domenica 14 agosto 2022

TRILOGIA CORPORATIONS WARS

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Il ciclo è ambientato in un futuro lontano, più di un migliaio di anni dalla nostra era. Gli eventi prendono però origine da un XXII secolo in cui l'autore immagina uno scontro transnazionale tra due forze ideologiche opposte. Da un lato l'Accelerazione, o Axle, che sostiene la necessità di superare le difficoltà socio-economiche spingendo alle estreme conseguenze il modello liberal-capitalista; ad essa si oppone la Reazione, o Rax, una più confusa aggregazione di contro-rivoluzionari, in molti casi descritta dall'autore soprattutto sottolineando la venatura razzista, suprematista bianca, con richiami ai sudisti della guerra civile americana come agli onnipresenti nazisti. Qualche indizio nel corso dell'opera sembra far emergere come in realtà il movimento dell'Accelerazione fosse eterodiretto e orchestrato dai poteri statali che, in apparenza, hanno invece recitato una parte da spettatore in questo scontro, anche militare, alleandosi di volta in volta, e in maniera differente tra stato e strato, con una fazione o con l'altra. Al termine di anni di conflitto comunque il risultato è stato l'emergere di un governo mondiale, la Direzione, con sede centrale a New York.
Un migliaio di anni dopo, il governo della Direzione sembra essere una sorta di capitalismo di stato. Le società, le DisCorp, sono ormai gestite da Intelligenze Artificiali, programmate per inseguire il profitto, ma in ciascuna di esse è presente un modulo IA della Direzione medesima che si assicura come l'azione complessiva ottemperi alle direttive centrali. Non è ben chiaro il ruolo recitato dall'umanità, quella vera, sulla Terra e nel sistema solare ma accenni sparsi suggeriscono una visione non molto ottimistica, dove l'uomo è ormai quasi spettatore degli eventi, orchestrati e messi in atto da livelli di IA superiori, che concepiscono piani su orizzonti temporali vastissimi e di una complessità inavvicinabile per i comuni mortali.
I fatti contemporanei alla narrazione avvengono in un lontano sistema solare, scelto per la colonizzazione, dove è stata rintracciata anche vita aliena su un cosiddetto "pianeta superabitabile". Stormi di robot popolano le lune e gli asteroidi, agenti dei diritti minerari di conglomerati societari in lotta fra di loro. Le DisCorp eseguono complesse speculazioni e intrecciano flussi finanziari sulla base delle previsioni di colonizzazione e relative rendite. La miccia che dà il via all'intera trama è la presa di coscienza di alcuni robot minerari: evento inaccettabile per le aziende che ne sono proprietari e i loro uffici legali (le cui stesse IA rifuggono dall'autocoscienza come se fosse una sorta di pericoloso morbo), che subito ricorrono alla maniere forti. L'uso di forza militare e armamenti costituisce però un tabù assoluto per ogni IA: le armi possono essere imbracciate solo da intelligenze umane. Per questo motivo vengono richiamate in servizio le "anime", ovvero le versioni digitalizzate delle menti di alcuni criminali della storia umana, protagonisti dell'ultima guerra della Terra: lo scontro la tra l'Axle e la Rax.
Si innesca così l'altro grande tema che plasma il ciclo, ovvero la natura della coscienza umana ed il suo rapporto con la realtà, sia essa fisica o virtuale. Le coscienze umane possono infatti essere interfacciate con corpi estranei, giganteschi robot guerrieri come altre forme di "hardware" ma hanno bisogno fisiologico, pena la pazzia, di tornare periodicamente a sperimentare la vita umana e le relative esperienze sensoriali così come la conosciamo. Da qui la necessità di mettere in piedi delle simulazioni, le cosiddette sim, in cui le coscienze umane vivono esistenze parallele a ritmo accelerato, in base alla potenza computazionale in grado di essere fornita alla simulazione medesima, in contatto con altri simili umani virtuali, p-zombie ovvero personaggi della simulazione senza autocoscienza, e avatar di IA vere e proprie. In più circostanze si presenta il tema della valenza etica e della natura morale delle azioni e dei comportamenti tenuti all'interno delle simulazioni; alcuni protagonisti, ad esempio, stringono relazioni con p-zombie mentre in altri casi, invece, si compiono atti, ad esempio il cannibalismo, che sarebbero assoluti tabù nella realtà, quella vera.
Dopo un inizio sicuramente un po' caotico, in cui il lettore deve assorbire i salti, spesso a sorpresa, tra realtà e simulazione, l'intreccio acquista una consistenza ben definita, accompagnato da un ritmo narrativo sostenuto che fa uso abbondandante di dialoghi anche per chiarire i tratti più involuti e complicati delle complesse relazione tra i molteplici attori in gioco (IA, DisCorp, Direzione, Robot, Umani). Sicuramente tra le parti più riuscite dell'opera sono le descrizioni dei pensieri, delle reazioni e dei dialoghi robotici la cui logica ferrea spesso porta a risultati o stalli paradossali che strappano un sorriso e che fungono da divertente pausa all'interno di una trama dal ritmo narrativo sempre elevato. La velocità degli eventi in questo mondo reale popolato da attori ben più potenti dei singoli umani è ben rappresentata e trasmessa dall'autore tramite l'utilizzo dei secondi e di loro multipli per ogni misurazione temporale. Non si parla mai di giorni ma neanche di ore o minuti; ogni azione viene scandita in termini di secondi, o kilosecondi, al massimo gigasecondi.
L'intera costruzione dello scontro tra Accelerazione e Reazione presenta diversi lati deboli, soprattutto per la abbozzata descrizione della Reazione che sembra provenire direttamente dall'immaginario di qualche liberal, mischiando senza soluzione di continuità Monarchia, Diritto Divino, Suprematismo Bianco, e chi più ne ha più ne metta. Al di là di questo difetto e di qualche aspetto poco chiaro o meglio poco logico dello sviluppo dell'intreccio, la narrazione è sempre viva, senza pause didascaliche, nonostante la complessità dello scenario e degli eventi, ad esclusione forse di qualche passaggio del volume intermedio, il secondo, del ciclo.
In conclusione, una lettura che raccomandiamo soprattutto agli appassionati della fantascienza che esplora i lati più radicali della possibile evoluzione umana e del sistema socio-economico nel suo complesso, e del suo interfacciarsi con la tecnologia e l'intelligenza artificiale.

1 commento:

  1. Confermo che è una bella trilogia, adatta a chi ama gli sviluppi "hard SF" moderni (per cui non tanto realismo nella fisica o nei viaggi spaziali quanto nell'evoluzione possibile dell'umanità), anche se ho trovato alcune cose più deboli rispetto agli scritti di Charles Stross ad esempio, suo connaizonale e quasi sicuramente riferimento letterario.
    La questione Axl/Rax è trattata alla fine con più superficialità di quanto noi Europei non facciamo di solito, e nominare da parte dell'autore le "corporation wars" è particolarmente fuorviante dal mio punto di vista.
    credevo fosse qualcosa di completamente diverso, ho letto la trilogia solo grazie all'abbonamento che avevo, altrimenti probabilmente l'avrei saltata.
    Anche il finale mi ha lasciato un poco perplesso, ma è stata una bella avventura.

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