martedì 12 luglio 2011

CAULDRON FORNACE DI STELLE

L'opera è ambientata in un XXIII secolo che ha accantonato i viaggi spaziali. Esiste la tecnologia che permette i viaggi iperluminari e divere missioni umane hanno anche trovato vita intelligente ma i costi e altre priorità, l'emergenza climatica in primis, hanno frenato la corsa verso le stelle. I protagonisti del romanzo appartengono alla ristretta schiera di coraggiosi che continuano a lottare per esplorare il cosmo, tra loro la figlia di chi, il secolo prima, aveva captato il primo messaggio alieno. Tutto cambia quando un geniale fisico scopre un nuovo metodo di propulsione che aumenta di centinaia di volte la velocità raggiungibile. I nostri eroi possono così imbarcarsi in una favolosa missione fino a raggiungere il cuore della galassia, per scoprire le risposte ad alcuni dei quesiti che ancora non hanno ricevuto risposta...
L'autore riesce a rendere bene l'atmosfera, quel senso di tristezza e insoddisfazione che permea i protagonisti che lottano contro l'abbandono dello spazio prima della strabiliante scoperta che li porterà dove mai nessun uomo era stato prima. La prima parte del romanzo, incentrata sul fallimento dei primi esperimenti della nuova propulsione e sul difficile avvio dell'impresa, rischia però di annoiare il lettore. La seconda parte, ambientata finalmente nel cosmo, sembra invece meno curata e manca completamente di originalità: la prima civiltà aliena che si incontra è, in maniera totalmente inverosimile, la fotocopia di quella umana mentre sul secondo pianeta visitato la festa è rovinata da un serpentone gigante. Forse un po' più di inventiva non avrebbe guastato, considerato anche che il viaggio avviene attraverso una semplice variante del solito iperspazio...
Nel complesso quindi un'opera discreta, con idee nel complesso banali e una trama valida a tratti, che si salva l'abilità dell'autore nel creare personaggi vivi, con emozioni e sentimenti palpabili.

vai alla scheda completa

Nessun commento:

Posta un commento