domenica 8 maggio 2016

L'UOMO CHE VENDETTE LA LUNA

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Il romanzo breve è incentrato attorno ad una singola quanto rivoluzionaria trovata tecnologica: una stampante 3D a energia solare in grado di usare la sabbia del deserto per costruire delle specie di mattonelle da utilizzare a sua volta per erigere strutture abitative. Il passo dal deserto americano a quello della luna è, in fondo, assai breve...
Il narratore in prima persona dell'opera è un classico nerd degli anni '90, che ha fatto abbastanza soldi con una start-up per vivere tranquillamente fino alla fine dei suoi giorni e che ora sembra dedicarsi a quello che più gli va a genio. Il vuoto esistenziale che in fondo lo divora è riempito dall'incontro casuale con un'altra anima "tecno-hippie", l'inventore del Congegno, la stampante 3D, che lo trascina nell'impresa dando finalmente un senso alla sua vita facendolo partecipe di una comunità di suoi simili dove alla fine il nostro protagonista trova anche l'amore.
La consistenza dei personaggi, delle loro vite, delle loro emozioni è sicuramente uno dei tratti migliori dell'opera. Sullo sfondo, l'autore inserisce anche diversi elementi di analisi e critica sociale, con riferimento ai cambiamenti del mondo del lavoro ma soprattutto ad un auspicato vero cambio di approccio, dove emergono concetti post-moderni come il "free-launch", diretto antagonista dell'idolo della modernità capitalista, il profitto, e il mondo del "crowfunding" in contrapposizione al mito dell'iniziativa individuale. L'opera è stata per questi motivi giustamente definita, il contrappasso ideologico dell'omonimo romanzo di Heinlein.
Un'opera provocatoria, ricca di spunti ideali e certamente lontana dai canoni tipici della produzione fantascientifica. Per l'atmosfera, i personaggi, le ambientazioni la raccomandiamo soprattutto agli amanti della cultura cyberpunk e di tutti i suoi rivoli. Ma anche qualsiasi altro appassionato di Fantascienza potrà sicuramente apprezzarla.

lunedì 25 aprile 2016

Antologia LE GRANDI STORIE DELLA FANTASCIENZA vol. 19

vai alla scheda completaRaccolta dei migliori racconti del 1957. Segnaliamo tra tutti Omnilingue di H. Beam Piper, La Gabbia di Bertram Chandler e Il Melodista di Lloyd Biggle Jr.

martedì 12 aprile 2016

LA PAROLA DEL SEMINATORE di Olivia Butler

Scheda Completa Il romanzo è ambientato nella prima metà del XXI secolo negli Stati Uniti, California. L'intero paese è scosso da una ondata di povertà senza precedenti che ha portato il differenziale socio-economico a livelli mai visti, trascinando la maggior parte della popolazione in una stato di disperazione e necessità assolute. Le città sono ormai un territorio in mano a orde di senza tetto, sbandati, criminali; intere famiglie vivono in uno stato di perenne denutrizione e necessità, senza la minima possibilità di avere o trovare una casa o un lavoro retribuito. La crisi ecologica, in particolare la siccità, ha causato un aumento dei prezzi del cibo e dell'acqua, per i quali si è tornati ad uccidere e a commettere ogni barbaria. Lo stato centrale è sostanzialmente scomparso, la polizia non ha più alcun controllo del territorio e, se chiamata, agisce come qualsiasi altro criminale, mirando solo ad estorcere denaro, che mantiene intatto il suo valore, per i suoi "servizi". Corporations senza scrupoli si stanno impossessando di intere comunità e dei loro abitanti, rassegnati a perdere ogni diritto in cambio di garanzie di sicurezza che li protegganno dalle fiumane di derelitti che ogni giorno popolano le strade del paese in un lungo pellegrinaggio verso nord, verso il Canada e l'Alaska, luoghi ormai mitici, dove c'è la speranza di tornare a vivere un'esistenza migliore. La protagonista del romanzo è una giovane ragazza afroamericana, Lauren Olamina, nata e vissuta in una enclave di Los Angeles costituita da una dozzina di famiglie guidate da suo padre, un pastore protestante e insegnante presso un'università locale. Lauren sa che quel muro che separa la sua piccola comunità dall'orrore del mondo circostante costituisce una sicurezza effimera e, mano a mano che passa il tempo e con esso aumentano gli attacchi, le incursioni dall'esterno, si prepara per il giorno in cui dovrà lasciare tutto e tutti per fuggire anch'essa verso nord, verso un mondo migliore. Lauren è affetta da una forma estrema di empatia a causa della quale prova tutto il dolore che vede e riconosce nelle persone che la circondano. E' forse questo ingrediente quasi unico che la porta a dare forma ad una nuovo pensiero religioso, ad un sogno di un mondo migliore, il seme della terra, costruito attorno ad un unico messaggio principale: "Dio è cambiamento". La narrazione avviene sotto forma di diario; lo stile è semplice, diretto e trasmette al lettore tutto il dolore, l'orrore, la disperazione di quei giorni terribili, dei crimini e delle atrocità di cui la protagonista è testimone. Le pagine di pura narrazione sono intervallate dagli estratti dal seme della terra, che sembrano all'inizio distaccati aforismi, massime provenienti da qualche testo religioso orientale ma che poco a poco rivelano il loro legame profondo con le vicende narrate e la vita di Lauren. L'intreccio è semplice ma, nella sua linearità, assolutamente coinvolgente, senza un alcun punto morto; peccato solo per il finale un po' brusco che lascia il lettore in attesa del seguito. Concludendo, una lettura assolutamente consigliata, molto diversa dalla Fantascienza Apocalittica cui siamo abituati, popolata da incubi come l'atomica, virus mortali, asteroidi che minacciano l'intero pianeta, ma proprio per questo mille volte più paurosa e inquietante giacchè basata sull'estrapolazione di scenario socio-economici già in atto, ben riconoscibili nella realtà di tutti i giorni che ci circonda.

sabato 12 marzo 2016

LA GUERRA MONDIALE N.3 di Jacques Spitz

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L'antologia contiene un romanzo breve e sei racconti dell'autore. Segnaliamo in particolare il divertente Il Segreto dei Microbi, interessante anche l'idea da cui trae spunto Dopo l'Era Atomica.

domenica 21 febbraio 2016

Antologia Orizzonti Infiniti (Year's Best SF 15 vol.2)

vai alla scheda completa L'antologia è la seconda parte la traduzione del The Year's Best SF n.15, una raccolta dei migliori racconti del 2009. Tra tutte le opere raccolte brillano l'ottima variazione sul tema della realtà parallele La Fissazione di Alastar Reynolds e il futuristico Un'Altra Vita di Charles Obenford. Segnaliamo anche l'interessante ucronia Il Frankenstein di Edison di Chris Robertson e il racconto robotico di chiaro stampo asimoviano Il Codice dell'Autostrada di Brian Stableford.

domenica 10 gennaio 2016

Antologia LO SCUDO DI MARTE

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L'antologia è la traduzione del The Year's Best SF n.8, una raccolta dei migliori racconti del 2002. Tra tutte le opere raccolte brilla Singleton di Greg Egan che consigliamo caldamente a tutti gli amanti della Fantascienza che si interroga sulla natura del nostro universo. Notevole anche Aureola di Charles Stross, parte dell'ottimo romanzo Accelerando. Segnaliamo anche i due interessanti racconti di Xeno SF Poemi dei Knapsack di Eleanor Arnason e Un Giorno Tranquillo alla Galleria di A. M. Dellamonica assieme al divertente quanto inquietante Violazione di Brevetto di Nancy Kress.

lunedì 21 dicembre 2015

GLI ANNI DEL PRECURSORE di Philip J. Farmer

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Il romanzo è ambientato nello stesso scenario de Gli Amanti di Siddo. La popolazione della Terra è stata decimata durante una terribile guerra apocalittica con le colonie di Marte. Gli immensi spazi così liberati sono stati velocemente colonizzati da alcuni gruppi di sopravvissuti, i più adatti, selezionati da secoli di lotta per la sopravvivenza. Gli Israelieani hanno così colonizzato una vastissima area intorno a tutto il bacino del Mediterraneo; allo stesso modo Hawaiani e Islandesi hanno occupato vastissimi territori fondendosi poi nella cosiddetta Unione Haijac.
L'Unione è una sorta di dittatura teocratica fondata da Isaac Sigmen, iniziatore e profeta di un culto pseudo-scientifico con richiami al Cristianesimo al cui centro vi è la presunta capacità del fondatore di viaggiare nel tempo e la promessa del suo ritorno nel futuro, nel giorno del cosiddetto Arresto del Tempo. Sigmen, ammirando l'efficienza e il prestigio della Repubblica d'Israele ha scimmiottato alcuni elementi della cultura ebraica, imponendo l'ebraico come lingua ufficiale e scrivendo l'opera nota come Talmud Occidentale.
Tra l'Unione e Israele è in corso una feroce competizione, cristallizzatasi in uno stato di Guerra Fredda che prevede una zona, Frontiera, corrispondente grosso modo all'Europa centro-meridionale, fare da cuscinetto tra i due blocchi. In realtà l'intelligence israeliana è riuscita a penetrare in modo capillare con i suoi agenti nella gerarchia della Stieta, la Chiesa-Stato che governa l'Unione. Il piano di Israele prevede l'apparizione di diversi falsi Sigmen nel giorno dell'Arresto del Tempo in modo da far cadere l'Unione nell'anarchia.
Il protagonista del romanzo è uno degli agenti israeliani entrati nel cuore dell'Unione: Leif Barker. La sua vita subisce un radicale mutamento quando il corpo della ormai defunta Halla Dannto arriva nell'ospedale dove lavora. Questa è la moglie di un altissimo funzionario della Stetia e, soprattutto, anch'ella un agente speciale di Israele. Fingendo di riuscire a recuperarla, Barker, ubbidendo agli ordini dei suoi superiori, la sostituisce con la sua sorella gemella; una donna stupenda di cui Barker finisce per innamorarsi.
Halla e sua sorella possiedono uno speciale impianto nell'addome che permette loro di generare una scarica elettrica durante il rapporto con il partner. Questo fa sì che un maschio cresciuto nell'oppressiva e frustrata società della Stetia cada praticamente in loro controllo permettendo alla Repubblica di Israele di insinuarsi sempre più all'interno dell'Unione Haijac.
Lo scenario che fa da sfondo all'opera non è particolarmente originale; su questa tela Farmer disegna un intreccio quasi da spy-story con un ritmo narrativo elevato e condito da elementi tipici della sua produzione come il tema sessuale e una critica indiretta al fanatismo religioso e alla sua impronta repressiva sulla società. La società distopica dell'Unione Haijac è descritta in termini piuttosto sommari; anche le caratteristiche del culto di Sigmen avrebbero meritato maggiore spazio visto l'interessante fusione tra pseudo-scienza e misticismo. La trama si mantiene su buoni livelli per la maggior parte dell'opera, ma è parzialmente rovinata da quello che sembra essere un banale lieto fine romantico. Nel complesso il romanzo non sembra realizzare pienamente il suo potenziale, la consigliamo quindi principalmente agli estimatori dell'autore o del genere.