domenica 8 settembre 2024

RITO DI PASSAGGIO di Alexei Panshin

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Il romanzo è ambiento a bordo di una grande astronave generazionale, una delle sette che è sfuggita alla distruzione del pianeta Terra nel XXI secolo. Un secolo e mezzo dopo la morte del pianeta natale, l'umanità ha colonizzato un centinaio di nuovi pianeti ma della tensione ha iniziato a formarsi tra gli abitanti delle navi, dediti principalmente alla ricerca e al progresso tecnologico e i coloni, soprannominati con diprezzo "mangiafango".
Il numero di abitanti sulla nave è severamente controllato; la procreazione è permessa solo dopo un'analisi eugenetica. Chi viola le regole è punito con l'esilio su una delle colonie. Il passaggio all'età adulta avviene a quattordici anni attraverso la Prova: il ragazzo o la ragazza deve sopravvivere 30 giorni su un pianeta, con qualsiasi mezzo. Il tasso di mortalità abbastanza elevato della prova garantisce che soltanto coloro in grado di contribuire veramente alla società arrivino all'età adulta.
La protagonista dell'opera è Mia Havero, la figlia del presidente del consiglio della nave, che racconta in retrospettiva gli anni precedenti alla Prova vissuti sulla nave e gli eventi della Prova stessa. L'esperienza, che le costa quasi la vita, contribuisce a cambiare le prospettive di Mia e pone le premesse per un futuro cambiamento delle relazioni tra le navi e i coloni; un passaggio generazionale impersonificato nel diverso giudizio di Mia e di suo padre.
L'opera non ha idee di base particolarmente innovative ma brilla per l'assoluta verosimiglianza e coerenza interna accompagnate ad un intreccio solido, ben costruito con una trama avvincente che, nonostante l'assenza di clamorosi colpi di scena, mantiene viva l'attenzione del lettore dall'inizio alla fine.

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