sabato 5 agosto 2017

LA GUERRA DELLA PACE di Vernor Vinge

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Il romanzo è ambientato sul pianeta Terra del 2048, un mondo radicalmente diverso da come lo conosciamo. 51 anni prima, infatti, un misterioso gruppo di scienziati ha posto fine ai governi nazionali e alle loro guerre ponendo l'intero pianeta sotto il controllo della neonata Autorità di Pace. Essi furono in grado di neutralizzare gli eserciti di ogni paese grazie ad una nuova incredibile scoperta: la costruzione di un imbollatore, un generatore di impenetrabili campi di forza sferici, le bolle appunto, usati per rendere inaccessibili una volta per tutte le armi, ma anche unità militari, o quando necessario, intere città.
Da quel momento l'Autorità di Pace ha mantenuto un controllo diretto o indiretto sull'intero pianeta, impedendo la creazione di organizzazioni in grado di portare avanti progetti scientifici o tecnologici potenzialmente pericolosi, ovvero in grado di mettere in discussione la sua superiorità. Tuttavia, i suoi burocrati non hanno fatto i conti con l'iniziativa e l'inventiva dei singoli; in particolare, i riparatori, sparsi un po' in tutto il mondo ma in particolare nell'ex California e dintorni, sono riusciti a ritenere e coltivare le vecchie conoscienze scientifiche, surclassando, in taluni campi, l'Autorità stessa.
La maggior parte dell'opera si svolge proprio negli Stati Uniti sud-occidentali. Qui l'Autorità ha impedito la formazione di un governo nazionale, consegnando l'intera area all'anarchia, signorotti messicani senza scrupoli o altre organizzazioni criminali, spesso con una forte impronta razziale. E' proprio in questa zona selvaggia e pericolosa che vive e opera Paul Naismith, un genio matematico, la mente teorica che si cela dietro gran parte delle invenzioni dei riparatori. Ma Paul è molto più di questo, e sarà lui al centro della grande battaglia destinata a cambierà il corso dell'umanità...
L'opera è un romanzo godibile che riesce ad amalgamare elementi e concetti diversi, lo scenario post-apocalittico, riferimenti a fenomeni sociali attuali come il tema del razzismo, il tema dello scontro tra la libertà della ricerca scientifica e il suo controllo, l'uso giustificato o meno della forza, inserendoli armonicamente nelle vicende dei vari personaggi, Paul e il suo piccolo apprendista in primis. Nonostante alcuni momenti, soprattutto nella prima parte, di stallo, l'opera si sviluppa e termina in crescendo, con un intreccio narrativo ben costruito e appassionante, personaggi interessanti, ben caratterizzati e un finale non banale. Sicuramente consigliato.

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