domenica 31 maggio 2015

LA BALLATA DI BETA-2 di Samuel R. Delany

Scheda Completa Commento:
Il romanzo è ambientato in uno scenario futuribile abbastanza classico che vede l'umanità espandersi nell'universo grazie alla scoperta del viaggio a velocità trans-luminari. Prima di questa rivoluzionaria scoperta però un gruppo di astronavi generazionali aveva fatto in tempo ad essere realizzata e partire verso quella che doveva essere la prima colonia umana.
Arrivati finalmente a destinazione, i superstiti dei discendenti di questi pioneri hanno trovato il pianeta già occupato. Quello che è stato in seguito rinominato come Il "Popolo delle Stelle" è rimasto così chiuso nelle proprie astronavi, separato dal resto dell'umanità. Una comunità avvolta nel mistero, le cui uniche testimonianze e notizie sono rintracciabili in una raccolta di ballate folkloristiche, apparentemente senza alcun nesso con la realtà.
L'artificio narrativo con cui l'autore inaugura l'esplorazione della storia del "Popolo delle Stelle" è la ricerca commissionata ad uno studente, Joneny, che si vede assegnata una ricerca sulle radici storiche di una di queste ballate. Esplorando le misteriose astronavi, Joneny scoprirà verità insospettabili e farà un incontro al limite dell'incredibile...
L'opera si segnala principalmente per l'impianto concettuale e ideale su cui è costruita, una sorta di trasposizione narrativa della ricerca antropologica e sociale, basata su temi quali la costruzione dei miti religiosi, l'evoluzione del linguaggio e del vocabolario, l'esame dei documenti, interconnessi con topos classici della fantascienza come possono essere la degenerazione dei costumi sociali a bordo delle astronavi generazionali e i misteri del cosmo in senso lato.
Mano a mano che l'indagine di Joneny procede, prendono sempre più importanza gli elementi religiosi; l'autore allude chiaramente ad alcuni dogmi cristiani, reinterpretandoli e inserendoli all'interno di un intreccio che alla fine non risulta convincente al cento per cento anche perchè ricostruito a spizzichi e bocconi con diversi flash back che consento di gettare solo uno scorcio sull'intera vicenda.
Nel complesso una lettura comunque certamente interessante e originale; forse la brevità (ai limiti del romanzo breve), che in molti casi si rivela una dote, in questo ha costituito più un limite che un vantaggio.
Trama:
Joneny, incaricato di indagare sull'origine della Ballata di Beta-2, una delle astronavi i cui occupanti sono misteriosamente scomparsi, si reca sul posto e riesce a ricostruire la storia del "Popolo delle Stelle", oltre che a fare particolari incontri.
Durante le prime generazioni il viaggio proseguì senza intoppi mentre alcune parole iniziavano ad assumere un nuovo significato: le astronavi erano chiamate "città" mentre lo spazio esterno "deserto". Più avanti, invece, emerse una sorta di fanatismo che prevedeva l'assoluto rispetto della Norma, una lista di valori medi previsti per ogni tipo di misurazione (altezza, intelligenza etc...), in nome della conservazione dell'umanità originaria. In questa fase assunsero sempre più importanza i Giudici, coloro ai quali spettava prendere quel tipo di decisioni, a discapito dei capitani delle navi.
I condannati venivano uccisi presso il Capo della Morte dal boia dell'astronave. I Monocoli, i diversi, presero allora a ritirarsi nelle zone delle navi in assenza di gravità artificiale per sfuggire alla cattura, formando delle specie di ghetti, e diventando via via sempre più indispensabili alla vita delle astronavi dato che il resto della popolazione diventava sempre più succube dei Giudici e dei rituali, assurdi riti pseudo-religiosi.
E' in questo contesto che emerse una nuova minaccia che sembrava poter distruggere le navi una ad una. La coraggiosa capitana Leela della nave Beta-2 ricevette la richiesta di aiuto proveniente da Sigma-9 e si recò là per dare aiuto. Lì venne in contatto con una forma di vita aliena, la responsabile inconsapevole della distruzione di Sigma-9 e dell'uccisione dei suoi abitanti, il Distruttore. Questo alieno aveva sempre e solo conosciuto la solitudine ma se ne potè rendere conto solo in quel momento; entrando in comunicazione con Leela si fuse con lei più profondamente, mettendola in cinta.
Leela, tornata bordo della Beta-2 fu condannata a morte per violazione della Norma dato che tutti gli abitanti delle astronavi erano sterili e i figli potevano essere cresciuti solo artificialmente, nel Mercato. Il figlio di Leela e del Distruttore fu comunque salvato ed è lui stesso che Joneny scopre e con cui parla una volta entrato nell'astronave. Con il potete di leggere la mente e di poter eseguire altre strane manipolazioni del tempo, il figlio del Distruttore e i suoi fratelli creati in seguito potranno costituire il tramite dell'umanità nel contatto con altre specie aliene.
Citazione:
Camminò tra i cancelli e i bimbi gridarono,
Camminò nel mercato e le voci morirono,
Camminò oltre il tribunal e il giudice in silenzio,
Camminò fino alla cima di Capo di Morte.

domenica 24 maggio 2015

LA VIA DELLE STELLE di James Tiptree jr

scheda completa de La Via delle Stelle
I protagonisti principali del romanzo sono i Tyreeni, unica razza senziente che popola il pianeta Tyree. Ritratti come grosse mante, i Tyreeni vivono nell'atmosfera di Tyre cavalcando i suoi grandi venti. Gli adulti possiedono potenti campi energetici coi quali sono in grado di interagire con la materia circostante e gli altri loro simili; soltanto i bambini, in cui il campo energetico non è ancora formato, manipolano la materia direttamente col proprio corpo.
La società dei Tyreeni possiede un'impronta patriarcale ma questo orientamento deriva principalmente da un attributo, la "paternità" che corrisponde in realtà alla nostra idea di "maternità": su Tyree, infatti, sono i maschi, i padri, che si occupano della crescita dei piccoli mentre le femmine sono dedite all'avventura o a compiti di maggior spensieratezza. Il contatto tra i due sessi avviene tramite l'interazione dei rispettivi campi energetici; grazie a questi è anche possibile condividere memorie ed esperienze.
Alcuni padri di Tyree sono Ascoltatori: in possesso di una formidabile forza mentale essi riescono a instaurare una comunicazione telepatica con esseri viventi di altri pianeti e comandare a distanza i loro corpi. La possibilità di scacciare il legittimo proprietario dal corpo fisico è nota come Crimine della Vita, un'aberrazione sia praticata da una specie di stato regredito dei Tyreeni, i Selvaggi, che vivono nelle zone più elevate dell'atmosfera di Tyree.
Una minaccia incombe pero' su Tyree, già scoperta dagli Ascoltatori: è una oscura presenza, che sta spargendo la morte su diversi mondi, il Distruttore. La sua origine ignota, i suoi motivi imprescrutabili ne fanno l'elemento più misterioso dell'intero romanzo e chiave di volta ultima dell'intreccio.
I Tyreeni sono destinati a morte certa se rimangono sul loro pianeta. Alcuni di loro sono disposti a tutto, anche a macchiarsi del Crimine della Vita, pur di fuggire, e salvare sè stessi ma soprattutto i loro figli, nel tentativo di abbandonare quei corpi destinati ad un triste e doloroso destino. E qui il destino dei Tyreeni si lega con quello di uno sparuto gruppo di terrestri che stanno conducendo un esperimento di trasmissione del pensiero, con esiti imprevedibili e paradossali.
La parte meglio impostata e più riuscita del romanzo è sicuramente quella ambientata su Tyree. Affascinante il ritratto fornito della civiltà Tyreena con tratti originali e descritti in uno stile scorrevole e intrigante. Desta invece qualche perplessità l'artificiale, vestigia di una polemica sociale ormai piuttosto obsoleta, contrapposizione maschio/femmina, soprattutto quando questa è proposta come uno dei primi temi di dialogo tra i Tyreeni e i terrestri. La parte del romanzo che riguarda più in senso stretto il tema del "contatto" appare come uno degli anelli deboli dell'intreccio: poco plausibile, infatti, la facilità di comunicazione tra terrestri e Tyreeni e il veloce adattamento degli umani nel corpo degli alieni in seguito al trasferimento telepatico.
Abbandonati gli scenari ambientati su Tyree e la Terra, l'ultima parte del romanzo è incentrata all'interno del Distruttore dove hanno trovato rifugio le coscienze vitali di diversi Tyreeni e umani. L'autrice si lascia andare a lunghi passi privi di dialogo, dove viene descritta questa ambientazione ai confini dell'umana e raziocinante percezione, e dove la vita è ridotta ad una sorta di condizione "atomica", che richiama alla mente la monade Leibniziana.
Pur affascinante nei temi evocati, l'autrice non riesce a rendere con chiarezza i temi trattati e il lettore è abbandonato a sè stesso in uno scenario confusionario, sia dal punto di vista dei contorni spazio-temporali che dei rapporti causa-effetto. I lunghi passaggi puramente speculativi annacquano anche l'improvviso cambio di prospettiva col quale si rovescia il ruolo scenico del Distruttore, che, se reso in maniera migliore, avrebbe potuto essere l'ngrediente perfetto per il finale.
In conclusione, l'opera, pur se con qualche difetto sia a livello di impostazione che di intreccio, ci sembra una buona lettura che consigliamo soprattutto agli amanti di ambientazioni e civiltà aliene.

sabato 16 maggio 2015

L'ULTIMA SPIAGGIA di Nevil Shute

vai alla scheda completa de L'Ultima Spiaggia Il romanzo è un classico del genere Apocalittico. Una brevissima guerra nucleare, innescata, in maniera quasi ridicola diremmo, da una potenza del tutto secondaria come l'Albania, ha in pochi giorni distrutto ogni forma di vita nell'emisfero boreale. La narrazione avviene prevalentemente in Australia. Qui la popolazione prosegue la vita di tutti i giorni pur sapendo di avere il tempo contato: la polvere radiattiva, infatti, viene trasportata dal vento e la latitudine di frontiera tra il "mondo vivo" e il "mondo morto" si sposta gradualmente verso sud. I protagonisti principali sono alcuni abitanti del luogo e un americano, il comandante Towers, a capo dello Scorpion, un sommergibile americano che ha trovato riparo presso la marina australiana. Sarà proprio lo Scorpion, durante la sua ultima missione, a cancellare ogni speranza di sopravvivenza per l'umanità smentendo una ingenua ipotesi scientifica e svelando il mistero di alcune trasmissioni radio proveniente dagli ex Stati Uniti d'America. Forse unico nel suo genere, il romanzo descrive un'apocalisse pacifica, ai limiti dell'irreale pur considerando i tratti razionali e miti della popolazione australiana protagonista. Soltanto negli ultimissimi giorni prima che anche le regioni più meridionali diventino contaminate la gente rinuncia alle proprie occupazioni abituali, alle proprie mansioni. Sono assenti tutti gli episodi di violenza, fanatismo, catastrofismo che di solito popolano questo genere di romanzi. L'apocalisse vera e propria, la guerra nucleare avvenuta nel lontano nord del mondo, sembra un evento lontano, quasi mitico, che la popolazione del luogo non riesce ad accettare razionalmente e comprendere nella sua follia. Se non fosse per il contesto, il romanzo sarebbe difficilmente annoverabile nel genere fantascientifico. I fatti narrati infatti appartengono alla routine quotidiana cui i protagonisti si appligliano tentando di esorcizzare la minaccia, anzi la morte certa che incombe su di loro. Una coppia di sposi, la ragazza innamorata, lo scienziato che finalmente si può dedicare alla sua passione per le corse sportive, nulla insomma cui il lettore di fantascienza è abituato. L'intreccio risulta piuttosto piatto e banale, senza alcun spunto creativo, senza nessun momento di svolta o di tensione: come i suoi personaggi si dirige placidamente verso un finale già scritto. Una lettura sui generis che consigliamo soltanto a chi apprezza questo tipo di atmosfere decadenti.

venerdì 8 maggio 2015

REDEMPTION ARK di Alastair Reynolds

vai alla scheda completa de Redemption Ark
Commento:
Il romanzo è ambientato nello stesso universo di Rivelazione ma i due romanzi, pur avendo in comune ambientazione principale e alcuni personaggi, possono essere letti indipendentemente. L'Universo della Rivelazione è un infinito cimitero di civiltà sepolte: l'umanità si espande nella Galassia continuando a trovare i resti di civiltà andate in rovina. I responsabili di questa moria sono gli Inibitori, fredde e meticolose macchine create milioni di anni fa con lo scopo di frenare la vita, distruggere ogni civiltà che valichi la frontiera del viaggio interstellare. Il loro operato non è guidato da una cieca cattiveria o da un odio per la vita; anzi sono sforzi che i loro ideatori hanno compiuto per preservare la vita stessa, per preparla al meglio per la grande catastrofe che deve arrivare...
Reynolds non lascia spazio al volo superluminale (almeno inizialmente...) nè a scorciatoie quali wormhole, superspazio etc... Il suo universo è quindi un mondo dai lunghi viaggi, dove le comunità umane vivono sparse e separate per la galassia. Non esiste un'autorità centrale, nè grandi regni o imperi. Sono però identificate due fazioni in guerra tra loro, da una parte i Demarchisti, pesantemente danneggiati dalla Peste (un'infezione che ha colpito tutta la nanotecnologia), dall'altra i Conjoner, dei post-umani che fanno largo uso della tecnologia per modificare il proprio corpo creando una vera e propria rete neurale in cui i pensieri in comune formano una sorta di mente-alveare.
Come da classico schema, i diversi rivoli narrativi si fondono via via fino ad arrivare al gran finale in cui l'autore tira le fila dell'intero intreccio e ogni personaggio trova la sua collocazione e destino ultimi. Come già in Rivelazione, anche Redemption Ark si inserisce nel solco di un ritorno ad una space opera più classica, senza l'inflazione di elementi cyber o post-human, basata su grandi interrogativi cosmici, sull'avventura nello spazio ignoto. La formazione dell'autore concorre nel dare una certa plausabilità e rigore scientifico ai temi che toccano il volo spaziale (molto interessanti ad esempio gli stratagemmi bellici descritti in un inseguimento a velocità vicine a quella della luce).
La lunghezza dell'opera incide un po' sul ritmo narrativo, forse alcune parti secondarie dell'intreccio potevano essere tagliate. In generale quello che manca a quest'ottimo romanzo per fare il salto di qualità è quell'elemento di vera meraviglia narrativa in grado di stupire il lettore. Ciò detto l'opera rimane comunque assolutamente consigliata in particolare agli amanti delle grandi space opera, degli scenari cosmici, degli eterni interrogativi fondamentali sul destino della vita nell'universo.
Trama (attenzione spoiler!):
La storia inizia nell'anno 2605. Galiana, la fondatrice dei Conjoner, viene ritrovata, ancora unica in vita, a bordo dell'astronave partita anni prima in una missione esplorativa. Galiana ha incontrato i Lupi, gli Inibitori, che si sono impossessati della nave, hanno ucciso l'equipaggio e ora controllano almeno in parte anche la sua mente. Galiana chiede a Skade, una delle Conjoner più influenti, di ucciderla ma questa la mette in animazione sospesa sperando che in futuro possa essere aiutata.
Anni dopo, Nevil Clavain, un eroico soldato Conjoner che secoli prima aveva disertato dalla fazione opposta, quella dei Demarchisti, dopo aver incontrato Galiana, accetta finalmente di entrare a far parte del Consiglio RIstretto, dove apprende la natura del pericolo rappresentato dagli Inibitori. Clavain apprende come i Conjoner del futuro tentino di aiutare il presente nello sfuggire alla terribibile minaccia; è stato un loro avvertimento ad esempio ad indurre i Conjoner a non produrre più astronavi dato che le loro emissioni di neutrini erano rintracciabili dagli Inibitori. Skade assegna a Clavain la missione di recuperare le terribili armi di classe Inferno, armi che attingono direttamente all'energia del Big Bang, andate perdute e ora attive nel sistema di Resurgam, per tentare di combattere i Lupi. Gli mostra inoltre la gigantesca flotta creata in segreto con una tecnologia molto più avanzata in modo da non essere identificafile dagli Inibitori.
Clavain intuisce che il piano di Skade è quello di evacuare l'intero Nido Madre Conjoner abbandonando il resto dell'umanità a sè stessa. Ribellandosi a questo piano decide di disertare ancora una volta. Con l'aiuto di Antoinette Bax, una ragazza di Yellowstone che aveva aiutato in una missione precedente, Clavain sfugge a Skade e si consegna ai Demarchisti. Viene però quasi immediatamente catturato da un gruppo misterioso agli ordini di "H". Questi svela a Clavain come Skade sia in realtà sotto il controllo di una mente aliena che ha infettato la donna durante la missione a Chasm City dove si era impossessata della tecnologia segreta per la costruzione dei sistemi di soppressione d'inerzia.
Quando Clavain spiega ad H i piani segreti di Skade, H fornisce la nave, la Luce dello Zodiaco, ed equipaggio per anticipare i Conjoner nel viaggio verso Resurgam per impossessarsi della armi di classe Inferno. Clavain e Skade iniziano così una corsa a distanza verso Resurgam spingendo per le proprie navi a velocità sempre più elevate finchè Skade, nel tentativo di valicare il limite della velocità della luce, danneggia irreperabilmente la propria. Clavain prende a bordo Galiana e distrugge la nave di Skade che però riesce a salvarsi espellendo la propria testa (l'unica sua parte organica a bordo) verso le altre navi Conjoner che seguivano.
Su Resurgam, intanto, il triumviro Ilia Volyova e Ana Khouri tentano di portare avanti l'evacuazione della popolazione mentre gli Inibitori stanno costruendo un'arma micidiale per cancellare ogni forma di vita nel sistema solare. Volyova intende usare le armi di classe Inferno a bordo della Nostalgia dell'Infinito come ultima risorsa contro gli Inibitori. A questo punto, Clavain manda presso di loro una simulazione di livello beta (una sorta di intelligenza artificiale recante memoria e modelli di comportamento del Clavain originale) per poter arrivare ad un accordo ma questo non viene raggiunto dato che entrambe le parti reclamano per sè le armi.
Quando la Luce dello Zodiaco entra nel sistema solare di Rersurgam si arriva così allo scontro dopo il quale finalmente le due parti trovano un mutuo accordo. L'evacuazione viene terminata mentre Volyova, in fin di vita, prende metà delle armi in un disperato ultimo attacco contro gli Inibitori. Khouri e un altro Conjoner, Remontoire, rimangono nel sistema a bordo della Luce dello Zodiaco e provano a contattare Dan Sylveste, il vecchio scienziato divenuto parte della coscienza artificiale di Ade, per cercare altre informazioni da usare contro gli Inibitori. La Noslalgia per l'Infinito, guidata da Clavain, porta così in rifugio su un pianeta sconosciuto la maggior parte della popolazione di Resurgam, aspettando il ritorno della Luce dello Zodiaco per continuare la battaglia contro gli Inibitori.