
Il romanzo mantiene il fascino e la ricchezza a livello di contenuti dell'episodio originale, con un forte messaggio di critica verso la società consumistica e mercificatrice che schiaccia e opprime l'individuo, cullato da una falsa idea di libertà e autonomia. L'intreccio si fa più interessante una volta che l'azione si sposta da Venere alla Terra, con una trama dal ritmo narrativo elevato e una sequela di scene tragi-comiche che illustrano le storture del consumismo. Non si raggiungono le vette dell'episodio originale, ma il romanzo merita comunque di essere annoverato tra le migliori opere di Fantascienza Sociologica ed è quindi assolutamente consigliato a tutti gli appassionati.

domenica 22 novembre 2015

TRITON di Samuel R. Delany


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Commento:
Il romanzo è ambientato nel XXII secolo: Marte e diversi satelliti dei pianeti esterni sono stati colonizzati dall'uomo e qui si sono formate comunità indipendenti dalla Terra. Gran parte dell'opera è ambientata su Tritone, una luna di Nettuno. La società ha una forte impronta liberale e libertaria, il governo è quasi assente, anzi praticamente nullo è il suo intervento sulla vita quotidiana di ogni cittadino. Esiste addirittura un intero quartiere della capitale dove la legge è assente, neanche applicabile, una sorta di zona franca appositamente e legalmente predisposta a questo scopo.
Il tratto distintivo della società di Tritone, e dei satelliti in generale, è il livello tecnologico raggiunto dalla bio-ingegneria che consente, facilmente e in poco tempo, di modificare il proprio corpo e la propria mente assecondando le inclinazioni sessuali del momento e addirittura potendo arbitrariamente imporre al proprio corpo i gusti desiderati in termini, per esempio, di scelta del partner.
L'istituzione famigliare è praticamente sparita; pochi sono coloro che decidono di avere figli e, anche nel caso, spesso vivono solo con la madre o con il padre. Gli individui o i gruppi "famigliari" vivono per la maggior parte in comuni, alcune delle quali sono libere mentre altre sono specializzate per un determinato sesso e/o orientamento sessuale. Il denaro è abolito, ciascun cittadino è dotato di un credito, il cui livello dipende dalla mansione lavorativa svolta, ma un insieme di servizi minimo è garantito anche a chi ne è privo.
Il protagonista del romanzo è Bron Helstrom, di professione metalogico (una strana forma di disciplina matematica ideata e in parte teorizzata all'interno del romanzo dall'autore medesimo) che ha passato la giovinezza su Marte, lavorando come prostituto (sul pianeta rosso la situazione terrestre è ribaltata, dato che la prostituzione femminile è invece illegale).
La sua vita, ragionevolmente felice come viene definita inizialmente, viene sconvolta dall'incontro con un'artista, una teatrante, la Spiga, per cui Bron sembra provare un'attrazione irresistibile e autodistruttiva. La furia devastatrice che attraversa l'esistenza di Bron è parallela allo scoppio delle atrocità della guerra tra i pianeti interni, Terra e Marte, e i Satelliti Esterni, tra le cui schiere entrerà anche Tritone e un po' per caso lo stesso protagonista si troverà invischiato.
Il romanzo trasmette un messaggio sociologico molto forte. Come suggerisce il nome rivisto dell'opera, Trouble on Triton: An Ambiguous Heterotopia, l'autore immagina un luogo, sia fisico che mentale, "altro", fuori dall'ordinario, da ciò che da secoli siamo stati abituati a concepire.
La ricchezza "concettuale" dell'opera si riscontra in numerosi passaggi, in forma di monologhi, dialoghi, riflessioni, ricchi di spunti politici, sociologici, filosofici. Affascinante è la costruzione della metalogica, una disciplina, piuttosto oscura, ma che mira sostanzialmente a definire i contorni di significato che può assumere il ragionamento logico propriamente detto.
L'intreccio risente inevitabilmente di questa impostazione. Soprattutto nella prima metà dell'opera, infatti, il ritmo narrativo è molto basso e le scene si susseguono in quello che sembra essere una sorta di rappresentazione teatrale, senza che traspari un vero e proprio filo conduttore.
Nel complesso il romanzo è un'opera molto valida, ricchissima di spunti di riflessione, che consigliamo sicuramente a chi apprezza il genere sociologico e ovviamente a tutti gli amanti di questo autore, molto sui generis.

domenica 15 novembre 2015

SESTA COLONNA di Robert Heinlein


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Commento:
Il romanzo è ambientato in un'America invasa dai PanAsiatici, una sorta di trasposizione in fantascientifica dell'Impero Giapponese della Seconda Guerra Mondiale. Da alcuni indizi sparsi nel romanzo si apprende come l'agglomerato iniziale cino-giapponese abbia inglobato l'Unione Sovietica e l'India prima di attaccare e sconfiggere gli USA.
La dominazione asiatica è crudele, feroce e con pieni connotati razzisti: gli americani sono considerati schiavi e devono continuamente mostrare segni di rispetto e deferenza verso i loro padroni, riflettendo l'attenzione data al formalismo propria delle culture orientali. I meticci, i sino-americani, sono stati invece eliminati fisicamente non potendo rientrare nello schema mentale e ideale degli invasori.
Di resistenza americana non v'è traccia, l'unica speranza risiede in un piccolo laboratorio segreto nascosto nelle montagne del Colorado, la Cittadella. Qui viene sviluppata la rivoluzionaria tecnologia che promette di poter da sola sconfiggere il preponderante esercito nemico. E' necessario però creare un'organizzazione che permetta di avere almeno la possibilità di provare l'attacco e per far questo una sola via è possibile, la religione. Solo alle istituzioni religiose, infatti, i PanAsiatici, che concepiscono il culto come una forma di controllo dei loro sudditi, permettono di operare con un relativo grado di libertà.
Il romanzo riprende alcuni temi classici dell'autore, illustrando una sorta di razzismo "alla rovescia" in maniera simile a come avverà in Storia di Farnham, riprendendo il classico connubbio religione / meraviglia tecnologica e suggerendo, anche in questo caso similmente a quanto avviene in altre opere di Heinlein, come la società umana così come il singolo individuo possano venire manovrati anche da pochi uomini, se in possesso di idee potenti.
Non a caso il protagonista principale, il Maggiore Whitey Ardmore, che organizza l'intera resistenza e la conduce fino alla vittoria, prima di entrare nell'esercito, lavorava come pubblicitario e per orchestrare la sua strategia si basa proprio sulla conoscenza delle dinamiche sociali che la sua professione gli aveva permesso di acquisire.
La trama ha un finale scontato e riflette un certo simplicismo, irrealistica in particolare la velocità con cui i protagonisti si impadroniscono di un'intera nuova branchia della fisica in pochi giorni, che rende l'opera consigliata soprattutto agli appassionati dell'autore oppure di una fantascienza "pulp" tipica degli anni '40, cui risale la prima stesura, a puntate, del romanzo. Grazie allo stile fluido e diretto, la lettura è comunque godibile e di sicuro intrattenimento.
Trama (attenzione spoiler!):
I PanAsiatici hanno invaso nel giro di pochissimo tempo gli interi Stati Uniti. Nelle profondità delle Montagne Rocciose sopravvive una base segreta, la Cittadella, dedicata alla ricerca scientifica. Nello stesso giorno dell'invasione, Ledbetter, lo scienziato più brillante compie una scoperta straordinaria che comporta però la morte sua e di tutti gli abitanti della Cittadella, tranne sei.
Il Maggiore Whitey Ardmore, inviato da Washington per verificare lo stato dei lavori già prima dell'Invasione, assumeil comando della Cittadella dove sono rimasti tre scienziati, un tuttofare, il cuoco e il suo assitente. Calhoun, uno dei tre scienziati, riprende il lavoro di Ledbetter, capendo come il suo predecessore si era imbattutto in nuovi spettri energetici e uno di quelli fatale per gli esseri umani.
Calhoun riesce a trovare la maniera di adattare questa specie di raggio della morte in modo che risulti fatale solo per gli individui di razza asiatica e usarlo così contro gli invasori. Con i nuovi spettri scoperti si riesce a stabilire anche canali di comunicazione audio/video sicuri da ogni intercettazione nemica, mentre altri due raggi permettono di trasmutare ogni elemento e di guarire istantaneamente un uomo da ogni malattia.
Seppur in possesso di questa tecnologia superiore, Ardmore è ancora però in clamorosa inferiorità numerica. Per questo decide di evitare assolutamente ogni scontro aperto col nemico ma di dare vita invece ad una guerra di logoramento, psicologico in primis. Il veicolo con cui l'organizzazione si può espandere nel territorio e acquisire nuovi membri è quello della religione. Si da dunque vita ad un fantasmagorico culto di Mota, i cui sacerdoti sono inviolabili grazie ad uno schermo energetico e in possesso di infinite ricchezze, grazie alla trasmutazione; ricchezze che permettono loro di corrompere le forze di polizia asiatiche e di acquisire luoghi di culto e avvicinare la popolazione fornendo cibo e assistenza.
Mentre il culto si espande, la costruzione di armi prosegue a pieno ritmo. Dopo aver portato al suicidio rituale centinaia di soldati e ufficiali asiatici, umiliati dai sacerdoti di Mota, il governo asiatico decide di ricorrere alla maniere forti denunciando il culto e i suoi ministri ma è troppo tardi. Grazie alle armi costruite sulla base della nuova tecnologia e tutti i soldati reclutati nel frattempo, i PanAsiatici vengono così sconfitti.

sabato 31 ottobre 2015

Antologia VENNERO DAL FUTURO - Year's Best SF 13 - di David Hartwell e Kathryn Cramer

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L'antologia è la traduzione del The Year's Best SF n.13, una raccolta dei migliori racconti del 2007. Un buon livello medio, con racconti che spaziano un po' su tutti i generi. Segnaliamo in particolare il raccapricciante Ripetere il Passato.

domenica 27 settembre 2015

CRISTO MARZIANO di Philip J. Farmer


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Commento:
Il romanzo è principalmente ambientato su Marte ma lo scenario è distante anni luce dai paesaggi del pianeta rosso cui i lettori di fantascienza sono abituati. Il pianeta, anzi per l'esattezza il sottosuolo, è abitato da una popolazione mista di terrestri e alieni umanoidi il cui modello sociale teocratico è modellato attorno ad un culto che assomiglia ad una sorta di amalgama tra Ebraismo e Cristianesimo. I riti, le preghiere, i costumi sociali e l'organizzazione politica ricalcano infatti quelli del popolo ebraico di duemila anni fa ma con una fondamentale differenza: secondo i Marziani, infatti, il Messia è già arrivato ed è Gesù Cristo.
Non solo... Gesù Cristo è realmente presente in mezzo a loro: vive per la maggior parte del tempo nel Sole che splende all'interno delle caverne abitate del sottosuolo marziano ma scende periodicamente in mezzo al popolo dando prova dei suoi poteri soprannaturali. E' un Cristo comunque diverso da quello cristiano: è solo un uomo, non è partecipe della natura divina, si definisce un figlio adottato da Dio e smentisce molte delle credenze cristiane terrestri.
I terrestri protagonisti del romanzo che scoprono questa incredibile realtà ne sono ovviamente sconvolti: tre su quattro si convertono al nuovo profeta; ma in uno di loro rimane il dubbio, il dubbio terribile che richiama l'Apocalisse di San Giovanni, la minaccia dell'Anticristo che incombe sul destino della Terra e dell'umanità intera...
L'idea del romanzo è geniale e di grande impatto. Mano a mano che la lettura procede, però, si ha come l'impressione che lo scrittore abbia voluto in un certo senso autolimitare le possibilità dell'opera. La portata di riflessione teologica che l'ideale iniziale consentiva era immensa e quindi impensabile poterla esaurire ma alcuni temi, ad esempio il rapporto di Cristo con il vero unico Dio di cui egli si professa solo fglio adottivo, non sono stati minimamente esplorati.
La trama non ha particolari colpi di scena, prosegue ad un ritmo abbastanza lento, con lunghi dialoghi e passaggi didascalici. Il romanzo termina con un finale aperto, che lascia al lettore il dubbio sulla vera natura del Cristo Marziano. Nel complesso un'opera interessante ma, a nostro parere, che lascia il rammarico sul potenziale andato sprecato.

Trama (attenzione spoiler!):
I componenti della prima spedizione terrestre su Marte vengono catturati e portati nel sottosuolo dagli abitanti del pianeta rosso, la cui popolazione sembra essere costituita in parte da esseri umani e da alieni umanoidi, i Krish.
I terresti scoprono con stupore che l'intera società marziana, nonostante sia avanzatissima in termini scientifici e tecnologici, pratica una forma "degenerata" di religione ebraica, parlando l'ebraico e il greco antico. Gesù è ritenuto il vero Messia mandato da Dio ma, al contrario del Cristianesimo, non viene visto compartecipe della natura divina del Padre. I terresti apprendono, inoltre, la storia della colonizzazione di Marte. Gli alieni Krish avevano accolto sulla loro nave un folto gruppo di terrestri la cui vita era segnata, in maggior parte parte ebrei. Dopo che la loro astronave era stata danneggiata durante uno scontro con un altro gruppo di alieni, atterrarono e si stabilirono su Marte. Anche gli alieni Krish si convertirono dopo che Gesù stesso apparve tra loro, dimostrando i suoi poteri con inconfutabili miracoli.
Secondo i marziani, Gesù è ancora in mezzo a loro e a capo della società, come una sorta di Giudice Supremo; i terrestri inizialmente interpretano in maniera allegorica queste affermazioni fino a che Egli non appare davvero loro e non dà dimostrazione concreta dei suoi poteri miracolosi. Tre membri su quattro dell'equipaggio terrestre si convertono mentre la quarta, sull'orlo della pazzia dopo aver visto il suo credo ateo-razionalista distrutto, si suicida. Resuscitata grazie all'avanzatissima scienza medica dei marziani, la maggior parte della memoria risulta però totalmente compromessa e regredita allo stadio infantile.
Uno dei terrestri, Richard Orme, un canadese di fede battista, è in realtà attraversato da molti dubbi dopo che in un incontro privato col Messia, Egli, non si sa se per quale motivo, gli abbia voluto raccontare una possibile spiegazione "razionale" del tutto, suggerendo come Egli potrebbe essere in realtà una forma aliena di pura energia impossessatasi di un corpo umano e in grado di sfruttare le credenze religiose terrestri.
I Marziani, guidati da Gesù, allestiscono una flotta diretta verso la Terra, in subbuglio ovviamente dopo l'annuncio dell'arrivo del Messia, da molti additato come l'AntiCristo. Orme stesso arriva a crederlo, dopo una apparizione di quello che sembra essere il vero Gesù Cristo, e si decide a voler tentare di assassinare il Messia marziano. Un altro terrestre però lo anticipa nelle sue intenzioni ed egli, quasi inconsciamente, si sacrifica per difendere lo stesso Messia che voleva uccidere, per venire poi resuscitato e perdonato.

domenica 20 settembre 2015

EINSTEIN PERDUTO di Samuel R. Delany

vai alla scheda completa de Einstein Perduto Il romanzo è ambientato in quello che sembra essere un lontanissimo futuro con una Terra profondamente mutata dopo, presumibilmente, una catastrofe di qualche tipo (qualche indizio suggerisce che possa esserci stata un'apocalisse nucleare). Mentre la maggior parte degli esseri umani ha lasciato il pianeta, il pianeta è ora popolata da una specie di nuova umanità, dove le mutazioni sono all'ordine del giorno e sono inquadrate nell'ordine sociale prestabilito. Gli articoli "Lo" e "La" sono utilizzati per identificare i veri uomini e le vere donne; coloro che non sono "funzionanti" sono privi di articolo mentre chi vede il proprio nome seguire il "Le" rientra in una una sorta di gruppo intermedio tra i due poli. I ricordi, le suggestioni della vecchia umanità sono diventati i nuovi miti, le nuove leggende: artisti, rockstar del nostro tempo hanno sostituito il vecchio pantheon delle religioni tradizionali, ormai completamente dimenticate. La civiltà è regredita tecnologicamente di migliaia di anni: villaggi i cui abitanti basano la propria sussistenza su caccia e raccolta, qualche grande città. Sullo sfondo rimangono però i resti della grandezza passata, come può esserlo un computer ancora attivo, e i risultati ottenuti nel passato fanno ancora parte della coscienza comune; paradossalmente, visto il contesto, alcuni passaggi del romanzo sembrano suggerire come siano in un certo qual modo ancora accessibili (numerosi sono i riferimenti al viaggio spaziale). Il protagonista è Lo-Lobey, il cui ritratto sembra richiamare quello di un essere preistorico forte ma allo stesso tempo gentile, seppur dall'intelletto alquanto limitato. Quando il suo amore, una ragazza dagli strani poteri, Friza, muore o per meglio dire scompare, egli decide di abbandonare il suo villaggio per ritrovarla. E' una riedizione di un topos classico, senza tempo, della letteratura. Non manca neanche l'anti-eroe, il malvagio Kid Death, un mutante che sembra in grado di uccidere a suo piacimento. Lo scenario del romanzo è affascinante così come diversi concetti evocati. L'atmosfera si mantiene però sempre su un livello quasi onirico, surreale; l'intreccio e la trama perdono spesso di linearità, in un susseguirsi di episodi simbolici, che rendono la lettura per nulla facile. Difficilmente, inoltre, gran parte del romanzo potrebbe essere identificata come fantascienza se non si conoscesse l'autore, giacchè per toni, personaggi sembra più di essere di fronte ad una sorta di epic-fantasy. Per questo motivi mi sento di consigliarlo principalmente agli appassionati dell'autore o a coloro che apprezzano opere di questo tipo; il lettore di fantascienza standard potrebbe restarne deluso o disorientato.

domenica 30 agosto 2015

CAMPO ARCHIMEDE oppure TERRA ALL'INFINITO di Thomas M. Disch

vai alla scheda completa Il romanzo è ambientato negli Stati Uniti, durante una guerra di cui non viene fornito nessun dettaglio ma apprendiamo come il paese si stia macchiando di atti criminali come l'uso di armi batteriologiche su paesi neutrali.
Il protagonista, Louis Sacchetti, è un poeta, di orientamento politico comunista, condannato alla detenzione per renitenza alla leva. Dopo alcuni mesi in una prigione normale viene inviato in un istituto segreto, Campo Archimede. I prigionieri del campo sono stati infettati con un nuovo ceppo del batterio della sifilide che ha come effetto collaterale quello di aumentare esponenzialmente l'intelligenza dell'organismo ospite, destinato però, come contrappasso, a una rapida morte.
Il comandante del campo incarica Sacchetti di tenere un diario, annotando nella maniera più oggettiva possibile i fatti della sua vita quotidiana e in particolare gli incontri che tiene regolarmente con gli altri pigionieri. Il romanzo è costituito essenzialmente dalle pagine di questo diario, la narrazione è quindi in prima persona.
Se la prima parte del romanzo procede con una trama e una impostazione abbastanza lineari, nella seconda parte, l'autore abbandona il classico registro per dare sfogo a una serie di digressioni su temi morali, etici, politici che scaturiscono spesso da monologhi o da dialoghi del protagonista con gli altri geniali prigionieri. Il romanzo contiene numerosi riferimenti a opere terze, in particolare il Faust. Inspiegabilmente, il motivo appare poi chiaro nelle fasi conclusive dell'opera, l'alchimia sembra essere tra le discipline che più attirano l'operato e stimolano gli sforzi del genio dei prigionieri.
La mancanza di linearità nell'intreccio rende la lettura più difficoltosa, il lettore rischia spesso di perdersi nei meandri di paragrafi introspettivi o dal significato oscuro. L'assenza prolungata di azione rende l'atmosfera quasi onirica, rarefatta; i personaggi sembrano muoversi o interagire, in certi momenti, in scene da teatro dell'assurdo. Per questi motivi, non raccomandiamo particolarmente l'opera, nonostante che l'impostazione e le idee inserite siano assolutamente valide.

martedì 18 agosto 2015

Antologia VOLO SU TITANO di Stanley G. Weinbaum

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L'antologia raccoglie diversi racconti, alcuni dei quali inediti in Italia, di Stenley G. Weinbaum, astro nascente della Fantascienza dei primordi, sfortunatamente prematuramente scomparso. I racconti inseriti spaziano un po' su tutti i generi, dalla Fantascienza d'Avventura a quella Umoristica e si mantengono sempre su un buon livello nonostante quasi un intero secolo sia ormai passato dalla loro pubblicazione, con qualche spunto concettuale ancora interessante ai nostri giorni oltre che un indubbio valore "storico".
In particolare consiglio i divertenti tre racconti umoristici del ciclo di Van Manderpootz, la cui figura del "professore matto" ha conosciuto molta fortuna in seguito: I Mondi del Se, L'Ideale, Il Punto di Vista.
Oltre a quelli qui elencati è presente anche un racconto giallo, Il Verde Bagliore della Morte. In appendice, inoltre, l'interessante articolo Io e la fantascienza dove l'autore spiega il proprio punto di vista sul genere narrativo.

venerdì 31 luglio 2015

LA TRILOGIA DEL VUOTO di Peter F. Hamilton

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Il Ciclo costituisce un monumentale affresco post-umanista le cui vicende sono ambientate in un universo complesso e ricco di risvolti sorprendenti, nel futuro Trentaseiesimo secolo. L'elemento centrale di questo universo parallelo è il Vuoto. Situato al centro della Galassia, il Vuoto fu creato dai Primavita, la prima specie senziente vissuta nella Galassia, allo scopo di evolversi e raggiungere l'Appagamento. Il Vuoto è basato su una fisica stessa differente da quella dell'universo circostante; ma per funzionare e garantire le sue incredibili possibilità ha bisogno di energia che ottiene espandendosi, catturando pianeti, stelle e convertendo la loro massa nell'energia necessaria.
Un'altra specie antichissima, i Raiel, ha dedicato quasi l'intera propria vita alla lotta contro il Vuoto. Fallita una prima missione, i Raiel hanno creato sia stazioni di osservazione che hanno in seguito accolto anche altre specie che una rete di contenimento in previsione di un'altra fase di espansione. Un gruppo apposito, i Raiel Guerrieri, sorveglia il confine del Vuoto impedendo ad alcuna astronave di attraversare la frontiera mentre un'apposita classe di astronavi, la classe High Angel, è stata creata per agire come arche e ospitare le specie senzienti in pericolo in caso di una nuova espansione.
Un'altra razza aliena che riveste particolare importanza all'interno del ciclo è quella degli Anonime. Questi sono i primi ad aver scoperto la pericolosa razza dei Prime isolando il loro abitant originale, i sistemi stellari di Dyson Alpha e Beta, e confinando questa pericolosissima specie all'interno di barriera energetiche impenetrabili.
L'umanità è sopravvissuta ad un attacco dei Prime durante la Guerra del Volatore Stellare. Dopo di questa, l'espansione e il progresso umano sono continuati arrivando alla formazione dell'ANA (Advanced Neural Activity). Questa entità, che ha assunto de facto il governo della Terra e della Federazione costituita dai cosiddetti Mondi Interni, è una sorta di supercomputer o entità senziente costituita da tutte le personalità umane che decidono di abbandonare la realtà fisica e di uploadare la propria coscienza in essa.
L'ANA sovrintende la Flotta Deterrente, l'arma definitiva e più potente per difendere l'umanità da ogni forma di minaccia esterna. Al suo interno le varie personalità umane si organizzano in Fazioni che perseguono differenti visioni dell'umanità e della sua evoluzione. Gli Acceleratori in particolare desiderano al più presto che l'intera umanità passi ad uno stato post-fisico; il loro contraltare è rappresentato dai Conservatori. Le diverse fazioni si avvalgono di Agenti umani, fisici per influenzare il corso degli eventi.
I Mondi Interni sono abitati da esseri umani Superiori, potenziati da miglioramenti biononici che aumentano le prestazioni di ogni attività umana e consentono un controllo totale di ogni processo conscio e inconscio, regalando una vita praticamente illimitata e integrando una vasta serie di apparati e ritrovati tecnologici. La maggior parte degli abitanti conserva un aspetto attorno ai trent'anni e registra ogni ricordo in una cella di memoria inserita nel cervello che consente una rapida resurrezione in un clone in caso di morte corporea. I Mondi Esterni, più arretrati, sono abitati dagli Avanzati il cui DNA è migliorato e potenziato ma complessivamente il risultato è nettamente inferiore a quello dei Superiori.
Su uno dei Mondi Esterni, Ezzelin, ha sede il Sogno Vivo. Questo movimento nasce dai sogni di Inigo, un astrofisico che per motivi sconosciuti ha iniziato ad entrare in contatto e ripercorrere attraversi i suoi sogni la vita di Edeard, un uomo eccezionale che vive all'interno del Vuoto, sul pianeta Querencia. Il Sogno Vivo ha costruito una città, Makkathran 2, fedele copia della città dove si svolgono le epiche imprese di Edeard e i suoi adepti vivono e vestono ispirandosi ai suoi abitanti.
Il mondo di Querencia è privo di ogni tecnologia, rigettata dal Vuoto stesso, che invece concede ai suoi abitanti una vasta serie di poteri "psico" come la lungivista o la terza mano. Gli abitanti di Makkathran vivono nelle abitazioni facenti parte del tessuto stesso della città. La mitologia è basata sul racconto confuso del naufragio su Querencia di una nave primordiale da cui discesero Rah e la Signora, considerati i fondatori della nazione. Le anime dopo la morte sono destinate a raggiungere il Cuore ma i Signori Celesti, delle specie di angeli che un tempo guidavano le anime alla loro destinazione, non compaiono più da molto tempo...
I sogni di Inigo sono stati infatti condivisi con tutta l'umanità attraverso il campo gaiano, una sorta di condivisione telepatica basata su un'invenzione di Ozzie, un eccezionale fisico. Ozzie aveva creato questa tecnologia sperando che la condivisione dei pensieri e delle emozioni cancellasse ogni forma di conflitto e di violenza ma, ritenendo l'uso che ne ha fatto il Sogno Vivo una perversione, ha lasciato la Federazione ritirandosi nella Spina, un misterioso manufatto alieno.
L'intreccio dell'intero ciclo ripercorre uno schema classico: una moltitudine di personaggi e sotto-trame che convergono verso un finale con un continuo crescendo di rivelazioni e sorprese. Parallelamente al filone principale dell'intreccio, i sogni di Inigo ripercorrono tutta la vita di Edeard consentendo una interessante alternanza tra il mondo post-umanista popolato da intelligenze artificiali, uomini potenziati, alieni e uno scenario che sembra preso in prestito da un romanzo fantasy, un mondo dove la tecnologia è rimpiazzata da poteri paranormali, quasi magici.
L'opera riprende alcune tematiche tipiche del genere post-umanista, il rapporto uomo-macchina, possibili evoluzioni post-fisiche, il tema della natura della coscienza e del senso di sè e li integra con elementi innovativi e originali molto interessanti come l'intera natura e struttura del Vuoto e della Città di Makkathran. Sono presenti anche tematiche tipiche di un approccio più sociologico come il ruolo della religione nella storia e nella politica o il sottile velo che separa la magia da una tecnologia sconosciuta.
L'impatto iniziale per il lettore non è dei più facili che rischia di perdersi nella moltitudine di personaggi e trame secondarie; questa complessità può essere vista sia come un elemento di forza che di debolezza a seconda dei gusti personali. Forse il difetto più grande è una sorta di asimmetria tra il corpo principale dell'opera e il finale, che risulta abbastanza affrettato e brusco. Anche il ruolo degli alieni, cha assistono sostanzialmente passivi, o al massimo come agenti indiretti, agli eventi, poteva forse essere rivisto, dando loro un maggior peso diretto sull'evolversi della trama. Nel complesso comunque siamo di fronta ad un'opera che consigliamo sicuramente a tutti gli appassionati.

lunedì 29 giugno 2015

Antologia SUPERTOYS CHE DURANO TUTTA L'ESTATE

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L'antologia contiene lo stupendo racconto Supertoys che durano tutta l'Estate, al quale è stato ispirato il famoso film Intelligenza Artificiale, e i suoi due seguiti. La qualità degli altri racconti inseriti, a parte qualche rara eccezione, è però davvero pessima.

domenica 31 maggio 2015

LA BALLATA DI BETA-2 di Samuel R. Delany

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Il romanzo è ambientato in uno scenario futuribile abbastanza classico che vede l'umanità espandersi nell'universo grazie alla scoperta del viaggio a velocità trans-luminari. Prima di questa rivoluzionaria scoperta però un gruppo di astronavi generazionali aveva fatto in tempo ad essere realizzata e partire verso quella che doveva essere la prima colonia umana.
Arrivati finalmente a destinazione, i superstiti dei discendenti di questi pioneri hanno trovato il pianeta già occupato. Quello che è stato in seguito rinominato come Il "Popolo delle Stelle" è rimasto così chiuso nelle proprie astronavi, separato dal resto dell'umanità. Una comunità avvolta nel mistero, le cui uniche testimonianze e notizie sono rintracciabili in una raccolta di ballate folkloristiche, apparentemente senza alcun nesso con la realtà.
L'artificio narrativo con cui l'autore inaugura l'esplorazione della storia del "Popolo delle Stelle" è la ricerca commissionata ad uno studente, Joneny, che si vede assegnata una ricerca sulle radici storiche di una di queste ballate. Esplorando le misteriose astronavi, Joneny scoprirà verità insospettabili e farà un incontro al limite dell'incredibile...
L'opera si segnala principalmente per l'impianto concettuale e ideale su cui è costruita, una sorta di trasposizione narrativa della ricerca antropologica e sociale, basata su temi quali la costruzione dei miti religiosi, l'evoluzione del linguaggio e del vocabolario, l'esame dei documenti, interconnessi con topos classici della fantascienza come possono essere la degenerazione dei costumi sociali a bordo delle astronavi generazionali e i misteri del cosmo in senso lato.
Mano a mano che l'indagine di Joneny procede, prendono sempre più importanza gli elementi religiosi; l'autore allude chiaramente ad alcuni dogmi cristiani, reinterpretandoli e inserendoli all'interno di un intreccio che alla fine non risulta convincente al cento per cento anche perchè ricostruito a spizzichi e bocconi con diversi flash back che consento di gettare solo uno scorcio sull'intera vicenda.
Nel complesso una lettura comunque certamente interessante e originale; forse la brevità (ai limiti del romanzo breve), che in molti casi si rivela una dote, in questo ha costituito più un limite che un vantaggio.
Trama:
Joneny, incaricato di indagare sull'origine della Ballata di Beta-2, una delle astronavi i cui occupanti sono misteriosamente scomparsi, si reca sul posto e riesce a ricostruire la storia del "Popolo delle Stelle", oltre che a fare particolari incontri.
Durante le prime generazioni il viaggio proseguì senza intoppi mentre alcune parole iniziavano ad assumere un nuovo significato: le astronavi erano chiamate "città" mentre lo spazio esterno "deserto". Più avanti, invece, emerse una sorta di fanatismo che prevedeva l'assoluto rispetto della Norma, una lista di valori medi previsti per ogni tipo di misurazione (altezza, intelligenza etc...), in nome della conservazione dell'umanità originaria. In questa fase assunsero sempre più importanza i Giudici, coloro ai quali spettava prendere quel tipo di decisioni, a discapito dei capitani delle navi.
I condannati venivano uccisi presso il Capo della Morte dal boia dell'astronave. I Monocoli, i diversi, presero allora a ritirarsi nelle zone delle navi in assenza di gravità artificiale per sfuggire alla cattura, formando delle specie di ghetti, e diventando via via sempre più indispensabili alla vita delle astronavi dato che il resto della popolazione diventava sempre più succube dei Giudici e dei rituali, assurdi riti pseudo-religiosi.
E' in questo contesto che emerse una nuova minaccia che sembrava poter distruggere le navi una ad una. La coraggiosa capitana Leela della nave Beta-2 ricevette la richiesta di aiuto proveniente da Sigma-9 e si recò là per dare aiuto. Lì venne in contatto con una forma di vita aliena, la responsabile inconsapevole della distruzione di Sigma-9 e dell'uccisione dei suoi abitanti, il Distruttore. Questo alieno aveva sempre e solo conosciuto la solitudine ma se ne potè rendere conto solo in quel momento; entrando in comunicazione con Leela si fuse con lei più profondamente, mettendola in cinta.
Leela, tornata bordo della Beta-2 fu condannata a morte per violazione della Norma dato che tutti gli abitanti delle astronavi erano sterili e i figli potevano essere cresciuti solo artificialmente, nel Mercato. Il figlio di Leela e del Distruttore fu comunque salvato ed è lui stesso che Joneny scopre e con cui parla una volta entrato nell'astronave. Con il potete di leggere la mente e di poter eseguire altre strane manipolazioni del tempo, il figlio del Distruttore e i suoi fratelli creati in seguito potranno costituire il tramite dell'umanità nel contatto con altre specie aliene.
Citazione:
Camminò tra i cancelli e i bimbi gridarono,
Camminò nel mercato e le voci morirono,
Camminò oltre il tribunal e il giudice in silenzio,
Camminò fino alla cima di Capo di Morte.

domenica 24 maggio 2015

LA VIA DELLE STELLE di James Tiptree jr

scheda completa de La Via delle Stelle
I protagonisti principali del romanzo sono i Tyreeni, unica razza senziente che popola il pianeta Tyree. Ritratti come grosse mante, i Tyreeni vivono nell'atmosfera di Tyre cavalcando i suoi grandi venti. Gli adulti possiedono potenti campi energetici coi quali sono in grado di interagire con la materia circostante e gli altri loro simili; soltanto i bambini, in cui il campo energetico non è ancora formato, manipolano la materia direttamente col proprio corpo.
La società dei Tyreeni possiede un'impronta patriarcale ma questo orientamento deriva principalmente da un attributo, la "paternità" che corrisponde in realtà alla nostra idea di "maternità": su Tyree, infatti, sono i maschi, i padri, che si occupano della crescita dei piccoli mentre le femmine sono dedite all'avventura o a compiti di maggior spensieratezza. Il contatto tra i due sessi avviene tramite l'interazione dei rispettivi campi energetici; grazie a questi è anche possibile condividere memorie ed esperienze.
Alcuni padri di Tyree sono Ascoltatori: in possesso di una formidabile forza mentale essi riescono a instaurare una comunicazione telepatica con esseri viventi di altri pianeti e comandare a distanza i loro corpi. La possibilità di scacciare il legittimo proprietario dal corpo fisico è nota come Crimine della Vita, un'aberrazione sia praticata da una specie di stato regredito dei Tyreeni, i Selvaggi, che vivono nelle zone più elevate dell'atmosfera di Tyree.
Una minaccia incombe pero' su Tyree, già scoperta dagli Ascoltatori: è una oscura presenza, che sta spargendo la morte su diversi mondi, il Distruttore. La sua origine ignota, i suoi motivi imprescrutabili ne fanno l'elemento più misterioso dell'intero romanzo e chiave di volta ultima dell'intreccio.
I Tyreeni sono destinati a morte certa se rimangono sul loro pianeta. Alcuni di loro sono disposti a tutto, anche a macchiarsi del Crimine della Vita, pur di fuggire, e salvare sè stessi ma soprattutto i loro figli, nel tentativo di abbandonare quei corpi destinati ad un triste e doloroso destino. E qui il destino dei Tyreeni si lega con quello di uno sparuto gruppo di terrestri che stanno conducendo un esperimento di trasmissione del pensiero, con esiti imprevedibili e paradossali.
La parte meglio impostata e più riuscita del romanzo è sicuramente quella ambientata su Tyree. Affascinante il ritratto fornito della civiltà Tyreena con tratti originali e descritti in uno stile scorrevole e intrigante. Desta invece qualche perplessità l'artificiale, vestigia di una polemica sociale ormai piuttosto obsoleta, contrapposizione maschio/femmina, soprattutto quando questa è proposta come uno dei primi temi di dialogo tra i Tyreeni e i terrestri. La parte del romanzo che riguarda più in senso stretto il tema del "contatto" appare come uno degli anelli deboli dell'intreccio: poco plausibile, infatti, la facilità di comunicazione tra terrestri e Tyreeni e il veloce adattamento degli umani nel corpo degli alieni in seguito al trasferimento telepatico.
Abbandonati gli scenari ambientati su Tyree e la Terra, l'ultima parte del romanzo è incentrata all'interno del Distruttore dove hanno trovato rifugio le coscienze vitali di diversi Tyreeni e umani. L'autrice si lascia andare a lunghi passi privi di dialogo, dove viene descritta questa ambientazione ai confini dell'umana e raziocinante percezione, e dove la vita è ridotta ad una sorta di condizione "atomica", che richiama alla mente la monade Leibniziana.
Pur affascinante nei temi evocati, l'autrice non riesce a rendere con chiarezza i temi trattati e il lettore è abbandonato a sè stesso in uno scenario confusionario, sia dal punto di vista dei contorni spazio-temporali che dei rapporti causa-effetto. I lunghi passaggi puramente speculativi annacquano anche l'improvviso cambio di prospettiva col quale si rovescia il ruolo scenico del Distruttore, che, se reso in maniera migliore, avrebbe potuto essere l'ngrediente perfetto per il finale.
In conclusione, l'opera, pur se con qualche difetto sia a livello di impostazione che di intreccio, ci sembra una buona lettura che consigliamo soprattutto agli amanti di ambientazioni e civiltà aliene.

sabato 16 maggio 2015

L'ULTIMA SPIAGGIA di Nevil Shute

vai alla scheda completa de L'Ultima Spiaggia Il romanzo è un classico del genere Apocalittico. Una brevissima guerra nucleare, innescata, in maniera quasi ridicola diremmo, da una potenza del tutto secondaria come l'Albania, ha in pochi giorni distrutto ogni forma di vita nell'emisfero boreale. La narrazione avviene prevalentemente in Australia. Qui la popolazione prosegue la vita di tutti i giorni pur sapendo di avere il tempo contato: la polvere radiattiva, infatti, viene trasportata dal vento e la latitudine di frontiera tra il "mondo vivo" e il "mondo morto" si sposta gradualmente verso sud. I protagonisti principali sono alcuni abitanti del luogo e un americano, il comandante Towers, a capo dello Scorpion, un sommergibile americano che ha trovato riparo presso la marina australiana. Sarà proprio lo Scorpion, durante la sua ultima missione, a cancellare ogni speranza di sopravvivenza per l'umanità smentendo una ingenua ipotesi scientifica e svelando il mistero di alcune trasmissioni radio proveniente dagli ex Stati Uniti d'America. Forse unico nel suo genere, il romanzo descrive un'apocalisse pacifica, ai limiti dell'irreale pur considerando i tratti razionali e miti della popolazione australiana protagonista. Soltanto negli ultimissimi giorni prima che anche le regioni più meridionali diventino contaminate la gente rinuncia alle proprie occupazioni abituali, alle proprie mansioni. Sono assenti tutti gli episodi di violenza, fanatismo, catastrofismo che di solito popolano questo genere di romanzi. L'apocalisse vera e propria, la guerra nucleare avvenuta nel lontano nord del mondo, sembra un evento lontano, quasi mitico, che la popolazione del luogo non riesce ad accettare razionalmente e comprendere nella sua follia. Se non fosse per il contesto, il romanzo sarebbe difficilmente annoverabile nel genere fantascientifico. I fatti narrati infatti appartengono alla routine quotidiana cui i protagonisti si appligliano tentando di esorcizzare la minaccia, anzi la morte certa che incombe su di loro. Una coppia di sposi, la ragazza innamorata, lo scienziato che finalmente si può dedicare alla sua passione per le corse sportive, nulla insomma cui il lettore di fantascienza è abituato. L'intreccio risulta piuttosto piatto e banale, senza alcun spunto creativo, senza nessun momento di svolta o di tensione: come i suoi personaggi si dirige placidamente verso un finale già scritto. Una lettura sui generis che consigliamo soltanto a chi apprezza questo tipo di atmosfere decadenti.

venerdì 8 maggio 2015

REDEMPTION ARK di Alastair Reynolds

vai alla scheda completa de Redemption Ark
Commento:
Il romanzo è ambientato nello stesso universo di Rivelazione ma i due romanzi, pur avendo in comune ambientazione principale e alcuni personaggi, possono essere letti indipendentemente. L'Universo della Rivelazione è un infinito cimitero di civiltà sepolte: l'umanità si espande nella Galassia continuando a trovare i resti di civiltà andate in rovina. I responsabili di questa moria sono gli Inibitori, fredde e meticolose macchine create milioni di anni fa con lo scopo di frenare la vita, distruggere ogni civiltà che valichi la frontiera del viaggio interstellare. Il loro operato non è guidato da una cieca cattiveria o da un odio per la vita; anzi sono sforzi che i loro ideatori hanno compiuto per preservare la vita stessa, per preparla al meglio per la grande catastrofe che deve arrivare...
Reynolds non lascia spazio al volo superluminale (almeno inizialmente...) nè a scorciatoie quali wormhole, superspazio etc... Il suo universo è quindi un mondo dai lunghi viaggi, dove le comunità umane vivono sparse e separate per la galassia. Non esiste un'autorità centrale, nè grandi regni o imperi. Sono però identificate due fazioni in guerra tra loro, da una parte i Demarchisti, pesantemente danneggiati dalla Peste (un'infezione che ha colpito tutta la nanotecnologia), dall'altra i Conjoner, dei post-umani che fanno largo uso della tecnologia per modificare il proprio corpo creando una vera e propria rete neurale in cui i pensieri in comune formano una sorta di mente-alveare.
Come da classico schema, i diversi rivoli narrativi si fondono via via fino ad arrivare al gran finale in cui l'autore tira le fila dell'intero intreccio e ogni personaggio trova la sua collocazione e destino ultimi. Come già in Rivelazione, anche Redemption Ark si inserisce nel solco di un ritorno ad una space opera più classica, senza l'inflazione di elementi cyber o post-human, basata su grandi interrogativi cosmici, sull'avventura nello spazio ignoto. La formazione dell'autore concorre nel dare una certa plausabilità e rigore scientifico ai temi che toccano il volo spaziale (molto interessanti ad esempio gli stratagemmi bellici descritti in un inseguimento a velocità vicine a quella della luce).
La lunghezza dell'opera incide un po' sul ritmo narrativo, forse alcune parti secondarie dell'intreccio potevano essere tagliate. In generale quello che manca a quest'ottimo romanzo per fare il salto di qualità è quell'elemento di vera meraviglia narrativa in grado di stupire il lettore. Ciò detto l'opera rimane comunque assolutamente consigliata in particolare agli amanti delle grandi space opera, degli scenari cosmici, degli eterni interrogativi fondamentali sul destino della vita nell'universo.
Trama (attenzione spoiler!):
La storia inizia nell'anno 2605. Galiana, la fondatrice dei Conjoner, viene ritrovata, ancora unica in vita, a bordo dell'astronave partita anni prima in una missione esplorativa. Galiana ha incontrato i Lupi, gli Inibitori, che si sono impossessati della nave, hanno ucciso l'equipaggio e ora controllano almeno in parte anche la sua mente. Galiana chiede a Skade, una delle Conjoner più influenti, di ucciderla ma questa la mette in animazione sospesa sperando che in futuro possa essere aiutata.
Anni dopo, Nevil Clavain, un eroico soldato Conjoner che secoli prima aveva disertato dalla fazione opposta, quella dei Demarchisti, dopo aver incontrato Galiana, accetta finalmente di entrare a far parte del Consiglio RIstretto, dove apprende la natura del pericolo rappresentato dagli Inibitori. Clavain apprende come i Conjoner del futuro tentino di aiutare il presente nello sfuggire alla terribibile minaccia; è stato un loro avvertimento ad esempio ad indurre i Conjoner a non produrre più astronavi dato che le loro emissioni di neutrini erano rintracciabili dagli Inibitori. Skade assegna a Clavain la missione di recuperare le terribili armi di classe Inferno, armi che attingono direttamente all'energia del Big Bang, andate perdute e ora attive nel sistema di Resurgam, per tentare di combattere i Lupi. Gli mostra inoltre la gigantesca flotta creata in segreto con una tecnologia molto più avanzata in modo da non essere identificafile dagli Inibitori.
Clavain intuisce che il piano di Skade è quello di evacuare l'intero Nido Madre Conjoner abbandonando il resto dell'umanità a sè stessa. Ribellandosi a questo piano decide di disertare ancora una volta. Con l'aiuto di Antoinette Bax, una ragazza di Yellowstone che aveva aiutato in una missione precedente, Clavain sfugge a Skade e si consegna ai Demarchisti. Viene però quasi immediatamente catturato da un gruppo misterioso agli ordini di "H". Questi svela a Clavain come Skade sia in realtà sotto il controllo di una mente aliena che ha infettato la donna durante la missione a Chasm City dove si era impossessata della tecnologia segreta per la costruzione dei sistemi di soppressione d'inerzia.
Quando Clavain spiega ad H i piani segreti di Skade, H fornisce la nave, la Luce dello Zodiaco, ed equipaggio per anticipare i Conjoner nel viaggio verso Resurgam per impossessarsi della armi di classe Inferno. Clavain e Skade iniziano così una corsa a distanza verso Resurgam spingendo per le proprie navi a velocità sempre più elevate finchè Skade, nel tentativo di valicare il limite della velocità della luce, danneggia irreperabilmente la propria. Clavain prende a bordo Galiana e distrugge la nave di Skade che però riesce a salvarsi espellendo la propria testa (l'unica sua parte organica a bordo) verso le altre navi Conjoner che seguivano.
Su Resurgam, intanto, il triumviro Ilia Volyova e Ana Khouri tentano di portare avanti l'evacuazione della popolazione mentre gli Inibitori stanno costruendo un'arma micidiale per cancellare ogni forma di vita nel sistema solare. Volyova intende usare le armi di classe Inferno a bordo della Nostalgia dell'Infinito come ultima risorsa contro gli Inibitori. A questo punto, Clavain manda presso di loro una simulazione di livello beta (una sorta di intelligenza artificiale recante memoria e modelli di comportamento del Clavain originale) per poter arrivare ad un accordo ma questo non viene raggiunto dato che entrambe le parti reclamano per sè le armi.
Quando la Luce dello Zodiaco entra nel sistema solare di Rersurgam si arriva così allo scontro dopo il quale finalmente le due parti trovano un mutuo accordo. L'evacuazione viene terminata mentre Volyova, in fin di vita, prende metà delle armi in un disperato ultimo attacco contro gli Inibitori. Khouri e un altro Conjoner, Remontoire, rimangono nel sistema a bordo della Luce dello Zodiaco e provano a contattare Dan Sylveste, il vecchio scienziato divenuto parte della coscienza artificiale di Ade, per cercare altre informazioni da usare contro gli Inibitori. La Noslalgia per l'Infinito, guidata da Clavain, porta così in rifugio su un pianeta sconosciuto la maggior parte della popolazione di Resurgam, aspettando il ritorno della Luce dello Zodiaco per continuare la battaglia contro gli Inibitori.

lunedì 20 aprile 2015

UN MONDO PER GLI ARTEFICI di Charles Sheffield

vai alla scheda completa de Un Mondo per gli Artefici Il romanzo è ambientato in un lontano futuro che vede l'umanità aver colonizzato diversi mondi del braccio di Orione della Via Lattea ed essere entrata in contatto con diverse specie aliene intelligenti dalle più svariate caratteristiche tra cui i Cecropiani, artropodi ciechi ma in possesso di rattinatissimi sensi alternativi, e alcune specie asservite come i Lo'tfiani e gli Hymenopt.
Tutte le specie di quest'area della Galassia hanno ben impresso nella loro memoria razziale il ricordo dei crudeli Zardalu, una specie aliena che aveva dominato incontrastata l'intera regione (venendo a contatto probabilmente anche con gli uomini agli albori della loro evoluzione) e spazzata via durante la Grande Insurrezione quando le numerose popolazioni da loro rese schiave si ribellarono e sterminarono l'intera razza di dominatori.
Ancora più misteriosi e antichi sono gli Artefici, costruttori appartenenti quasi alla mitologia della Galassia, che hanno lasciato dappertutto manufatti, testimonianze dell'incredibile conoscenza e livello tecnologico raggiunti. La storia e la natura degli Artefici sono il mistero principale attorno al quale ruota l'intera vicenda narrata e si sviluppano le avventure dei diversi personaggi.
I protagonisti del romanzo appartengono sia alla razza umana che alle specie aliene citate. Proprio l'introduzione e la descrizione della storia e della cultura aliene costituiscono una parte importante del romanzo, temi affrontati spesso tramite il classico espediente narrativo che prevede la citazione da immaginari cloni dell'Enciclopedia Galattica di Asimoviana memoria.
Nel complesso la lettura è scorrevole e l'intreccio godibile nonostante l'inizio abbastanza brusco, conseguenza dell'esistenza di un prequel, la cui lettura sicuramente renderebbe l'impatto con l'opera più agevole. Superata questa fase iniziale e inquadrati personaggi e contesto, la trama si sviluppa in maniera lineare seppur senza nessuna grande novità o elemento creativo. La razza di antichissimi e saggissimi alieni misteriosamente scomparsa che ha lasciato dietro di sè vestigia della propria grandezza non è, infatti, certo un tema inesplorato, per usare un eufemismo.
La parte più deficitaria dell'opera se vogliamo è proprio quella in cui vengono parzialmente svelati alcuni aspetti della storia e degli scopi degli Artefici, che vengono ricondotti a topos narrativi usati, anzi, in tutta franchezza, abusati in decine di altri romanzi e racconti. Pur con qualche carenza nell'impianto concettuale vero e proprio, quindi, l'opera si fa comunque apprezzare per le già citate qualità dal punto di vista stilistico e ritmico. La consigliamo soprattutto a chi apprezza scenari di space-opera a matrice avventurosa e descrizioni di civiltà aliene.

venerdì 2 gennaio 2015

Antologia IL FUTURO DI VETRO E ALTRI RACCONTI

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Traduzione dell'antologia The Year's Best SF n.18 con i migliori racconti del 2012. Le opere spaziano su una gran varietà di sotto generi e tematiche con un buon livello generale anche se nessun racconto inserito è davvero imperdibile.
Tra tutti i racconti presenti, ci sentiamo di raccomandare in particolare gli ottimi Giornata Perfetta di C.S. Friedman, un divertente e ironico racconto sull'impatto del progresso tecnologico nella vita quotidiana; La Figlia di LIberty di Naomi Kritzer, che getta una sguardo su una realtà sociale futuristica ma quanto mai attuale; Lacrime per il Giorno di Indrapramit Das, una eccellente rielaborazione del passaggio alla modernità su un mondo eternamente diviso tra luce e tenebra e Nahiku West di MIchael Swanwick, un'eccellente spy story in futuro dominato dalle biotecnologie.