venerdì 17 agosto 2012

LA PORTA DELL'INFINITO

vai alla scheda completa: La Porta dell'Infinito Il romanzo è ambientato in un cupo XXI secolo. L'uomo ha colonizzato Venere e Marte ma l'enorme sovrappopolazione determina condizioni di vita assai misere sia sulla Terra che nelle colonie. Proprio su Venere sono stati ritrovati alcune strutture e manufatti di una antica razza aliena, gli Heechee, e un esploratore, armeggiando con i comandi di una loro navicella spaziale, ha trovato casualmente un asteroide, Gateway, che è diventato la nuova speranza dell'umanità. Gateway infatti, una stazione di transito Heechee, è dotata di centinaia di piccole navette ancora funzionanti che possono portare, grazie ad una tecnologia che gli scienziati terrestri non sono riusciti ancora a comprendere, l'uomo nello spazio profondo, verso nuovi sistemi solari. Le grandi potenze della Terra, dopo la scoperta di Gateway, hanno creato una società, un consorzio che si occupi dell'esplorazione e dello sfruttamento dei manufatti, delle tecnologie aliene riportate dai cosiddetti cercatori, i nuovi pionieri che partano da Gateway per esplorare il cosmo. Le missioni sono molto rischiose, non è infatti possibile prevedere la destinazione delle rotte che le astronavi seguiranno, e la maggior parte si risolve in un nulla di fatto; ma quei cercatori che riescono a scoprire mondi colonizzati dagli Heechee o importanti manufatti vengono ricompensati con grandi ricchezze che permettono loro di sfuggire ad una vita di privazioni e miseria. Il protagonista è Robinette (Bob) Broadhead, un povero minatore terrestre che impiega la somma vinta ad una lotteria per pagare il costoso viaggio fino a Gateway dove spera di trovare la fortuna di una vita. Bob è agli antipodi del tipico eroe intrepido e senza macchia delle space opera: indeciso, se non codardo, con una psiche contorta e tormentata da sensi di colpa e vari complessi. L'intreccio avanza su due filoni paralleli, a capitoli alternati. Mentre nel primo sono narrate le vicessitudini di Bob, il suo sbarco su Gateway, le missioni che deve affrontare... il secondo è ambientato anni dopo ed è interamente focalizzato sugli estenuanti colloqui che Bob intraprende con il computer-psichiatra Sigfrid Von Shrink. A complemento, l'autore inserisce spezzoni di varia natura, annunci, pubblicità, regolamenti, note, rapporti che aiutano il lettore a farsi un'idea della vita su Gateway e, in generale, di tutto il contesto sociale dell'epoca. Il giudizio complessivo sull'opera è ottimo. Un'idea di base originale, con l'eterno fascino della misteriosa e sconosciuta civiltà aliena, sostenuta da una trama avvincente e scorrevole che procede senza alcuna pausa o stasi narrativa e fa partecipe il lettore delle emozioni e dei sentimenti del protagonista, ritratto nella sua vera e intima natura, umano tra gli umani, non disceso dall'Olimpo degli eroi. Una Space Opera dalle forti tinte intimistiche in cui Pohl, come tradizione, non rinuncia a inserire quegli elementi di analisi sociologica che sono tipici di gran parte della sua produzione.

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