lunedì 21 dicembre 2015

GLI ANNI DEL PRECURSORE di Philip J. Farmer

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Il romanzo è ambientato nello stesso scenario de Gli Amanti di Siddo. La popolazione della Terra è stata decimata durante una terribile guerra apocalittica con le colonie di Marte. Gli immensi spazi così liberati sono stati velocemente colonizzati da alcuni gruppi di sopravvissuti, i più adatti, selezionati da secoli di lotta per la sopravvivenza. Gli Israelieani hanno così colonizzato una vastissima area intorno a tutto il bacino del Mediterraneo; allo stesso modo Hawaiani e Islandesi hanno occupato vastissimi territori fondendosi poi nella cosiddetta Unione Haijac.
L'Unione è una sorta di dittatura teocratica fondata da Isaac Sigmen, iniziatore e profeta di un culto pseudo-scientifico con richiami al Cristianesimo al cui centro vi è la presunta capacità del fondatore di viaggiare nel tempo e la promessa del suo ritorno nel futuro, nel giorno del cosiddetto Arresto del Tempo. Sigmen, ammirando l'efficienza e il prestigio della Repubblica d'Israele ha scimmiottato alcuni elementi della cultura ebraica, imponendo l'ebraico come lingua ufficiale e scrivendo l'opera nota come Talmud Occidentale.
Tra l'Unione e Israele è in corso una feroce competizione, cristallizzatasi in uno stato di Guerra Fredda che prevede una zona, Frontiera, corrispondente grosso modo all'Europa centro-meridionale, fare da cuscinetto tra i due blocchi. In realtà l'intelligence israeliana è riuscita a penetrare in modo capillare con i suoi agenti nella gerarchia della Stieta, la Chiesa-Stato che governa l'Unione. Il piano di Israele prevede l'apparizione di diversi falsi Sigmen nel giorno dell'Arresto del Tempo in modo da far cadere l'Unione nell'anarchia.
Il protagonista del romanzo è uno degli agenti israeliani entrati nel cuore dell'Unione: Leif Barker. La sua vita subisce un radicale mutamento quando il corpo della ormai defunta Halla Dannto arriva nell'ospedale dove lavora. Questa è la moglie di un altissimo funzionario della Stetia e, soprattutto, anch'ella un agente speciale di Israele. Fingendo di riuscire a recuperarla, Barker, ubbidendo agli ordini dei suoi superiori, la sostituisce con la sua sorella gemella; una donna stupenda di cui Barker finisce per innamorarsi.
Halla e sua sorella possiedono uno speciale impianto nell'addome che permette loro di generare una scarica elettrica durante il rapporto con il partner. Questo fa sì che un maschio cresciuto nell'oppressiva e frustrata società della Stetia cada praticamente in loro controllo permettendo alla Repubblica di Israele di insinuarsi sempre più all'interno dell'Unione Haijac.
Lo scenario che fa da sfondo all'opera non è particolarmente originale; su questa tela Farmer disegna un intreccio quasi da spy-story con un ritmo narrativo elevato e condito da elementi tipici della sua produzione come il tema sessuale e una critica indiretta al fanatismo religioso e alla sua impronta repressiva sulla società. La società distopica dell'Unione Haijac è descritta in termini piuttosto sommari; anche le caratteristiche del culto di Sigmen avrebbero meritato maggiore spazio visto l'interessante fusione tra pseudo-scienza e misticismo. La trama si mantiene su buoni livelli per la maggior parte dell'opera, ma è parzialmente rovinata da quello che sembra essere un banale lieto fine romantico. Nel complesso il romanzo non sembra realizzare pienamente il suo potenziale, la consigliamo quindi principalmente agli estimatori dell'autore o del genere.

domenica 6 dicembre 2015

GLI ANTIMERCANTI DELLO SPAZIO di Frederik Pohl

vai alla scheda completa Il romanzo è il seguito del capolavoro I Mercanti dello Spazio. La Terra è ancora il regno delle agenzie pubblicitarie che detengono ogni potere reale mentre i politicanti sono solo marionette che le agenzie stesse costruiscono e pubblicizzano durante le campagne elettorali.
L'uomo medio della strada, il consumatore, è subissato continuamente da annunci pubblicitari di ogni tipo ed è tipicamente vittima di svariate dipendenze da prodotti alimentari, oggetti di collezionismo o merce di altro tipo. La sovrappopolazione costringe le persone a vivere in spazi ridottissimi, spesso utilizzando a turni, per esempio, il medesimo letto oppure ad utilizzare vere e proprie topaie situate a diversi piani sotto il livello del suolo. Ogni tipo di norma per la tutela dell'ambiente è stata da lungo tempo abolita, l'aria è quindi perennemente inquinata oltre ogni soglia immaginabile causando malattie e morti spesso precoci.
Una nuova e pericolissima forma di pubblicità è stata messa a punto tramite una tecnica nota con il nome di Campbelizzazione che prevede lo stimolo e la manipolazioni dei centri nervosi tramite fortissimi impulsi sensoriali in modo da rendere la vittima totalmente dipendente da un prodotto. Zone di messaggi pubblicitari campbelliani sono sparse nella città, individuati da cartelli scarsamente riconoscibili. Questa tecnica è usata inoltre nelle "guerre" tramite le quali il "progresso della civiltà consumatrice" viene portato alle zone "arretrate" del mondo.
Su Venere è sorto un avamposto umano che rifiuta la civiltà della pubblicità. I venusiani vivono però sotto la continua minaccia terrestre e delle loro spie, spesso uomini e donne che hanno provato ad abbandonare la Terra ma che non riescono a sopravvivere senza la moltitudine di prodotti che per anni hanno usato ed abusato e che quindi sono pronti a tradire quella che doveva essere la loro nuova patria.
Il progonista del romanzo, Tennison Tarb, è un convinto pubblicitario, di ritorno sulla Terra dopo diversi mesi di servizio su Venere in quella che possiamo definire l'ambasciata terrestre. Vittima di una delle zone a pubblicità campbelliana, Tarb sviluppa una dipendenza che lo trascinerà negli strati più bassi della società terrestre facendogli, almeno inconsciamente, aprire gli occhi sul mondo cui è sempre appartenuto.
Il romanzo mantiene il fascino e la ricchezza a livello di contenuti dell'episodio originale, con un forte messaggio di critica verso la società consumistica e mercificatrice che schiaccia e opprime l'individuo, cullato da una falsa idea di libertà e autonomia. L'intreccio si fa più interessante una volta che l'azione si sposta da Venere alla Terra, con una trama dal ritmo narrativo elevato e una sequela di scene tragi-comiche che illustrano le storture del consumismo. Non si raggiungono le vette dell'episodio originale, ma il romanzo merita comunque di essere annoverato tra le migliori opere di Fantascienza Sociologica ed è quindi assolutamente consigliato a tutti gli appassionati.