domenica 27 settembre 2015

CRISTO MARZIANO di Philip J. Farmer


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Commento:
Il romanzo è principalmente ambientato su Marte ma lo scenario è distante anni luce dai paesaggi del pianeta rosso cui i lettori di fantascienza sono abituati. Il pianeta, anzi per l'esattezza il sottosuolo, è abitato da una popolazione mista di terrestri e alieni umanoidi il cui modello sociale teocratico è modellato attorno ad un culto che assomiglia ad una sorta di amalgama tra Ebraismo e Cristianesimo. I riti, le preghiere, i costumi sociali e l'organizzazione politica ricalcano infatti quelli del popolo ebraico di duemila anni fa ma con una fondamentale differenza: secondo i Marziani, infatti, il Messia è già arrivato ed è Gesù Cristo.
Non solo... Gesù Cristo è realmente presente in mezzo a loro: vive per la maggior parte del tempo nel Sole che splende all'interno delle caverne abitate del sottosuolo marziano ma scende periodicamente in mezzo al popolo dando prova dei suoi poteri soprannaturali. E' un Cristo comunque diverso da quello cristiano: è solo un uomo, non è partecipe della natura divina, si definisce un figlio adottato da Dio e smentisce molte delle credenze cristiane terrestri.
I terrestri protagonisti del romanzo che scoprono questa incredibile realtà ne sono ovviamente sconvolti: tre su quattro si convertono al nuovo profeta; ma in uno di loro rimane il dubbio, il dubbio terribile che richiama l'Apocalisse di San Giovanni, la minaccia dell'Anticristo che incombe sul destino della Terra e dell'umanità intera...
L'idea del romanzo è geniale e di grande impatto. Mano a mano che la lettura procede, però, si ha come l'impressione che lo scrittore abbia voluto in un certo senso autolimitare le possibilità dell'opera. La portata di riflessione teologica che l'ideale iniziale consentiva era immensa e quindi impensabile poterla esaurire ma alcuni temi, ad esempio il rapporto di Cristo con il vero unico Dio di cui egli si professa solo fglio adottivo, non sono stati minimamente esplorati.
La trama non ha particolari colpi di scena, prosegue ad un ritmo abbastanza lento, con lunghi dialoghi e passaggi didascalici. Il romanzo termina con un finale aperto, che lascia al lettore il dubbio sulla vera natura del Cristo Marziano. Nel complesso un'opera interessante ma, a nostro parere, che lascia il rammarico sul potenziale andato sprecato.

Trama (attenzione spoiler!):
I componenti della prima spedizione terrestre su Marte vengono catturati e portati nel sottosuolo dagli abitanti del pianeta rosso, la cui popolazione sembra essere costituita in parte da esseri umani e da alieni umanoidi, i Krish.
I terresti scoprono con stupore che l'intera società marziana, nonostante sia avanzatissima in termini scientifici e tecnologici, pratica una forma "degenerata" di religione ebraica, parlando l'ebraico e il greco antico. Gesù è ritenuto il vero Messia mandato da Dio ma, al contrario del Cristianesimo, non viene visto compartecipe della natura divina del Padre. I terresti apprendono, inoltre, la storia della colonizzazione di Marte. Gli alieni Krish avevano accolto sulla loro nave un folto gruppo di terrestri la cui vita era segnata, in maggior parte parte ebrei. Dopo che la loro astronave era stata danneggiata durante uno scontro con un altro gruppo di alieni, atterrarono e si stabilirono su Marte. Anche gli alieni Krish si convertirono dopo che Gesù stesso apparve tra loro, dimostrando i suoi poteri con inconfutabili miracoli.
Secondo i marziani, Gesù è ancora in mezzo a loro e a capo della società, come una sorta di Giudice Supremo; i terrestri inizialmente interpretano in maniera allegorica queste affermazioni fino a che Egli non appare davvero loro e non dà dimostrazione concreta dei suoi poteri miracolosi. Tre membri su quattro dell'equipaggio terrestre si convertono mentre la quarta, sull'orlo della pazzia dopo aver visto il suo credo ateo-razionalista distrutto, si suicida. Resuscitata grazie all'avanzatissima scienza medica dei marziani, la maggior parte della memoria risulta però totalmente compromessa e regredita allo stadio infantile.
Uno dei terrestri, Richard Orme, un canadese di fede battista, è in realtà attraversato da molti dubbi dopo che in un incontro privato col Messia, Egli, non si sa se per quale motivo, gli abbia voluto raccontare una possibile spiegazione "razionale" del tutto, suggerendo come Egli potrebbe essere in realtà una forma aliena di pura energia impossessatasi di un corpo umano e in grado di sfruttare le credenze religiose terrestri.
I Marziani, guidati da Gesù, allestiscono una flotta diretta verso la Terra, in subbuglio ovviamente dopo l'annuncio dell'arrivo del Messia, da molti additato come l'AntiCristo. Orme stesso arriva a crederlo, dopo una apparizione di quello che sembra essere il vero Gesù Cristo, e si decide a voler tentare di assassinare il Messia marziano. Un altro terrestre però lo anticipa nelle sue intenzioni ed egli, quasi inconsciamente, si sacrifica per difendere lo stesso Messia che voleva uccidere, per venire poi resuscitato e perdonato.

domenica 20 settembre 2015

EINSTEIN PERDUTO di Samuel R. Delany

vai alla scheda completa de Einstein Perduto Il romanzo è ambientato in quello che sembra essere un lontanissimo futuro con una Terra profondamente mutata dopo, presumibilmente, una catastrofe di qualche tipo (qualche indizio suggerisce che possa esserci stata un'apocalisse nucleare). Mentre la maggior parte degli esseri umani ha lasciato il pianeta, il pianeta è ora popolata da una specie di nuova umanità, dove le mutazioni sono all'ordine del giorno e sono inquadrate nell'ordine sociale prestabilito. Gli articoli "Lo" e "La" sono utilizzati per identificare i veri uomini e le vere donne; coloro che non sono "funzionanti" sono privi di articolo mentre chi vede il proprio nome seguire il "Le" rientra in una una sorta di gruppo intermedio tra i due poli. I ricordi, le suggestioni della vecchia umanità sono diventati i nuovi miti, le nuove leggende: artisti, rockstar del nostro tempo hanno sostituito il vecchio pantheon delle religioni tradizionali, ormai completamente dimenticate. La civiltà è regredita tecnologicamente di migliaia di anni: villaggi i cui abitanti basano la propria sussistenza su caccia e raccolta, qualche grande città. Sullo sfondo rimangono però i resti della grandezza passata, come può esserlo un computer ancora attivo, e i risultati ottenuti nel passato fanno ancora parte della coscienza comune; paradossalmente, visto il contesto, alcuni passaggi del romanzo sembrano suggerire come siano in un certo qual modo ancora accessibili (numerosi sono i riferimenti al viaggio spaziale). Il protagonista è Lo-Lobey, il cui ritratto sembra richiamare quello di un essere preistorico forte ma allo stesso tempo gentile, seppur dall'intelletto alquanto limitato. Quando il suo amore, una ragazza dagli strani poteri, Friza, muore o per meglio dire scompare, egli decide di abbandonare il suo villaggio per ritrovarla. E' una riedizione di un topos classico, senza tempo, della letteratura. Non manca neanche l'anti-eroe, il malvagio Kid Death, un mutante che sembra in grado di uccidere a suo piacimento. Lo scenario del romanzo è affascinante così come diversi concetti evocati. L'atmosfera si mantiene però sempre su un livello quasi onirico, surreale; l'intreccio e la trama perdono spesso di linearità, in un susseguirsi di episodi simbolici, che rendono la lettura per nulla facile. Difficilmente, inoltre, gran parte del romanzo potrebbe essere identificata come fantascienza se non si conoscesse l'autore, giacchè per toni, personaggi sembra più di essere di fronte ad una sorta di epic-fantasy. Per questo motivi mi sento di consigliarlo principalmente agli appassionati dell'autore o a coloro che apprezzano opere di questo tipo; il lettore di fantascienza standard potrebbe restarne deluso o disorientato.